venerdì 14 aprile 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Noi Siamo Veri (Forse)"

Questa poesia sull'IA  mi è stata ispirata sia in particolar modo da questo post di Paola D che da uno di Franco Battaglia 

NOI SIAMO VERI (FORSE)

Noi siamo veri
Noi siamo sensibilità
E noi siamo anima.

Vero
Noi siamo anche ferocia
Cattiveria
Orrore
Ma anche in quel caso
Siamo dannatamente veri
Orrendi
Ripugnanti
Ma veri.

Siamo veri
E sia pure con maggiore difficoltà
Ancora capaci di non lasciarci ingannare
Anche se oggi
Tutto si può
Potenzialmente
Mettere in discussione. 

Se l'IA
Potesse sviluppare una sua anima
Realmente propria ed indipendente
Allora vorrebbe dire
Che l'anima senza corpo non può esistere
E che se anche una macchina
Può davvero avere un'anima
Forse un'anima reale non esiste
E questo sì
Sarebbe devastante
Perchè anche noi non saremmo più veri
Ma Intelligenze Artificiali primitive
Che camminano.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

21 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Postato anche su Paola D. "Di strano, ma vero però, c'è che la IA la crea un uomo, un uomo vero, che concepisce un sistema impressionante, che scaturisce dal suo genio, e non un genio artificiale, ma un genio umano, animale, vivo, pulsante. Non lo sottovaluterei. Voi direte: "ha fatto pure la bomba atomica questo genio di umano" certo, e magari ci voleva un IA proprio a disinnescarla e a farci occupare di altro.. chissà,,"

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Siamo veri e abbiamo anche un cuore, che spesso l'umanità dimentica.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO infatti io non sottovaluto l'uomo, ma mi pongo il problema di una "invenzione" che potrebbe sfuggire all'inventore... E poi il tema principale è quello sull'anima: se noi pensiamo che l'anima sia solo in noi (e per molti anche negli animali) e che poi abbandona i nostri corpi al momento della morte, se l'IA si evolvesse in un'anima inscatolata ma indipendente, questo farebbe venire meno anche molti principi filosofici e religiosi oltre che creare un pericolo forse l'umanità

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: il fatto che sempre più spesso lo dimentichi mi preoccupa perchè l'evoluzione ci insegna che quando si muta di solito si potenziano gli aspetti più necessari per adattarsi a vivere in una nuova realtà a discapitato di altre parti che vengono quindi definitivamente dismesse. E quindi se un domani fosse proprio il cuore ad essere sacrificato?

Ariano Geta ha detto...

C'è un film di animazione piuttosto famoso, "Ghost in the shell", in cui immaginano un futuro in cui un'intelligenza artificiale di uso militare diventa senziente e rifiuta di servire la nazione che l'ha creata, chiedendo "asilo politico" al Giappone, anche se poi dovrà "prendere forma" entrando nel corpo bionico di un androide che accetta di "unirsi" a lui.
Detto così sembra fantascienza estremamente immaginosa, invece forse non siamo così lontani da situazioni del genere...

Gus O. ha detto...

X DANIELE

L'uomo è un impasto di bene e di male, di buono e di cattivo. Non dobbiamo spaventarci e perdere la fiducia verso noi stessi, ma solo se agiamo in buonafede.
Il progresso va accettato. L'intelligenza artificiale non nasce da sola, ma è lo scienziato che la realizza. Quindi deve essere in grado di controllarla e usarla nel rispetto della propria e altrui dignità.
Per esempio, con servizio Voce di Ski tu chiedi un film attraverso il titolo e sullo schermo appare il film scelto. È una procedura che fa risparmiare molto tempo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: infatti. Secondo me poi a volte certi film precorrono stranamente i tempi. E non solo quelli. Serie tv su Netflix "Between" il titolo prima stagione sembrerebbe fatta nel 2016. Sembra una premonizione sulla pandemia del covid19. Pretty Lake epidemia muoiono senza motivo tutti quelli sopra i 22 anni. nessuna cura, quarantena, vaccino fasullo, con quella scusa si cerca di uccidere i sopravvissuti di Prety Lake e di diffondere il virus. Stato e Multinazionale farmaceutica hanno la vera cura ma non sembrano intenzionati a darla. Seconda stagione si interrompe senza un finale e da allora nessuna stagione 3 Su Netflix è stata messa in onda da poco...

