domenica 5 dicembre 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Bieco Conformismo Sociale Sul Volontariato.

Parole al vento. Solita retriva e retorica ipocrisia che inquina il Volontariato.

Sì, retriva anche, perché non sempre emerge la volontà di aiutare queste organizzazioni a poter operare al meglio ma anzi di frequente assistiamo a tentativi oserei dire perfino mirati ad ostacolarle risultando anche malviste ed a stento sopportate dalle "strutture ufficiali" e pertanto costrette anche ad operare in condizioni e situazioni difficili e che richiederebbero invece un importante salto di qualità attraverso anche normative, oltre a quelle in parte anche valide già esistenti, che non imprigionassero queste organizzazioni ma anzi le incentivassero dando anche loro opportunità concrete per riuscire a finanziarsi ulteriormente e meglio allo scopo di avere risorse e strumenti più idonei ad agire.

Ed oggi, giornata del volontariato, un bieco conformismo sociale si avventa famelico e ributtante su questa realtà per incensarla attraverso bavosa retorica e doppiezza d'animo.

Parole al vento, parole simili ad involucri vuoti e senz'anima, quindi, anche quelle di Napolitano, parole di cui si riempe la bocca tutta la nomenclatura volgare e corrotta della nostra politica: i farisei del nostro tempo, all'interno di un Tempio malato che é l'Italia.

Il Volontariato da noi é una risorsa importantissima, essenziale. Lo é ovunque in verità, ma dove le strutture ospedaliere, sanitarie, e di altri settori vitali in Italia versano spesso in condizioni disastrose, quest'anima pulsante del nostro Paese é davvero un polmone insostituibile ed inamovibile dal quale é impossibile prescindere.

Alcuni dati che mi pare siano aggiornati (chi ne avesse di più precisi può segnalarli tranquillamente commentando il post) e che danno un senso chiaro all'importanza del Volontariato in Italia, : "I volontari in Italia sono 826 mila, circa l’1,37% degli abitanti, mentre si contano 21 mila associazioni di volontariato impegnate per lo più nel settore socio-assistenziale, ma anche in ambiti come la protezione civile e la tutela dell’ambiente. Rispetto alla capofila Svezia, che vede la metà dei propri cittadini impegnata in attività di volontariato, e ad una media europea che conta un 30% di volontari sulla totalità della popolazione, l’Italia si dimostra una delle realtà meno virtuose, anche se figura tra i Paesi che possono contare su una legge apposita per il volontariato e su risorse ad essa correlate.
Tra gli 826 mila volontari italiani il 54% è composto da uomini, il 46% da donne, per lo più di età tra i 30 e i 54 anni."

In un'Italia dove l'arte d'arrangiarsi l'ha storicamente sempre fatta da padrona, dove non si riescono ad avere strutture e settori cardine del nostro Paese (sanità, istruzione, ecc...) efficienti e realmente in grado di arrivare a tutti, il Volontariato rappresenta una risorsa unica ed un modo sano di "arrangiarsi" aiutando fasce deboli della popolazione senza intralciare gli "aiuti ufficiali" ma volendo cooperare con gli stessi salvo il trovarli, spesso, non del tutto efficienti quando non anche assenti e quindi, giocoforza, vedendosi costretti a subentrare surrogandosi ad essi.

Poche parole in questo post non per celebrare questa realtà ma per difenderla e attribuirle giustamente il peso e la rilevanza che merita.
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16 commenti:

antonio ha detto...

Concordo pienamente...L'Italia può vantarsi di questo!

Irlanda ha detto...

Sempre interessabte passare da qui

maria rosaria ha detto...

assolutamente d'accordo!
volontaria irriducibile.

Unknown ha detto...

Non ci si dovrebbe più meravigliare delle vigliaccate di questo governo che picchia sempre sulle istituzioni inutili alla loro classe sociale.
Cristiana

Romina ha detto...

Sono d'accordo con te.

Sarebbe anche opportuno che ci fosse uno stato sociale ben fatto. Dovrebbero occuparsene i politici, ma è tutto inutile: conosciamo bene come funziona la cosa in Italia.

Ciao!

Bruno ha detto...

Mi stupiscono i dati, pensavo ci fosse una percentuale più alta di volontari. Fra l'altro non avevo assolutamente idea dei dati della Svezia : sono un vero e proprio esercito !

Anonimo ha detto...

Stupita della distanza fra Svezia e Italia anch'io. Una sensibilizzazione precoce dei giovanissimi non sarebbe una cattiva idea.

Kylie ha detto...

Hai ragione, è una grande risorsa per noi.
Almeno questa ci rende importanti.

Anonimo ha detto...

