Oggi partiremo con la prima poesia su un tema propostomi da uno o una di voi e da me scelto.
Prima della poesia di oggi, vi posto in ordine di commento, il o la blogger scelto, il tema proposto , il titolo della poesia e la data del post
1) GUS - "Cosa significa essere anziano, Si può vivere così?" Io ho unito forse i due temi ma questo mi ha portato la mia ispirazione
TITOLO POESIA: "Essere Vecchi Oggi" data: in questo post
2) FRANCO BATTAGLIA: "Il mio argomento è il rancore. Come lo si diventa rancorosi e, soprattutto in base a quali dinamiche si può decidere di far fuori idee, persone, affetti, amicizie, comprensioni. Certo è una dinamica legata all'età e al cervello che sfarfalla , ma immagino che tu possa sviscerarne lati nascosti e ambigui anche non credo riesca a far ravvedere nessuno, nè i rancorosi per dna, nè quelli per sport."
TITOLO POESIA:"Invidia E Rancore" (ven 15/9)
3) ARIANO GETA: "Io ti propongo qualcosa totalmente privo di riferimenti alla cronaca e financo alla personale realtà quotidiana, ovvero una poesia-ritratto. Mi spiego meglio: prendendo a spunto un ritratto famoso, che volendo posso proporre io, ma è preferibile che sia tu a sceglierlo, dovresti "raccontare" la persona ritratta. Credo che si prestino particolarmente quei ritratti il cui soggetto è una persona di cui si sa poco o nulla (tipo la Monna Lisa di Leonardo, o la ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer) ma in effetti potrebbe andar bene anche il ritratto di un personaggio storico celebre che ti intriga."
TITOLO POESIA: "La Mia Storia"(lun 18/9) Il dipinto.... sorpresa, ti svelo solo il pittore: Picasso. Ovviamente posterò l'immagine dell'opera da me scelta.
4) PIA: "Non so se rientra nel tuo campo ma giorni fa pensavo a come la vanità sia fondamentale in certi ambienti. Nel mondo della politica, nei vari tribunali e procura. Negli ambienti governativi o persino tra le forze dell'ordine.
A volte quest'aspetto prende il sopravvento, attirando simpatie per questa ed altre cose, per me, futili invece che attinenti al loro lavoro e dovere. "
TITOLO POESIA: "VOTA MARCO!" (mer. 20/9)
5) CATERINA ALAGNA: "Hai già parlato di come la musica da arte di sta trasformando sempre più in prodotto commerciale? Fenomeno che vede la quasi scomparsa della canzone d’autore italiana. Non so se puoi reputarlo interessante come argomento."
TITOLO POESIA: "This Is A Song Of Hope"(ven 22/9)
6) BLOGREDIRE: "Artigianato e vecchi mestieri che vanno scomparendo"
TITOLO POESIA: I Mestieri Di Ieri" (LUN 25/9)
TUTTE LE POESIE SARANNO PUBBLICATE CIASCUNA ALLA DATA PREVISTA E TUTTI I POST SARANNO ON LINE DALLE ORE 7.00 DEL MATTINO DI QUEL GIORNO.
Ed ora veniamo alla poesia di oggi il cui tema mi è stato proposto da GUS: Buona lettura
ESSERE VECCHI OGGI
Essere vecchi oggi è strano:
Se sei ancora in salute
Se sai usare il computer
Se hai qualche soldo da parte
È perfino simpatico vivere la terza età
Ma dall’altro lato perfino tutto questo ha i suoi contro:
Sei amato da figli e nipoti precari
Perchè per necessità
Diventi il loro bancomat ufficiale
Ed al contempo
Sei odiato dallo Stato che
Per quello che ti eroga di pensione
Per quanto gli costi
Spera che tu possa crepare quanto prima
Se sei vecchio
Ma senza figli
O con figli che ti hanno voltato le spalle
E sei vedovo
Se i soldi sono pochi
Se hai una minima
Che sembra più simile ad un assegno da survivor
Che ad una minima
Se inizi ad avere la salute minata profondamente
Allora essere vecchio è orribile
A questo
Aggiungeteci come per quasi ogni cosa
Chiedono a noi anziani
Competenze da programmatori:
Spid
Capacità di inviare mail
Saper chattare
Aprire e scannerizzare allegati
Neanche fossimo degli adolescenti
Sempre con lo smartphone in mano
Solo pochissimi di noi sono a 81 anni
Capaci di smanettare su un computer.
A questo aggiungete ancora
Un SSN inutile
Per cui se hai una minima come me
E vuoi una visita urgente da uno specialista
Se non hai soldi per andare privatamente
La scelta drammatica
È tra attendere un anno la visita
O non mangiare per 10 giorni.
Se hai ancora tua moglie e viceversa
Allora hai almeno un sostegno d’amore
In caso contrario sei davvero solo
Oggi essere vecchio è faticoso
La società ti mostra e ti richiede
Ancora in salute
Con qualche risparmio da parte
Con molteplici interessi
Ed ipertecnologizzato.
Insomma
Se sei vecchio e non anziano
Se sei di salute fragile
E non in forma come vedi in pubblicità
Se sei povero e non hai risparmi da parte
E se sei malato e senza un aiuto familiare
Allora sei solo un peso morto
Per tutti
Al punto tale
Che ti convinci di essere un fardello per la società
E la fai finita
Essere vecchi oggi
È complicato
Sei un peso per la famiglia
Quando non sei più autosufficiente
Come sempre
Ma ci sono anche meno soldi
Per sbatterci in case di riposo o di cura
Se poi la memoria sfuma
Il corpo trema
E perdi il controllo di te stesso
Non sei più nulla
Solo membra senza un cervello
Che le sostenga
Solo l’anticamera solitaria
Di una morte senza neanche avere più memoria della tua vita.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
20 commenti:
Molto Bella.