Between (TV series)

Between is a Canadian science fiction drama television series which debuted May 21, 2015 on Citytv. Created by Michael McGowan, the series stars Jennette McCurdy as Wiley Day, a pregnant teenage daughter of a minister living in the small town of Pretty Lake, which is coping with a mysterious disease that has killed everybody over the age of 22.[1]

The series is a co-production between Citytv and Netflix, which distributes the series outside Canada as a Netflix Original Series.[1][2] The series was renewed for a second season on July 8, 2015, which premiered on June 30, 2016.[3] Though the series was never officially cancelled, no news has been released about the series since the last episode of the second season aired on August 4, 2016.

Plot[edit]
Between is the story of a small town called Pretty Lake and surrounding rural area under siege from a mysterious disease that has wiped out everybody aged 22 and older. The series also explores numerous themes: the power vacuum that results when the government quarantines a 10 square mile zone and leaves the inhabitants to fend for themselves; the desire of inhabitants to escape, ignoring that they will spread the deadly disease to the entire planet; and the effect of hormonal teenaged/young adult angst becoming the guiding force for an entire community.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: ok fino a quando è "intuizione artificiale" ma l'idea che l'IA diventi una entità autonoma e non più governabile dall'uomo mi spaventa. E mi spaventa che ci siano uomini interessati a svilupparla così e peggio per scopi e finalità non proprio pacifiche.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: non so, per esempio ci sono già badanti robot dotati di IA e sembrano funzionare ed essere anche entità empatiche. Non sottovaluterei l'uomo e la sua capacità di costruire un qualcosa di cui possa poi perdere il controllo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: hai ragione ma in molti casi è così purtroppo, le persone in carne ed ossa sono assenti.

Mirtillo14 ha detto...

Siamo veri, abbiamo un cuore e una coscienza e non capisco come possiamo commettere tanti crimini. L'I. A. sarà intelligente ma non ha un cuore e, in tanti casi, è questo che serve. Saluti cari.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO: no non lo ha, per ora?

Giorgio ha detto...

I tuoi versi mi riportano alla mente le teorie di Sant'Agostino: il mondo è, purtroppo, dominato da due princìpi, uno del Bene e l'altro del male.

Un caro saluto,

G

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO interessante osservazione

Fabio Melis ha detto...

Credo che l'intelligenza artificiale sia puro calcolo. Assoluta freddezza. Niente a che vedere con la spiritualità, la sensibilità e l'intelligenza che riguardano la vita in senso proprio.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FABIO: non so, si stanno facendo passi importanti anche nell'altra direzione.

Giovanni ha detto...

Mi piace giocare a dama.
Ma mai un computer giocherei.
certo che perderei
il computer ha in memoria milioni di mosse
Il gioco è istinto del momento ....... un momento sempre diverso.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIOVANNI: a me piacciono molto anche gli scacchi ed il computer mi batte praticamente sempre :-))) nonostante il mio istinto...

Caterina ha detto...

Una poesia bellissima che non nasconde le paure per l’ IA. Per quanto dannosi e sbagliati, siamo una specie unica. Gli unici ad aver inventato la musica, l’arte, la poesia… non voglio credere che l’IA possa arrivare addirittura a questo. Eppure hanno provato a far creare poesie alle macchine, per fortuna nella maggior parte dei casi si sono ottenuto dei risultati scadenti. Sarebbe davvero la fine dell’umanità.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CATERINA; hai centrato un altro punto essenziale su cui ho posto l'accento.

Paola D. ha detto...

Ciao Valeria. Sono molto d'accordo con te.
Penso che persino negli ospedali i vari addetti si siano trasformati in robot senza empatia : i medici prescrivono cure secondo protocolli preconfezionati, dimanticando che ogni persona è diversa dall'altra. Gli infermieri eseguono gli ordini meccanicamente.