LE STESSE PAROLE
Riciclo speranze
Rigurgito sangue infetto
Figlio di un futuro morto.
Riciclo illusioni
Scavando dentro i cassonetti dei rifiuti
Di una città matrigna.
E sono sempre le stesse parole
Perché sono sempre gli stessi, i problemi
Sempre uguali le difficoltà
Sempre immutabili le ingiustizie
Sempre inconfondibile il dolore.
E ritaglio emozioni e ricordi
Cerco di cucire le parti sfilacciate della mia vita.
Allucinazioni, le mie speranze
Illusioni, i nostri sogni.
E sono sempre le stesse parole
Perché i problemi sono sempre uguali
La rabbia divampa, cresce, scema
E la rassegnazione prende piede.
Ed inseguo emozioni e ricordi
Ma ago e filo non bastano più.
Ti tocchi ma non ti svegli
Sei già nel mondo reale
E quel pizzicotto
E' solo un altro inutile tassello di dolore.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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