È facile prendere strade, decisioni, scelte popolari, più difficile prendere quelle giuste, quelle secondo coscienza. Lo affermava molto prima di me un certo Martin Luther King.... Lui esattamente diceva:
"La vigliaccheria chiede: è sicuro?
L'opportunità chiede: è conveniente?
La vana gloria chiede: è popolare?
Ma la coscienza chiede: è giusto?
Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare ma bisogna prenderla perché è giusta."
(Martin Luther King)
Io molto più immodestamente invece mi esprimo con questi umili versi che spero cmq possano toccarvi cuore e mente.
WE DON'T MARCH, WE WALK
Abbiamo camminato
Come esseri umani
E non marciato come militari in assetto di guerra
Lo abbiamo fatto
Compatti
Uniti
Cantando
Mano nella mano
Ma i bianchi prima ci caricavano
E poi ci accusavano di essere violenti
E se provavamo anche a manifestare
La nostra rabbia
Peggio ancora
Eravamo descritti come animali
Picchiati con ancora più ferocia
E prelevati senza una ragione dalle nostre case
Strappati alle nostre famiglie.
Abbiamo rivendicato i nostri diritti
Camminando compatte e determinate
Il primo fu quello di essere considerate
Alla pari del maschio
Avere come donne gli stessi diritti dell'uomo
In ogni ambito
Poter avere diritto a votare
Non venire considerate cerebralmente inferiori
Nè cose da usare per fare le faccende domestiche
E farsi scopare per soddisfare le voglie del marito.
Abbiamo rivendicato il diritto alla libertà
Quella vera
Quella che oggi vediamo
Nuovamente minacciata
Quella che noi Partigiani
Abbiamo voluto riprenderci
Combattendo
Quindi compiendo necessariamente
Autentiche azioni di guerra
Perchè una rivoluzione la fai
Anche con l'uso della forza.
E la Storia insegna
Che le teste calde ci sono ovunque
Ma non è prendendo esse come paradigma
Che si fa giustizia e si dà un'immagine vera di chi resiste
Bensì valutando la maggioranza di quella realtà
E vedendo come le menzogne del Potere
Sono subdole
Vili
Squallide
E cercano di screditare
Chi vuole la libertà
E non può rispettare leggi che la sopprimono
L'ingiustizia, il liberticidio
Non vanno accettati e subiti mai
E sì
A volte le sole parole non bastano
Per riprendersi la libertà e la propria esistenza
Talvolta si deve lottare veramente
Mettendo a repentaglio la propria vita
Perchè nessuno ti regala mulla
Ma ogni piccolo diritto è una conquista faticosa
Sudata
E lottata
Contro chi non vuol perdere i suoi privilegi,
Mai dimenticarsene.
Chi ama la libertà
Ama la vita senza restrizioni e soprusi
Senza che ci siano persone di serie B
O meglio considerate tali
E come tali discriminate
Per il colore della loro pelle
Per il loro sesso
Perchè sono più indifese come i bambini
O perchè non vogliono piegarsi alle menzogne del potere
Chi ama davvero la libertà
Non desidera la violenza
Non vuole l'odio ed il rancore
Non vuole terrore e confusione
Ma a volte la scelta è obbligata
E talvolta si devono fare sacrifici
Ed a volte le parole possono, da sole,
Non bastare.
In quel momento necessariamente si agisce
E magari la libertà viene raggiunta
Anche se poi siamo consci che
Noi avremo vinto
Ma l''umanità avrà comunque perso.
A volte, però,
Certi uomini sono così ottusi
Fanatici
Accecati dalla bramosia di dominio
Che non capiscono
Che con la vera pace
L'umanità intera trionferebbe.
La violenza è sbagliata
Essa è mera e sadica prevaricazione
Dominio perverso sul prossimo
Al solo scopo di imporre una volontà su tutte le altre
La lotta per conquistarti la libertà
È tutto l'opposto
E per difendere o acquisire diritti fondamentali
Può dover essere necessaria
È non è vera violenza
Non è sadismo
Non è umiliazione
È solo sconfiggere chi
Invece
Vede il terrore come una forma di piacere
La sofferenza altrui sadicamente divertente
Ed ha nel cuore
Aride distese desertiche senza amore.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
25 commenti:
La storia è piena di piazze che hanno accolto gruppi di persone cui erano negati diritti fondamentali. E menomale che ci sono state!
Protestare pacificamente, mostrare il proprio dissenso dovrebbe ancora rientrare tra i diritti dei cittadini nei paesi cosiddetti democratici.
