A COSA STAI PENSANDO?
A cosa stai pensando?
E quante cose stai rimuginando?
E perchè stai sempre pensando?
Perchè non fermi quella dinamo impazzita
E non la fai riposare un po'?
Quanti quesiti
E poi così impegnativi
Se avessi immaginato il tenore di queste domande
Non avrei scelto la busta 1 ma la due o la tre.
Oramai però sono in gioco
E devo rispondere
E non mi tirerò indietro.
Alla prima domanda
Non posso che dare una risposta
Valida per questo preciso istante
Al massimo inserendone altre
Legate però ad altri momenti.
Sto pensando che fa più notizia
Un gruppetto di ricchi viziati ed annoiati
Che buttano nel cesso 250.000 euro
Per vedere i resti del Titanic
A bordo di un loculo che definiscono sottomarino
Solo perchè non si sa più dove siano finiti.
Sto pensando alla morbosità umana
Ed a quale mostruoso livello abbia raggiunto
Sto riflettendo su come non sia tanto la spedizione
Nè il fatto che siano ricchi e molti anche noti
Ad interessare il morboso uditorio
Ma il fatto che potrebbero morire
E che non si sa se lo siano già
E sto rimuginando sul fatto che
Tanti di voi pagherebbero somme importanti
Per un canale satellitare o in streaming
Che non sapesse localizzare il sottomarino
Ma potesse trasmettere live
Gli ultimi momenti di questi ricchi mortali
Destinati ad una fine orribile.
Sto pensando
Che non ci rendiamo conto
Come nemmeno poi così segretamente
E tutto sommato anche piuttosto rapidamente
Fervano i preparativi per controllarci tutti
Alla "China style"
Anche se lo negano ovviamente
Con assoluta fermezza
Sto pensando ai medici radiati
Ai lavoratori ghettizzati
Per dire verità ora alla luce del sole
Su certe terapie di vigile attesa
Su sieri inutili e pericolosi
E penso a siti stupidi, aberranti e violenti
Che invece non vengono nemmeno intaccati
Da un piccolo richiamo.
Sto pensando a troppe cose
Per riassumerle qui ora tutte quante
Fatevi bastare queste.
Quanto alla seconda domanda
Direi che per quello che ho detto
Credo si possa ritenere assorbita dalla prima risposta.
Rispondere al terzo quesito è fin troppo facile:
Perchè quando smetti di pensare smetti di esistere.
Ultima risposta: certo che riposa
Riposa, non va in letargo né ancor meno
Emigra lontano in luoghi dove può rischiare
L'arresto o il lavaggio del cervello
E mettere a repentaglio la sua vita.
A cosa stai pensando?
A cosa sto pensando...
Credo che se dovessi riassumere
Tutto quello che ho scritto qui ora
Potrei sintetizzare la mia risposta così:
"Alla lotta e ad un vero futuro"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
28 commenti:
Quando in realtà dovremmo pensare a come continuare a pagare l'affitto mensile, o come faremo il giorno che mamma non possa salire e scendere le scale di casa, oppure semplicemente a che cosa mangeremo domani, quale scelta farò...?
podi-.
PER CSRLOS quelli sono problemi in parte derivanti anche da una società sbagliata perché se la sanità funzionasse dovremmo poter essere aiutati anche economicamente e non lasciati soli avendo come "gentile "alternativa la casa di riposo idem affitti, tutti problemi che nascono a causa di una società sbagliata e da cambiare
A cosa sto pensando?
In questo momento a cosa fare che sono un paio di giorni che ho un dolore continuo alla gamba sinistra,la stessa dove tempo fa mi è venuta una piccola trombosi ora risolta.
"Su sieri inutili e pericolosi"sto pensando anche a questo,prima delle vaccinazioni stavo benissimo,magari è l'età che avanza ci mancherebbe,coincidenze?
Io non credo troppo alle coincidenze.
ciao.
