DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
(Nasce da una notizia vera: l'assassino di Giulia Cecchettin ha dichiarato che non ha mai smesso di guardarla negli occhi mentre....)
Benvenuti in questo blog, dove nel rispetto degli altri e delle loro idee, ci si confronta come se fossimo in una pubblica piazza su temi di attualità o si chiacchera di cose più leggere, come musica, cinema, libri, ed altro ancora. Daniele Verzetti Rockpoeta®.
10 commenti:
Forse sbaglio ma non avrei concesso più nessuna ribalta a questo assassino, ne' dai giornali, ne' da qualsiasi social. Ne sta trendo solo profitto, malsano protagonismo, prurigine per i malati come lui.
L'odio sano si era esaurito a suo tempo, se è possibile che ne esista di sano.
PER FRANCO non è dare una ribalta, quella la danno i media quando raccontano per giorni ogni aspetto della vita di un assassino, io ho solo raccolto un comportamento che mi ha impressionato fortemente perchè ciascuno di noi associa al guardarsi negli occhi un significato positivo e certamente opposto a quello di questo assassino-
E' un dettaglio raccapricciante che si aggiunge a tutti gli altri dettagli raccapriccianti già sviscerati quando la tragedia accadde.
Questa persona è di una crudeltà inaudita e sinceramente concordo col punto di vista di Franco.
Io non riesco a capire che cosa passa nella mente di un assassino, sono dettagli raccapriccianti.
PER KATRINA a me ha colpito il fatto che lui abbia visto ne lpensiero di fissarla sempre negli occhi una visione malata di possesso e controllo e non invece di amore
PER CAVALIERE sadismo, per esempio.
Io sono all'antica: per questo tipo di soggetto non esiste "rieducazione", semplicemente va sbattuto in carcere e lì deve rimanere per tutta la vita. Una violenza irreversibile come l'omicidio va punita con una pena ugualmente come irreversibile come l'ergastolo. Se poi col tempo si pentirà, è una cosa che deve riguardare solo la sua coscienza, il suo corpo deve rimanere chiuso fra quattro mura.
PER ARIANO concordo
In una societa come la nostra, malata di conformismo e opportunismo, nessuno osa mettere in discussione il principio di rieducazione della pena a cui è ispirata la nostra carta costituzionale.
PER GIORGIO rieducazione è un conto, pene leggere e faili permessi un altro e questi ultimi non andrebbero concessi con facilità
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