Calando il discorso a fatti recenti, fa rabbia pensare che a causa di un manipolo di facinorosi avvezzi alla violenza, si faccia di un'erba un FASCIO (è proprio il caso di dire) e tutto si riduca ad hashtag tipo #nogreenpass e #novax = #fascisti ed esaltati.
Sconfortante
Io sabato a Roma le ho viste quelle donne a mani alzate, belle, inquietanti, inoffensive.
Forse non sapevano neanche che stavano offrendo il fianco a Forza Nuova.
Sono contraria alla violenza, sempre, e mi rifiuto di credere che questa, a volte, possa essere necessaria.
Nel caso di specie si è trattato di un gruppo di imbecilli che nulla aveva a che fare con lo scopo dei manifestanti, ma che comunque va condannato a priori, senza se e senza ma.
È impensabile che nel 2021 si assista (ancora) ad episodi del genere che andrebbero sedati sul nascere.
PER ANEGELA: la violenza per rappresaglia o sfogo o odio è aberrante. A volte la Storia ci insegna che usare la forza per ribellarsi è stato necessario. Oggi forse siamo in un secolo ed un millennio dove potrrebbe non esserlo più ma non ne ho la certezza.
PER FRANCO grazie per questo tuo commento, perchè è importante il distinguo che hai fatto. Quello che voglio aggiungere è che la calca. l'esasperazione possono portare animi esacerbati a reagire e che potrebbe accadere, io spero di no, che per ribellarsi si debba ricorrere non solo alla parola, ma attacchi preordinati e squadristi non li ho mai avallati e lo sai bene tu che mi segui con costanza e non saltuariamente
PER CLAUDIA: beh la Storia insegna che ci siamo liberati dal fascismo oltre che con l'aiuto degli Americani, anche grazie a chi ha lottato e non solo parlato. Io infatti è per quello che distinguo la violenza dalla lotta. Oggi come ho risposto anche ad Angela forse e spero non sia più necessario arrivare a tanto ma non posso saperlo e prevederlo solo posso auspicare non debba mai più accadere.
Talvolta per ottenere giustizia non basta manifestare e occorre anche combattere, però è un argomento delicato in certi contesti perché esiste la possibilità di strumentalizzare la "lotta" tramite una falsa narrazione. Per dire: sono sicuro che i talebani stanno propagandando tra gli afghani la narrazione che la loro "lotta" contro l'oppressione "anti-islamica" del precedente governo "succube dell'occidente" è stata un successo e darà "libertà" al popolo.
Diciamo che quando una fazione si impone con la forza, talvolta è rivoluzione e porta a un nuovo ordine più giusto del precedente (vedi rivoluzione francese), altre volte le cose vanno diversamente (tipo l'Iran per capirci...)
Io da ragazzo ho manifestato e preso manganellate dalla polizia. I duri e i puri scacciavano gli opportunisti che stavano con noi pensando ad altre battaglie. Ora no, fanno numero e va bene. Le donne erano come quelle descritte da Franco e non tipo Meloni. Il green pass è liberticida e va combattuto, ma non devastando le sedi della CGIL.
PER ARIANO sei stato perfetto, disamina ineccepibile e sintesi straordinaria. Standing Ovation hai davvero sintetizzato il mi pensiero in modo ineccepibile.
PER GUS: che bello, pubblicare questo post e queste miei versi qui e vedere che le risposte sono quelle che immaginavo sarebbero arrivate. Condivido il tuo pensiero ed il tuo distinguo, non so se oggi esista una tacita accettazione di chiunque nelle proprie manifestazioni purché si faccia numero, credo che anche in questo caso dipenda molto da chi quelle proteste le indice. Assolutamente concorde nel condannare l'attacco alla sede della CGIL
Vorrei sottolineare, per tanti che si riempiono la bocca credendo di non usare violenza, che esistono mille tipi di violenza, subdoli e sottili, ma che alla fine lasceranno cicatrici solo dentro il loro animo. A scovarne uno.
PER FRANCO: concordo per esempio penso alla violenza psicologica di un "uomo" verso una donna. Ribadisco peraltro che io distinguo la violenza dalla lotta perchè quest'ultima è un'azione deve essere soltanto tesa a riavere libertà e diritti perduti , la prima invece è fine a se stessa, è fatta per desiderio di prevaricazione e sadismo, insomma cose diverse.
