lunedì 26 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Nirvana"

L'ho postata qualche tempo fa da Patricia Moll, mi scuso pertanto verso chi l'avesse già letta da lei. Però io di questo tema, di cui ho già trattato sempre in versi anche in passato, volevo parlarne nuovamente anche da me.

NIRVANA

Esce dall'uscio
E conta 100 passi.

Li conta per non dimenticarli
Per mantenere memoria storica
Per ribellarsi all'omertà.

Alea tipica di questa terra
Sai quando esci di casa
Non sai se ci farai ritorno

Sicuramente 
Da quelle parti
Non ci si annoia mai
La routine è inesistente.

E mentre Bazzecole virtuali
Annacquano menti colorate
Anime, preda di un insano Nirvana,
Si anestetizzano
Cancellando ogni orizzonte di speranza

Ed oggi 
in quella via
Puoi ascoltare lo scomodo suono
Di quelle scarpe
Che percorsero quei 100 passi
Come un ultimo rintocco funebre
In memoria di una libertà sepolta
Nel silenzio più assoluto

Un silenzio di vergogna.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

39 commenti:

Claudia Turchiarulo ha detto...

Questi temi mi fanno arrabbiare un po'.
Detesto l'omertà almeno tanto quanto lo squallore della mafia.
E lo Stato assente.
Anche qui.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Sono grandi versi che fanno tanto riflettere.
Sereno giorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA concordo sono tutti pezzi odiosi di uno stesso puzzle da distruggere.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE ti ringrazio sono emozionato dalle tue parole

Sari ha detto...

Peppino Impastato... la sua storia insegna e fa riflettere. La paura di molti è la condanna dei pochi che pur sono l'unica salvezza per le vite che si vorrebbero vivere.
Hai fatto bene e riproporre questi tuoi versi.
Ciao.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SARI: ti ringrazio, sentivo l'urgenza di postarla ed ho deciso che non potevo indulgere oltre.

Katrina Uragano ha detto...

L'omertà è un grave danno, un ennesimo fallimento.

Albert ha detto...

Daniele ho visitato il tuo blog e l ho trovato interessante e ricco di contenuti. Complimenti! Anche quest ultima poesia e' intensa e coinvolgente. Visiterò con costanza il tuo blog

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: è un'infamia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALBERT: benvenuto!!! Sono felice che ti piaccia questo luogo, spero di cuore di poterti rileggere qui. A presto!

iacoponivincenzo ha detto...

Ho seguito la storia sulla stampa, ho visto il film. Solo 100 passi che quello sfortunato ragazzo percorreva ogni giorno e che quella notte non ha completato.
Un ricordo dolorosissimo di una forma di eroismo muta e solo apprezzata da pochi, troppo pochi maledizione.

MikiMoz ha detto...

Bellissime parole per una situazione mai sepolta, ma che aleggia come uno spettro da troppo tempo.
Il Nirvana non lo si è raggiunto.

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO: leggere la tua conclusione, in tutta la sua sua inconfutabile ed amara verità, fa dannatamente male perché mi rendo conto come oggi nulla sia cambiato.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ: situazione che come un monito ci deve far capire che l'omertà è un'infamia.

Sergente Elias ha detto...

L'insegnamento di Peppino Impastato é fondamentale. Ci ha insegnato a guardarci bene intorno perché la mafia può essere, appunto, anche a cento passi da casa nostra, molto più vicina e tangibile di quanto non si possa pensare. Bisogna esser vigili perché il pericolo di questi delinquenti che si nascondono bene dappertutto é sempre in agguato

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SERGENTE ELIAS concordo con te e ribadisco come questo insegnamento non dobbiamo dimenticarlo mai

Patricia Moll ha detto...

E' sempre emozionante rileggerla, Daniele!
Omertà è complicità. E' rendersi simili ai colpevoli per ignavia
Sempre bravo!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: parole sante, "omertà è complicità"! Grazie Patricia sono emozionato dal tuo commento!

Mariella ha detto...

Daniele come sempre incisivo.
Ogni volta che ripensiamo all'accaduto e ci sentiamo impotenti dovremmo ricordarci che non è così, è possibile cambiare altrimenti gli eroi come Peppino Impastato non ci hanno insegnato nulla.
Ti abbraccio.

marcaval ha detto...

Silenzio, omertà, memorie cancellate tuttw caratteristiche italiane.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA: riflessione giustissima, se c'è un insegnamento che Peppino ci ha lasciato è che cambiare se si vuole si può senza dover sempre delegare agli altri.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARCAVAL: peculiarità tristemente italiche, hai ragione purtroppo.

Mariarita Brunazzi ha detto...

Ciao complimenti: bellissima e coinvolgente! Inizio a leggere ora il tuo blog, faccio parte volentieri di coloro che ti seguono!Buona notte!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARI: Grazie Mari sono sinceramente onorato che tu mi voglia seguire e ti ringrazio per le belle parole sui miei versi.

Paola S. ha detto...

