Neologismo da me inventato e nato dai commenti scambiati con Giovanni nel post di venerdì scorso; da lì è nata questa poesia
DISNAUSCHIFO
Voi mi direte
Che parola strana è Disnauschifo
Non esiste
Non è nel vocabolario
Non ha alcun senso compiuto
E vi ribellerete all'idea di questa nuova parola
Eppure tante altre le avete accettate:
Parole come "selfie"
Come "Linkare", "Taggare" "Bannare"
O ancora "Instagrammare"
Termini inascoltabili
Eppure li dite senza battere ciglio
Così come tanti altri neologismi
Pochi dei quali sono udibili senza danno
Da un timpano umano dotato di media sensibilità.
Ed allora
Eccovi un neologismo poco edificante
Proprio come la realtà che intende descrivere
Proprio come il disgusto, la nausea e lo schifo ripugnante
Di certi fatti o di alcuni spaccati della nostra società
Come possono bastare quei pochi aggettivi isolati
Oramai quasi eufemistici
A sottolineare l'orrore e la rabbia
Di una violenza gratuita
Di ingiustizie e soprusi
Di discriminazioni di ogni genere
Dal colore della pelle
A quelle verso i "Zero Dosi, Zero Covid"
Ed allora eccovi questo neologismo
Brutto come la realtà nuova che vuole commentare
Forte come i fatti che deve stigmatizzare
Rabbioso come i soprusi
Su cui deve puntare il dito contro.
Perchè questo mondo è orrendo e ripugnante
Questa mondo è
Disgustoso
Nauseante
Schifoso
In una sola parola
Disnauschifoso.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
24 commenti:
E'cosi bella la lingua italiana...
La parola"Disnauschifo"mi piace.
Ciao
X DANIELE
Se ti capita di esaminare un template di un blog puoi subito notare che sicuramente è un programma USA. La scienza degli americani è 1000 anni avanti a quella italiani.
Le parole orribili che hai citato non sono neologismi, ma pessime scopiazzature del linguaggio originale.
Per parlare di neologismi bisogna scomodare D'Annunzio.
Gabriele D'Annunzio ha inventato le seguenti parole: scudetto, tramezzino, automobile, il Piave, velivolo, fusoliera, vigili del fuoco, Rinascente, Saiwa, E Ornella.
PER BLOGREDIRE bella viva e profonda
PER GUS Sono adattamenti dell'inglese ma non esistendo in italiano diventano di fatto parole nuove come quell'orribile aggettivo petaloso
X DANIELE
Però ci sono parole italiane non traducibili in altre lingue.
Tanto per non buttarci giù.
Meriggiare
Meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d’orto, / ascoltare tra i pruni e gli sterpi / schiocchi di merli, frusci di serpi: si apre così una lirica di Eugenio Montale in cui protagonista è proprio questo vocabolo aulico e ormai per lo più desueto, tanto amato dagli intellettuali italiani già a partire dal Burchiello, fino ad arrivare nel secolo scorso al già citato scrittore genovese e al “poeta vate” Gabriele D’Annunzio. Si tratta stavolta di una condizione comportamentale, che più nello specifico ci vede al riposo e all’ombra nelle prime ore del pomeriggio, se possibile all’aperto e in una giornata di sole. In altre parole, in uno stato di quiete a contatto con la natura.
Lavorando come sviluppatore software, incontro le italianizzazioni di parole inglese ogni maledetto giorno, e mi viene il voltastomaco. Scrollare, cliccare sui bottoni della pagina (invece che sui pulsanti), shiftare, e tantissime altre parole. Poi nell'era di TikTok ed Instagram, non parliamo delle parole americane (cringe!) che hanno contagiato la nostra bellissima lingua. Ma la colpa è anche dei mezzi d'informazione, che se invece di usare smart working e welfare, usassero lavoro da casa e benessere sociale, ci farebbero un gran favore come società.
