Il tema da lei scelto, quale soggetto terzo ed imparziale :-))), prende spunto da una frase di Zygmunt Bauman sull'alienazione portata dal web e la perdita di dialogo e può essere così riassunto:"Alienazione che viene dal web ed isolamento che porta al narcisismo virtuale ed all' assenza di dialogo"
Nel Reading le poesie saranno alternate e Giovanni prenderà spunto per il suo haiku da una parola presa dai miei 2 ultimi versi ed io per la mia terza poesia prenderò spunto da una parola del suo intero haiku. Ultima cosa: in mattinata Giovanni sul suo blog "La Confidenza Lenta" posterà anche lui il risultato di questa nostra interessantissima e spero anche per voi emozionante collaborazione. Andate a trovarlo!!!
Ed ora basta, la parola ai versi!
IL MONDO IN UNA STANZA
Finestre chiuse
Persiane serrate
Porta sprangata.
Il mio mondo in una stanza
Computer
Social network
Ho contatti con chiunque
La mia realtà, tutta in questa stanza
La mia vita, delimitata da queste quattro pareti.
Ordino da mangiare on line
Mia madre me lo lascia dalla porta
Io apro fugacemente l'uscio
Mi impossesso del cibo
E lo mangio voracemente.
Luci spente,
Ad illuminare la mia vita
Lo schermo del computer
Ed il mio smartphone.
Ho tanti amici di cui non conosco i volti
Tanti altri di cui non conosco le loro reali esistenze.
Faccio sesso con la videochat
Più sicuro
Più rapido
Comunque soddisfacente
E comporta meno complicazioni.
Una relazione? Io ne ho tante
Tutte virtuali ma al contempo vere
Almeno per me.
I miei genitori mi dicono "Esci", "Vivi"
Ma il mondo reale mi fa paura
E' ostile
Troppo angusto
Devi guardarti negli occhi
Toccarti con altre persone
Interagire con ogni parte di te.
E poi
Perchè vivere nel mondo cosiddetto "reale"
Quando anche lì fuori
Sono connessi costantemente con il mio mondo?
Perchè uscire di casa
Per vedere solitudini che camminano?
In chat ti ascoltano
Nel mondo reale ti ignorano.
Non vado più a scuola
Studio, molto poco, da casa.
Il mio futuro?
Vivo dentro la rete
E' certamente assicurato
Perchè la rete è il futuro
Perchè la rete è già il presente
Vero
E' anche insidiosa per certi aspetti
Minacciosa
Ma io mi ci so muovere
Ormai so gestirla e controllarla.
La realtà lì fuori non mi interessa più
Io ho tutto il mondo nella mia stanza
Dite che sono malato,
Forse
Ma sono un malato felice
Voi potete dire lo stesso?
Questo era Luca
Nato il 16 febbraio 2002 morto due giorni fa
Forse anche noi siamo troppo connessi
Siamo solitudini che camminano con un cappio al collo:
Occhi bassi sul cellulare
Ed i nostri sensi disconnessi dal nostro cervello.
Ma noi
Tutti noi
Anche se sempre meno
Sappiamo ancora toccare
Vivere
Respirare e baciare la vita reale
Quella al di fuori dei confini angusti della stanza di Luca.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Stanza indosso
La lumaca respira
Baci rugiada
GIOVANNI MANIZZI
TOUCH…SCREEN
Baci languidi
Sulla tua superficie piatta
Colori sensuali
Mi eccitano
Stimolando desideri carnali
Ciao
Sono Marzia
Ti ho appena acquistato
Ti ho appassionatamente configurato
Ho scaricato tutte le app
E sto ammirando la tua perfezione
Inizio a leccarti i lati
A baciare il tuo schermo;
Le mie labbra a stimolare il tuo touchscreen.
Ho conosciuto ragazzi
Ho creduto di innamorarmi
Ma era tutto troppo stancante
Troppo noioso.
Tu non mi dai problemi
Non mi deludi mai
Hai una grande resistenza
E mi fai vivere emozioni incredibili.
L'accesso in rete
Apre scenari di fantasia unici
Youtube
La nostra colonna sonora d'amore.
Ti stringo tra le mani
Ti passo sul mio corpo
E la mia mente viene.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Frenetiche dita
Molto più colorate
Un nuovo sole blu.
GIOVANNI MANIZZI
66 commenti:
Buongiorno! Svegliatomi col sole entratomin stanza, ho acceso subitomil computer, curioso di vedere la resa del nostro incontro virtuale. Provo grande soddisfazione e sono grato sia a Santa che a Daniele per questa bella occasione di scambio poetico.
