mercoledì 29 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Doors Of My Life"


DOORS OF MY LIFE

Ho trovato tante porte chiuse 
Nella mia vita
E quella luce che filtrava da sotto
Mi faceva solo più male
Perché sapevo che avrebbero potuto essere 
Incontri decisivi e reciprocamente importanti 
E che avrebbero forse acceso
Sogni che ho sempre voluto realizzare

Ho trovato anche porte chiuse
E prive di luce:
Alcune però le ho sapute aprire 
Scoprendo che la mancanza di luminosità
Era solo a causa di ferite di una vita ingiusta

Ad altre, invece,
Non mi ci sono voluto nemmeno avvicinare
Perché ho avvertito il tanfo del buio
Un buio interiore
Colmo di odio e malvagità

Le porte più belle 
Sono quelle spalancatesi
Davanti alla mia anima
E che resistono aperte
Ancora oggi
A distanza di tempo

Le porte più brutte
Amare 
Quelle che hanno causato 
Ferite serie
Rimarginatesi solo lentamente
Dopo tanto tempo
Sono state quelle più ingannatrici
Quelle che si sono aperte
Ma al solo scopo 
Di voler provare a bruciare i miei sogni
E la mia fiducia 
Nelle persone e nel mondo.

E poi c'è la tua porta
Che si è chiusa non per colpa tua
Ma per decorrenza dei termini della tua esistenza
Anche se per me sempre troppo presto
Una porta che forse ha solo cambiato serratura
E che si trova sempre nello stesso condominio
Ma ad un piano superiore...

Porta che presto o tardi
Attenderà anche me
Ma alla quale non dovrò più bussare
Perchè ci sarai già tu
Sull'uscio ad attendermi

Da qui ad allora
Mi troverò davanti ad altre porte
E non so se le aprirò
Le eviterò
O saprò farmi aprire
Evitando però altre trappole nefaste,

Quello che so è che le aprirò sempre
Senza ipocrisia ed incoerenza
E lo farò portando in dono me stesso
La mia vita
Le mie esperienze
Il mio sentire.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

25 commenti:

Fabio Melis ha detto...

Son convinto anch'io che la vita vada affrontata a viso aperto.Che sia necessario essere sempre noi stessi comunque vadano le cose. La speranza poi ci deve sempre accompagnare ed esser di stimolo per andare avanti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FABIO: concordo con te, anche se in certi momenti quello stimolo per continuare può essere difficile da trovare,

Giovanni ha detto...

Io credo che davanti ad un problema si hanno solo due scelte .............. o si affronta, perchè ci sono motivi validi, di cui motivi pesonali.
Altra scelta ponderato il problema è non affrontarlo perchè è perdita di tempo.
In entrambi i casi ....... ha affrontato il problema.

Ovviamente è una mia personale "idea"

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIOVANNI: la tua lettura è giusta ma in questo caso più che di risolvere un problema si tratta di decidere se certe "porte" sia per noi pericoloso o no aprirle, e quindi cmq sempre affronti il dilemma perchè non puoi sempre avere chiara la risposta al quesito se meglio aprire o no. Quello che conta è per me qualunque decisione si prenda farlo sempre con integrità e coerenza.

Giorgio ha detto...

Cosa fare fare quando troviamo le porte chiuse? Secondo una frase fatta, se si chiude una porta si dovrebbe aprire un portone. Così dice il proverbio, ma non è sempre così. Ogni giorno possiamo trovare la porta chiusa o la strada sbarrata: facciamo di conseguenza delle scelte, in modo consapevole o inconsapevole. E comunque, come hai giustamente scritto, le "ferite serie" lasciano il segno.

Buon proseguimento di giornata.

Franco Battaglia ha detto...

Ovvio non è semplice, specie quando parliamo di porte altrui, difficoltà che ci riguardano di riflesso, disagi non diretti sulla nostra persona ma su carissimi congiunti. Dobbiamo essere pronti comunque ma non è facile, l'immedesimazione, l'anticipare, il riconoscere la difficoltà, troppe volte non ci appartiene, e riusciamo solo a percepirne vaghe ombre.
Ma si vive di prove e tentativi. Di consapevolezza su tutto quello che accade attorno e poi a noi. Ecco, la consapevolezza prima di tutto, la coscienza. Quella cosa strana..

Gus O. ha detto...

X DANIELE

Le porte più belle sono quelle che si aprono alla tua presenza. Sono gli incontri con le persone che ricambiano il tuo amore o la tua amicizia.
Le porte più brutte sono quelle che hai aperto per amore. Purtroppo, non sei stato accolto. Si tratta di una ferita che difficilmente si rimargina. A tutti è capitato l'impatto con queste porte. In chiusura della poesia parli del ricordo della morte di tuo padre. Lui è dietro l'uscio pronto ad abbracciarti, ma sicuramente desidera che quest'abbraccio avvenga il più tardi possibile.
La nostra vita, quello che siamo, dipende da queste porte.
OT.
Quando ho cominciato a scrivere in questo blog io ho trovato una porta aperta che ha cambiato radicalmente in positivo il mio approccio alla vita. Sto parlando della porta della tua stanza.
Grazie Daniele.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO: no anzi quasi mai è così. Concordo con il tuo pensiero e grazie per il tuo commento.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO: strana ed ormai, purtroppo, molto sottovalutata quasi démodé o forse senza il "quasi".

