lunedì 3 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Un Tempo"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


UN TEMPO

Nulla da dire
Eppure i temi su cui scrivere
Non mancavano
Ma sentiva ugualmente 
Di avere le polveri bagnate

Perchè?

Forse aveva trattato di quasi ogni tematica
E forse era stanco di vedere indifferenza
E disinteresse verso i fatti reali della vita

Sconforto e nostalgia
Del mondo precedente
Prima di quel giorno infausto
Prima di questo stravolgimento
Prima che anche la sua anima si arrendesse
Appendendo le sue ali alla parete
Privandolo della sua forza combattiva
Svutando la sua coscienza delle sue emozioni  

Sconforto e nostalgia
Di quei tempi
Quando non era tutto idilliaco
Ma c'era ancora nell'aria una briciola d'umanità
E la paura di essere resettati cerebralmente
Non dalla propaganda ma da menti artificiali
Era solo uno scenario alla Azimov.

Un tempo era luce
Alberi
Un tempo era mare pulito
Erano colline lussureggianti
Questo c'era un tempo

Un tempo c'era ancora l'Amazzonia
Un tempo...

Un tempo c'erano già
Le prime avvisaglie dell'apocalisse
Ma si reagiva
Si cercava di abbatterle
E di andare contro chi
Queste avvisaglie apprezzava
E forse, perfino, creava ad arte.
Oggi viviamo in un mondo artificiale
Con la luce artificiale
La mente artificiosa
E la rabbia repressa

Un tempo
Cornamuse e Sikus
Violini e Stratocaster
Invadevano piacevolmente il mondo
Già, un tempo
Sempre un tempo.

Un tempo
Si era più solidali
Si scendeva in piazza
Un tempo forse
Avevamo già gli occhi confusi
Offuscati
Ma attraverso quella nebbia
Intuivi che c'era qualcosa di sbagliato
Oggi i cervelli della gente sono offline 
E vengono riattivati solo dalla Propaganda
Quando serve creare falso e sterile contraddittorio.

Un tempo c'era speranza nel futuro
Poi noi abbiamo vissuto l'era di Speranza
E ci è bastata.

Un tempo
Questo tempo risale a poco fa
Ma ancbe a tanto tempo fa

Oggi
L'unico suono che odi 
È quello delle sirene:

Sirene delle ambulanze
Sirene delle forze dell'ordine
Sirene per fuggire nei rifugi sotterranei
Le sirene di un allarme 
Per fuoriuscita di sostanze tossiche
E così via
Di fatto l'elenco è infinito ed interminabile.

Un tempo si aveva ancora quel filo di entusiasmo
E quel soffio di fiducia
Già, un tempo...
Un tempo sorridevamo 
Oggi siamo bocche serrate che grugniscono.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

29 commenti:

Jaime Portela ha detto...

O seu brilhante poema fez-me lembrar de um outro, já escrito há quase 500 anos e que tomo a liberdade de aqui o mencionar:

Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades,
Muda-se o ser, muda-se a confiança;
Todo o mundo é composto de mudança,
Tomando sempre novas qualidades.

Continuamente vemos novidades,
Diferentes em tudo da esperança;
Do mal ficam as mágoas na lembrança,
E do bem, se algum houve, as saudades.

O tempo cobre o chão de verde manto,
Que já coberto foi de neve fria,
E enfim converte em choro o doce canto.

E, afora este mudar-se cada dia,
Outra mudança faz de mor espanto:
Que não se muda já como soía.

Luís Vaz de Camões


Caro amigo, um abraço e boa semana.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER JAIME Sono onorato e commosso della citazione di questa poesia

camu ha detto...

Il punto allora è: cosa succederà un domani? Continueremo a grugnire senza mai cambiare nulla, o si arriverà al punto in cui non ne potremo davvero più e vi saranno rivoluzioni e sconvolgimenti? Lo dubito, specialmente in Italia. Basta fare il confronto con i nostri vicini di casa europei: in Francia ci sono stati i gilet gialli, in Spagna gli agricoltori hanno messo il Paese in ginocchio, in Italia invece si grugnisce ma poi non si fa nulla. Basta guardare ai Campi Flegrei. Ed allora continueremo a bollire lentamente come la proverbiale rana in pentola, fino a quando non diventeremo una colonia di qualche altra nazione. Ed anche lì faremo spallucce e continueremo a vivere alla giornata.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAMU devo ammettere che i fatti recenti e la Storia ti danno ragione, ma io spero sempre che qualcosa scatti e sappiano non solo ribellarsi ma anche capire contro cosa e chi ribellarsi

Katrina Uragano ha detto...

Non ci credo che l'anima si arrenda. Forse a volte è solo un po' stanca... a ragione, peraltro.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER KATRINA spero che tu abbia ragione

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Non bisogna arrendersi mai, mi auguro che arriverà la consapevolezza che questo mondo va cambiato.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE speriamo

Pia ha detto...

