Hai più di 40 anni ed hai perso il lavoro perchè l'impresa o una ditta del terziario dove lavoravi è fallita o per mille altri motivi di cui purtroppo non hai certo colpa? Hai fatto magari per es. per 2 anni, il cameriere o la cameriera, in una Tavola Calda che ha chiuso e sono due anni che non trovi lavoro? Tranquilli il governo Meloni sembra aver risolto i vostri problemi sia pure per un tozzo di pane ed in via assolutamente provvisoria, a breve termine e senza sbocchi futuri. Quale? Possibilità di essere assunti come camerieri ma con la qualifica di apprendista sulla base delle indiscrezioni piuttosto accreditate, che riguardano il contenuto del nuovo DL sul lavoro che vedrà la luce domattina.
Vedete, scegliere la dignità a qualunque costo non è da tutti e può essere dura, e quindi molti possono nella vita decidere di considerare la dignità più che un valore un lusso che non si possono e/o non si vogliono permettere. È una loro scelta, discutibile, ma loro. È tale, però, se il gioco vale la candela. Se ti prendono fisso, se ti mettono in regola, se prima eri un ingegnere ed ora servi orecchiette alle cime di rapa o trenette al pesto, puoi cmq per uno stipendio dignitoso anche stringere i pugni ed accettare, ma in questo caso si tratta di voucher, periodo breve, si tratta di contratti legati al settore turistico, con una somma all'ora da schiavi e non da lavoratori, quindi non è nemmeno una vera scelta. Si tratta, pertanto, di mantenere la dignità o perderla senza però avere un emolumento che ti permetta almeno di riempire lo stomaco e soddisfare la fame.
Vede Meloni, la dignità non si può e non si dovrebbe mai comprare con un voucher ed aggiungo che una attenta studiosa del libero mercato sia pure con i giusti paracaduti sociali quale lei pare essere o dichiarare di essere, dovrebbe permettere a queste persone almeno di poter scegliere (scelta cmq aberrante che mai e poi mai un uomo dovrebbe essere messo di fronte alla necessità di fare) tra la dignità ed un lavoro dove ti sfruttano ugualmente ma per una paga a fine mese che risolva i problemi pratici delle loro vite.
Invece no, e la cosa più schifosa che riscontro è che la scelta è tra perdere tutto accettando quell'elemosina statale o mantenere almeno la dignità.
DVR®
14 commenti:
Ti racconto una storia vera. Mia sorella, maestra elementare, ha sposato un bel ragazzo, anche lui maestro. Si chiamava Lino. Ora è morto, quasi per disperazione per la perdita della moglie, mia sorella Nella, che in pratica a me ha fatto quasi la madre, aveva 13 anni più di me. Mia madre, anch'essa maestra era sempre esaurita e poco portata al sacrificio. Nella è morta un paio d'anni fa, il marito l'anno dopo.
Una premessa che ho scritto e non so perché vengo a raccontarla a chi mi legge.
Veniamo alla sostanza.
I genitori di Lino erano maestri e per guadagnare di più andarono negli USA.
Uno lavorava in una macelleria, e l'altra era cameriera in un ristorante.
Non esagero. La loro retribuzione era 6 volte più alta dello stipendio dei maestri.
Tornarono qui a Pescara con un malloppo di dollari. Comprarono due appartamenti, uno per loro e l'altro per Lino.
PER GUS: in primis mi spiace che siano mancati immagino presto, in età ancora giovane. Altri tempi forse, ora anche negli USA si hanno problemi legati al lavoro, certo non gravi come i nostri e certo laggiù cambiare e trovare un altro lavoro è più facile che da noi.
In effetti volevo dire che a un laureato che percepisce il reddito di cittadinanza il ministro Lollobrigida, sarebbe contento se accettasse di lavorare nei campi. Sempre Lollobrigida per tutelare l'etnia italica spera che le donne facciano tanti figli in modo che tanti lavori, ormai lasciati dagli italiani, come ad esempio colf e badanti, vengano ripresi.
Bisogna vedere se è una formula che implica anche un sussidio (tipo: devi accettare le condizioni però al termine del contratto prendi il sussidio di disoccupazione per parecchi mesi) oppure no. Perché se esclude persino il sussidio al termine del contratto, non è molto invogliante come opzione.
Purtroppo se vuoi vivere onestamente in certi momenti della vita devi adattarti. Se il capo ti chiede di andare a fare la spesa per la moglie e poi per l'amante, non discuti perché hai bisogno dello stipendio. Le donne sono quelle che soffrono di più ma tutto ha un limite. La dignità è importante ma il potere non ha sentimenti e spesso ti schiaccia. Senza lavoro non siamo nessuno,diventiamo invisibili e in poco tempo ci trasformiamo in esseri allo sbando.
Ho sempre l'impressione (per non dire la sicurezza) che da anni gli argomenti e le problematiche collegate al lavoro, il lavoro giovanile e la famiglia siano facili slogan politici per prendere voti alle elezioni o per dare qualcosina a chi avrebbe bisogno di molto di più di qualcosina e ci sono tutti i problemi collegati alla dignità del lavoro.
Un salutone e alla prossima
PER GUS: strategie poco convincenti per usare un eufemismo per dare più lavoro.
PER ARIANO Ad ora non mi risulta esserci alcun sussidio postumo.
PER MARATONETA no, senza lavoro non possiamo mangiare ma non siamo invisibili, invisibile lo sei anche se hai un lavoro da schiavo. Senza noi stessi non siamo nessuno
PER DECLIVIODDOMANI sensazione, la tua, sempre poi avvalorata dai fatti
Ciao Daniele. Sono appena rientrato e non ho ho avuto tempo di leggere con attenzione il contenuto del D.L. che menzioni nel post. Che dire? Spero a questo punto che qualcuno all'interno della maggioranza possa rinsavire e impedire la conversione in legge.
Buon 1° maggio.
Io sono veramente molto preoccupata per il futuro dei nostri giovani, tra cui annovero anche mio figlio. Tutte queste novità mi rendono ansiosa. Poveri giovani, chissà a quali problemi andranno incontro! La vita è sempre più difficile.
PER GIORGIO: non sembra rinsavire nessuno purtroppo.
PER KATHERINE: il futuro sembra essere sempre più difficile per tutti.
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