Poesia postata undici anni fa ma il tema è ancora vivo oggi e ne voglio di nuovo parlare. Le barriere architettoniche ancora presenti nelle nostre città così come la nostra indifferenza ed il nostro disinteresse.
JUST WALK
Ho camminato carponi lungo ringhiere fredde
Come l'indifferenza.
Ho strisciato lungo pareti bucciate
Per sentire il gelo della morte.
Ho provato ad alzarmi con orgoglio
Odiando Dio per questa maledizione
Ma ho amato davvero
Chi ha saputo leggere oltre i confini di un muro.
Io
Arti sfiniti ma Anima Integra
Voi
Fisicamente idonei
Ma disabili dentro.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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27 commenti:
I tuoi versi, che raccontano in modo incisivo una triste realtà (pur essendo una società super tecnologia e "progredita", essa non riesce ancora ad abbattere i tanti muri, materiali e non, che separano i deboli dai "forti") mi hanno colpita e ricordato le belle parole di una canzone di Zero "siamo noi gli inabili che pur avendo a volte non diamo" (nei giardini che nessuno sa).
Ciao Daniele! :=)
PER ANGELA: sono contento che i miei versi ti siano arrivati e ti abbiano emozionata.
Forse siamo tutti un po' a pezzi.
Nessuno è davvero integro, e chi lo è visivamente, dentro ahimé è rotto più di altri.
Moz-
PER MOZ: parole sagge, chi è integro all'esterno forse, almeno per alcuni non tutti, è marcio dentro.
Molti di noi, semplicemente, non ci pensano.
Chi non vive una certa difficoltà spesso non se ne rende neanche conto.
Non è sempre indifferenza o crudeltà, a volte mancano la conoscenza o l'empatia.
PER LA DAMA BIANCA disinteressarsi al problema delle barriere architettoniche nasce dal menefreghismo di chi non si pone il problema visto che per lui non esiste. Il non pensarci in buona fede dovrebbe venire meno non appena viene a conoscenza della questione secondo me.
"Disabili dentro".
Questa sì che è poesia.
Semplicemente meravigliosa.
PER CLAUDIA grazie di tutto cuore
Un saludo desde Almería, España
PER TRINI gracias ma la prossima volta commentami anche Il post per favore.
Mi sento impotente più che disabile. Immigrati, Ustica, monnezza romana... c'è un'emergenza continua che sembra scivolarci addosso, per quanto urliamo e blateriamo, ma poi ci ritroviamo con gli amici e lo spritz... dobbiamo fare di più, e inizio a vergognarmi di non riuscirci... :(
PER FRANCO non sono certo le persone come te che devono vergognarsi
non aggiungo altro. in silenzio. ci vuole silenzio.
Hai ragione disabili dentro.
Le barriere architettoniche sono un disagio oltre che per il disabile anche per chi non lo è e cerca di interagire con chi è diversamente abile.
Perché non fa altro questa situazione che aumentare anche quelle che possiamo chiamare barriere mentali.
Che non dovrebbero esserci ma è più facile a dirsi che a farsi.
Mi rifaccio a un verso di una canzone dedicata ai disabili da una grande artista italiano “Sono i figli di nessuno solo per chi non li ha accettati..per me son piccoli fratelli dai destini delicati..”
Ecco questi destini li dobbiamo costruire noi per primi , io sono ottimista..c’è ancora tanto da fare verso i diversamente abili ..ma qualcosa si sta muovendo già da un po’.
Son passati dieci anni dalla tua bella poesia è qualcosa si è mosso ...non bisogna mai fermarsi e cercare di rendere le città adatte a tutti!
Ciao
Commentavo altrove che L'UMANITÀ si è persa. Forse per sempre. Io non posso fare altro che annuire tristemente, leggendo il tuo post.
PER VALERIA Grazie a te di cuore
PER DIGITO silenzio e rispetto per i più deboli
PER MAX hai ragione, molto è stato fatto ma tanto ancora c'è da fare sia per gli impedimenti architettonici che per una cultura profonda di rispetto vero e non solo a parole verso il diversamente abile. Grazie per le tue profonde riflessioni.
PER MARIELLA forse non è tutto perduto se l'umanità è anche fatta da persone sensibili come te.
Se fossimo davvero tutti "fratelli" non dovrebbero esserci barriere e chiusure per nessuno .
Anche se penso , che , rispetto a qualche anno fa , qualcosa si sta muovendo , ma è ancora troppo poco ed i bisogni delle persone sono molteplici , speriamo si continui ad operare per il Bene.
Un caro saluto Poeta Daniele, una buona Domenica.
Rosy
PER SEMPLICEMENTE DONNA giuste considerazioni. Alcune cose sono migliorate ma come ho già detto tanto c'è ancora da fare.
Siamo tutti un pò disabili dentro. Tutti. Un pò rotti, un pò malandati. Tutti.
Quando non leggo i tuoi versi per tanto tempo, mi mancano tanto.
PER IRENE grazie di cuore per le tue bellissime parole
Ho letto un lungo articolo su un "mensile." Il giornalista scriveva di essere uscito
di casa con 10 Euro . Si è vestito con indumenti molto vecchi e ha fatto la vita dei
barboni . Dura , molto dura , inimmaginabile . Diceva che tutto quello che per noi è
scontato , tipo una tazzina di caffè , una doccia , abiti puliti , "LORO" dovevano
fare la fila nei vari luoghi per mangiare e dormire ecc...
Scusami se sono andata fuori Tema ma , come ho letto la tua poesia , subito ho ricordato.
Una società assente ai bisogni dei più deboli .
Tu sai cogliere l'essenziale della vita . Grazie .
Laura
PER LAURA una società che tramortisce i più deboli figuriamoci poi se non sei fisicamente perfetto...
Giorni fa ho visto l'entrata ad una struttura pubblica e la parte dedicata alle rotelle era veramente ben fatta, peccato che c'era parcheggiata davanti un'auto e l'accesso era impossibile. Assoluta mancanza di rispetto!
PER MARCAVAL: questo problema è molto presente in italia. Un altro aspetto è chi usa il tesserino disabili per posteggiare negli appositi parcheggi senza esserlo e quindi non avendone alcun diritto. Anche qui rispetto zero.
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