GENERAZIONE CHALLENGE
Sono Jessica
Faccio calippi a profusione
Non c'entra il sesso
È solo business
Sono come spade nella roccia
Metaforicamente parlando
Solo che entrano e (fuori)escono
In pochi istanti
Oddio spade,
Più spesso spadini
I miei occhi li vedono a stento
La mia bocca fatica a sentirli
Ma poi i doni ed i soldi che mi danno
Sono tantissimi
Tangibilissimi
E piacevolissimi
Sono Katia
E faccio sveltine non protette
Non c'entra il sesso
Nemmeno i soldi
È una sfida a singolar tenzone
Perdi se resti incinta
È come una roulette russa
Devi solo sperare
Ogni volta
Che il suo colpo in canna
Sia a salve
Tutto tristemente vero
Peccato che Katia non capisca
Che se lei perde la sfida
A pagarne il prezzo
Qualunque sia il suo destino
Sarà una creatura innocente
E cosi
Grazie a queste sfide assurde
Dopo i millennials e la generazione Z
La prossima rischia di chiamarsi
Generazione Challenge
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
5 commenti:
Questa mi mancava,ma sono robe da matti,pazzie,cosa hanno nella testa quelle ragazze?
Una società amorale provoca persone così ed anche peggiori.
Le mamme devono andare in palestra o a farsi quegli unghioni orribili, i padri spesso sono come le tre scimmiette mute,sorde e non vedenti. Non dedicano il loro tempo ai figli e il risultato è la rabbia dei ragazzi che scatena comportamenti incomprensibili. Ho notato che a volte i ragazzi si rivolgono ai genitori dicendo: ti devo parlare e la risposta è: ORA NON POSSO; NON HO TEMPO!
Serve più consapevolezza, rispetto per sé stessi e per gli altri, e forse anche una guida che aiuti a capire quanto valgano davvero le scelte che facciamo.
Anche questo è un effetto collaterale dell'estremo consumismo che ormai impregna qualsiasi aspetto della nostra vita. Unito all'individualismo in cui conta soltanto l'io ed il proprio appagamento fisico e spirituale, e chi se ne frega del resto del mondo. In quest'ottica tutto diventa usa e getta, anche il corpo umano.
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