Il risultato mi piace, ha un suo bel piglio, secondo me.
La giornata inziia bene.
PS
tecnicamente, io metterò a mia volta il post 'in giornata' piuttosto che strettamente nella mattinata. Il perché è dovuto ancheal fatto che post poetici mi piace accompagnarli con immagini, la cui ricerca richiede un pochino di tempo da dedicarvi.
Comunque, non dovrete aspettare troppo!
PPS
Daniele, ho inserito per l'occasione il tuo blog nella lista dei blog amici :)
Buona giornata,Daniele e un caro saluto a tutt* !
Complimenti ad entrambi.
Serena giornata.
PER GIOVANNI; parto dal fondo, anche tu sei già stato liknato ieri :-)))
E' stata anche per me una bellissima esperienza molto stimolante.
Buona giornata !
PER CAVALIERE: grazie a nome di entrambi!
Ciao Daniele complimenti per la prima poesia.
Spero di non averla interpretata male.
Questo è quello che ho capito io : nella prima parte sei Luca e il suo mondo ,la sua convinzione.
Alla fine dopo aver presentato Luca quello che scrive sei tu.
La tua sensibilità muove le dita sulla tastiera e quello che lasci a me almeno è poesia.
Complimenti ancora.
Purtroppo il timore che il web porti alienazione se non riesci a dosarlo nella maniera giusta cè l'ho anch'io.
E tu sei riuscito a mettere in versi questa paura .
Bravo.
La seconda poesia non mi è piaciuta ...non ti offendere l'ho trovata volgare , priva di quel senso di leggerezza che ti resta ad esempio dopo aver letto la precedente.
Saluti
Massimiliano
PER MAX; nella prima poesia io impersono Luca e poi cìàla chiosa finale
La seconda poesia vuole essere una provocazione, vuole cioè portare al paradosso la spinta già esistente del sesso virtuale. Volgare non condivido, non ci sono parolacce e neanche linguaggio osceno. Spero leggerai anche altre poesie mie e vedrai che il mio linguaggio è cmq duro e drammatico.
Benevunto in questa agorà
Belle poesie, come sai i tuoi versi sono sempre perfetti.
Mi viene da dire: ma come mai certa gente diventa così web dipendente da alienarsi dal mondo?
Non penso sia solo colpa dell'overload informativo, né della sindrome narcisistica.
Forse sono persone che semplicemente non sanno vivere nella realtà...
PER FRANCESCA: in primis grazie per aver apprezzato i miei versi. Il problema della web-dipendenza portata in questi casi all'estremo è forse figlio anche di una estremizzazione dell'importanza della tecnologia a discapito della realtà e dei nostri sensi
Quanta gente di fronte ad una meraviglia artistica o paesaggistica pensa ad immortalarla in fretta e furia senza prima gustarne il "profumo" di sublime che si può provare solo dal vivo. E quanti sempre di più preferiscono per paura, disabitudine, avere contatti solo virtuali? E' una situazione davvero seria e drammatica.
Siete stati davvero bravi, anche perché il tema non era affatto semplice :)
PER LA DAMA BIANCA: grazie a nome di entrambi!!!!
Ah... è tutto inventato quindi!
Non l'avevo mica capito.
Complimenti perche nella parte in cui sei Luca scrivi anche come fossi lui.
Nella chiosa , ho cercato sul web il significato :) sei Daniele.
Perdonami l'ignoranza ...cè sempre qualcosa da imparare!
Volgare , non intendo la forma infatti non hai usato termini volgari quello che intendo io è il pensiero che comunque ne scaturisce dopo la lettura.
E' un mio pensiero comunque soggettivo.
Grazie per la risposta...sbircerò ancora poesie sul tuo blog.
Ciao
PER MAX yes non è una storia di cronaca ma ci sono molti giovani soprattutto in Giappone che hanno questa malattia. Io ho "interpretato" uno di loro e poi ho chiuso la poesia come me stesso.
L'altra poesia è forte e vuole essere tale da creare disagio perché di quello parla e su quello si deve riflettere.
A presto
Secondo me bisogna solo trovar eun modo equilibrato per utilizzare internet, che in sé e per sé non fa male a nessuno.
Belle poesie!
PER SUGAR FREE: ovvio, il problema è che molti giovani questo equilibrio non l'hanno e, a ben vedere, anche molti adulti.
Wao, i bad boys della poesia riuniti! GRANDISSIMI.