Purtroppo il problema è sempre lo stesso Daniele; è lo Stato stesso che ci porta ad essere omertosi. In giro si sentono solo casi in cui chi parla oltre al danno subisce la beffa (lui ed i famigliari dello stesso) mentre non riesco a ricordare nessun caso in cui chi ha parlato "è finito bene". È una cosa bruttissima da dire e soprattutto è terribile che accada, però di fatto è così. Ed un po' mi arrabbio quando si invita "chi sa a parlare", si, io parlo però tu mi devi assicurare CON I FATTI E NON A PAROLE una protezione e soprattutto che se ti indico un colpevole tu lo vai ad arrestare e lo tieni dentro vita natural durante, non che poi io vado a finire sotto terra, tu stai nel tuo bell'ufficio e lui a casa tranquillo a pianificare il prossimo crimine.
Quella è l'omertà vera

Mirtillo14 ha detto...

I cento passi erano quelli che separavano la casa di Peppino Impastato da quella di Badalamenti, il boss della zona. Impastato si è ribellato all'omertà, alla mafia ma ha pagato con la sua stessa vita , dopo essersi presentato alle elezioni comunali . La sua morte è stata addirittura catalogata come "incidente sul lavoro" e poi "suicidio" !!! Questo è vergognoso perchè avrebbe dovuto essere sostenuto ed aiutato a cambiare queste situazioni. Saluti

Anonimo ha detto...

Passo anch'io da questo blog per la prima volta, dopo la tua visita sul mio blog. Dopo tutto quello che abbiamo visto e vissuto in Italia negli anni (drammi, morte, ingiustizie) ancora oggi mi domando se non sia un miracolo (piccolo o grande che sia) l'esser arrivati sino ad oggi. E se siamo arrivati sino ad oggi penso che ci siano valori come la libertà e la democrazia (solo per citarne alcuni) che non dobbiamo mai perdere o dimenticare e, soprattutto, non dobbiamo mai cederli a nessuno.
Bel post, un salutone e alla prossima

Anonimo ha detto...

SCusa sono ancora io. Volevo solo dirti che ti ho aggiunto ai miei prefeti.
Ciao

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PAOLA: sono due problematiche tra loro collegate. E' vero che chi parla poi ha bisogno della scorta e vive una vita dura anche perché se pure arrestano uno o più malavitosi, ci sono gli altri che giurano vendetta, ma è anche vero che a fronte di un'omertà dovuta alla paura, esiste un'omertà causata da disinteresse o peggio ancora connivenza e su questa gli alibi stanno a zero. Sull'altra forse si può capire la paura per se stessi e chi si ama anche se poi si deve vivere con questo peso… Lo Stato fa ancora poco siamo d'accordo, ma lo Stato siamo anche noi, noi che accettiamo tutto questo senza scendere in piazza e lasciando soli coloro che lo fanno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO: è la stessa Storia che si ripete, lo Stato abbandona chi parla e noi, forse per paura, anche...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADE: in primo luogo un enorme Benvenuto!!!!! Essere ancora in piedi nonostante tutto ci avvicina al concetto di eroismo quasi. I valori come la libertà e la democrazia vanno difesi strenuamente sia dagli attacchi di malavitosi che da nemici del libero pensiero in generale, ma vanno anche protetti da chi li dà per scontati ed acquisiti spiegandogli che questo comportamento è pericolosissimo e la probabile anticamera all'avvento di una nuova dittatura senza quasi rendersi conto del suo insediamento.

PS: Anch'io ti ho linkato e ti seguirò molto volentieri, tra l'altro ho scoperto che siamo anche concittadini e questo mi fa molto piacere.

Anonimo ha detto...

E già, è vero. Anch'io sono di Genova, anche se spesso negli ultimi anni mi trovo a Milano ma, ogni volta che posso, scappo via e torno a Genova (dove ho tutti i parenti) e nel levante ligure perché ho bisogno di vedere l'orizzonte del mare, un orizzonte il più possibile senza limiti. Ho idea che qualche anno fa forse ti ho visto recitare nell'atrio del palazzo ducale.
Un salutone e alla prossima

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...


PER ACCADEBIS: sì è molto probabile, era per la giornata contro la violenza sulle donne. Non so quale delle due volte, una ero con un chitarrista l'altra da solo. Oppure per la giornata contro l'omofobia e la transfobia, anche lì da solo.

maris ha detto...

Un giorno dovrò scrivere un post sull'emozione che ho provato quando tre classi quinte elementari a giugno scorso, in uno spettacolo di fine anno scolastico, hanno cantato "I cento passi" dei Modena City Ramblers. Tra quei bambini di 10 anni c'era anche mia figlia.
Il loro insegnate di musica ha avuto il coraggio di fargli approcciare un tema così delicato e scottante, con una canzone che io confesso che non conoscevo affato.
Mentre cantavano mi sono emozionata fino a commuovermi. Piccole voci che parlavano di un delitto così orribile, di una cosa intollerabile, anche proprio per come è avvenuta, disintegrando letteralmente quel giovane uomo che era un gigante di onestà e coraggio.
Ora tu con questi versi mi hai scatenato un'altra ondata di emozioni. Quei 100 poassi risuonano ancora e colui che li percorreva non va dimenticato mai!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIS: che bel commento e che fantastica testimonianza!

Federica R ha detto...

Brividi...I cento passi, Peppino...sono esistiti uomini così...ne esistono ancora...non tutto è perduto!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FEDERICA: Se ne esistono ancora allora sì forse non tutto è perduto.

Topina Suprema ha detto...

Bella. Senza aggiungere altro.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANNA Grazie di cuore