L’UOMO CHE SCRUTA L'ORIZZONTE
Un uomo guarda l’orizzonte
Ma più speranze non ha
Un uomo scruta l’orizzonte
Ma più sogni non ha
Quest’uomo guarda l’orizzonte
E si domanda davanti a quel mare placido
Se poi sarebbe così difficile annegare
Prima di avvicinarsi
A quell’ingannevole orizzonte
L’orizzonte è come le dune del deserto
Ne raggiungi la vetta nella speranza
Di potervi scorgere oltre
Vita, acqua e sorrisi
Ma trovi solo altre dune, altra sabbia
Altra rabbia.
E così chissà per quanto tempo e per quante miglia
Un uomo guarda l’orizzonte
Ma più orizzonti nella sua vita non ha
Un uomo scruta l’orizzonte
Ma più illusioni non ha
Quell’uomo ha perso i sogni
Ha perso suo padre
Ha perso la luce nei suoi occhi
Ha perso la voglia di lottare
Contro il suo orizzonte
Un orizzonte infinito
Che non gli permette di scorgere
Nemmeno un fioco luccichio di un approdo
Un uomo guarda l’orizzonte
Scrutando se per mera pietà
Arrivasse per lui la Falce della Morte
Un uomo guarda l’orizzonte
A testa bassa
Perchè non crede più a nulla
Un altro lo supplica di dargli la morte
Ma lui non lo sente nemmeno
Non ha più orecchie per ascoltare
Nè occhi per osservare
Nè cuore per abbracciare gli altri
Con il loro dolore
Lui oggi è solo un bastone di carne
Che barcolla
E che ha esaurito anche l’ultimo filo di voce
Per raccontare di borgo in borgo
Il dolore suo e dell’umanità intera.
Un uomo scruta l’orizzonte
Ma più speranze non ha
Un uomo guarda impaurito l’orizzonte
Perchè più sogni non ha
Se non la morte
Un uomo scruta l’orizzonte
Ma più speranze non ha
Un uomo guarda rassegnato l’orizzonte
Quell’uomo sono io.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
21 commenti:
X DANIELE
Il non sperare porta a suicidio.
Anche la rete è a favore della speranza:
Chi ha perso le speranze?
Cosa significa sperare contro ogni speranza?
Aderendo a una tale interpretazione, l'espressione viene utilizzata per definire l'atteggiamento di colui il quale coltiva una fede incrollabile in un futuro migliore, e non abbandona l'aspettativa, anche quando le circostanze concrete sono così avverse da indurre a credere, al contrario, alla perdita di ogni speranza.
PER GUS analisi perfetta, così razionale da essere capace di ripristinare davvero la speranza in chi la stesse perdendo.
Ovviamente non parli di te, ma sì; si può arrivare alla disperazione.
Pensa che io, invece, ho passato mezz'ore intere affacciato al parapetto della "mia" nave, osservando l'orizzonte di fantastico mare e sperando di non trovare approdo, vivere così, alla deriva, tra lo sciabordio regolare delle onde, il loro esistere infinito, e quella pace inesistente altrove, dove uomini di cattivissima volontà se ne fregano di tutto.
PER FRANCO bellissimo e condivisibile il tuo modo di vivere l'orizzonte che poi è quello che ha un animo sereno e colmo di speranze.
Non mi piace quel "uomo sono io". Decisamente non mi piace.
Leggendoti mi torna in mente Ulisse, ne ha passate di cotte e di crude, scrutava anche lui l'orizzonte eppure non ha mai perso la speranza di tornare dalla sua Penelope.
Pensa di essere Ulisse, in fondo non sai cosa ci sia oltre l'orizzonte, potrebbe esserci qualcosa di bello, magari un'umanità sveglia, la libertà, una nuova vita. Chissà... E l'incognita che fa bene alla vita.
Buona festa.