PER BLOGREDIRE non sono coincidenze, io conosco persone che soffrivano un po' di sbalzi di pressione e che magari quelle tre volte nell'arco di un anno avevano qualche picco che ora invece hanno punte serie con una frequenza preoccupante
Ogni giorno mi pongo tanti interrogativi, ma quello più grosso, come mai la gente comune ha tanta voglia di soffrire in questo mondo? Sono tante le cose inique e non giuste, ma trovo troppa indifferenza in giro.
Quando hai scritto dei miliardari del Titan ho pensato, in realtà, ad altri esseri chiusi in altrettante scatolette munite di cingoli e cannone, spediti anche loro nelle profondità dell'odio umano, che imploderanno o esploderanno anch'esse senza che nessuno vada a recuperarle e soprattutto senza milioni di "ohhh!" davanti alla tv alla notizia del loro disintegrarsi. Ho pensato che siamo davvero poca cosa dinanzi alla follia quotidiana e che la gente dimentica tutto troppo facilmente. Anche la mascherina a casa.
PER CAVALIERE indifferenza e paura
PER FRANCO la mascherina non si deve più mettere ed aggiungo che lo scandalo delle ffp2 ce lo siamo dimenticato. Migliaia di ffp2 a prezzo vergognoso e assolutamente non idonee a salvaguardare nulla. E poi aggiungiamo il siero che non è mai stato in vsccino per stessa ammissione della pfizer e poi il vergognoso ostracismo di chi non voleva inoculsrsi un veleno . Casomai la memoria qui non è corta è distratta
X DANIELE
Nei tuoi versi c'è il muoversi scomposto dell'uomo d'oggi.
Stampo la tua poesia e la leggerò ogni giorno.
Bella, incalzante, superbo il finale ("Alla lotta e ad un vero futuro")
Condivido solo con la Lotta si può intravedere il futuro. ......... dopo tanto pensare.
I tuoi versi sono un interessante invito alla riflessione. La cosa molto triste é che il mondo di schiavi in corso di realizzazione, gestibile tramite identità digitale, algoritmi ed intelligenze artificiali, non viene peecepito dalla massa.
I medici radiati ed i lavoratori ghettizzati, richiamati nella tua pesia, sono completamente ignorati, se non addirittura odiati, da quella parte della massa non pensante.
Diventiamo sempre piu manovrabili da quel 0,01% piú ricco del pianeta, il quale ad esempio si preoccupa del ponte sullo stretto oppure dell'invio di armi a quel governo di pupazzetti di Washington, mentre nei reparti di cardiologia e pronto soccorso mancano i posti letto.
Buon proseguimento di giornata,
G
A cosa sto pensando? A volte è meglio non pensare a niente. Come si fa? Meditando. Cos'è la meditazione? Un'attività rilassante tipo una passeggiata o un gioco di enigmistica. E non è vero che se non penso non esisto. Ma se penso troppo esisto male.
Ciao Daniele
PER GUS onoratissimo.
PER GIOVANNI il pensiero serve a capire poi se quello che abbiamo compreso non ci piace va combattuto. Se,in certi casi, al pensiero non segue l'azione il pensare diventa sterile.
PER GIORGIO lo so magari sentirti rispondere che condivido ogni sillaba del tuo commento può sembrarti una risposta non all'altezza delle tue parole ma di fronte ad un commento come il tuo posso solo fare standing ovation e concordare in toto con te.
PER PAOLA pensare viene istintivo o almeno dovrebbe visto come ragionano molti italiani. Pensare h24 può logorare e lo svago ci sta, ma questo non deve significare tapparsi occhi orecchie e bocca.
É bruttissimo da dire, ma in effetti quei signori che hanno speso l'equivalente di una casa per vedere i resti del Titanic non mi pare che siano stati così geniali... Oltre tutto per vedere cosa? Una nave il cui affondamento ha causato migliaia di morti. Non ci sono più i ricchi arroganti e gradassi di una volta che per ostentare la loro ricchezza si accontentavano di comprare uno yacht lungo trenta metri...
PER AERIANO: già non avrei mai pensato di dirlo, ma quasi quei gradassi ricconi vintage mi mancano...
