mercoledì 16 gennaio 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Darkness"

Postata nove anni fa, la riposto per sensibilizzare su questa malattia e sull'importanza della ricerca ad essa legata. 

DARKNESS

Buio della mente

"Chi sei?
Dove sono?
Aiuto mi vogliono rapire e segregare!"

Buio della mente
Aggressore vigliacco delle tue cellule del pensiero
Killer della tua vita.

Buio della mente
Buco nero in espansione.
Famiglie affrante e spezzate dal dolore
Assistenza nulla.

Alzheimer
Basta agonia
Eutanasia o cure.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

34 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Una malattia in continua espansione, speriamo che la scienza scopri presto come bloccarla.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE Speriamo e speriamo che la ricerca faccia presto.

Sergente Elias ha detto...

Un autentico dramma per pazienti e familiari chiamati per amore e dovere all'assistenza. La scienza, purtroppo, non ha mai tempi brevi. Bisogna aver molta pazienza.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SERGENTE: E speriamo che ci siano molti fondi destinati a questa ricerca.

cristiana marzocchi ha detto...

Sì Daniele , come sempre, riesci a descrivere perfettamente le situazioni che ci affliggono. L'ho vissuta, con mia mamma e quando ho capito è iniziato il mio calvario ,con reazioni discontinue che si alternavano tra comprensione e rifiuto.
Avevo il terrore di ereditare questa malattia, non per me che non me ne sarei resa conto, per chi mi è vicino e non mi avrebbe più riconosciuta. Ora penso di essere ormai fuori pericolo.
Cri

iacoponivincenzo ha detto...

Come sempre ti sorprendo col ditino nella piaga! Adesso ci hai messo la tua manina, altroché!
Io ho fatto volontariato per oltre un anno dentro un "Altenheim" a contatto diretto con una bella signora di 92 anni, che appena mi vide mi apostrofò a muso duro: "Wo warst Du denn geblieben die ganze Zeit Du arschloch?" Dove diavolo stavi tutto sto tempo, stronzo?
Mi aveva scambiato per il marito defunto da oltre dieci anni. Tutti furono felici in quell'Istituto che Frau Collmann mi avesse identificato col marito, perché da quel momento lei si appiccicò a me e lasciò in pace gli altri. Aveva naturalmente l'Alzheimer. Io rimasi fino a dopo il suo funerale. Mi ci ero affezionato, forse identificandomi col marito mai visto. Un paio di volta litigammo e io la mandai a quel paese.
Oggi ancora non si vede la fine di questo martirio. Hilde non riconosceva sua figlia, pensa tu e parlava solo con me, cioè con suo marito.
Sono d'accordo: o si trova una cura oppure si addormentano tranquillamente im modo indolore.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA: è forse una delle malattie più brutte. Ti abbraccio

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO: grazie per questa tua toccante testimonianza, e per averci mostrato ancor auna volta di più la tua risaputa umanità e sensibilità che mi emozionano tantissimo. Giusto, o cura o eutanasia.

Sari ha detto...

Come mai questa malattia si sta allargando a macchia d'olio? Le motivazioni degli esperti mi convincono poco.
Questo male è crudele perchè annulla pian piano ogni legame, ogni sentimento e altera il ricordo dei parenti perchè il "prima" lascerà spazio inevitabilmente al "dopo".
Efficaci i versi.
Ciao.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SARI: difficoltà nella ricerca e nel fare scoperte nuove penso. Concordo con te, malattia crudele.

Ale ha detto...

Un "bel" post... anzi brutto nel senso che questa malattia ti annulla, ti prende la mente, i ricordi. Vedo ogni giorno una signora che abita nello stesso condominio, seguita da una badante, a volte sembra riconoscermi, ma con lo sguardo sempre assente. Spero anch'io nella ricerca. Ciao a presto. Ale.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALE: una malattia che bisogna sconfiggere presto.

Laura ha detto...

Sconfiggere presto sarà difficile , in casi estremi , meglio l'Eutanasia .
Almeno lo vorrei per me , essere privata della mia dignità mi fa orrore .
Se poi penso alla sofferenza delle mie figlie....

Con questa poesia hai toccato un tasto moooolto dolente .
Non ci resta che sperare .
Buona giornata Laura

MAX ha detto...