No Daniele, anche se le tue parole sono importanti per aprire le menti, il sorriso non si deve assolutamente perdere.
Mai perdere le speranze. Non desidero cambiamenti ma miglioramenti. I cambiamenti possono anche essere deleteri, i miglioramenti invece sono reali e fattibili per chi prende in mano le redini per un'azione decisa.
Comunque applausi per la tua scrittura meravigliosa. Ciao e notte serena.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PIA anch'io non voglio un'anima spenta ma il rischio esiste

Franco Battaglia ha detto...

Forse arriveremo ad un limite davvero insopportabile. Non di innocui lockdown, ma di invasione di bombe ad esempio, e allora potremo decidere se morire eroi, o comprare il pane coi rubli. Sarò vigliacco ma mi adatto alla seconda.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO non tanto innocui così come sono stati inefficaci e dannosi i sieri spacciati per vaccini. Non so se compreremo il pane con i rubli, per ora noi schiavi lo compriamo con una subvaluta USA ossia l'euro Credo che io lotterei, non per fare l'eroe ma perchè è nella mia natura e poi, se proprio non si vuole o non è producente lottare sul momento, magari rifugiarsi altrove, un esilio volontario ma compiuto per cause di forza maggiore.

Angela ha detto...

Un ritratto della realtà lucido e vero, davanti al quale si prova davvero sconforto e mantenere viva la speranza è una lotta quotidiana :⁠-⁠\

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA lotta quotidiana, sfiancante e logorante.

Farfalla Legger@ ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FARFALLA anche ai tempi d'oro c'erano accanto a bloggers che si occupavano di attualità e sociale, altri che trattavano di temi più leggeri o personali, ma quello che era diverso è che di fronte a temi importanti erano vigili, se si proponevano iniziative comuni con post legati ad un tema su cui far sentire una voce unica ed al contempo plurale, le adesioni erano notevoli. Oggi posso dire che l'ultima volta che una cosa simile fu fatta da me fu qualche anno fa per le morti sul lavoro con 7 bloggers che per un anno il 5 di ogni mese facevano un loro post sul tema. Oggi osservo di nuovo un calo di partecipazione, una rassegnazione preoccupante quando non un totale disinteresse,

Farfalla Legger@ ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FARFALLA stavo per risponderti perchè vogliono dimenticare ma la verità è vogliono proprio rimuovere ogni aspetto di quel periodo, soprattutto quello legato all'intruglio che molti di loro (non tutti) fideisticamente e fanaticamente convinti si sono fatti inoculare.

Farfalla Legger@ ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FARFALLA ti ho risposto.

Farfalla Legger@ ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
katherine ha detto...

Mi colpiscono in particolare le tue parole: "Oggi viviamo in un mondo artificiale
Con la luce artificiale La mente artificiosa E la rabbia repressa.
Quante verità!
Ci stiamo lasciando trascinare dalla corrente e la sua meta non è buona. Ci sveglieremo mai? Il fatto è che siamo talmente coinvolti dai nostri problemi personali, dallo stress quotidiano, dalle preoccupazioni per la salute e per il lavoro, che ci sentiamo troppo stanchi per combattere ancora per i guai del mondo. Resta sempre la speranza.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER KATHERINE hai ragione, ma dobbiamo lottare perchè quello che ci sta sfuggendo è che in un mondo globalizzato quasi tutte le preoccupazioni di ciascuno di noi nascono da macroproblemi portati da altro e da altri. Prendi per esempio le case Green. Dal 2030 se non saremo in regola il valore di molte abitazioni scenderà molto e questo per tanti italiani sarà un serio problema. Questo problema nasce a causa dell'UE che lo ha pensato. Ed allora combattere, rifiutare e delegittimare questa Europa ecco che trova proprio ragione nel non vedere ricadere addosso a noi decisioni prese da altri, altrove.

Mirtillo14 ha detto...

C'è tanta amarezza nelle tue parole però devo dire che hai ragione perchè io, che ho qualche anno in più, mi ci ritrovo in quello che dici e provo anch'io tanta delusione. Però non ci dobbiamo rassegnare, dobbiamo continuare a cercare il bene , a rendere gli altri consapevoli della situazione, questa società la dobbiamo risollevare, non può andare così alla deriva...Ciao Daniele

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO è il on vedere uno spiraglio che alla lunga diventa frustrante

valeria ha detto...

Molto bella Daniele...
Chi preferisco io è facile da intuire... preferisco Mauro, senza dubbi...
Umo comunque di valori, nonostante una vita in solitudine e dolorosa...
Bellissima questa poesia Ciao Daniele

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA le persone buone hanno spesso una vita difficile in questa società

Giorgio ha detto...

Mi è piaciuta molto questa poesia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO grazie