Per quanto riguarda la storia del sottomarino, ho già espresso il mio pensiero, anche se erano ricche erano persone che hanno perso la vita. Poco cambia se avevano speso migliaia di dollari, possiamo dire tutto quello che vogliamo, ma a me dispiace comunque. Ma tanto la gente ha già dimenticato. Più che altro mi fa rabbia che non si adoperino gli stessi sforzi per salvare i naufraghi nel Mediterraneo. Per carità ci sono tantissime ong che salvano vite umane ogni giorno, ma di tutti quelli dispersi in mare non si fanno tutte queste ricerche. Questa è l’ingiustizia vera, ovvero che c’è sempre la differenza tra ricchi e e poveri.
PER C ATERINA: Su quei soggettuccoli ho giù anch'io detto quello che penso. Per il resto concordo con te in toto.
Sto pensando che il mio consorte ed io abbiamo lavorato una vita e di due pensioni non ne facciamo nemmeno una decente.
Sto pensando che ieri ho acquistato 3 limoni, 2 finocchi e 2 Kivi e ho speso 7 Euro.
Sto pensando che non avrei mai previsto di vivere una vecchiaia in un mondo disumano nel quale non riesco a vivere.
Sto pensando che i cittadini onesti devono sopportare da parte di chi ci governa soprusi di ogni genere.
Sto pensando che questa vita è diventata invivibile.
Ma domani parteciperò alla manifestazione per ricordare il 30/06/1960 e fino a quando avrò un soffio di respiro, lotterò contro le ingiustizie e le prevaricazioni.
Col pensiero non ci si ferma mai, a volte neanche di noi.
Mi chiedo se sia un bene. Mi rispondo che no, non lo è.
A volte un po' di oblio mi piacerebbe.
PER MARATONETA GIO': stop pensando che di lottatrici come te ne abbiamo tanto bisogno.
PER LA DAMA BIANCA: l'oblio... io all'oblio preferirei la serenità perchè il primo è un temporaneo e più o meno lungo allontanamento dalla realtà, l'altra simboleggia l'avere una realtà positiva finalmente.
meglio arrovellarsi il cervello per farsi domande, cercare risposte, mettere/mettersi in discussione ecc..., che essere passivi e addormentati, privi di criticità o menefreghisti.
Lobotomizzati mai, mai in letargo; finchè abbiamo un cervello e una coscienza funzionanti, esistiamo e abbiamo il diritto/dovere di farci sentire :))
PER ANGELA; gustosissimo abbiamo un cervello dobbiamo usarlo ed usarlo anche bene.
Sto pensando che mi spaventa molto il futuro e che dovrei non pensarci troppo per non cadere nella depressione. Sto pensando che, anche se fossi ricchissima, col cavolo andrei a cercare il Titanic in fondo al mare! La vita è troppo importante per buttarla via dietro un costosissimo ed insensato capriccio, senza contare che non vorrei mai mettere in pericolo altre persone che dovessero venire a cercarmi!
PER KATHERINE: tre pensieri saggia, intelligenti, e soprattutto che mostrano la tua sensibilità. Il futuro spaventa molto anche me, non può non far paura se si è attenti alla realtà che ci circonda. Se fossi ricco la metà di quanto lo erano quelli morti nel Titan, io viaggerei per vedere il bello che ogni luogo del mondo ancora ci offre. Pensavo alla differenza tra i ricchi morti nel Titanic e. quelli del Titan, e noto come i primi desideravano partecipare all'evento del secolo ma al contempo divertirsi (in fondo era un viaggio in una nave per loro sicura e lussuosa , salvo essere in terza classe) mentre i secondi volevano vedere un relitto ossia una nave "morta" in fondo al mare dove sono morti quelli del Titanic, dentro un angusto scatolino. Di fatto i ricchi del Titanic, ignari del loro destino, volevano godersi la vita, quelli del Titan, invece, rischiarla per vedere un luogo di morte, con dei resti di un relitto. Di fatto volevano vedere in faccia una realtà di morte e dolore e tutto questo mi sembra così assurdo.
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