venerdì 23 maggio 2008

L'Angolo del Rockpoeta: "Salto nel Vuoto"

Un modo per ricordarlo, con le sensazioni che provai passandoci personalmente...

Salto nel Vuoto


Aridità cerebrale
Seppellisce
Soli morenti.

Suoni di charango
Salvano anime.

Autostrada Catania – Palermo
Lavori in corso
Pullman che rallenta

Un’ Esplosione.

E Noi, lì
inermi
inCAPACI
di difenderci.

Abbandonati.

I nostri occhi sbarrati
Un salto nel vuoto.



Poesia scritta il 10 marzo 2005 durante “La Terrazza Tour” in Sicilia.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA

59 commenti:

Damiano Aliprandi ha detto...

Bella Poesia come al solito. Hai fatto bene a ricordare la morte di questa grande persone quale è Falcone.

Alcuni di noi siamo inCAPACI di ricordare e trarre insegnamento da questi eroi.
Però sono straconvinto che non sono morti invano.
Borsellino diceva "chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" io aggiungo anche che "risorge mille volte in volti nuovi".

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

INCARCERATO: "Sono straconvinto che non siano morti invano"...

Spero ogni giorno che tu abbia ragione, davvero ogni giorno.

Juliet ha detto...

la memoria serve a continuare da dove altri hanno lasciato...ma io vedo tutti fermi!

Lara ha detto...

Bella poesia e densa di significato.
Grazie per aver ricordato queste morti che continuo, come te, ad augurarmi che non siano state tragicamente inutili.

Ciao Daniele!

Franca ha detto...

Il fatto che li ricordiamo è già un segnale che non sono morti invano...

Anonimo ha detto...

Un bacio grande Daniele :* buon week-end
ps: il 6 giugno saremo al Pulentin in trio acustico :)

Anonimo ha detto...

... bellissimo quello che hai scritto, come al solito dimostri una sensibilità fuori dal comune.. il problema è che dopo tutti questi anni io mi chiedo a cosa sia servito... e se sia servito..

Gianna ha detto...

Sono con l'incarcerato!

nonsoloattimi ha detto...

Morire per un ideale, per una fede, per un desiderio di cambiare il mondo in meglio... mi vengono in mente le parole di Fabrizio Quattrocchi che prima di morire ha guardato negli occhi dei suoi assassini pronunciando le perole " ora vi faccio vedere come muore un italiano"... Borsellino e Falcone, gli uomini della scorta... e tanti altri, hanno sempre cercato di guardare negli occhi... un assassino senza un volto ma dai mille volti... hanno sacrificato la propria vita per noi... non dimentichiamoli!!!

Bionicole ha detto...

anche secondo me non sono morti invano. viviono nelle nostre teste, nei nostri cuori. il loro sacrificio è indegno di molti, ma è esempio, seppur per pochi

Anna ha detto...

InCAPACI di fronte a tutto ciò. Ed impotenti, e indifesi.....
Non riesco ad essere convinta, come l'incarcerato che, soprattutto oggi, queste morti servano a smuovere lo stati delle cose. Qui si sta cercando, credo riuscendoci, di soffocare i moti di rivolta tangibile. Si parte da un inceneritore per finire alle grandi opere che la criminalità organizzata controllerà in tutto il terrotorio. E noi qui, a guardare....

Sergio ha detto...

Non bisogna solo ricordarli, anche se è cosa giusta, ma è necessario che le istituzioni continuino nel filone da loro indicato.
Questo è il miglior ricordo!
Ma, con quello che ci ritroviamo, temo che la cosa sia difficile!

Angela ha detto...

sei il mio tipo, caro blogger! i contenuti dei tuoi post, i punti di riferimento nei tuoi link, persino il modello scelto per la pagina (finora, tra i miei giri, ho trovato me e te)...ti metto tra i miei preferiti con grande soddisfazione!
angela

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

GRAZIE ANGELA delle tue parole! Vengo subito con grande curiosità a vedere il tuo blog

Sicuramente, visto il comune template, mi sentirò come a casa mia LOL!

Alessandra ha detto...

Ciao Daniele,
per ottimismo e passione condivido le tue parole e quelle dell'incarcerato ... sono straconvinta anch'io che non siano morti invano!
Vedo l'onestà e l'attenzione di mio figlio verso tutto quello che ci circonda e questa idea si rafforza, ... doloroso sì, ma non vano.

un abbraccio Ale

Damiano Aliprandi ha detto...

Oddio, non voglio far la parte di chi polemizza sempre ma qualcuno ha azzardato a paragonare la morte del povero Quattrocchi con la morte di Falcone e Borsellino.

Scusate ma è imparagonabile!

Nicolanondoc ha detto...

Amo molto le poesie purtroppo non so commentarle,mi piacerebbe però lasciare un pò da parte il passato e incominciare a parlare del presente ed ovviamente del nostro futuro,forse tutto quello che sta succedendo non è chiaro ma mi preoccupa moltissimo.
Un caro saluto al poeta ed a tutti voi.

Anonimo ha detto...