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: accidenti a te mi hai commosso con questo tuo commento. Forse le porte più brutte le ho aperte più per fiducia verso amicizie che pensavo più leali anche in campo professionale, ma hanno fatto male ugualmente. Su mio padre hai detto tutto tu perfettamente.

OT: io ringrazio te, l'incontro virtuale con la tua persona, il tuo essere, la tua anima. mo ha migliorato, mi ha aperto altre porte su cui provare ad addentrarmi e mi ha fatto incontrare una persona leale, sincera, diretta ma educata, tosta ma con un gran cuore. Sei e sarai sempre il benvenuto nella mia stanza, Gus.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: le belle persone hanno una luce speciale e non tutti purtroppo possono capirla. Tu nel tuo blog hai la fortuna di avere tante persone, tra cui molte ho l'onore di poter vedere anche qui nella mia umile agorà, che questa tua luce la vedono la percepiscono e con i loro commenti, te lo testimoniano. Ecco, non curarti di certa massa, sei superiore, e questo, non solo non viene compreso dagli ignoranti, ma se viene percepito è perchè comprendono la loro inferiorità emotiva e quindi possono perfino provare invidia.

Giovanni ha detto...

Per Daniele Verzetti Non credo che parlando di "porte" si possa essere curiosi, se non conosci a chi appartiene quella "porta"Se si è spinti da una forza interiori puoi solo bussare a quella porta e si ti aprono puoi solo interferire con gli abitanti.

Già succede a me magari conoscendo una persona ....... vedo il suo viso tirato o preoccupato e si domanda se qualcosa lo turba .......... al 99% tutti negano il nervosismo o il problema che hanno dentro ......... e non vogliono per motivi personali non condividerlo.

Dobbiamo parlare di come si agisce in società?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIOVANNI: certo che sai chi è il titolare di quella porta resta il fatto che puoi chiederti se è giusto bussargli o anche ribaltando la situazione, aprirgli se è lui a bussare.

Ariano Geta ha detto...

Uno sceglie se aprire una certa porta o no, purtroppo senza sapere cosa vi troverà. Bisogna entrare e sperare che tutto vada bene, consapevoli che ce ne saranno ancora altre da aprire o da tenere chiuse seguendo l'istinto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: sagge parole, ma a volte è proprio l'istinto che ci frega...

Caterina ha detto...

Una poesia bellissima che ho molto sentito. Ci sono porte che rimarranno chiuse per sempre e forse è un bene che non siano mai state aperte. Ma altre porte si sono chiuse solo per un breve istante, e magari a noi sembrano chiuse ma in realtà non lo sono, magari la luce dei cari è ancora viva ma non la vediamo perché offuscati dal dolore. In fondo credere in quella luce, al ricordo di ciò che è stato è ossigeno per noi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CATERINA: grazie per queste tue preziose parole.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Le porte più belle devono sempre restare aperte, aiutando gli altri e il mondo, ponti e non muri.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: già, ma poi la realtà è un'altra purtroppo e dobbiamo cambiarla.

Jaime Portela ha detto...

Nunca bater às portas que nunca se abrem, é uma perda de tempo...
Magnífico poema, gostei de ler.
Continuação de boa semana, caro amigo Daniele.
Um abraço.

MaratonetaGiò ha detto...

Ho sempre avuto un sesto senso e davanti alle porte chiuse, riesco a percepire se vale la pena ad aprirle. Per quelle che si chiudono sto molto attenta perché so che non è vero il detto: se si chiude una porta si apre un portone. Sei un vero genio, con le parole ci sai proprio fare e la porta del tuo blog sarò sempre pronta ad aprirla!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER JAIME Sei molto pragmatico 😊 ma a volte può essere che sia proprio una porta difficile da aprire quella che è decisiva nella propria vita.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARATONETA GIO': sinceramente toccato dal tuo commento. La porta di questo blog per te è già aperta lo sarà sempre, anzi più che aperta, è e sarà sempre spalancata.

Paola D. ha detto...

Mi è piaciuta molto questa tua poesia perché in parte sono riuscita a identificarmi. In genere io sono piuttosto restia a bussare a certe porte in primis perché temo di disturbare e poi per ché se qualcuno mi ha aperto non sempre si è dimostrato disponibile ad aiutarmi o se l'ha fatto non sempre sono stata in grado di ricambiare e quando manca la reciprocità c'è sempre qualcuno che si sente in debito o in credito e questo non va bene.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PAOLA: sono contento che tu ti sia in parte identificata con i miei versi. Grazie per le tue parole di cuore.