Io il tuo neologismo lo accetto, sono molto aperta da questo punto di vista perché la lingua è in continua evoluzione, lo percepisco come un rafforzamento per evidenziare lo schifo. Comunque io non trovo orribile petaloso, anzi l’esatto contrario perché il bambino ha evidenziato una caratteristica del fiore che ha descritto, ovvero con molti petali, ed ha senso visto che in natura esistono fiori con pochi petali o addirittura senza petali.
Ho inviato il Il mio commento precedente troppo presto. Volevo concludere che il tuo neologismo è cento volte meglio di quelli che ho nominato prima.
PER GUS: io non ho nulla contro i neologismi mi piacciono se sono interessanti e possono arricchire il nostro vocabolario, e "meriggiare" è sublime. non per niente il mio conterraneo Montale lo ha scritto 😊 Vero molti termini sono intraducibili in ogni lingua per quello io trovo più giusto adottare il termine esattamente come è nella sua lingua originale piuttosto che italianizzarlo
PER CAMU: vero i media non aiutano da questo punto di vista. Grazie per l'apprezzamento!
PER CATERINA:ok orribile no ma mieloso forse sì. Grazie per apprezzare il mio neologismo.
E' VERO, Daniele! :-))) hai perfettamente ragione. C'è una parte della massa che è sempre "bovinamente" pronta a farsi imporre qualsiasi termine. Mi hai riportato alla mente il fatto che hanno accettarono in pochi secondi il termine odiosissimo "No-Vax", con la scusa che serviva per abbreviare i titoli dei giornali ("Anti-Vaxxer" nei paesi anglosassoni).
E, comunque, ancora più disgustose sono le forzature al femminile di alcune parole. Come se, argomentando al contrario, noi usassimo il termine "geometro" quando ci rivolgiamo ad un geometra di sesso maschile.
Ah, per non parlare del fatto che ogni tentativo volto a tutelare la lingua italiana con interventi politici viene etichettato come fascista.
Un caro saluto,
G
PER GIORGIO hai detto tutto tu e perfettamente.
La lingua si evolve, ma alcuni slang non si possono leggere.
Ci sono situazioni, alcune che ci toccano molto da vicino, che ci lasciano l'amaro in bocca e ci fanno vedere tutto negativamente.
Però, è giusto non perdere di vista neppure le cose belle "nonostante tutto", le persone che si mostrano comunque solidale. Lasciarsi travolgere completamente dal disgusto fa male e non corrisponde neppure a una visione reale del mondo, che ha molte più sfaccettature di quante ne appaiano nei notiziari tv o nei social networks.
"Neologismo da me inventato e nato. Da lì è nata questa poesia
DISNAUSCHIFO"
E' Tua racchiude con eleganza i tre termini non tuoi.
PER CAVALIERE: vero sono la didstruzione della lingua un po' come stiamo distruggendo l'umanità
PER ARIANO: vero ma come dico sempre, la bellezza non va denunciata è la giustizia è una realtà che va perseguita e rispettata, le ingiustizie vanno portate alla luce, stigmatizzate e combattute,
PER GIOVANNI: grazie, "eleganza" è un termine stupendo per parlare della mia poesia e del mio neologismo.
Daniele Verzetti
Ed è per questo, e non solo, che mi sono permesso di postarla nel mio blog. Ovviamente ti ho mensionato.
Tante parole nuove sono entrate a far parte della nostra lingua, alcune come "istagrammare" non mi piacciono.proprio. Sono un pò legata ai vecchi termini in uso nei miei tempi migliori ma la lingua si deve adeguare ai tempi . Quindi
ben venga anche la tua "disnauschifo", rende bene l'idea !!! Buona domenica.
PER MIRTILLO: grazie per il tuo commento.
La lingua cambia, nel bene e nel male, riflettendo evoluzioni (e involuzioni) del nostro vivere sociale. Ben venga un termine nuovo e originale che esprime efficacemente ciò che proviamo davanti a tante cose negative cui assistiamo.
Buona domenica Daniele
PER ANGELA: ti ringrazio per le tue parole e per l'apprezzamento del mio neologismo. Il dramma è che abbia dovuto coniare un nuovo termine per indicare lo schifo di quello a cui assistiamo ogni giorno.
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