Che dire, il tema è interessante nella sua interezza, alienazione, realtà (virtuale e reale) e tutto il resto.
Come la penso? Che siamo interconnessi ma per fortuna ancora tutti vogliono uscire, a partire dai ragazzini... :)
Moz-
PER MOZ; grazie per "bad boys" :-)))
Vero infatti è un fenomeno più giapponese e meno italiano, ma questo problema esiste anche da noi, l'essere alienati dal web è un problema che si sta aggravando. Soprattutto nelle grandi città. Speriamo che ci sia inversione di tendenza e che, qui da noi, i ragazzini ed i ragazzi che amano uscire e frequentarsi siano sempre più la maggioranza. Per quanto ti riguarda, tu sei uno straordinario esempio di equilibrio tra connessione al virtuale e vita reale!
Internet, i social e ciò che ne concerne, sono strumenti nati per la comunicazione e, anche se dal principio l’uso era destinato per lo più al trasferimento di dati militari, è diventato, nel tempo, il modo più veloce di comunicare nel mondo, a tal punto che a tutt’oggi è uscita anche una nuova legge che metterà tutti sotto chiave o “ispezione” proprio per l’uso negativo che, negli ultimi anni, ha preso sempre più piede!
Ad ogni modo, il mio commento, più pragmatico che poetico (questo lo lascio fare ai professionisti come voi) mira un po’ a denunciare la tristezza e l’uso negativo che si fa di questo fantastico strumento che, aimè, rappresenta un triste e deleterio spaccato di una società sempre meno empatica e sempre più volta all’asociale e all’interruzione di comunicazione e dei rapporti … spesso mi capita di sentire persone che si rifugiano su internet per delusioni o apatia, ma questo dato in crescita è davvero spaventoso. Comunque, le vostre poesie sono belle e riflessivamente toccanti. Complimenti e a presto.
PER STELLA: purtroppo proprio l'abuso e l'eccesso d'uso dello strumento sono il problema come anche tu giustamente sottolinei. Speriamo che si possa evitare questa degenerazione. Ti ringrazio per i complimenti sulle nostre poesie a nome di entrambi. Non bisogna essere "professionisti", l'emozione la proviamo tutti :-)))
Grande prova per entrambi! Dopo il comemnto qui vado anche da Giovanni.
Sulle tue poesie non credo ci sia poi tanto da dire. Al solito metti il dito nella piaga e lo rigiri bene.
Solitudine! Vuoto esistenziale che si cerca di riempire con il web. Ci si sente ascoltati e capiti ma sarà poi sempre vero? Perfino il sesso ormai è via web. Nessun rischio (si presume) nessuna vergogna.
Una umanità che ha perso il contatto con la vita reale. Ce fa di quell virtuale la sua unica realtà.
Triste! Molto triste!
Ciao Dani!
PER PATRICIA: grazie a nome di entrambi! Hai detto bene "Un'umanità che ha perso il contatto con la vita reale" e "che fa di quella virtuale la sua unica realtà" Molti giovani hanno questo problema ma come ho già detto anche molti adulti sono sempre più assuefatti al virtuale rifuggendo la vita reale.
E poi si parla di alienazione... e si legge suii giornali ciò che si legge
PER PATRICIA: infatti.
Molto bello e interessante questo vostro reading.
come sempre molto intensa la tua, le tue pardon; specie la prima, dolorosissima.
Una sorpresa questo giovanotto, Giovanni Manizzi.
Andrò a dare un'occhiata là da lui.
Mi incuriosisce.
PER VINCENZO sono felice che tu abbia apprezzato l'esperimento. Grande a nome di entrambi
PER iscoponivincenzo: ti leggo anche qui e ti risaluto :) mi fa molto piacere che il reading sia interessante. E ti ringrazio per il 'giovanotto'! ;) ahah
PER Patricia, penso che il web ci abbia travolti, con le sue impalpabili proprietà, che - almeno la stragrande maggioranza di noi umani - ci illudono di avere il controllo e di esplorare la realtà, nel momento stesso in cui invece ce la tolgono e tolgono noi stessi dal mondo reale, per immergerci in una esistenza di illusioni.
Grazie per aver apprezzato il reading, speriamo che colga nel segno!
PER Stella: pensare che Internet, è stato reso pubblico proprio per aprire alla comunicazione, era una utopia, che doveva renderci tutti più aperti e fiduciosi verso gli altri. Al momento, se pure lo sta facendo, ci sta riuscendo con forse troppo poche persone. Avremo il tempo di vedere come si evolverà questa situazione, ma vissuta da nessun umano fino alla fine del XX secolo? chi vivrà, vedrà.
