mercoledì 25 novembre 2009

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Diventiamo Petulanti!

Siamo ad un anno circa di distanza. Oggi é la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Ne ho parlato anche l'anno scorso. Purtroppo é passato un anno ma la situazione é ancora drammatica se le percentuali di violenze e stupri non denunciati sono alte come l'articolo che vi linko riporta: non vengono denunciate il 96% delle violenze subite da persone che non sono il partner, e 93% delle violenze subite dal partner. Anche negli stupri (l'articolo distingue la violenza dallo stupro in senso stretto....) la quasi totalità degli stessi non viene denunciata: 91,6% la percentuale.

Io sono rimasto esterrefatto. In questi ultimi anni sembrava quantomeno che le donne avessero trovato il coraggio di denunciare questa barbarie. Ed invece sembra che la paura e la vergogna (assurda, casomai é il bastardo a doversi vergognare) che prova ed avverte siano (oltre a tutto quello che segue con il processo che poi spesso si trasforma ad un processo alla vittima) deterrenti fortissimi che portano ad astenersi frequentemente dallo sporgere denuncia.

Aggiungo solo che la manifestazione in piazza si terrà questo Sabato a Roma. Nell'articolo linkatovi all'inizio i dettagli.

Cambio argomento e voglio dire perché questa volta forse Bersani ha ragione a proposito del No B-Day del 5 Dicembre; ha ragione quando fa capire che non scenderà in piazza come non scenderà in piazza il resto del PD.

Premesso che non sono Berlusconiano, (ma penso che si fosse capito....) io credo che continuare a fare una politica contro il personaggio e non contro le sue politiche, fare una politica stantia e non capace invece di innovarsi ed avere nuove proposte e nuove idee sia un errore.

Da qui a dire che il PD attuale abbia nuove idee e nuove proposte e figure laiche e libere al suo interno, ehm... ce ne corre!!!! D'altronde sapete bene oramai che io non sono schierato con nessuna delle attuali forze politiche che trovo tutte inadeguate e molte delle quali trovo anche colluse con la criminalità organizzata ed interessate solo alla gestione individuale del potere.

Al riguardo, piccolo inciso, anche questa notizia, qualunque sia poi il suo sviluppo (da seguire), merita attenzione

Il marcio é vasto e diffuso anche alla base, ossia tra la gente comune. L'ipocrisia ed il perbenismo, il pensare a se stessi predicando talvolta bene e razzolando maluccio, é tipico del malcostume italico da sempre ma in questi anni si é accentuato come intensità e si é espanso avanzando e conquistando una fetta preponderante della popolazione italiana.

Chiaro che la politica già marcia da sempre, oggi sia ancora più invasa da scandali, segreti di Stato indicibili, manovre illecite a braccetto con la criminalità organizzata, e tanto, troppo altro.

Il fetore e lo squallore di questi nostri tempi é oramai sempre più insostenibile.

Quindi manifestazioni si ma per bloccare il DDL sui processi brevi. Blocchiamo il Paese senza bandiere politiche ma con le bandiere della gente: le nostre maglie, i nostri cappelli, le nostre sciarpe! E non per un giorno ma per più giorni, tutti insieme. E poi magari per aree geografiche. Una protesta continua, ben strutturata e organizzata. Per un lavoro più giusto, per non morire di lavoro. E gli esempi potrebbero tranquillamente continuare...

Basta con il "personalizzare" le proteste. Attacchiamo i provvedimenti che si vogliono fare e non la persona! Altrimenti dall'altra parte avranno sempre gioco facile a dire che si attacca l'uomo e non si hanno progetti.

E poi delle carceri vogliamo riparlarne? Vogliamo urlare, come spesso anche L'Incarcerato fa dalle pagine del suo blog, che lo schifo del sistema carcerario non é certo solo colpa del Cav???

