SIAMO SOLO PAROLE
Siamo solo parole
Un insieme di lettere
Che ci danno la vita
E che come noi
Non hanno colpa
Del significato che attribuirete ad esse
Se bello o brutto
Assurdo o logico
Sano o malato.
Alcune parole hanno significati belli
Altre solo migliori di quelle a cui sono paragonate
Altre ancora esprimono concetti negativi
Ma possono anche non essere interpretate in senso letterale.
Buongiorno
Io sono "Odio"
Un risentimento più che un sentimento
Posso essere gratuito
Razzista
Ma anche giusto o almeno comprensibile
Pensate all'odio di un genitore
Verso un ipotetico assassino del loro figlio
E poi posso avere significati più attenuati
Per esempio quando il fruitore dei miei servigi
Nella poesia in esame afferma: "Odio le verdure!"
In realtà è una questione di precedenza
Non nascono le parole prima dei concetti
Ma sono i pensieri, le idee, i concetti
Che prendono vita per primi
E solo dopo
Nasciamo noi a connotare quel sentimento.
Buongiorno sono Amore
E lo so
Tutti a sorridere
Sono la bella parola per antonomasia
Ma anche qui voi umani
Avete saputo sporcarla
Associandola a pensieri e fatti
Per nulla romantici
E ben lontani dall'idea di cosa sia l'amore.
Io quando mi hanno creato
Ero una parola felice
E non avrei mai immaginato
Di dover subire dolori terribili
Come quello di vedermi associato ad aggettivi devastanti
Io sono sempre stato e sarò
Amore vero
Ma ora posso anche essere amore torbido
Amore ossessivo
Amore violento
Amore possessivo
Amore malato
Insomma io Amore
Posso rappresentare
L'esatto contrario di quello che
Da sempre sono stato felice di essere.
E poi "Bullo"
Quella parola l'abbiamo sempre osteggiata
Ma facendolo ci siamo rese conto
Che le bulle eravamo noi
Noi parole che isolavamo un termine
Che non aveva colpa del suo nome
E tantomeno colpa del fatto che questo fenomeno
Si sia così espanso.
E poi ci siamo anche noi i verbi
"Vattene" per esempio
Io però non ritengo di dovermi prendere
Alcuna accusa
Perchè il mio "Vattene" può essere detto
Da una vittima
Una donna esasperata dal suo ex
"Vattene" potrebbe far seguito a
"O chiamo la polizia".
Potrei andare avanti all'infinito
Ma il punto è che noi parole
Siamo strumento del vostro linguaggio
Del vostro pensiero
Dei vostri rancori.
Forse se anche noi
Come le lettere tempo fa
Ci ammutolissimo
Ammutinandoci tutte
E ci rifiutassimo di permettere di essere usate
Non solo per concetti atroci
Ma anche per mentire, omettere
E donare a mani basse ipocrisia
Chissà magari qualcosa cambierebbe.
Siamo solo parole
A volte perfino piegate
Ad assumere significati distorti
E lontani dall'originale
Ma il problema è che
La perdita di memoria storica
È un problema che colpisce l'uomo
Anche quando ci utilizza.
Ignoranza, arroganza
Superficialità
Tre parole
Un' unica realtà: Tu uomo.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
26 commenti:
Le parole e il linguaggio verbale sono ciò che ci permette di elaborare concetti complessi, ciò che trasforma le emozioni istintive in ragionamenti elaborati. Pertanto bisognerebbe prestare molta attenzione all'uso delle parole, cosa che spesso non facciamo, un po' per superficialità e un po' perché abbiamo sempre la presunzione che gli altri capiscano "ciò che intendevamo dire" pure quando non ci siamo sforzati granché di scegliere le giuste parole per esprimerlo.
PER ARIANO concordo con te per questo preferisco sempre il mondo dei blogger a quello per esempio di Facebook dove molta gente legge distrattamente equivoca e poi magari dulcis in fundo risponde anche con arroganza. Tutti possiamo sbagliare ma il rispetto del prossimo non deve mai venire meno
Per mia natura parlo molto poco o solo se mi si chiede qualcosa. Non so se sia una cosa giusta o sbagliata ma è così.
Se mi sento a mio agio invece mi apro tanto ma sempre con moderazione.
Controllo le parole da sempre ma a volte può capitare di dire qualcosa che viene fraintesa. Mi dispiace ma so già che in quel caso non si torna indietro. Ecco perché non mi giustifico ed evito inutili discussioni. Per limitare i danni. Per molti appare come debolezza, io la considero forza e saggezza. Ad ognuno il proprio punto di vista. 😉
Per cui è importante saper ben usare le parole.
A volte, se ci si arrabbia, se ne dicono di ogni... ma bisogna anche capire che lo si fa con tale atteggiamento, quindi meglio chiudere subito.
Tutti sbagliamo bisogna rendersi conto di questo.
Ma come scrivi anche tu, il rispetto è la cosa più importante.
Se manca quello meglio stare alla larga.
Non mi piace chi usa le parole per offendere, per sminuire/avvilire le persone, chi le usa per arroganza e chi per ipocrisia.
Bacissimi e grazie Daniele per la tua scrittura sempre piena che ci fa sempre riflettere. Ciao.
