LE REGOLE DEL GIOCO
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Flashback
Si sfila le scarpe
Divano e biscotti
Lei accende la tv
35 anni
Tante illusioni
Impegno e fatica
Promesse ricevute e mai mantenute
Rispettare le regole del gioco altrui
Non ha pagato
Apre la finestra
Ma non sta all'attico
È in un bilocale al secondo piano
Quando la fortuna non ti arride mai...
Esce per strada
Rabbia
Tristezza
Lavoro perso
"Sai com'è delocalizziamo"
"Sai com'è ci affidiamo ad un designer giapponese
Loro sono oltre"
Ed ancora
"Lo so ti avevamo promesso di tenerti con noi
Ma poi questa opportunità incredibile
Abbiamo dovuto pensare al bene dell'azienda
Tu capirai"
E tu capisci
Capisci che questo momento
Lo avresti dovuto già prevedere due anni prima
Quando tuo malgrado eri dalla riva opposta del fiume
Quella in cui non ti trovi ora
Dovevi capire
Che chi è senza scrupoli
Non ha nè avrà mai riconoscenza per nessuno
Sei per strada
Entri nel ristorante dove sai li avresti trovati
Sei in tiro
Lacrime esaurite
Orgoglio ferito
Prendi la mira
E fai fuoco.
Uno dopo l'altro
Li mandi al creatore
Poi tu che sei una donna coraggiosa
Orgogliosa
E capace da sempre
Fin da bambina
Di assumerti le tue responsabilità
E talvolta anche quelle altrui
Posi l'arma e ti costituisci
Nessun gesto inconsulto
Quella sera
Hai solo deciso
Che era semplicemente giunto il momento
Di applicare agli altri
Le tue regole del gioco
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
6 commenti:
La disperazione istiga, ma la coscienza sa tenere a freno.
Esiste sempre un'alternativa, una rinascita, un oltre da inseguire.
Sempre.
PER FRANCO non so se c'è sempre...
Uno dei motivi per cui sono ben contento che in Italia poter avere il porto d'armi e detenerle implichi un gran numero di controlli è che sono quasi certo che se qui da noi si potessero acquistare armi con la stessa facilità che è normale in America, avremmo anche noi - come loro - costanti casi di mass shooting con decine di morti ogni volta.
La disperazione può far compiere gesti inconsulti. Ma la soddisfazione della vendetta dura poco tempo. Poi tutto diventa ancora più difficile e il baratro della disperazione sempre più profondo.
PER ARIANO riflessione interessante che condivido
PER KATHERINE: vero quel momento liberatorio rischia di rimanere effimero e soprattutto condannerebbe il colpevole a passare tutta la sua vita in galera
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