E del lavoro? Chi c'era quando si aboliva la scala mobile? E dei Sindacati da sempre pappa e ciccia con il potere ne vogliamo parlare?

Ed allora il 5 dicembre che é sabato, questo blog avrà sicuramente dal venerdì prima (il quattro) un post sociale, deciso, che non farà sconti a nessuno, oppure un post che forse metterà in luce l'amarezza di realtà che continuano a degradarsi ma non pubblicizzerà una manifestazione fine a se stessa. Altre sono le proteste e le occasioni per scendere in piazza.

Ecco, per es. la manifestazione del 28 novembre ha un senso. Parlare di una legge vera, con pene serie che ancora adesso manca, che tuteli le donne contro abusi e violenze che subiscono quotidianamente credo sia importante. Credo debba essere un'occasione per rimarcare come anche la mentalità perbenista e voltafaccia di molti uomini e, vi sembrerà strano, ma anche di molte donne bigotte, si debba cambiare.

E poi non stancarsi mai di denunciare le storture di questo Paese a prescindere dal colore partitico di chi le compie.

Questo Paese merita un cambiamento. Forse noi italiani no, ma l'Italia e chi per questo Paese é, anche in tempi recenti, morto per tentare di aiutarlo e ripulirlo (Falcone e Borsellino per fare due nomi... a caso...) sì.

Non dimentichiamo. Continuiamo a chiedere giustizia come un bambino petulante che tira la sottana della mamma chiedendole ripetutamente un succo di frutta, volendo così attirare la sua attenzione.

Ecco, torniamo bambini. Torniamo ad essere petulanti. Petulanti ed insistenti nel chiedere Giustizia e Verità.
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19 commenti:

alessandra ha detto...

Ciao Daniele, paura e vergogna come deterrenti allo sporgere denuncia... è vero, può sembrare incredibile, ma se per un attimo cerco di mettermi nei panni di chi subisce una violenza sento l'orrore e la vergogna e sento che mi dovrebbero davvero portare di forza a sporger denuncia. Se provo a mettermi in quei panni mi sento paralizzata, annientata, impotente. E' una sensazione angosciante solo a pensarci per pochi minuti... è vero, come tu dici "è il bastardo a doversi vergognare", ma io credo che sia un atto che distrugge totalmente la donna, e in quanto tale davvero quasi equiparabile ad un omicidio. E' vero, si rimane vivi, ma credo che muoia qualcosa dentro di sè...
Detto ciò e cambiando argomento anch'io, sono assolutamente d'accordo sulla sterilità di discussioni e proteste personalizzate... incaponirsi su attacchi personali non porta proprio da nessuna parte, se non a nascondere vuoti di proposte fattive che purtroppo mi sembra ormai il vero comun denominatore della attuale politica italiana... un cambiamento... il problema è che non vedo da dove possa arrivare :(

missminnie ha detto...

ho avuto dimestichezza nella denuncia per stalking. la lentezza, le domande tendenziose, il fatto che te ne devi tornare a casa e vedere la faccia del tuo assassino, che non ci sia certezza del diritto, il fatto che questo assassino della tua anima sia quello che ti assicura un piatto di minestra. cominciamo a tirar via dal letto immediatamente chi commette qualsiasi tipo di violenza, foss'anche solo verbale, cominciamo ad avere un'assistenza sociale per le donne e i loro figli , cominciamo ad avere la certezza che l'assassino se ne stia in galera o confinato a lipari : fatti, che di parole non ce ne bisogno. ah..chi glielo dice a tremonti che servono i soldi per la giustizia?

DARK - LUNA ha detto...

Lo sai cosa mi atterrisce di ogni cosa?
Che col tempo si peggiora. E certi fenomeni prendono piede in modo aberrante.
A volte, riflettendo, mi pervade il timore che per molti "malati mentali" la tanta propaganda che li pone al centro dell'attenzione, in realtà, inciti, ancor di più le loro azioni e le loro malefatte,
dato anche il bisogno, latente e malato di soddisfare il loro ego, appunto, distorto....
Ma?

