venerdì 11 giugno 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Alea Iacta Est!

E la vergogna passò. Dal Senato, ora, quel DDL approderà alla Camera.

Vogliono imbavagliare tutto e tutti, magistrati compresi. Anche la rete, certo. Ma quello che ancora non capisco é perché ci ostiniamo a pensare che al di fuori della rete non ci sia speranza di far sentire la nostra voce cmq.

In realtà la rete é un oceano di siti, blog, forum, per cui riuscire ad avere un proprio spazio piuttosto visibile non é affato facile o scontato. E' vero, lo spazio a disposizione lo si trova più facilmente ed é pure gratis, ma questo non toglie che non si possa provare anche nella vita reale a realizzare qualcosa.

Questo DDL approvato al Senato sta facendo scattare una vera rivolta a quanto pare. Si parla di scioperi dell'informazione e di manifestazioni nazionali pronte a scattare. Questo é già positivo anche se forse oramai solo un movimento spontaneo generale di piazza ovunque in Italia potrebbe fermare tutto questo.

Alea Iacta Est disse Giulio Cesare: ed in effetti il dado é tratto ed il Rubicone questo Governo lo ha di fatto attraversato anche se, per il momento, solo per metà.

La minaccia é seria; alcuni articoli di quel DDL sono davvero un bavaglio per tutti, in particolar modo per i pubblicisti oltre che per noi poveri blogger.

Inoltre limitare fortemente, come accade in questo DDL, anche le intercettazioni ambientali diventa un modo molto subdolo per impedire la lotta alla criminalità organizzata, i cui capi non si riuniscono certo in luoghi pubblici aperti a tutti ma magari in un garage o in luoghi simili e che adesso sono equiparati a luoghi privati (come lo é per es. un'abitazione)

Molti di voi, di noi, oggi scriveranno sui loro blog, su facebook o altrove nella rete il loro sdegno, la loro rabbia, il loro senso di impotenza. Ma forse é giunto il tempo di, ribadisco, non vivere solo della rete e non restare isolati. Siamo tre? Dieci? Due? Venti? Non importa, quello che conta é, e sarebbe, riuscire a far arrivare la nostra voce anche al di fuori della rete in più posti possibile.

Spero che si scateni il "finimondo". Spero che questo DDL possa essere ritirato. Ma temo che il tanto temuto Medioevo sia oramai stato superato da una nuova età: non il Rinascimento ma una vera e propria Restaurazione, con il ritorno ad una "cultura" tesa però, paradossalmente, ad imporre un feudalesimo moderno dove il Capo del Governo é colui che, apparentemente, ha in mano più feudi e più terre; feudi e terre che dà in gestione a suoi fidati "amici" i quali sono tutti sotto il suo controllo. Ho scritto "apparentemente" in quanto ben altre realtà molto più complesse ed articolate e ben altre alleanze, talvolta anche trasversali, ritengo siano in gioco avendo, temo, veramente in mano il potere.

Quello che disgusta é che questo Esecutivo, molto astutamente, parte da un assunto corretto (quello di combattere veramente il fenomeno dell'abuso di intercettazioni e di pubblicazione delle stesse anche quando non attinenti alla fattispecie di reato per cui si é indagati) per far credere all'opinione pubblica che quello é ciò di cui realmente si sta occupando. In realtà poi leggendo il DDL ci si rende conto che gli scopi sono completamente diversi e sono quelli anche da me già riportati qui in precedenza.

Resta la voglia di lottare (forse, e da parte di quanti?), ma anche la necessità, secondo me, di non usare solo questo strumento fantastico che é la Rete per combattere.

Sperando davvero che non sia, in generale, troppo tardi.

Alea Iacta Est! Vediamo se siamo ancora in tempo a raccogliere la sfida. E vincerla.

Daniele il Rockpoeta
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29 commenti:

Alberto ha detto...

Io questo pomeriggio alla 17 sarò a San Babila (Milano) per la manifestazione

Unknown ha detto...

Francia, 1789... articolo 11 della dichiarazione dei diritti dell'uomo: "La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell'uomo. Ogni cittadino può dunque parlare, scrivere e pubblicare liberamente". Italia, 2010... VERGOGNA

fabio r. ha detto...

REDDE RATIONEM !
(La locuzione latina redde rationem, tradotta letteralmente, significa rendimi conto. È tratta dal Vangelo secondo Luca 16,2.
L'evangelista racconta di un uomo ricco che aveva affidata la gestione dei propri beni ad un amministratore. Quando gli giungono all'orecchio voci di una allegra gestione del patrimonio affidatogli, lo chiama alla propria presenza e gli chiede conto del suo operato dicendo: "redde rationem villicationis tuae: iam enim non poteris villicare": rendimi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare.)

