IL CIRCO DEGLI ORRORI
Ortaggi ostaggi
Multinazionali rapiscono il nostro cibo
Sequestrano la nostra vita
Recintano le nostre fonti di sostentamento
Dentro mura fatte di contratti e cemento.
Ma lo spettacolo non é finito
Continua ininterrotto
Senza soste
"Prego Signori, accomodatevi!"
Qualunque cosa accada
Il Baraccone non si ferma
Il Circo degli Orrori non dà tregua
E come un autobus impazzito, non arresta la sua corsa.
Due occhi soli
Cercano luce di salvezza
Mad dreams
Infect lonely hearts
Addicted Dreams
Kill loveless and affected souls
E su quella pedana
Di sabbia e di sangue
Tuba, pantaloni grassi, baffi finti ed unti
Presentano la prossima attrazione
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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4 commenti:
Anch'io avevo letto quella notizia, restandone turbata. Solo tu, Rockpoeta, sai trasformare una vaga inquietudine per una notizia di cronaca nell'emozione pura delle tue poesie. Il poeta come un alchimista; questo, mi sembra, ci fa ritrovare il ruolo della poesia nella nostra (povera) società.
Straordinaria la tua sensibilità che come al solito va oltre la notizia.
Purtroppo lo sappiamo, quindi dovremmo cercare di muoverci solo in presenza di cibi naturali davvero, tipo dal produttore al consumatore.
Possibile che nessuno si indigni davvero?
Ho letto la notizia ma non riesco a capirla. Secondo il nostro diritto si può brevettare un invenzione, un marchio o una ditta originali. Non riesco a vedere quale sia il fondamento giuridico in base al quale sia consentito assicurare a qualcuno un'esclusiva su un bene che in natura non può possedere. Al più sarà possibile brevettare una certa modalità di produzione.
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