Pino Amoruso ha detto...

Riguardo l'argomento della violenza sulle donne, condivido quello che hai scritto anche se penso non sia facile denunciare il tutto.
A proposito del No B-Day del 5 Dicembre, penso che tutti i partiti di opposizione (PD in testa) dovrebbero partecipare. Mi piacerebbe vedere milioni di persone in piazza; è un indecenza essere rappresentati da quell'individuo.

giudaballerino ha detto...

La tua riflessione sul No B-Day, ecco, non la condivido molto. E' corretto quando dici che le nostre proteste dovrebbero indirizzarsi verso provvedimenti concreti e che ostinarsi sui personalismi può essere controproducente. Però è proprio la figura di Berlusconi, con i SUOI problemi giudiziari, con i SUOI interessi economici, con le SUE connivenza con la criminalità che ha portato l'Italia a questo degrado. Non voglio certo dire che tutti i problemi che abbiamo dipendano da lui, ci mancherebbe. Però la sua persona è stata e continua ad essere un profondo danno per il paese. Per cui manifestare anche contro questo personaggio lo trovo più che dignitoso e, dal mio punto di vista, importante.
L'altra tua riflessione invece la condivido appieno. Io ho sempre pensato che è il problema culturale il nodo della questione. C'è un'enorme approvazione sociale per chi è arrivista, per chi riesce a sopraffare l'altro, per chi si dimostra più furbo. In questo contesto anche i più elementari gesti di civiltà diventano difficili. E dobbiamo opporci, soprattutto nel quotidiano delle nostre vite, a questo modo di pensare

Anonimo ha detto...

Caro Daniele,
mamma che post ricco di temi importanti!
Non so se l'avevo già scritto qui, ma io non sono esattamente per il "protest PR" ovvero le attività di protesta in piazza.
La ragione fondamentale di questo è che penso che questo strumento sia stato inflazionato ed ha perso la forza che aveva quando c'erano i primi scioperi e le prime manifestazioni.
Cominciai a farmi quest'opinione grazie ad un'esperienza molto personale, quando al liceo, rappresentante d'istituto, mi ritrovai una mattina con tutta la scuola che voleva fare uno sciopero per ragioni così futili da farmi vergognare di rappresentarli. Avevo scoperto di lì a poco che la vera ragione delle sciopero era che una ragazza non voleva farsi interrogare quella mattina ed aveva messo in piedi una gran confusione solo per i suoi interessi personali. Andò a finire che uno strumento che richiamava battaglie sociali dove la gente aveva dato anima e corpo per difendere diritti civili, venne usato per farsi un giorno di vacanza da scuola.
Ho paura che la maggior parte delle manifestazioni di protesta spesso siano un sistema per accendere gli animi delle persone per scopi che non sono sempre così legittimi ed altruistici.
Perché le manifestazioni non sono quasi mai "spontanee" sono sempre organizzate.
La serietà degli organizzatori... beh lascia spesso a desiderare.
Penso che ci siano modi per far sentire l'opinione della gente invece che strumentalizzare per fini spesso non detti.
I grandi scioperi non possono partire dall'alto. Partono sempre dal basso. Sono quelli più veri, più sentiti e quelli che creano il miglior risultato. Ci sono cose che chiunque può fare enza necessariamente andare in piazza.
Una valanga di lettere sul tavolo del Commissario ONU sulla tortura che denunci le condizioni delle carceri in Italia o in tutto il mondo, potrebbe non creare un grande clamore di media ma creerebbe l'effetto giusto nei posti giusti per creare la necessità impellenti per tutti i governi per fare qualcosa di efficace a riguardo.
I media, a differenza di quello che si pensa, non rappresentano affatto l'opinione pubblica, non sono l'opinione pubblica e non sono determinanti nella risoluzione di problemi sociali.
E' solo la mia opinione.