PER Moz, infatti eccomi qui a scrivere, dopo un pomeriggio fortunato in mezzo ai prati coi cani. Grazie per il BadBoys, credo che insieme, il Rockpoeta e io, si spakki! ;)
Purtroppo non riesco a rispondere sotto alla persona interessata. Comunque, lo faccio qui in coda. Grazie, DAMA BIANCA e tutti quelli che hanno apprezzato :)
Ad ambedue il mio apprezzamento per questa "gara" di bravura poetica.
Conosco Giovanni fin dai suoi primi post e l'ho subito 'adottato' perché ama molto i cani.
Cri
PER CRISTIANA; ti ringrazio a nome di entrambi
Per Giovanni:
sono d'accordo,grazie a tutti e due di queste bellissime parole!
Con internet parteciperemo anche alla formazione del nuovo governo!! Dai!!... altro che realtà!!.. però pensavo una cosa... peggio della gente con la testa china sugli smartphone.. ci sono quelli/e con gli auricolari.. perché lì ti isoli davvero, non puoi neanche rivolgere loro la parola.. triste.. davvero..
Povero Luca, aveva tutti gli strumenti per aprirsi al mondo...
podi-.
PER FRANCO vero è un'altra seria forma d? isolamento.
PER PODI è proprio questo il paradosso avere attuati che aprono la mente al mondo e finire per chiudersi in una stanza per allontanarsi da esso.
Purtroppo il web anche se originariamente lo scopo non era quello, anzi il contrario e se in effetti riesce a collegare le persone, nel contempo le isola. In effetti uno dei peggiori effetti collaterali è l'alienazione. Ci si isola al proprio pc e si perde di vista la vita reale.
Cderto, per fortuna non è il mio caso, ma la tendenza è facilmente quella.
Passata per un saluto veloce. Buon sabato Vincenzo e migliore fine settimana !
Ciao Cristiana, che piacere trovarti qui. :) Io qua son ospite, ma la gioia di trovare amici è sempre la stessa. se tiva, fai un salto anche di là da me.
Io ringrazio il web per come mi ha aperto il mondo, ma come tutti gli strumenti può avere utilizzi differenti ... e cosi come la televisione per tanti è diventata una terribile forma di isolamento e di alienazione.
Ci sono persone che diventano dipendenti dallo strumento internet senza però capire che se si lascia schiavizzare finisce con l'alienarsi da tutto, anche dalla vita stessa!
Bellissimi versi, sia i tuoi che quelli del poeta Giovanni.
Bravissimi.
PER ARWEN ELFA concordo con la tua analisi.
PER MARCAVAL anche per me vale il tuo stesso discorso ed è triste vedere come uno strumento così unico, utilizzato male diventi causa di alienazione
PER LUCREZIA giustissima considerazione. Grazie a nome di entrambi.
La prima poesia è una fotografia precisa del mondo che ci sta attraversando.
Incisiva e efficace. Molto bravo come al solito.
La seconda è quasi brutale, mi ha lasciato addosso uno strascico amaro.
Sai, molti non si rendono conto di quanto il web stia diventando una malattia, c'è chi è convinto di non fare parte del gruppo e poi magari posta tutti i giorni più volte al giorno, è sempre in rete, lo trovi ovunque.
Io per scelta vivo il web con distacco. Arrivo quando arrivo, mi perdo molte cose virtuali, nessuna di vita.
La vita è fuori. È oltre questo schermo.
Ho maggiori difficoltà con gli haiku, andrò a curiosare sul blog di Giovanni.
Un abbraccio.
PER MARIELLA: sono contento che le mie poesie ti siano piaciute. La seconda è molto brutale hai detto bene e crea disagio in chi la legge. Vero, molti non si rendono neanche conto di essere entrati in questa spirale.
Passa da Giovanni, merita.
Comincio dal fondo. Mi spiace non riuscire a rispondere sotto ciascuno, ma dover fare questi super rispostoni tutti insieme. Cara Mariella, ti ho ritrovata sul mio blog con grande piacere!
PER GIOVANNI: vecchio blog, vecchio template a cui sono affezionato ma che manca del "rispondi" :-))) Mi spiace.
Nessun problema, caron Daniele. Temo solo che le mie risposte creino un effetto di saturazione e di invasione.
PER GIOVANNI: no tranquillo :-)))
Belle queste poesie, anche se non sono d'accordo del tutto sull'idea di alienazione: non è internet che fa alienare, è come lo si usa.