Spero che certe persone siano da esempio, ma più vivo e più la speranza diminuisce.

Anonimo ha detto...

Passare in quel punto è senz'altro "un'esperienza" particolare...
Per me è stata abbastanza forte.
La prima e anche la seconda volta e la terza...

Buon fine settimana Daniele!

fabio r. ha detto...

bella e dolorosa, come una rosa afferrata dal gambo spinoso.
A volte per ricordare bisogna versare un po'di sangue...purtroppo.
Ciao Dichter

ArabaFenice ha detto...

e' uno dei momenti più bui della nostra storia recente e tu lo hai descritto magnificamente. è triste, molto triste...

Vorrei sottoscrivere anche io le parole di INCARCERATO ma a volte credo che la mafia faccia parte del nostro DNA. Distrutto un clan se ne fa un altro. Le cose potranno cambiare solo con una forte repressione, con la certezza della pena ma non ne vedo la volontà.
si lasciano in giro i pesci piccoli per arrivare a quelli grandi, li si premiano, li si rimettono in libertà. Ma sono proprio i pesci piccoli quelli che terrorizzano la gente, quelli che minacciano, uccidono, rubano senza contare che un padrino non potrebbe fare il padrino senza i suoi picciotti...

Unknown ha detto...

@Incarcerato:
vogliono metter tutti in un unico calderone per non dare troppo nell’occhio. Senò s’accorgono del puzzone che sta al governo, no?

Arthur ha detto...

wow

Saretta ha detto...

bisogna ricordarle queste persone, hai fatto bene a farci un post e soprattutto una bella poesia.
un bacio
Sara

Mimmo ha detto...

sempre Poetico e così reale e vivo.

un abbraccio ;)

Antonio La Trippa ha detto...

Abbiamo aperto un blog di presa in giro per il mondo VIP....http://vipbathroom.blogspot.com/ volevo proporti uno scambio link....fammi sapere
Ciao a presto

Raggio di sole ha detto...

Una bella poesia per ricordare un grande uomo che insieme a Borsellino , non dobbiamo mai dimenticare.
Bravo Daniele !
Buon fine settimana
Gisella

il Russo ha detto...

I nostri occhi sbarrati
Un salto nel vuoto

I nostri occhi restano sbarrati di fronte a quelle immagini, il salto nel vuoto tanto temuto s'é dimostrato tale..

p.s. Paragonare Falcone a certi personaggi vuol dire ucciderlo due volte, per fare almeno risparmiateci quest'altro affronto.

scrittrice75 ha detto...

Mi fai venire i brividi,, davvero sei unico,

Pino Amoruso ha detto...

Grande!!! "Io non dimentico"...
Un caro saluto ;-)

Anonimo ha detto...

Ho rivisto i video di quei momenti tragici e mi sono commosso nuovamente...
Complimenti per la poesia, rende in pieno queli che sono stati quei terribili momenti...

Per riprendee il discorso iniziato sul mio blog, per ciò che riguarda Falcone, Borsellino e quanti hanno dato la loro vita per la lotta alla mafia, sono d'accordo con te nel dire che queste persone sul serio spesso vengono trattate come fantasmi: gli si ignora, si fa finta che non sono mai esistiti, si fa finta di non averli visti e addirittura in certi casi se ne nenga l'esistenza!!!

Un caro saluto!!!

Anonimo ha detto...

Ricordo quel giorno, la rabbia, lo stupore. Anche io penso che non siano morti invano.

Anonimo ha detto...

Falcone e Quattrocchi rappresentano due fatti diversi ma una frase come questa
"Paragonare Falcone a certi personaggi vuol dire ucciderlo due volte, per fare almeno risparmiateci quest'altro affronto" la trovo dispregiativa nei confronti di Quattrocchi che merita comunque rispetto. Scommetto che per quelli come Il russo un paragone fra Falcone e Giuliani non sarebbe invece un insulto alla memoria del giudice morto in un attentato di mafia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ok qui urge la mia opinione: il parallelo tra Falcone e Quattrocchi se ha un senso per il coraggio e la dignità con cui sono morti nonchè la vigliaccheria con cui sono stati uccisi, credo abbia meno attinenza se visto in relazione alle ragioni per cui sono morti: il secondo per una guerra sbagliata e non voluta ma da lui non decisa, il primo per tentare di estirpare la mafia, un cancro che divora il nostro Paese.

Nessuno qui ha fatto un parallelo con Giuliani: io per primo non lo condividerei dato che non vi è nulla di eroico in quello che stava facendo Giuliani anche se il prezzo che ha pagato è stato sinceramente troppo alto.

Detto questo, Falcone e Borsellino sono amati da tutti coloro che non temono nulla per una ragione: erano uomini di giustizia, quella vera a prescindere dal fatto di essere di una parte politica o di un'altra. Loro, in primis, volevano che tutta la politica fosse pulita affinchè poi davvero ciascuno di noi potesse scegliere chi volesse sapendo di non cadere in mano a farabutti.

desaparecida ha detto...

ciao rockpoeta....
bellissima poesia...
Sai vivere a palermo qste ricorrenze ti lascia sempre un'impronta fresca....che nn puoi nn guardare!
un bacio

BC. Bruno Carioli ha detto...