Tina ha detto...

Ti è chiaro il "salutino finale" che hai letto da me?

Ci si indigna per qualche giorno, si dibatterà più o meno con garbo, si punterà il dito contro questo o quel codicillo e dopo si stacca perchè questa sera c'è la prima partita del mondiale di calcio.

Non mi interessa scrivere sul DDL perchè lo leggerò in rete, mi interessa come dici, che si manifesti per strada, che ci si riprenda le piazze in maniera permanente e continuativa, se non lo si fa, sarà la piena realizzazione di quello che dico da un pezzo, il pieno oscurantismo con l'ausilio del PC.

Buona giornata Daniele

Alessandro Tauro ha detto...

Gli eventi di ieri hanno dimostrato ciò che era chiaro sin dal principio (anche se non a tutti): in questa vicenda la via parlamentare del rovesciamento del disegno di legge è inesistente.

Repubblica, il Partito Democratico e tanti ottimi giornalisti e commentatori dimentichino ogni possibilità di sussulti di dignità da parte di pezzi della maggioranza, smettano di sperare in un colpo di fortuna in una seduta plenaria.

Il governo e la sua maggioranza su questo tema sono più forti che mai. E le perplessità espresse a mezzo stampa restano tali.

Oggi al popolo italiano ed, in primis, agli organi di informazione del paese è richiesta una presa di posizione dura, importante e dal profondo significato: annullare gli effetti della futura legge, ignorarne i provvedimenti e unirsi collettivamente in una forma di disobbedienza civile ad un provvedimento che sovverte i principi di legalità, democrazia e libertà di questo paese.

La rete già si è mossa. Ora aspettiamo che la "grande informazione" venga a rafforzare le nostre file...
Questo sarà il primo possibile passo verso la vittoria.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALESSANDRO: concordo con te ma penso che anche noi, tu, io, altri decisi come noi dovrebbero provare ad uscire anche dalla rete unendosi non per forza di cos in un partito politico ma in un'idea. Se leggi questa mia risposta, vai per favore a guardare, se già non l'hai fatto, il post "Conversiamo...?" che precede questo che hai commentato e dimmi se vorresti essere uno dei tre per es...

Ernest ha detto...

Ciao daniele
come la penso lo sai ribadisco il fatto che anche secondo me sarebbe utile uscire dalla rete, non so bene come ma l'unica cosa che so è che se andiamo avanti così ci ritroveremo a scrivere post sui video della giallapa's (con tutto il rispetto per chi commenta i video sulla giallapa's sia chiaro)
un saluto

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Sono tempi drammatici questi per la nostra democrazia. Quello che mi fa più male è cercare di capire perché il popolo italico è cosi stupido e ignorante da non accorgersi che per l'ennesima volta è nuovamente complice di un ritorno ad un periodo buio e doloroso della nostra storia.
Sono triste e continuo a pensare alle parole di Sciascia ... Il destino non centra, è colpa nostra è nel nostro DNA combinare disastri ...

Non si può più rimanere nascosti dentro ad un monitor di un computer

un saluto

ps. Non chiamatelo Fascismo, non chiamatelo Berlusconismo, quello che sta vivendo oggi l'Italia si chiama Piduismo

Alessandro Tauro ha detto...

Carissimo Daniele, innanzitutto ti volevo dire che non ho commentato troppo in fretta la tua idea che hai lanciato nel tuo post precedente e che hai giustamente rimarcato in questa occasione perché mi sono voluto prendere il tempo necessario per rifletterci su, anche prendendo spunto dai diversi commenti ricevuti.

Inutile dirti che non ho riflettuto sull'utilità o meno della tua proposta, che trovo lucida, chiara e fondamentale. E pertanto è superfluo dirti che l'appoggio in pieno.

Ciò che mi sta provocando un gran capogiro è cercare di capire in che modo il tuo lavoro, il mio, quello di altri stroardinari esempi di "professionale volontà" come l'Incarcerato possano estendersi al di fuori di questo mondo dai grandi limiti che è "la Rete".

Mi rendo solo conto, anche attraverso l'iniziativa della "Pubblica Resistenza al DDL intercettazioni", che mobilitazioni come queste, importantissime, restano come castrate se non si trovano ad allearsi con altri mondi estremamente variegati.