PER PIA infatti il rispetto al primo posto sempre. Tra l'altro secondo me le parole che più fanno male non sono tanto quelle che diciamo in un istante di rabbia ma quelle quasi ponderate con voce ferma che nascono da una rabbia sorda, astio e rancore perché quella è la rabbia più profonda quella che provoca solchi indelebili
"Parole, parole, parole..." cantava Mina. Certo non mi riferisco al tuo post, che come sempre descrive bene il senso e i problemi che creano ignoranza, arroganza e superficialità. Un po' come Pia anch'io non sono un gran chiacchierone. Dipende chi sono gli interlocutori ma ho una regola principale. Per conoscere una persona bisogna conoscerne la sua storia: in caso contrario me ne sto' zitto, che è l'unica garanzia che ho per evitare brutte figure.
Certo ignoranza, arroganza e superficialità sono il cancro della nostra società a cui aggiungerei la mancanza di senso civico e la mancanza di rispetto degli altri. Ci sono persone che non sanno più ascoltare...un bel guaio.
Bel post e un salutone
PER ACCCADEBIS: Cosa giusta quella di affidarsi all vissuto di una persona, dolore e falsa.
In ogni caso:
verba volant, scripta manent.
E come volano, fino significare il contrario di quello che è stato detto.
Il nome che diamo alle cose è solo il significato che gli attribuiamo. Dobbiamo sempre ricordare che chi legge o ascolta può avere in testa significati differenti.
Neanche le parole possono essere universali, peccato.
In giro c'è troppo odio, ci vuole più rispetto e amore.
Sereno pomeriggio.
PER CAVALIERE: Hai perfeitamente ragoone.
Trovo le tue rime molto belle e divertenti
Un'ironia a rime, questo ho pensato.
Le prole in fondo sono importanti, peccato che la nostra lingua è complessa ed è difficele abbinare le parole ai termini, molto spesso equivocati.
Ma uso un sistema ....... consigliatomi da un grandissimo filosofo: di quello che vuoi, ma attento prima pensalo.
Mai la parola prima del cervello.
Cervello e Parola=Si
Il contrario no
Le parole sono importanti. Lo hanno detto in tanti. L'ossimoro "amore violento" non può esistere, ad esempio. Possiamo essere arroganti e ipocriti senza neanche accorgercene, tanti negherebbero l'evidenza, perché non solo non conoscono le parole, ma neanche i comportamenti.
Dobbiamo crescere tutti, ed impararlo l'uso delle parole, associandolo ai fatti, magari. Quelli belli.
PER GIOVANNI :cervello prima di iparlare sempre, regola oggi spessoserviranno a farci stare meglio...
PER FRANCO: molti accostamenti di parole sono figli del comportamento aberrante tenuto da nostri simili purtroppo ed il dato che mi fa più male moltopià male è che, si stanno abituando al fatto che sia non dico normale ma fisiologico in una società una quota di orrore, ed io questo non lo posso ammettere, posso prendere atto che per ora è coì ma non rassegnarmi al fatto che non si possa fare nulla per cambiare le cose.
PER LA DAMA BIANCA: interessante riflessione, ii fatto che a volte non ci si intenda perchè uno stesso termine viene da uno dei due soggetti dialoganti, capito in un modo diverso dall'originale creando specie sui social quelle notti da sfida all'ok Corral :-)))
PER GUS: vero, decisamente sono tante le circostanze nelle quali l'uomo ha piegato al suo volere distorcendolo, il significato di quel vocabolo. Si pensi all'oramai famosissimo ossimoro "guerra di pace"
Una bella parola per la tua poesia: stupenda. E comunque è così, non è colpa delle parole, ma come sempre delle persone che ne fanno un cattivo uso. Bravo Daniele.
Grazie come sempre per la citazione. Io sto attenta alle parole perché do loro una grandissima importanza e perché mi hanno ferito, quando sono state usate come coltelli. Prestare loro la giusta attenzione limita i danni e ci rende più consapevoli. La tua poesia è bellissima, come già detto da me. Buona serata.
PER FARFALLE LIBERE: grazie di cuore per il tuo commento!!!
PER MARIELLA Concordo su ogni tua parola, le parole usate con ferocia possono davvero fare molto male per quello che anch'io sapendolo pondero sempre con molta attenzione quando parlo e soprattutto se discuto. Solo se l'interlocutore mi ferisce seriamente per primo allora le mie parole al vetriolo, le scaglio come dardi avvelenati sull'aggressore.. Grazie sono contento che questa poesia ti abbia toccato.
Non nascono le parole prima dei concetti...? Sei sicuro? Di solito è proprio così, una mente ha un pensiero e poi lo trasforma in parole, sì. Ma a volte, vogliamo scrivere qualcosa e le parole ci vengono e una parola chiama un'altra e un'altra e per sè diventano concetti... Ci sono volte che le parole sono in aria aspettando, cercando la persona che le scriverà in una carta, in uno schermo, e faranno credere a quello scrittore iniziato che è stato lui a creare i concetti.
Ciao,
podi-.
PER PODI in realtà in tutti questi casi anche quando la parola aspettasse di essere colta o scoperta è poi la mente dell'artista che la scopre e la fa sua ed anche quando inizi a scrivere di getto sono quasi le parole venire verso di te ma perché è la tua energia simile ad ina forza magnetica ad attirarle verso di te. Quindi è sempre l'uomo che domina le parole secondo me.
Belle riflessioni, grazie a te e a Mariella
PER NICK grazie a te di cuore
Le parole hanno un grande peso, possono costruire o distruggere; dovremmo sentirne la responsabilità nel relazionarci agli altri.
PER ANGELA: dovremmo ma arroganza e superficialità degli uomini non depongono a favore di questa invece essenziale attenzione
Posta un commento