Ross ha detto...

Per quanto riguarda la violenza sulle donne, non dimentichiamo che essa tende a essere ricondotta dalla destra che ci governa a una questione di ordine pubblico, da risolvere con le ronde e i pattugliamenti per le strade, fomentando un clima di paura e giustificando piccole e grandi ingiustizie e restrizioni delle libertà. Le poche volte che viene riconosciuta come un problema di cultura e di rispetto ovviamente si dà sempre la colpa alla cultura degli altri, a quella del musulmano che obbliga la moglie a indossare il velo o il burqa o a quella dell'immigrato che uccide la figlia perchè troppo occidentalizzata. E allora avanti con i provvedimenti razzisti e repressivi.

Il 28 novembre vicino a casa mia si terranno diverse assemblee e incontri in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, ma non vi parteciperò. Parteciperò invece a una manifestazione che nelle stesse ore si terrà a Coccaglio contro l'operazione White Christmas e il rastrellamento degli immigrati clandestini auspicato da questo comune per "fare pulizia" di stranieri e salvaguardare cristianamente il vero spirito del Natale. Sarò lì con tanti altri per urlare che clandestino o immigrato non significa automaticamente criminale, come ad esempio pretendono di far credere coloro che, a pochi chilometri di distanza, a Rovato, organizzeranno una contro-manifestazione inneggiando all'eliminazione del magrebino che ha stuprato una donna e accoltellato il suo ragazzo qualche giorno fa, e che cercheranno di far passare il messaggio che quest'uomo è una bestia da eliminare non tanto perchè è uno stupratore, ma piuttosto perchè è un immigrato.

Le ingiustizie e le vergogne da combattere e contro le quali non bisogna mai stancarsi di insistere sono soprattutto queste, che possiamo vivere e osservare direttamente nei nostri paesi e sul nostro territorio; non sono solo i sussulti antidemocratici di Berlusconi. Al No B-Day credo che non aderirò anche per questo, e per i motivi che hai spiegato bene tu: scaricare insieme l'odio, la rabbia e la preoccupazione quando la situazione supera ogni limite è necessario, ma occorre saper guardare oltre la singola persona, valutare un piano con lungimiranza e agire sul sistema nel suo complesso. Questo atteggiamento non mi pare di avvertirlo così forte, in chi ha pensato alla giornata di protesta.

La piazza è un momento di sfogo, e va bene. Il vero lavoro per il cambiamento però si svolge in altre sedi e in altri tempi, con costanza e perseveranza. Esattamente come fa la proverbiale goccia che pian piano, senza fare rumore, scava la pietra.

Anonimo ha detto...

Mi fermo sulla prima parte del post oggi...E mi riempio di collera.

Mary ha detto...

Ciao!
scusa il disturbo ma non è che potresti aiutarmi a diffondere un'iniziativa culturale? è un concorso di fumetto!

http://artelario.wordpress.com/2009/10/29/un-concorso-per-fumettisti/

Se puoi passare parola ti ringrazio, o se per caso conosci dei fumettisti a cui dirlo.... si accettano lavori realizzati con qualunque tecnica, anche da più persone ed è gratuito. I migliori verranno pubblicati.
Un saluto!!!!

luce ha detto...

Speldido post.
Mi viene solo da dirti che hai ragione.
Hai tagione a dire che le donne non si sentono tutelate da nessuna legge, ancora oggi sempre, come non cambia se non cambiano gli UOMINI che fanno le leggi ma soprattutto per come trattano le donne fuori dalle leggi,dappertutto.
Hai ragione a dire che fare una manifestazione di piazza contro uno e poi si fa passare lo scudo fiscale al Parlamento non ha senso.
Hai ragione a parlare di Italiani che non meritano un Italia migliore, ma che bisogna pensare permettimi non solo a quelli che ci credono ma anche ai nostri figli che la vivranno.
Hai ragione a parlare delcarcere e di quelmondo che è fatto di uomini e che segue leggi che non hanno colore nè bandiera ma che adesso non hanno piùpudore ne pietà...
Hai ragione a dire che bisognerebbe fare i petulanti, come da bambini, ma io direi insistente, che quando si era piccoli tutto sembrava possibile,e si gridava,si gridava e basta e cavoli! qualcuno ascoltava.
Un abbraccio.
Ps trovo inquietante la notiziola sul pentito e mister B,molto inquietante....