Nel caso poi di violenza psicologica si nota sempre perchè chi la subisce tende ad essere schivo, non desideroso di aprire rapportii con gli altri in quanto si scatenerebbero altre potenziali situazioni che potrebbero falro irrigidire il bastardo che la maltratta
Capisco la violenza di cui parli tu, ma non capisco quella che abbiamo visto sabato scorso. Io non dico che tutti i no green pass siano fascisti, credo che molti non si siano nemmeno accorti della presenza di Forza Nuova. In ogni caso è inamissibile quel hanno fatto alla sede della cgil. Hanno attaccato il simbolo della democrazia ed è stato un attacco fascista, di cui magari molti no green pass non c'entravano niente. Però l'attacco c'è stato, e anche se i sindacati ci hanno deluso da tempo, io quell'atto di violenza lo condanno e non lo accetto, perchè è stato un attacco alla democrazia. E come diceva Sandro Pertini : " alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie". Bisogna stare attenti, Hitler prese il volo sfruttando il mal contento della gente.
Non sono nessuno per confermare o smentire un detto molto popolare o vero che sia.
Studiosi nel campo dell'essere umano dice:Che è un animale violento
Che molti di questi rappresentano la violenza allo stato puro, altra parte violenza nascosta. poi cìè un altra parte seppur piccola "vegetariana".
PER FARFALLE LIBERE:concordo con te ed è quello che volevo evidenziare la violenza è una cosa la forza per conquistare la libertà è un'altra cosa. Ingiusto attaccare la sede della CGIL, che poi rappresenti il simbolo della democrazia ho i miei dubbi, i simboli sono altri a mio avviso, soprattutto visto anche da che parte si sono davvero schierati i sindacati in questi ultimi anni ehm.... Detto questo la violenza è cmq da condannare.
PER DECADENZA SOCIALE: benvenuto, benvenuto in questa umile Agorà. La tua disamina è impietosa ma altrettanto vera purtroppo e per tale ragione capita che nascano conflitti decennali. Oggi hanno dimostrato di avere cervello ma,,, fino a quando?
Non guadagnare tempo.
Un "quando, un dove è una misura del tempo, ci si rimane "prigioneri" invece ............
...... Prendi il tuo di tempo.
PER GIOVANNI benvenuto in questa agorà. ottimo consiglio in generale.
Sono d'accordo con farfalla libera anche io.
La vilenza è sempre condannabile. In ogni senso. Ma invece quello che è successo sabato, le aggressioni, l'attacco alla sede della cgl e soprattutto quanto è successo al pronto soccorso di un'ospedale dove erano ricoverati alcuni manifestani è inaccettabile. Non è cercare la libertà o la giustizia è agitare le acque fare come fanno i black blok. Cioè andare a fare e creare più danni possibili, senza un vero senso. Non sono giustificabili in alcuna maniera. Inoltre non sò chi abbia detto questa cosa ma la cgl è, non è mai stata e non sarà mai a mio giudizio il simbolo della democrazia, semmai il simbolo di una enorme ingiustizia, visto che i sindacati continuano a difendere quei pochi lavoratori che hanno un contratto di lavoro tradizionale, mentre hanno sempre ignorato del tutto, un sacco di altri lavoratori sotto pagati e con contratti che erano davvero inadeguati sotto ogni punto di vista.
P.S. Negli utlimi anni i sindacati fanno perfino troppo poco anche per i lavoratori dipendenti tradizionali (anche perchè contro le delocalizzazioni delle grandi multinazionali hanno poche frecce al loro arco)
PER ARWEN: sui sindacati vedo che la pensiamo proprio allo stesso modo :-))). io condanno la violenza ma secondo me se alcuni fatti sono stati violenza pura altri sono stati rabbia lotta ed animi esacerbati, che non vanno istigati ovviamente.
Se si protesta pacificamente, con civiltà, rivendicando giusti diritti...è corretto farlo e lo sarà sempre.
Se ci si macchia di atti vandalici ed insensati gesti di violenza, allora anche il più giusto dei motivi per protestare, per quanto mi riguarda, decade completamente.
Ognuno può protestare pacificamente, ma con i fascisti in piazza io non ci sto. Lunedì scorso hanno scioperato anche i sindacati di base, anche contro questo certificato verde. Io sono vaccinato, ma questo obbligo di Green pass a livello lavorativo, limita la libertà e sembra un regalo confezionato per Confindustria. Bisognava incentivare la vaccinazione diversamente, in primis togliere i brevetti ed essere più chiari. Presa diretta ha fatto un bella puntata sui vaccini, invito tutti a guardarla.
Saluti a presto.
PER LA DAMA BIANCA: ok ma se sei in un regime come lo si era al tempo di Mussolini, le parole non potevano bastare per questo distinguo lotta da violenza
PER CAVALIERE: concordo con te per il green pass, sono meno convinto sul vaccino, ma non il vaccino in quanto tale ma solo questo del covid. Sul fatto che mio siano molti dubbi su questo vaccino aggiungo la non proprio onorabilità della Pfizer leggasi contenzioso di Kano, per esempio.
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