L'HO UCCISA IO
Per la legge sono colpevole
L'ho uccisa io
Sono pertanto un assassino
E merito una pena esemplare.
A nulla è valso provare
Che era stata lei a chiedermi di farla morire:
Sclerosi multipla all'ultimo stadio.
Occhi negli occhi
Un suo cenno d'intesa
E compio ciò che era giusto
Per fermare ciò che non era più vita
Per stoppare una inaccettabile sofferenza
E spegnere i suoi dolori.
Manca una legge intelligente e sensibile
Eutanasia per dare una nuova vita
Ed una pace eterna
Per questo atto di civiltà
Pietà e giustizia
Eutanasia su e per un corpo morente
È la cartina di Tornasole
Della reale civiltà di un popolo:
Se ne sei privo
Significa essere molto arretrati
E poco inclini a rispettare amore e dignità.
L'ho uccisa io, vero,
E sono colpevole come un femminicida
L'ho uccisa su suo espresso desiderio
E sono un assassino a sangue freddo
Che ha tolto una vita con premeditazione
Insomma un mostro
L'ho uccisa io
Nessuno ci aiutava
Lei mi pregava con sofferta insistenza
Allora ho preso tutto il mio coraggio
E per l'amore che ci ha sempre uniti
L'ho fatto
Assassino mi chiamano
Vigliacchi schifosi li chiamo io
Io che non mi sento un omicida
Io che non sono pentito di ciò che ho fatto
Di ciò che mi hai chiesto di fare, Amore.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
19 commenti:
PER VALERIA: sono favorevolissimo anch'io e da anni mi batto perchè ci sia anche qui una legge sulla falsariga di quella belga ed olandese.
Sono sempre stata a favore dell'eutanasia ed è triste che, ancora oggi, manchi una legislazione opportuna in materia.
Con mia madre gli accordi sono che, in caso di necessità, diventeremo vicendevolmente "assassine".
Spero, però, che entrambe godremo di buona salute fino all'ultimo dei nostri giorni, o che, comunque, qualora dovessimo desiderare l'eutanasia per motivi gravissimi, la legge tuteli la nostra scelta.
PER CLAUDIA: è incredibile come anche in questo caso ci sia proprio una spaccatura tra la volontà degli Italiani favorevolissimi all'eutanasia ed un parlamento che teme la scomunica del Papa. Sono nauseato.
L’accabadora, la dama della buona morte, nella tradizione sarda era una donna che procurava la morte ai malati terminali o ai moribondi. In tempi in cui l’assistenza medica era quasi inaccessibile per gli abitanti delle zone rurali, non c’erano medicine o cure che potessero ridurre il dolore di chi era in agonia. Per porre fine alle sofferenze, le famiglie dei malati o le persone stesse chiedevano all’accabadora di aiutarli a morire senza dolore. Gli scienziati non sono ancora del tutto d’accordo sul fatto che l’accabadora esistesse davvero – alcuni ricercatori ritengono che la femina accabadora sia una delle leggende sarde¹. Tuttavia, secondo le testimonianze e le trasmissioni orali, in alcune regioni dell’isola ci furono donne in grado di eseguire l’eutanasia su persone morenti.
PER GUS: conosco questa storia, resta il fatto che io vorrei uno Stato dove l'accadabora anche se ci fosse stata o ci fosse ancora, potesse abbandonare il suo compito, cos' come oggi lo svolgono spesso medici umani e compiacenti. Vorrei uno Stato con le palle ed un cuore. Mi rendo conto che voglio un qualcosa di fantascientifico forse, uno Stato vero...
x Daniele.
Negli ospedali di tutto il mondo, Italia compresa, l'eutanasia è molto usata.
Per esempio mio zio aveva un cancro al fegato e per il dolore iniettavano morfina.
Una quantità di morfina maggiore è bastata per farlo morire.
PER GUS: vero ma devono farlo di nascosto mentre è giusto che ci sia una legge che permette di esercitare questo diritto senza farlo di nascosto
Anche io sono favorevole all'eutanasia, penso che una legge per disciplinarla sarebbe doverosa.
La buona morte viene dispensata innumerevoli volte alla faccia dello Stato assente. Io credo che il buon senso di medici e familiari possa ovviare - e lo fa - ad una legge troppo paurosa e vigliacca.
PER ARIANO: sarebbe già paradossalmente un gran cosa avere una legge che ammette l'eutanasia Ovvio che poi sarebbe necessario disciplinare gli aspetti essenziali della stessa
PER FRANCO vero, ci sono anche molti, non tanti, che la praticano ma sarebbe credo più giusto se risultasse esserci una legge che disciplinasse ammettendola, l' eutanasia.
Ognuno deve sentirsi libero di scegliere il proprio fine vita.
PER CAVALIERE: giustissimo.
Un tema difficile da commentare, sono d'accordo con chi dice che bisognerebbe avere una legge che disciplini l'eutanasia, ma mi rendo conto della difficoltà facciamo fatica a disciplinare cose più semplici
PER CARMINE: non riescono a legiferare su nulla non ne hanno la capacità oltre che la volontà.
Sono favorevole anche io, quando la vita si riduce a mera esistenza e totale sofferenza perchè non si può avere il diritto di morire? E invece tante volte s'insiste con l'accanimento terapeutico anche quando non si può più far nulla. Ci vuole una legge, ma ci sarà mai? Prima o poi ci sarà, ma più poi che prima. L'italia arriva sempre in ritardo.
PER CATERINA: arriva tardi quando siamo fortunati, altrimenti non arriva proprio.
Se non ricordo male è stato fatto un primo passo perché il testo sulle disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita è passato alla Camera. Sarà fondamentale la volontà della persona. La legge prevede inoltre l'esclusione della punibilità per il medico e viene riconosciuto il diritto all’obiezione di coscienza. Certo, ora è tutto fermo al Senato e siamo indietro rispetto ad altri paesi europei ma sappiamo che in Italia, causa politiche di partito, per non parlare dell'ingerenza della chiesa, tutto è più difficoltoso. Speriamo in un proseguo. Mio marito ed io abbiamo già lasciato scritto quel che vogliamo sia fatto nel caso dovessimo trovarci di fronte a questa scelta.
PER MARIELLA: ecco l'obiezione di coscienza è in questo ambito e forse anche nell'aborto una vera e propria anomalia italica. Soprattutto sull'eutanasia non dovrebbe essere ammessa alcuna obiezione di coscienza. Speriamo bene, certo una legge sulla falsariga di quella olandese o belga mi sa che ce la sogneremo.
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