Tanto anche senza pc, se uno si vuole alienarsi può farlo!
Un abbraccio.
Comincio con il complimentarmi con tutti e due, i tuoi versi forti e incisivi si contrappongono e si armonizzano con gli splendidi Haiku formando un connubio perfetto.
Ora torno all'argomento: alienarsi non è qualcosa che dipende esclusivamente da un computer, da un social media o da internet e dall'uso scriteriato che molti ne fanno.
È un atto di isolamento volontario, un volersi cancellare dal mondo e dalla società, che le persone fanno da secoli, ancora prima dell'avvento della tecnologia.
Anche Diogene si alienava, vivendo in una botte.
È che, essendo internet una grande cassa di risonanza, tutto sembra più amplificato.
Se comunque c'è chi pensa che la rete sia alienante, basta disconnettersi o farne un uso più moderato e magari aprirsi al mondo.
PER ANKE: certo ed infatti le due persone delle mie poesie sono in difficoltà di loro ma la rete è qualcosa che alimenta la loro alienazione.
PER OFELIA: in primis grazie da parte di entrambi. E' vero, è un atto di isolamento volontario che la rete aiuta ad accentuare.
La "madre" s'inchina e sprizza, commossa, orgoglio per i suoi "pupilli". Un incontro forse inaspettato il vostro, ma che ci ha saputo regalare una pagina di forte emozione. Il tema degli Hikikomori mi sta molto a cuore e ne avevo scritto qui http://lasantafuriosa.blogspot.it/2017/10/hikikomori-rinchiusi-in-una-stanza.html, così il tema della c.d. solitudine virtuale, ne avevo scritto anche in altri post.
Ne ho scritto con tante parole e qui ritrovo la forza diretta del verso, la capacità di sottrarre il superfluo e caricarsi delle emozioni-lacerazioni che dirette o indotte viviamo.
Di_versi_tudini che s'incastrano con prepotenza contro i veleni che portano al disagio e alla sofferenza.
Grazie a entrambi per questo emozionante regalo.
P.S. Posterò lo stesso commento su entrambi i post, non per "copia e incolla", piuttosto per essere insieme in questa grande stanza virtuale che ci "connette".
PER OFELI, dici delle cose molto interessanti, a proposito della moderazionee e del giudizio nell'uso della rete, così come - aggiungerei - di tutta la tecnologia. Mi trovo d'accordo: sconnettersi, dimenticare a casa il cellulare, rendersi irreperibili al frastuono multimediale, secondo me fa solo bene. Molti infatti si sentono eprduti senza possibilità di connessione e si dimenticano che fino non più di due decenni fa, la connesisone totale e perenne non esisteva! Ma non è questo il punto vero. Il punto importante e è proprio trovare la capacità di fsrne a meno, di usarla e non di venirne usati.
Son meno d'accordo sul fatto che Diogene si alienasse: alienarsi comporta essere estraniati, perduti, inconsapevoli, autoreferenziali. Diogene invece viveva intensamente nel suo mondo, anche se a modo suo. Tuttavia, non ha mai rifiutato una sfida, un confronto, nemmeno cin Alssandro il Gramde. Ha però reso la sua vita estremamente semplice, essenziale. Era un cinico, viveva come i cani, viveva nel tempo presente. In questo, sì, era come un eremita, o come un filofo orientale.
PER SANTA: siamo onorati dal tuo commento e ti ringraziamo per averci fatto incontrare ed esserti gentilmente prestata ad affidarci il tema per questo post. Grazie anche per le tue bellissime parole che hai postato a commento del post.
I complimenti li ho dimenticati ... ma erano sottintesi! Bravissimi entrambi!!
PER MARCAVAL: grazie, non ne dubitavo.
Bel duetto.
PER TIZIANA: grazie!!!
bravo.
a me pare semplicemente complicato questo modo di vivere. e preferisco essere solo senza sentirmi solo. buon giorno
PER ANTONYPOE: grazie per i complimenti. E' vero è pure complicato ma per questo genere di persone diventa l'unico modo di vivere, provocando cmq in loro un forte disagio che poi è lo stesso disagio interiore che li ha portati all'isolamento virtuale.
Bravissimi entrambi! Sono contenta di aver fatto la vostra conoscenza nel web.
PER MARIA: grazie da parte di entrambi con tutto il cuore!!!
Wow. Quando La siombiosi alchemica produce I capolavori ^^
PER ANNA: ti ringraziamo di cuore!!!!
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