La soluzione da ricercare è quella che ci permetterebbe di rendere il nostro lavoro facilmente reperibile dall'uomo della strada, dal lavoratore (come lo sono in fondo anche molti straordinari blogger) che torna spesso a casa dopo gli straordinari ad orari infami per avere qualche istante di tempo solo per vedere un TG Rai o Mediaset, dalla casalinga intenta a sorreggere la propria famiglia e, ancora di più, dalla persona svogliata e disinteressata per condizioni ambientali piuttosto che per cultura o attitudine.

E non è affatto facile trovare una soluzione efficace. Ma mi permetto di dire che le diverse proposte (anche divergenti) lanciate finora, seppur limitate, offrono almeno un percorso da osservare.
Una volta compreso come estendere questo percorso pietroso e renderlo un'autostrada, il gioco è fatto...!

Chiudo questo commento lunghissimo ed estenuante (^^) per dirti che in ogni caso io non mi tiro certo indietro. E che sono con te al 100%. E che spero, a breve, di poter fornire un utile contributo, qualche ulteriore idea reale su come raggiungere lo scopo che ci stiamo prefiggendo e realizzare, nella pratica, la straordinaria idea che hai lanciato tu...

Gians ha detto...

Personalmente sono allo stremo, ti ringrazio in quanto tu porti avanti la battaglia, io se non ti spiace sto un attimo in trincea ho bisogno di prender fiato.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALESSANDRO TAURO: tu pensa a Rai per una Notte: tu pensa ad un auditorium, con tu che illustri con la tua brillantezza e l'ausilio magari di un computer e video notizie e scandali di cui nessuno parla (pensa a Paolini tutti lo seguono e lo ascoltano con grande attenzione e lo stesso Saviano che é tutto meno che un attore) Io che con la mia poesia graffio la realtà dei nostri tempi e per es. un cantautore non famoso che però anche lui sa colpire nel segno.

Unendo i nostri "pubblici", avendo magari la possibiltà di trovare chi ci offre spazi anche di meda dimensione (librerie, circoli culturali ecc...)

Cmq scriviamoci anche per mail se vuoi per approfondire il tutto.

Perché Alea Iacta Est sia il nostro motto e non il loro!

Daniele

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Scrivo per dirvi che vi sono vicino. Alla mia età, il mio ruolo dovrà necessariamente essere differente, diciamo in seconda fila, ma progetti collettivi li ho spesso invocati dalle pagine del mio blog, ma senza finora riceverne una eco. Mi fa immensamente piacere che voi giovani vi facciate adesso avanti, e vi confermo che potrete sempre contare su di me, almeno nelle forme che mi saranno possibili.

Anonimo ha detto...

Sai cosa mi sembra giusto, invece?
Frenare l'odioso fenomeno secondo il quale i giornalisti si permettono di pubblicare atti e conversazioni ancora coperte da segreto istruttorio. Ciò la dice lunga sul doppio filo che lega certe procure a certa stampa.
Probabilmente non accadrà nulla, anche se la legge passerà: gli italiani son maestri nell'arte di aggirare questo o quel passaggio.
Ecco perchè non mi sento in pericolo.
Ecco perchè, sportivamente, vi formulo i miei più sinceri auguri. Per quanto mi riguarda son tranquilla, ergo mi astengo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER NIC; vedi Nic per quello che dici tu le norme ci sono già basterebbe applicarle. Non sarebbe necessario mettere anche i blog sotto la lente di ingrandimento del Grande Fratello Orwelliano. Invece non é così. E poi casomai si dovrebbero punire i magistrati che passano quelle notizie non il giornalista che le carpisce. Poi in caso di diffamazione o altro, ripeto, le norme ci sono già e se applicate funzionerebbero.

Senza offesa, :certo che sei tranquilla tu non scrivi di sociale io si! Io non ho voglia di essere colpito non lo trovo giusto. Gli artt 27 e 28 di quel DDL ci sono e non li ho inventati io. E qualunque assassino o pedofilo o corrotto potrebbe chiedere rettifiche o farmi pagare multe salate in caso di mio rifiuto. Trovo assurdo non poter scrivere che Tizio é indagato per qualcosa ed é accusato con prove piusttosto convincenti di aver commesso un reato.

Trovo assurdo non poter pubblicare nulla fino a indagine preliminare terminata. Passano anni perché un'indagine preliminare si concluda: questto vorrebbe dire non avere più informazione. Ok punire ciò che é distorto ma non a scapito della vera informazione. Pensa alla causa di Niki: non ne potremmo più scrivere né avremmo potuto scriverne prima.

Io voglio essere libero e trovo assurdo che non si applichino leggi già vigenti invece di metter tutti nello stesso calderone. Trovo questo DDL fascista, pidustia, vergognoso ed osceno. E trovo gente come Berlusconi e Gasparri veramente disgustosi e vomitevoli oltre che, nel primo caso, corrotti e venduti.

