Il tempo, la Storia. Tante cose cambiano. Altre sembrano invece restare ferme o peggiorare:
dalle guerre fino alla povertà ed alla castrazione di sogni e speranze anche in luoghi dove non avresti mai pensato che potesse accadere, condannando talvolta alcuni alla resa. Resa che dobbiamo impedire lottando per provare a cambiare il futuro.
Anche qui da noi...
COL TEMPO
Epoche scorrono come fiumi
A volte in piena
Travolgendo muri reali e metaforici
Modificando la morfologia della Storia.
Col tempo, altro però resta immobile:
La nostra ferocia
Il nostro ridicolo rincorrere respiri di lieve utopia
Fatti di versi arrugginiti da soffocante polvere mediatica
E nebbie sonore accecanti.
Provette raccolgono lacrime appassite:
Sfiancato
Disilluso
Senti le tue forze svanire
E sorridi all'ultimo sonno sereno
Che trasporterà lontano la tua anima stanca.
E non vedrai più la loro delusione
Le loro preoccupazioni
Tu senza futuro
Con una vita precaria che strangola sogni legittimi.
Ti spegni
E sai che il dolore di chi comunque ti ama
Di chi ti ha messo al mondo
Sarà più sano del loro imbarazzo
E della loro paura d'invecchiare
Con te ancora lì, a lottare
Su una zattera sgangherata
Fatta di quattro legni intrecciati,
Contro destabilizzanti onde oceaniche
Senza più difese.
Affogare in un mare di luce
E sorridere.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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26 commenti:
Già, lottare ancora.... giusto ma questa notte queste parole mi suonano un po' più vuote.
Solo un po'.
E' solo il silenzio che fa rimbombare le Tue rime da fartele sembrare vuote...non lo sono.
Sulla zattera, annaspando, con rabbia e sperenza siamo in tanti.
Forse la convinzione di sentirci soli demolisce la nostra forza... se solo avicinassimo ognuno la propria zattera a quella degli altri da farne un'immensa piattaforma... potremo farcela.
Buona Giornata
Probabilmente, la più grande vittoria di chi sta riducendo non solo il nostro lavoro ma anche noi ed i nostri sogni a merce (magari presto deteriorabile) è proprio questo farci provare la volontà, tante volte, di arrenderci...
Di non sperare più, di non volere o di volere senza slanci, senza speranze ed utopie... sia pure folli.
Che "questa notte" le tue parole ti suonino un po' più vuote dipende, credo, anche da questo. E non è certo colpa tua!
Perciò dice bene anche Francy274: si tratta d'avvicinare la nostra zattera a quella degli altri.
Buon inizio settimana e forza!
Lottare sì, e non perdere la lucidità. Soprattutto di fronte ai finti cambiamenti. Quelli per cui tutto cambia affinché tutto rimanga uguale. Sono i peggiori cambiamenti, che ti ingannano e ti illudono, e lasciano le nostre miserie inalterate...
Lottare sì, ma forse la lotta più dura è dentro di noi.
Col tempo ritorneremo alle origini.... sembra inevitabile!
kisses
Daniele!!!
Mai pensare di notte!
Il tempo?
Nooo, non è il tempo a cambiare...è sempre l'uomo a cambiare...e forse in parte il destino: combinazione di causa-effetto e circostaze!:)
PER RICCARDO UCCHEDDU: tante zattere insieme fanno numero ma non forza. L'oceano le spazzerebbe lo stesso. Forse dovremmo unirci e trasforamre tante zattere in una unica imbarcazione forte e sicura....
PER FRANCY 274: Grazie, provo a crederci anche oggi.
PER ALBERTO: hai ragione, e vogliono sfiancarci.
Carissimo, anche il mare ha i suoi tempi e dopo le grandi onde c'è sempre la calma e il cielo sopra senza nuvole.
E in quella calma che noi zatterati e sopravissuti ci si vede e ci si riconosce,pronti per cercare una spiaggia e la luce vederla e godersela da lì, non da soli.
... la notte lasciala ai sogni dolci e sereni della tua anima limpida e cristallina ma multicolore, fatti accarezzare dai ricordi di parole come comprensione, condivisione e affetto e le parole come lottare e vivere ti sembreranno meno distruttive e demotivate, meno ostili, meno sole.
Non sei solo, mai.
Un abbraccio oceanico da una zattera attrezzata per gli amici.
La vita è come una fragile barchetta di carta posata sulle onde, certi momenti si trova in alto sulla cresta spumeggiante, poi scende in basso e sembra precipitare senza fine nell'abisso, ma la prossima onda la riporta all'apice.
