Ok l'affermazione é un po' forte ma vista la notizia che sto per darvi forse non é così fuori luogo.
Ho sentito poco fa al Tg R della Liguria che é stata "sgominata" una pericolosa banda di rumeni che rubavano nei supermercati (soprattutto beni alimentari) che poi smerciavano in Piazza Verdi (zona Stazione Brignole) a metà prezzo.
Chi erano gli acquirenti? Principalmente pensionati genovesi i quali, a volte, commissionavano il furto stesso specificando ai "banditi" cosa rubare in relazione ai loro bisogni.
Insomma mi vedo già la scena:
Vecchietto " Belin mi mancano pane, caffé e acqua minerale" (il tutto immaginatevelo in genovese e con la classica cadenza gabibbo)
Rumeno: "Ok ci penso io"
E poi appuntamento al solito posto :-)))
Ora rubare é sbagliato e quindi non giustifico tutto questo sia ben chiaro, solo che, in tali circostanze, fa riflettere come cmq per questi pensionati ed acquirenti di varia estrazione sociale, molto probabilmente queste persone erano dei veri benefattori.
La cosa paradossale (ma da quanto ho intuito senza esito poi in realtà) é che chi non solo acquistava ma commissionava sarebbe passibile di accusa di ricettazione.
Ecco, questo é un altro segno della crisi e se volete un primo segno di integrazione e cooperazione tra poveri. Magari, ottenerlo senza rubare sarebbe meglio lo ammetto :-)))
Ma sappiamo bene, senza fare demagogia spicciola, che altri rubano ed hanno rubato molto di più anche alla categoria dei pensionati (devo ricordare Parmalat e Cirio per es?)
E veniamo ad un'altra notizia altrettanto seria
Lei é Petra Reski , giornalista tedesca famosa per aver scritto un libro, dopo la strage di Duisburg che credo ricorderete, denunciando la forza e la penetrante radicazione della N'drangeta calabrese in Germania.
Questa giornalista, (in una brevissima intervista sentita oggi al TG1) ha ribadito come molte pizzerie nel suo Paese siano luoghi dove poi si ricicla il denaro. Pizzerie ma anche settore edile. Ci si espande se si può, giusto?
Inoltre, non ha poi esitato a denunciare come si senta abbandonata e lasciata in balia degli eventi. Anche lei, come Saviano ed altri che sono in quella situazione, ha ricevuto minacce di morte che la mettono in pericolo. Ma nessuno parla più delle realtà che lei ha denunciato nel suo libro.
Oramai Germania e Francia (molti locali della Costa Azzurra sostiene la Reski sono in mano alla N'Drangheta) sono territori di conquista (anzi sono già stati conquistati di fatto) per questa oraganizzazione criminale. D'altronde, sono ricchissimi e potenti e quindi é facile che possano rilevare attività senza particolari problemi potendo disporre di denaro fresco in un momento di crisi dove invece altri, questa disponibilità, non sono in grado di averla.
Altro che lupara e fucili a canne mozze; come peraltro lo stesso Incarcerato ci fa osservare da tempo, questa organizzazione criminale ha mezzi molto più efficaci e potenti per acquisire ulteriore forza.
La violenza é l'estrema ratio ma spaccio di droga, connivenze e ramificazioni nei settori più disparati dell'economia, sono le vere armi di questo cancro da estirpare.
Un modo sarebbe quello di abbattere l'omertà ma questa la si sconfigge solo dimostrando che chi ha coraggio viene protetto e considerato e non abbandonato e, vedi proprio il caso di Saviano, perfino oltraggiato e denigrato, cercando quindi di screditarne l'immagine e la persona.
E' estate però, e mi rendo conto che tutto questo non fa audience.
Aspettiamo che li ammazzino; allora certo che in quel momento faranno audience.
Ma sarà troppo tardi per fare qualcosa per loro e per il nostro futuro.
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