Sergio ha detto...

Fra l'altro, scrivi: "Attacchiamo i provvedimenti che si vogliono fare e non la persona!"

Ma se il provvedimento favorisce una persona, e sappiamo chi, l'attacco è al provvedimento o alla persona ????

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

PER ALESSANDRA: mi soffermo sulla prima parte del tuo commento: Hai ragione, le sensazioni che hai descritto sono assolutamente reali. Ecco perché ci vuole una legge più severa ed un cambio di mentalità. Per aiutare a superare queste terribili sensazioni che tu così lucidamente hai descritto.

PER SERGIO E GIUDABALLERINO: é chiaro che attaccando i provvedimenti si attacca chi li vuole e chi li ha realizzati o li sta realizzando. Diciamo che No Governo Day forse mi sarebbe piaciuto di più :-)))

Perché cmq esiste un Governo, al limite, da cacciare. Fini che dice che non é una riforma della Giustizia quel DDL e che non aiuta nessuno: di lui non ne parliamo? E di Alfano? In questo senso sono meno d'accordo a quella giornata anche perché presta il fianco alle critiche di cui ho scritto nel post, a mio avviso.


PER ROSS: "La piazza è un momento di sfogo, e va bene. Il vero lavoro per il cambiamento però si svolge in altre sedi e in altri tempi, con costanza e perseveranza. Esattamente come fa la proverbiale goccia che pian piano, senza fare rumore, scava la pietra."

Va bene, concordo in parte con te. La piazza da sola non basta e può anche essere un momento di solo sfogo. Ma allora creiamo movimenti e gruppi culturali e impegnati sul sociale che vogliano iniziare a far crescere quella goccia. Perché di tempo ne abbiamo sempre meno...

PER ARTE: miglior pubblcità del tuo commento qui da me non saprei fare davvero :-)

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

PER MISSMINNIE: Benvenuta in questa agorà! Bell'esordio non c'é che dire! Concordo con il tuo punto di vista, purtroppo quello che tu scrivi é sacrosantemente vero ed é un deterrente fortissimo. Ci vorrebbero leggi diverse, approcci diversi e capaci di tutealare megio e più seriamente la donna.

Tremonti? Lascia stare non é cosa :-)))

il mio nome è mai più ha detto...

Io non ho problemi, Daniele: petulante ci sono nata.
La violenza sulle donne, perchè è di quella che si parla adesso, è una vergogna vecchia quanto è vecchio il genere umano. E' il tentativo di assoggettamento di creature fisicamente più deboli.
Purtroppo non tutte le donne maltrattate denunciano, o deninceranno mai: vergogna e pregiudizi sono, anch'essi, vecchi quanto la storia dell'umanità.
Sulla manifestazione del 5 dicembre sono d'accordo con Bersani, che è, o mi pare sia, persona seria. Rifiutando di partecipare alla buffonata dipietrista ha fatto intendere che l'opposizione dovrà basarsi su confronti che non mirino, tanto per cambiare, alla demonizzazione dell'avversario, al quale fra un po' si imputerà anche l'aver rubato le caramelle ai bambini.
Normalmente ci si scontra, ops, ci si confronta su propositi e fatti.
La carnevalata del No-B-day (già il nome mi fa ridere)lasciamola al circo barnum del molisano di coccio.
Bel post, Daniele.
Notte. :-)

Romina ha detto...