Io continuerò a scrivere perché mi devono ammazzare quei bastardi per togliermi la libertà.

Un bacio
Daniele

Tinto91 ha detto...

io spero nel successo di un eventuale referendum, andrò a firmare appena sarà possibile, ma purtroppo ad essere obiettivi gia raggiungere il quorum è molto dura, ora il bavaglio alla stampa e mancano ancora 3 anni, non oso immaginare a cosa farà sapendo di cosa è capace, la gente comune non si rende conto di quello che sta succedendo tra veline e velone, oltretutto a voler essere ironici a scelto proprio il giorno giusto per farlo passare, il 10 giugno e sono passati solo 70 anni...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

E per chi volesse ascoltare anche un'altra voce sicuramente pulita e cristallina vi invito ad andare qui per leggere Saviano http://www.repubblica.it/politica/2010/06/12/news/saviano_intercettazioni-4778643/

Ross ha detto...

Ciao Daniele, ho letto l'idea che hai lanciato nel post precedente. Non ho ben capito il carattere che vorresti imprimere a questa tua iniziativa di gruppo, ma a fiducia mi sento di appoggiarla. Almeno idealmente: tieni presente che stai chiedendo di andare oltre la Rete a una che tra assemblee di movimento, riunioni organizzative di feste di sensibilizzazione e presìdi, manifestazioni e appuntamenti in piazza (anche contro il bavaglio), negli ultimi 20 giorni a malapena ha avuto un paio di pomeriggi e di serate completamente per sè, e che ha aggiornato il blog solo nei ritagli di tempo. :)
Insomma, "fuori dalla Rete" sono già attiva con tutte le forze possibili, e anche da un bel po'. Resto comunque curiosa di vedere se e come andrà in porto la tua proposta. Secondo me una serie di incontri di poesia e di denuncia civile in luoghi pubblici aperti alla cittadinanza come quelli realizzati con Danilo sarebbero un ottimo punto di partenza. Come ho lasciato intendere anche con il mio ultimo post, è sulla cultura della libertà e del diritto che bisogna spingere.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ROSS: é proprio quello che intendo; La mia poesia, unita a denuncia giornalistica con Alessandro Tauro più se ci fosse un cantautore che anch'egli con la sua musica denunciasse la vergogna dei nostri tempi. Il tutto in giro per luoghi pubblici come circoli, associazioni, piazze, librerie...

Quindi proprio perché tu sei già molto attiva al di fuori della rete, vorrei potermi appoggiare a te proprio per la parte organizzativa legata a dove poter far sentire la nostra voce.

Scrivimi pure anche per mail per approfondire la cosa. La mia mail la trovi cliccando sul mio profilo.

Ciao ed un abbraccio!
Daniele

Damiano Aliprandi ha detto...

Daniele, sto cercando di capire che sia in programma una manifetsazione nazionali davanti al Parlamento durante la votazione! Dopo è troppo tardi. Vorrei che proponessimo una manifestazione unitaria di vari movimenti e non solo il Popolo Viola che nemmeno mi rappresenta. Ma ora è tempo di fare RESISTENZA. Sono anche pe run vero e proprio assalto al Parlamento, bisogna farlo. E nessuno ci accuserà di essere violenti tranne ovviamente la maggioranza. Dobbiamo opporci scendendo in piazza, e questa volta in massa. Scusami ma credo che sia importante.

Come possiamo mettere in moto questa protesta unitaria? Ma ripeto, non dopo che i giochi sono fatti!

Damiano Aliprandi ha detto...

Dopo Daniele, come contorno, possiamo benissimo organizzare qualcosa come tu proponi. Ma ora dobbiamo unirci in un unica grande RESISTENZA. Non vorrei che un giorno i nostri posteri ci condannino per aver fatto passare senza rumore questo Fascismo moderno...

Anonimo ha detto...

http://www.generazioneitalia.it/2010/06/11/intercettazioni-abbiamo-ottenuto-indubbi-e-sensibili-miglioramenti/

Non vi basta, vero?

Lo so: io non scrivo di sociale: sono solo una povera blogger, una banalissima blogger che parla di sentimenti. Cos'ho da temere io? Niente. Esattamente come voi "impegnati".

Albert Lázaro-Tinaut ha detto...

