Non vengano a raccontarmi che i loro dati ci dicono che stiamo meglio; Sono bufale!
Cala la disoccupazione ma in realtà quello che succede è soltanto che molti soprattutto al sud si tolgono dalle liste di collocamento quindi risultano "occupati" mentre si sono semplicemente arresi.
E poi c'è chi è "fortunato" ed ha un lavoro (precario spesso) con cui fa fatica ad arrivare alla fine del mese.
Ed infine ci sono quei pensionati che purtroppo non avendo fatto i politici ed avendo la minima si trovano anch'essi in condizioni critiche.
Per questo ho deciso di ripostare qui "Sabbie Mobili" , poesia che parla di questo grave problema nonostante la notizia che vi ho linkato qui sotto sia poi risultata fasulla:
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/ruba-per-fame/ruba-per-fame/ruba-per-fame.html
Svelata la truffa:
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/ruba-per-fame/storia-inventata/storia-inventata.html
A prescindere da questa pagliacciata, molti pensionati reali e che non rubano neanche non arrivano, come molti altri, al 27 del mese: Questa poesia è per tutti loro:
"Sabbie Mobili"
Spesa a rate
Strozzinaggio legale
Impossibilità di sopravvivere
Al tabù del “27” del mese.
L’incubo dell’Ultima Settimana.
Spesa a rate
Interessi di sussistenza
Interessi sulla sopravvivenza.
Cibo consumato
digerito
ma
da non espellere
in attesa
della conferma
dell’avvenuto pagamento.
Nella realtà
Beni pignorati
Case strappate via
Ferendo mortalmente
I duri
Ma vani sacrifici
Di intere famiglie.
Poveri
precipitano
nel baratro
della miseria più profonda.
La Strada
come nuova casa.
E l’Usura
quella….”illegale”
vista come
panacea di tutti i mali.
In realtà
“soluzione – miraggio”
illusoria
infida
vigliacca
falsa.
Ed il Nostro “Bel Paese”
inesorabilmente
affonda
trascinato
sempre più giù
dentro il fango mortale
di sabbie mobili
avvolgenti
come
tentacoli di morte.
E si dibatte
con forza
per liberarsi
Accelerando così
Stoltemente
Soltanto
La fine
Della sua miserabile
Esistenza.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA.
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13 commenti:
Il "terribile furto" è avvenuto nella mia città, mi domando quanta umiliazione deve aver provato il povero pensionato quando gli è scivolata via la pasta ed il pezzo di formaggio... fortunatamente, almeno in questo caso, invece che una denuncia (sarebbe davvero stato troppo crudele, però purtroppo capita!)è scattata la solidarietà!
Frida
Grazie. Ti linko anche io.
Il modello economico capitalista sta facendo acqua da tutte le parti però le banche continuano ad arricchirsi con il snague della poveragente. il problema della 4 settimana esiste, è tangibile lo sanno tutti, anche le banche che martellano con investimenti pubblcitari porprio "nei giorni giusti", fateci caso!
vivo la precarietà sulla mia pelle da anni, ci ho fatto anche un film. è un tema che sento moltissimo, ma i ragazzi hanno la forza di lottare con la speranza di farcela. sarò banale, sarò patetica e scontata ma quando i protagonisti del dramma del "bel paese" sono gli anziani mi si blocca lo stomaco, mi sale la rabbia ed un senso di impotenza, è ingiusto, dopo una vita, è ingiusto. mi rattrista, mi fa male.
Remyna, non sei banale, sento e la penso come te. Rockpoeta, bella poesia, esprime tutta l'amarezza, il disagio di una situazione che viviamo in molti. Ciao.
Richie, ci farò caso; se è così e le pubblicità delle banche diventano più insistenti "in quei giorni" è veramente inquietante.
mi sembra un'ottima fotografia della società...bella poesia.
il vecchietto che ruba per fame ci deve far riflettere e parecchio.
Max
Purtroppo temo che quest'episodio non sia che il primo episodio di una lunga saga se qui non cambiano, e RAPIDAMENTE, le cose!
ah dimenticavo, sulla precarietà non mi posso più pronunciare da "vittima" avendo la fortuna di essere stato assunto dal 1/1 anche se trovarsi a 40 anni, con un mutuo ed un contratto CoCoCo, vi confesso, è stat otutt'altro che rasserenante.
Cala la disoccupazione perchè anche chi lavora da precario, magari anche per un solo mese, statisticamente figura come occupato.
Quanti nuovi poveri riempiono le mense della Caritas!
Ciao Rockpoeta,
dopo i decenni passati, decenni contrassegnati da benessere ed eccessi, ci stiamo svegliando da un bel sogno e ci rendiamo ogni giorno sempre più conto che oltre ai telefonini e alle auto metalizzate luccicanti c'è anche tanta miseria nella nostra società. Le famiglie di operai, come quella nella quale sono vissuta, prima riuscivano a raggiungere tanti traguardi (casa di abitazione, istruzione per i figli) con un pò di sacrifici e rinunce. Oggi i sacrifici e le rinunce non bastano più. Rientriamo nella fascia di poveri che si va sempre più allargando, impietosamente. E grazie al precariato, oggi, noi figli, dottori/ingegneri/professionisti che tanto abbiamo aspirato a questi titoli animati dalla voglia di riscatto, non riusciamo a vedere una vita migliore di quella stentata dei nostri padri.
Ne stavo per fare un post anch'io ma non ce l'ho fatta: questa storia mi ha intristito troppo. Onore a te che ci sei riuscito.
Come ho scritto nella correzione del post e nel nuovo post "Vergogna!" resta il fatto che quello di cui ho scritto nel post qui oggetto di commenti è reale e un idiota che abbia offeso chi invece realmente non ce la fa non inficia quelli che sono i dati reali di un Paese che è allo sbando.
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