Son con te , Eutanasia o cura.
Ma la cura non deve essere palliativa o guarisci o se lo decidi ( ma non credo ci sia la capacità di intendere e volere senno' non sarebbe Alzheimer )meglio farla finita.
E' un diritto avere una morte dignitosa ...nessuno dovrebbe decidere per te.
Quindi via libera ai testamenti biologici...
Ciao

Katrina Uragano ha detto...

E' una gran brutta bestia.
Per chi la vive e per coloro che gli sono intorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LAURA; concordo con te, anch'io sull'eutanasia sono d'accordo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MAX: beh la decisione finale può nascere anche prima o cmq non appena si hanno i primi sintomi importanti. Concord con te largo ai biotesetamenti!

MikiMoz ha detto...

Sottovalutiamo sempre quanto può essere deleterio anche solo avere a che fare, in famiglia, con problemi del genere...

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: verissimo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ; hai ragione, sottovalutiamo e cerchiamo di non volerci pensare..

Mirtillo14 ha detto...

Speriamo che trovino le cure, questa è una malattia che mi fa paura. Saluti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO: mi associo al tuo auspicio.

Irene Z. ha detto...

Anche nonna mia ne soffre, non avrei mai immaginato potesse colpire proprio lei, donna forte e super attiva per una vita. C'è da piangere e metterci tutta la forza e il cuore, lo vedo con mia madre che se ne prende cura...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER IRENE; è un dolore immenso posso immaginarlo.

Mariella ha detto...

Mi hai fatto ricordare tutta la tenerezza e l'amore con cui accudivamo mia nonna. E le lacrime silenziose di mia mamma, quando lei le chiedeva: tu chi sei? Abbraccio circolare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA; molto toccante il tuo ricordo

Patricia Moll ha detto...

Con me e mio marito tocchi un mìnervo scoperto. Sua mamma ha l0alzeimher dal 2000. Sì, quest'anno sono 19 anni! Sappiamo cosa significa questa malattia orribile che distruge le cellule del cervello e quindi tutte le funzione di un corpo umano, da quelle più elementari a quelle più complesse.
Mia suocera vegeta, non vive. E come lei tutte le altre nonne della casa di riposo che son con lei. Ed è ingestibile. Eppure qualcuno ha il coraggio di chiamarla vita....

Mariella ha detto...

No, hai toccato tu, con questa poesia, tutte le corde dei miei ricordi. Mia nonna era una persona meravigliosa,le devo tantissimo delle tradizioni familiari che custodisco come un tesoro, ma non potrò mai dimenticare la fatica e il dolore di accudirla durante i suoi ultimi anni di vita. Soprattutto il dolore e l'angoscia di mia madre. È stata a casa con noi fino a quando non si è spenta, perché mia madre non ha mai voluto lasciarla andare. Oggi sono oltre trent'anni che non c'è più. Ma nel nostro cuore ci sarà sempre. Grazie Dani per avermi permesso con la tua bellissima e straziante poesia di ricordarla💛

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: una testimonianza molto toccante che ti ringrazio di aver condiviso qui con coraggio e anima aperta.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA: Sono profondamente commosso dalle tue parole, ricordi, i tuoi, che toccano il mio cuore come sono sicuro il cuore di ognuno di noi qui. Ti abbraccio.

Paola S. ha detto...

Non ho parole per commentare questo tuo post in particolare per motivi che ho già spiegato sul mio blog proprio poco fa. Voglio dire solamente che questo genere di cose non la si capisce finché non ci si entra in contatto in prima persona. Io ne ho avuto solo un piccolo assaggio, cioè che non è proprio Alzheimer ma gli si è avvicinato ed è stato già quello terribile, quindi so quanto possa essere "Buio" quello vero..sono vicina a chi lotta ogni giorno, da dentro e da fuori, questo mostro terribile....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PAOLA:Condivido le tue parole, sono molto sentite..

Graziana ha detto...

Ne so qualcosa per esperienza diretta. La sofferenza e l'angoscia scaturite sono state immani. Davvero peggio della morte!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GRAZIANA; io posso solo immaginarlo. Grazie per la tua toccante testimonianza