Non bisogna mai lasciarsi prendere dallo sconforto, ma reagire sempre e credere che non siamo soli, ma che c'è sempre una moltitudine di gente che sta peggio, molto peggio e ha bisogno dell'apporto di noi tutti per salire in alto.
Un abbraccio
Sileno
@ Daniele: sottoscrivo, Daniele: Io intendevo proprio un'unione di quel tipo.
Quoto Guernica...
Buona serata :)
Caro Daniele, ogni essere umano è una singola zattera che naviga nell'oceano della propria vita...ciò è inevitabile!! Più difficile è che ciascuno remi verso l'altro ed accetti di condividere magari un parziale percorso comune!..
Italiani...popolo di navigatori...sì ma tutti come Soldini: in solitaria! :-(
Cmq lottare ancora...lottare sempre, meglio insieme che da soli, ma anche da soli...lottare!!
Un abbraccio!
¡Hasta Siempre!
Daniele stavolta ti sei superato....ho letto i tuoi versi tante ma tante volte.....sei davvero un grande poeta.....bellissima la poesia un pò malinconica rispecchia perfettamente la realtà che tutti noi viviamo......una zattera in mezzo a onde enormi...eppure c'è ancora la speranza di poter cambiare le cose....ho i brividi....Ti abbraccio Claudia
Saremo solo dei testimoni, il tempo questo può darci, se solo stiamo a guardare. Come sempre bella poesia. Un abbraccio
resistere, resistere, resistere.
non preoccuparti, è la sera che fa uno strano effetto quando si rilegge ciò che si è scritto... poi al mattino tutto sembra di nuovo riempirsi, ed è così, credo, dovremmo considerare le nostre zattere... sempre pronte a solcare i mari.
bellissimi ed ondeggianti, questi versi.
bacio
poetiche riflessioni sul tempo... sul nostro tempo... e col tempo si spera e col tempo si smette di sperare... e che dire di dare tempo al tempo?
Sorrisi
Fly
P.s.: grazie per la tua attenzione al mio spazio... e sono felice che ora tu possa lasciare un segno dei tuoi passaggi...
Quando anche le nuvole
saranno passate
ad ovest di altri non so
nella periferia si vivranno
i sogni che rapirono le strade
Grazie Daniele,
andiamo avanti, nonostante tutto.
Caro Daniele,
che splendidi versi. Pieni di triste malinconia ed al contempo di una determinazione inesauribile.
Grazie per queste perle.
Enrica
Molto bella la poesia, ma di lottare non se ne parla nemmeno. Io sono stanca, metaforicamente e non.
Sono così stanca che a volte non riesco nemmeno a pensare.
Senilità.
Caro Daniele, davvero struggenti i tuoi versi.
A volte mi riconosco in questo senso di deriva. Ma ci sono forze che riempiono, che danno carica inaspettata, contro ogni senso della realtà.
Queste forze sono diverse per ciascuno e ciascuna, come sono diverse le forze che ti spremono, ti annientano.
Per me, tra queste ultime ci sono stati i miei genitori, che per fortuna mi hanno cacciato via, il successo nel lavoro, che ho lasciato ad un certo punto per scoprire ciò che è veramente importante... e tra le prime, tra le cose che mi nutrono, io metto mio figlio, la mia compagna, la musica, la poesia, gli abbracci... e soprattutto la morte. La morte che ti dà obiettivi certi, che chiarisce i tuoi limiti, e ti dà illimitata libertà, all'interno di questi limiti.
Per me, vivere è un equilibrio, sempre dinamico, sempre difficile da conquistare, tra le forze che ti rubano esistenza e quelle che te ne fanno dono.
Tu, con le tue poesie, sei una fonte di vita per alcuni. Loro, questo blog, mi pare che tu fanno sentire tutta la loro riconoscenza. Non so se senti le nostre presenze reali, dietro questi commenti, questi pseudonimi. Ma ci sono, ci siamo.
Un abbraccio, cometa
errata corrige: ..."in" questo blog... (ovviamente)
PER COMETA.Si, le sento le vostre presenze, sento il vostro calore, siete molto importanti per me.
Hai scritto delle parole bellissime.
Un abbraccio
Daniele
Nel complesso mi sembra, e non perchè voglio essere pessimista, che le cose peggiorate, negli ultimi periodi, siano di gran lunga più numerose di quelle migliorate, a livello politico, sociale e culturale.
Purtroppo.
Ciao a presto.
"Contro destabilizzanti onde oceaniche"...è questo vivere!!!!!!!!!!!
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