Ops dimenticavo. Il mio nuovo indirizzo di blog è
https://farfallaleggera2023.blogspot.com/
L'ho voluto personalizzare. Il precedente che hai linkato (grazie) era un po' generico. 👋👋❤️❤️
Per quanto talvolta l'orizzonte e oltre sembrino desolatamente vuoti, tanto da togliere la voglia di credere e di sperare, tuttavia dobbiamo sempre sperare. Momenti difficili capitano a tutti, io nel mio blog non ne parlo mai ma negli ultimi anni ho affrontato diverse fasi davvero difficili, fasi lunghe settimane e mesi in cui non avevo proprio più voglia di nulla, se non di fuggire via, mollare tutto. I problemi a livello famigliare e lavorativo che mi attanagliavano non si sono affatto risolti nel frattempo, anzi, sono ancora in corso, e purtroppo però l'unica cosa da fare è adattarvisi, prendere solo le piccole cose positive della giornata tipo l'attimo di pausa al bar, il momento per guardare il cielo, per leggere alcune pagine di un libro e procedere nella lettura, per scambiare messaggi coi propri compagni di web, per ascoltare un po' di musica con le cuffiette.
Vivere è un mestiere difficile, ma la logica ci dice che smettere di sperare non risolve nulla, anzi, peggiora la situazione.
PER FARFALLA LEGGER@ vero, ma bisogna essere fiduciosi riguardo a quell'incognita. Grazie, ho molto apprezzato queste tue parole.
PER ARIANO il non sapere la propria data di scadenza se da un lato non ti crea l'ansia da fine match quando sei vicino al novantesimo, (Anche se per la vita spesso è tra l'ottantesimo ed il novantesimo anno il termine di noi stessi, e cmq tanto più ti avvicini a quegli anni e più hai poco da fare)dall'altro il doversi illudere e sperare quasi all'infinito, consuma in senso contrario, perchè ti chiedi quanto ancora devi lottare a vuoto. A volte e mi scuso se ancora una volta faccio un parallelo col calcio, è come se fossimo sotto 4-0 un po' come il Doria ieri a Salerno in Coppa Italia 😁, ma invece di sapere che quel supplizio finirà tra dieci minuti, noi invece un "fine gara" non sappiamo dove stia e quindi diventa a volte un'agonia nell'attesa di un fischio finale certus an incertus quando. Ecco perchè l'uomo della poesia è spento ed a volte pure io.
La vita riserva a tutti noi tante mazzate. Tante volte si risolleva la testa e si va avanti. Altre ci sentiamo spossati e ci chiediamo se e per cosa valga ancora la pena lottare e andare avanti. La delusione si insinua, ci avvilisce, ci abbatte. Vien da farsi trascinare dalla corrente ma l' orizzonte non è mai una meta ma solo un punto di passaggio. La nostra forza si misura nella capacità di resistere a infiniti fortunali. Si può anche essere sconfitti alla fine ma la resa non deve essere contemplata.
Molto bella ed intensa additando un certo tipo d'uomo.
Che dopo quella linea, non esiste il nulla.
Ma so e non solo io ........che prima e dopo c'è un qualcosa che non si immaginava
Caro Daniele è proprio vero. Capita nella vita di non riuscire a scorgere all'orizzonte alcunché. Né di positivo, né di negativo.
Però dobbiamo essere capaci di costruircelo quell'orizzonte e sperare ancora che sia sempre migliore.
Un forte abbraccio e grazie per queste tue parole che fanno riflettere. Ciao.
PER FABIO: concordo e "l' orizzonte non è mai una meta ma solo un punto di passaggio" lo trovo un concetto bellissimo.
PER GIOVANNI è il "Durante" che è stancante
PER PIA: grazie per a te di cuore per queste parole
E' davvero bella, impegnativa, anche crudele e cruda se vogliamo.
Forse per questo più autentica.
Un uomo che scruta l'orizzonte con questi pensieri si sente peggio che morto.
PER KATRINA ,
"Peggio che morto"h hai detto bene
Non bisogna mai perdere la speranza.
Probabilmente l'uomo che non osserva e non ascolta, cosí come lo hai delineato nei tuoi versi, lo vedrei piú plagiato che rassegnato. Non se lo pone neanche il problema di sollevare la testa e provare a mettere in discussione quello che gli viene imposto come "cosa giusta".
PERE CAVALIERE vero ma non sempre è facile attuare questo proposito
PER GIORGIO: o forse on ha più illusioni e rinuncia a vivere
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