lunedì 22 gennaio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Macabro Teatrino Degli Orrori"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

23 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Purtroppo è così. Il pubblico vuole "emozioni torbide", le trasmissioni di Rai e Mediaset immpazziscono e fanno ascolti da brivido raccontando di omicidi, suicidi, madonnine, stupri, minacce, stalking.. campano di questa roba, in apparenza condannandola, in realtà sperando che ne accadono a bizzeffe di queste storie, perché loro ci mangiano e ci vanno in vacanza alle Maldive..

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO è proprio come hai detto, e questo perchè la sensibilità ed il dolore sono stati sostituiti proprio dal torbido desiderio malato di una morbosa curiosità. Sono in sostanza tutte trasmissioni che tra l'altro distolgono da tante altre realtà drammatiche oltre ad abituare lo spettatore all'orrore perchè sempre più assuefatto ad esso. Questo innesta pertanto un disgustoso circolo vizioso una autentica spirale nauseante un'escalation tesa a spettacolarizzare sempre più queste tragedie per riuscire a tenere incollati allo schermo spettatori malati, direi addicted, incapaci oramai di provare vera empatia con le vittime se la soglia della morbosità della storia scende sotto il livello di assuefazione da loro raggiunto.

Jaime Portela ha detto...

O problema está nos consumidores, os programas dão o que os espectadores querem ver. A maioria, ou pelo menos uma grande percentagem de pessoas, tem uma curiosidade mórbida.
Mas o serviço público impõe outra abordagem mais responsável.
Um poema muito bem dito, gostei muito.
Boa semana, caro amigo Daniele.
Um abraço.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER JAIME. concordo con te, ma va anche detto che spesso è accaduto che lo spettatore sia stato lentamente abituato ad apprezzare questi programmi sia mediante un'offerta fintamente variegata ma in realtà uniforme nei contenuti e disabituando lo spettatore ad amare ben altro. Grazie per i tuoi apprezzamenti, un caro saluto.

MaratonetaGiò ha detto...

Queste notizie, spesso raggiungono, attraverso i notiziari, le persone mentre mangiano. Così oltre a riempirsi lo stomaco con il cibo si nutrono del dolore altrui.
Una società che si abitua agli orrori quotidiani non ha più niente di umano.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARATONETA GIO': concordo.

Farfalla Legger@ ha detto...

Caro, io ti racconto la mia posizione personale. Da quando è iniziata la pandemia, il mio cervello si è "aperto". Non che prima fosse "chiuso" ma ho iniziato ad approfondire molto di più le notizie. Ho capito molte cose e ho preso decisioni. Ho buttato la TV, propri buttata in discarica, ho disdetto il canone, non acquisto più quotidiani. Una volta leggevo il Manifesto, oggi neanche più quello visto che si allineato al sistema. Mi informo su siti validi, leggo canali su telegram, e oggi posso dire di essere libera al 90%. La mia mente se lo merita. Esiste ancora un 10% ma vivendo in una società è difficilissimo migliorarlo.
Riguardo al tuo post, insisto nel dire che il problema è la base. La gente che segue certe trasmissioni, un poco come quando corre a votare e poi si lamenta dei politici che ha votato. È un circolo chiuso che può essere aperto e annullato solo da noi, con la nostra consapevolezza del fare davvero.

Farfalla Legger@ ha detto...

Scusa il commento lungo, non me ne sono accorta. ❤️👋

Katrina Uragano ha detto...

Io non guardo nulla, sono stufa da tanto tempo, parlo proprio di anni.
Solo una ventina di minuti di intrattenimento leggero e pacato mentre ceno. Tutto qui.
Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

Condivo il post che hai fatto (bello e interessante) e gran parte dei commenti qui sopra. C'è da tanto tempo una "prurigine" dilagante che, senza esagerare, mi fa schifo. Anch'io, come altri blogger qui sopra, mi informo in modo che definirei alternativo. Faccio ricerche, ma su altri argomenti posso dire che mi sono stancato di vedere lo scempio continuo.

Intendiamoci bene, non faccio finta di niente e non passo sopra alle questioni. Ma non sopporto coloro che ci marciano sopra (canali televisivi, giornalisti e gente comune) che si sfoga sulle disgrazie e i dolori altrui.

Nel 2004, quando ho aperto il primo blog, studiavo in un corso di giornalismo a Milano. Uno dei docenti ci spiegò che nell'antica Grecia esisteva il concetto di "Osceno" (non molto tempo fa ne ho parlato in un post) che indicava "Fuori dalla Scena". Un delitto, un dramma o qualcosa di scabroso non veniva mostrato in scena (per pudore o per altro) ma il dramma si svolgeva dietro le quinte. Il pubblico sentiva e capiva quale era il dolore che proveniva da dietro le quinte ed era più che sufficiente per capire tutto.

Un salutone Amigu de Zena e grazie per la visita
che ricambio volentieri
Un salutone e alla prossima

Giorgio ha detto...


Un post molto realista!
Penso che quello del giornalista sia oggi il mestiere più disgustoso. E non so se esiste un'editoria indipendente, visto che nessun predatore sarebbe disposto a finanziarla.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Abbiamo parlato parecchie volte dei mass media italiani, concordo con le tue parole.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FARFALLA LEGGER@: vero, il popolo si è fatto raggirare e lui per primo dovrebbe iniziare a volersi disintossicare ma non è facile come vediamo purtroppo. PS: non esiste per me alcun limite ai commenti quindi non esiste un commento lungo esiste un commento e stop 😊, unica cosa blogspot dopo 5000 e passa battute ti dice che il commento è lungo ma in quel caso uno lo divide in due parti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER KATRINA io nemmeno li seguo ma so che esistono purtroppo....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER DECLIVIODOMANI grandiosi i greci, dovremmo tutti quanti tornare a quel significato di "Osceno".

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO ci sono, sono pochi, hanno vita difficile e sono solo sul web

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: so che siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

Ariano Geta ha detto...

Purtroppo vero. Ne parlavo proprio qualche giorno fa su un forum in cui si parlava del film su Tonya Harding, la pattinatrice diventata notata perché suo marito assoldò un uomo per aggredire la pattinatrice rivale, Nancy Kerrigan. Il film di successo, ben curato nella regia, racconta la storia dal suo punto di vista, di quello di Nancy Kerrigan, la vittima, non frega nulla a nessuno perché la Kerrigan è il prototipo della brava ragazza, invece il pubblico preferisce la "bad girl".
Questo schema - che dovrebbe funzionare solo per le fiction, anche se in questo caso si parlava di un fatto realmente accaduto - assurdamente viene applicato anche alle notizie...

Fabio Melis ha detto...

La corsa all' audience passa troppo spesso sui sentimenti e il dolore delle vittime di tante situazioni. Dovrebbe esserci una deontologia professionale ma, meglio ancora se, almeno ogni tanto, si tirasse fuori un po' di umanità.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO il tuo commento è l'ulteriore conferma a quello che denuncio nella poesia

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FABIO concordo

Caterina ha detto...

Purtroppo la gente, come ai tempi dell'antica Roma, non ha perso il gusto per il macabro. Chissà perché l'amore non fa notizia. Grazie di questi versi significativi!!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CATERINA: è vero, il gusto per il macabro risale molto indietro nel tempo, solo che oggi i media riescono a darne un risalto ancora più morboso.