Caro Daniele,
conosco la realtà del volontariato molto da vicino e ne ho avuto esperienza in tutta Europa. Mi stupiscono i dati statistici che riporti perché la realtà che ho vissuto io mi ha mostrato che in Italia, in realtà, c'è una più alta partecipazione che in molti altri paesi europei inclusa la Svezia...
In ogni caso, sono d'accordo che il volontariato debba essere difeso ed appoggiato. Aiutare è uno degli impulsi più naturali nell'uomo secondo me. Si smette di farlo perché più spesso di quanto si pensi, l'aiuto è stato trasformato in tradimento o l'aiuto stesso è stato tradito... e non solo dallo stato....

Mr. Tambourine ha detto...

Sono profondamente d'accordo, tant'è che ho fatto il volontario per tanti anni.

Ross ha detto...

"È inutile che vengano a parlarci di sussidiarietà quando fanno una finanziaria che smantella lo stato sociale e penalizza quel terzo settore che a parole continuano a blandire. Mentre nel Paese crescono l’impoverimento e il disagio sociale, nell’arco di due anni le risorse per le politiche sociali passano da 2,5 miliardi a 500 milioni. Coi tagli lineari vengono praticamente azzerati i fondi per l’integrazione, l’assistenza ai disabili, il sostegno ai giovani, all’infanzia e alle famiglie, il contributo affitti. Del sistema di welfare si cancella proprio la parte più innovativa, che nell’ottica della sussidiarietà aveva consentito a regioni e comuni di realizzare col privato sociale interventi capillari e di qualità.
Al danno si aggiunge poi la beffa: con l’abbassamento del tetto a cento milioni il 5 per mille diventa l’1,25. Una presa in giro per i tanti cittadini che hanno scelto di usare questo strumento di sussidiarietà fiscale; un colpo mortale per molti servizi a sostegno dei più deboli che il non profit non sarà più in grado di garantire. Ed è solo l’ultimo atto di un incomprensibile accanimento contro le organizzazioni sociali, dalla revoca delle agevolazioni sulle tariffe postali al taglio dei fondi per il servizio civile, che le priva di una straordinaria risorsa e decreta la fine di una preziosa esperienza di formazione per i giovani. Di fronte alla gravità di questi provvedimenti,
non c’è niente di corporativo nella rivolta di tutto il mondo del terzo settore. Non stiamo difendendo i privilegi di una lobby ma il sacrosanto diritto a poter contare sul sostegno pubblico da parte di chi si rimbocca le maniche e s’impegna per il bene comune, di chi sceglie di stare dalla parte dei più deboli, affrontare i problemi e sperimentare soluzioni. È la parte migliore del paese, non si può prenderla in giro.
Ora è chiaro cosa intenda il ministro Sacconi quando parla di meno stato e più società: lo stato non mette più una lira, il terzo settore se vuole può anche sostituirlo, basta che i soldi se li trovi da solo. Chi vuol fare si arrangi, alla faccia del ruolo di garante dei diritti universali che la Costituzione assegna allo stato.
E non ci vengano a raccontare la storia delle scelte dolorose ma necessarie. I soldi ci sarebbero, solo che si preferisce impiegarli nelle spese militari, e non si vuole cercali dove sono, tassando rendite e patrimoni". [...]

Per me dice tutto questo questo editoriale di ArciReport della scorsa settimana.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER IRLANDA: Grazie e benritrovato!

PER ROSS: in effetti é tristemente esaustivo.

PER NICBELLAVITA: difficile sensibilizzare i giovani quando la società tende a diseducare non solo loro ma spesso anche in primis i genitori medesimi. Ahimé c'é tanta barbarie in questi nostri desolati tempi moderni...

Anonimo ha detto...

infatti: avete visto Report ieri sera sulla Croce Rossa?

Anonimo ha detto...

Ciao abbiamo già un accordo per lo scambio link e vorrei proportene un altro con il mio nuovo sito web Riviera dei Ciclopi.com. Se sei d’accordo fammi sapere.
Riviera dei Ciclopi
http://www.rivieradeiciclopi.com

Anonimo ha detto...

A proposito, ieri a Report è andato in onda un servizio interessante su come i volontari della CRI intascavano i soldi destinati ai miei concittadini senza più una casa.
Per quanto riguarda il conformismo delle "giornate dei..." non posso non essere d'accordo. Guardo il calendario ogni giorno e noto che il 10 è la giornata dei diritti umani (e su facebook vedrò avatar di bambini africani col panzone), il 18 la giornata dei migranti (di cui ci schifiamo sempre su facebook perchè investono ciclisti e uccidono bambine ma quel giorno saranno benedetti), ecc...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER INNERES AUGE: Hai colto nel segno.