Con poche efficaci pennellate hai detto tutto quel che si poteva dire.

Damiano Aliprandi ha detto...

Danile, sò che3 sei sensibile a questi temi e vorrei che mi aiutassi a diffondere l'iniziativa del primo giugno a Roma. gIUNTA L'ORA DI NON RIMANERE INDIFFERENTI.

ps Quattrocchi non era in guerra,non era nemmeno un militare, era lì pagato per difendere delle multinazionali americane. Quindi valutate voi le dovute differenze, poi il resto delle motivazioni le ha esposte egregiamente Daniele.

Mary ha detto...

ciao Rock poeta bella poesia!

Anonimo ha detto...

x daniele
era proprio quello che hai detto che volevo dire.

x l'incarcerato
quindi è morto mentre faceva il suo lavoro e per questo gli si deve tutto il rispetto.

Damiano Aliprandi ha detto...

Grazie Danile, veramente. Fai benissimo a porre dei quesiti, il problema è che la gente non domanda, non si informa, e questo è grave.

Per questo manifestiamo per difendere questa etnia e soprattutto per dire che c'è una gran parte di italiani che non si riconoscono con il comportamento di intolleranza che dimostrano i nostri "autoctoni".

Quella ragazza sinta l'ho vista in un programma, mi è parsa molto in gamba! Sono curioso di leggere l'intervista che gli hai fatto!



Trallalero: e chi ha mancato di rispetto, ho semplicemente detto che non è assolutamente paragonabile la sua morte con quella di Falcone e Borsellino. Mi sembra tanto evidente.

stefanodilettomanoppello ha detto...

ricordare in un mondo che scorda tutto dopo pochi giorni a che ci puo servire se non a farci incazzare ancora di più.

MAX ha detto...

Sei sicuro di essere un poeta? A me sembri un pò disfattista ( sempre suggerito da Mat).
Cucù .. cucù ..

MAX ha detto...

Stabilisci tu quando una guerra è sbagliata? 4occhi è morto dicendo vi faccio vedere come muore un italiano. Non ha detto un mafioso o un comunista. E poi le bandierine della pace esposte per l'Iraq, se le sono messe nel ... Il Darfour, la Somalia ecc. ecc. Pacifista antiamericano? Che poi ci hanno parato il culo e liberati nel 45 dai nazisti?

jasna ha detto...

emozionante! leggerti

Anonimo ha detto...

x incarcerato
infatti non ho detto che gli hai mancato di rispetto, ho detto che il russo lo ha fatto.

Lucia Cirillo ha detto...

Omaggio stupendo...io però sono tra quelli che "muoiono ogni giorno"...ormai non mi illudo più

Alessandra ha detto...

ciao Daniele, solo un saluto e chiederti se puoi passare da me!
un bacio ale ;)

Anonimo ha detto...

Davvero bella questa poesia... Giulia

Osteria dei Satiri ha detto...

grazie delle tue parole.
da siciliano.
grazie del tuo ricordo.
non dimentichiamo questi grandi uomini.

Max

Mat ha detto...

rabbrividisco al ricordo. rabbrividisco quando leggo il ricordo di berlusconi, lo stesso che ha fatto di mangano e dell'utri degli eroi nazionali...

sbigottimento.

riri ha detto...

Ciao Daniele,grazie per la bella poesia,io penso che non si possano dimenticare facilmente persone come FALCONE e BORSELLINO,deve rimanere viva la memoria,bisogna lottare perchè nn siano morti invano.
Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

Un pensiero a quei Grandi Siciliani.

il Russo ha detto...

Ciao daniele, ti ho scritto via mail per non inquinare ulteriormente questo post in ricordo di un vero e leale servitore dello Stato morto per tutti noi.
Ribadisco ciò che ho scritto: grazie Giovanni, sei morto com'eri vissuto, ossia da eroe. Tu.

Penelope ha detto...

"Abbandonati",si abbandonati.Notte serena,dolce poeta.

Anonimo ha detto...

Grazie Daniele per averli ricordati, oggi si tende troppo spesso a dimenticare l'illegalità, anzi direi che anch'essa sta diventando legale...ma lo sai che leggendo i giornali mi viene da chiedermi perchè i miei detenuti sono ancora dentro? la maggior parte di loro non ha fatto la metà di quello che hanno fatto tanti che siedono nel nostro parlamento!...che vita in Italia!...ciao.... Carmela

Anonimo ha detto...

bellissima.... davvero, complimenti!

Chit ha detto...

Penso che il ricordo e la memoria siano il minimo che la dignità umana impone.

Carmen Sandiego ha detto...

Bellissima davvero, Daniele. Ma bella senza retorica.

maxpaglino ha detto...

immenso onore a chi è morto per la giustizia, e infinita vergogna ricopra chi invece oggi sputa sul lavoro di quei pochi magistrati che cercano di essere onesti, forza De Magistris e Forleo.
ciao e grazie per le tue sempre gradite visite.