Ma come mai si può arrivare a questo punto? Come mai un popolo che ha ereditato il Rinascimento, che ha dimostrato per tanto tempo di essere in testa della cultura europea, può arrivate a questo punto? Significa forse che, pian piano, tutta l'Europa diventerà un borgo sottomesso al Signore del Castello? Vuol dire che l'impero globale non è uno scherzo?
Quello che succede in Italia fa paura, e mi sembra, infatti, che non basti il fastidio dei cittadini, che non bastino le manifestazioni (sempre minoritarie), che non basti che i giornali pubblichino la prima pagina in bianco.
Hai ragione, Rockpoeta, bisogna reagire sùbito, è urgente perché da voi italiani dipende anche il futuro dell'Europa. Abbiamo visto che, in fondo, l'Unione Europea non è altro che un modo di avvicinare fra di sé certi interessi politici ed economici, cioè un grande inganno, una grande bugia alla quale collaboriamo coi nostri voti. Non bisogna fidarsi della cisidetta Europa unita, bisogna agire.
Purtroppo, dopo aver detto tutto questo, mi rendo conto che siamo impotenti davanti al potere. Si può essere in tanti in piazza, ma dietro i ridai il potere ride e se ne infischia.
Pol: la dichiaradione dei diritti dell'uomo è stata quasi sempre un inganno. Le cose sono cambiate, certo, ma non tanto come si sperava nel 1789 (e poi bisogna non dimenticare che quella fu una rivoluzione borghese!). Noi, quelli del "mondo ricco", non conosciamo quasi nulla di quel terzo moldo, né del quarto mondo che c'è nelle nostre belle città.
In fondo (scusatemi) Tina ha ragione: "Ci si indigna per qualche giorno, si dibatterà più o meno con garbo, si punterà il dito contro questo o quel codicillo e dopo si stacca perchè questa sera c'è la prima partita del mondiale di calcio". Gli esseri umani siamo fatti così, e saremo sempre insolidari.
Ora i governi fanno le leggi contro i cittadini, e democrazia è diventata una parola e basta.
Scusatemi per il lungo discorso, per aver pensato in alta voce. Quello che qui si legge è la realtà, non ciò che scrivono i giornali e si sente alla TV anche fuori dall'Italia: gli "alleati" stanno facendo un fronte comune, e l'Europa di ieri (e anche di oggi) sicuramente non la rivedremo.
E scusate anche il mio pessimismo, che molti di voi compartite.

cristiana ha detto...

Caro Daniele,'l'incarcerato' ha ragione :la RESISTENZA deve essere unitaria,tanti piccoli gruppi lasciano il tempo che trovano.Ma chi può trascinare una moltitudine di gente? Forse Saviano?Che tu sappia ha un blog?
cristiana

cristiana ha detto...

http://www.robertosaviano.it/contatti/

Cristiana

giudaballerino ha detto...

Siamo arrivati al punto di non ritorno. Approvati provvedimenti di questo tipo l'Italia si oppone ai principi costituzionali prima e alla carta dei diritti europei dopo. Il che significa un bivio: o questi organismi riescono ad annulare questi provvedimenti, e quindi si può sperare di tornare ad una sorta di normalità civile, oppure possiamo dire addio alla società occidentale come finora l'abbiamo conosciuta e prapararci ad anni davvero bui e pericolosi.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER INCARCERATO e CRISTIANA: ok la resistenza in piazza ma cmq serve anche sensibilizzare più persone attraverso questo progetto. Saviano può fare ma con la rete siamo noi a doverci rimboccare le maniche e non solo attraverso la rete.

PER NIC: quelle novità di cui parli sono datate e resta un DDL insoddisfacente per usare un eufemismo. Il tuo é un bellissimo blog ma é un dato di fatto che non scrivi di sociale quindi non avresti problemi.

PER ALBERT: la tua amarezza finale e di TINA non la compatisco Purtroppo é vero e contro questo bisogna combattere e non abbattersi.

Anonimo ha detto...

No, non scrivo di "sociale", ma se devo togliermi un sassolino non le mando a dire. A volte capita anche nella peggiore telenovela. Quanto a questa famigerata "legge-bavaglio", torna indietro di qualche anno, e leggi il disegno di legge 1512 del 2007 voluto dal governo Prodi (periodo relativo all'affaire D'Alema-Consorte).
A me sembrano gemelli.

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=15&id=00262762&part=doc_dc-articolato_ddl&parse=no

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER NIC: Guarda che a me destra o sinistra non mi interessa. Va detto che quel DDL non passò questa volta invece.....

Io voglio essere libero, voglio che sia possibile indagare contro la criminalità organizzata, voglio sapere, essere informato, E questo DDL non permette tutto questo.

Romina ha detto...

Si vuole sì il bavaglio dell'informazione, ma si mira prima di tutto a rendere difficili o q uasi impossibili certe indagini. Siamo la vergogna d'Europa.