Comprendo la vergogna che induce molte donne a non denunciare le violenze, perché poi si mette in moto un sistema in cui la vittima viene spesso fatta passare per colpevole. Senza contare che si è costrette a subire la finta compassione o l'ipocrisia o i commenti malevoli di tanti. Non è facile.

Quanto a ciò:
Il marcio é vasto e diffuso anche alla base, ossia tra la gente comune.

Se così non fosse, anche la classe politica sarebbe leggermente diversa.

Un abbraccio e buona giornata!

Paolo Borrello ha detto...

Per quanto concerne la giornata internazionale, caro Daniele, non intervengo perchè non credo nelle giornate internazionali. Può essere una banalità ma di certi problemi non ci si può occupare solo una volta all'anno e se manifestazioni vanno fatte vanno fatte in occasione di eventi di particolarmente importanti, anche dieci in un anno se necessario.
Quanto al 5 dicembre. Credo anche io che non tutto ciò che vi è di negativo in Italia possa essere addebitato a Berlusconi. Ma questo però è un momento particolare nel senso che Berlusconi, senza esagerare, sta tentando, anche se non credo che vi riuscirà al di là dell'esito della manifestazione, l'attacco finale, sta cercando cioè, principalmente per i suoi interessi personali ma non solo, di imprimere una svolta autoritaria in Italia. E questo termine, credimi, "svolta autoritaria" non è un termine generico ma rappresenta molti fatti concreti e poi la manifestazione del 5 rappresenta una novità, anche dal punto di vista formale, perchè è stata promossa da un gruppo di blogger, peraltro piuttosto giovani. Solo successivamente c'è stata l'adesione dell'Idv e di Rifondazione. Comunque sul palco non interverrà nessuno in rappresentanza dei partiti.
Quanto meno è una manifestazione interessante e innovativa nelle modalità organizzative.
Ciao a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PAOLO BORRELLO: concordo con te che un giorno all'anno non basta. Ma ricordarsene può aiutare forse in questo caso a rilanciare magari disegni di legge che giaciono stantii in cassetti mangiati dai tarli in Parlamento.

Francy274 ha detto...

Una legge contro la violenza fisica alle donne sarebbe quella di prendere atto della denuncia di questa e come prova i referti medici, senza quel vergognoso interrogatorio sui minimi particolari , che rinnovano alla vittima il suo rimanere vittima, questa non è giustizia.
Ma non credo che qualche politico sia tanto intelligente da arrivare ad una simile decisione, quelli che contano sono maschi e non sono mai stati violentati, sperare nella Carfagna sarebbe come ottenere un lasciapassare per il Mouline Rouge... lasciamo perdere.
Bersani, lasciamolo cullarsi nella sua filosofia alla ricerca di frasi eclatanti da sfoderare al momento delle future elezioni, penso che di più non possa fare.
"Sulla" scala mobile c'era Craxi, grande amico di SB. che ebbe l'onore di conoscere Giudici fin dal 1979, le dichiarazioni dei pentiti non producono in me nessuna sorpresa, visto che Paolo Borsellino nella sua ultima intervista fece proprio il suo nome accanto a quello di dell'Utri e Mangano.. la storia andò come andò e i tre nomi pronunciati da Borsellino fecero carriera, non credo che il buon Giudice stesse facendo loro propaganda politica!
Per il resto concordo con Te, si, bisogna essere petulanti, senza più distintivi politici e accompagnatori di sorta, ma semplicemente noi, inferociti contro questa classe politica che non va più!
Un bacio

Chit ha detto...

Identificare i problemi del Paese nell'esistenza di una persona (seppur di cognome faccia Berlusconi) mi sembra alquanto riduttivo e la recente storia insegna 'non pagare'. Credo occorra spersonalizzare il discorso e credo pian piano, almeno con il nuovo segretario, il PD ci stia provando. Poi sarà la storia a dirci se e quanto avrà avuto ragione.