Sei entrato in un tema che non ti appartiene, ed hai sfiorato gli angoli più tristi della vecchiaia di un essere umano.
Molte poche volte è ben ricambiato.
Ovviamente io esulo dai vecchi, essendo un preistorico.
PER GIOVANNI ti ringrazio di cuorebper il tuo commento.
PS: ce ne fossero di preistorici con la tua testa e la tua sensibilità
Sei vecchio quando pretendi quello status, e di non poter considerare gli altri perché ne hai viste così tante che la ragione diventa cosa personale ed intoccabile. Ecco quando sei vecchio. Quando comunque hai ragione e pochissimo tempo ancora per mettereti a discutere.
In tutti gli altri casi sei solo saggio.
PER FRANCO il tuo commento mi sembra voler presumere (certo non non vorrei averlo compreso male) che la vecchiaia sia solo e non anche,una questione di stato d'animo non considerando le problematiche oggettive di cui ho trattato nei miei versi.
X DANIELE
Grazie. Hai unito benissimo il tema vecchiaia con la domanda *Si può vivere così? *
Vivere sapendo che il tuo domani non ha prospettive entusiasmanti e devi metterti in assetto di guerra per sconfiggere l'attacco duro delle malattie che ti lasciano sempre più solo. Lo stato gode al pensiero di una pensione di meno. Per i figli sono un ricco bancomat e prendono soldi e domani tutta la banca. Per ora sono solo pensieri che prima o poi diventeranno la mia realtà.
PER GUS sono contento di aver interpretato bene il tema da te propostomi
Daniele le problematiche oggettive ci sono, eccome, ma proprio perché sono lampanti e inequivocabili ce ne dovremmo/potremmo far carico tutti equamente. Quelle relative allo stato d'animo di ognuno di noi "vecchietti" invece, diventano roba scottante e capace di allontanarti dall'obiettività. E quando ne perdiamo il focus, allora, c'è poco da fare.
PER FRANCO dovremmo e potremmo... giusto, ma poi solo in pochi lo fanno e lo Stato certamente non aiuta. Un po' meglio alcune regioni ma solo un po'. Quanto all'altro aspetto della questione,dipende poi molto dal carattere di ogni persona.
Penso sia molto complicato scrivere sulla base di una richiesta altrui per cui complimenti di riuscirci, non è da tutti. Leggerò anche le prossime ovviamente.
PER LA DAMA BIANCA ti ringrazio
Ad un Poetry Slam hai mai partecipato? Faresti sfracelli..
PER FRANCO yes e ad uno ho avuto un riconoscimento da parte di Pozzani. Unica cosa che amo poco dei Poetry Slam è il limite spesso di 3 minuti e tante mie poesie spesso lo superano anche di 45 secondi e pure un minuto. E poi ovvio devi andare a fare quelli seri con giuria e pubblico veri enon portati dell'organizzatore
Questa società ti fa sentire soli, anche prima della terza età, viviamo in un mondo troppo egoista.
PER CAVALIERE: vero, e con l'avanzare degli anni questo egoismo contemporaneo diventa sempre più insostenibile.
Bellissima poesia. Quando sei vecchio se non ti adegui praticamente non conti per questa società, potresti anche morire perché ormai sei considerato fuori moda, non più al passo con i tempi, come se le persone avessero una data di scadenza. Una società pessima e disumana. Gli anziani prima venivano considerati.
P.S. Grazie di aver scelto anche il mio argomento!
PER CATERINA: Hai perfettamente riassunto l'amara realtà del nostro tempo.
Hai toccato veramente tutte le problematiche possibili. Sarebbe bello invecchiare in salute, con il cervello a posto e un bel po' di soldi in banca, visto che, se ci si vuole mantenere in forma, e visto come funziona il SSN, visite ed esami diagnostici dobbiamo pagarceli.
Purtroppo, il più delle volte non è così. Ricordo mia madre, con i suoi dieci anni di Alzheimer...il medico la definiva "una scatola vuota, e purtroppo era così. Non c'era più niente nella sua mente. Ma io l'ho accudita e le sono stata accanto fino alla morte, a quasi novant'anni. Lei non sapeva chi fossi io, ma io sapevo bene chi fosse lei. Tanto mi aveva dato quando era in sé e tanto ho restituito, e sono contenta di averlo fatto. Però quei dieci anni di vita sprecata non li ho digeriti ancora adesso. Pensare di avere accanto marito, figlia, genero e nipote e non saperlo. Non poter ridere e nemmeno piangere, perché non si è più in grado di capire le situazioni. Non avere più desideri, perché non ci si ricorda di come si possa sognare e desiderare. Essere vivi e non sapere più cosa sia la vita.
PER KATHERINE: hai fatto un quadro chiarissimo di quella malattia è la più bastarda proprio per le ragioni che hai lucidamente manifestato-
Non a caso viene ogni tanto citata la frase agghiacciante di un politico francese che riguardi il problema della sostenibilità finanziaria della previdenza sociale, disse che il problema era che l'eutanasia era illegale e molti anziani che vorrebbero solo farla finita non hanno la possibilità di farlo...
Tipo gli eschimesi che quando erano molto anziani se ne andavano via da casa per non essere una "inutile" bocca da sfamare...
PER ARIANO pazzesco, non sapevo di questa agghiacciante esternazione
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