Postata una settimana fa sul blog di Vincenzo Iacoponi la condivido anche qui. Dunkel vuol dire "buio"
DUNKEL
Alles ist hier dunkel
Und Ich sehe keinen Ausweg
Qui è tutto buio
Su questo mondo già nebuloso
È calata l'oscurità assoluta
Incertezza e sospetti atroci
Si mescolano prepotentemente
A libertà sottratte con destrezza
Che forse non riavremo più
E che per me erano aria ed acqua.
E tu non ci sei
Non sei più qui
A dirmi cosa pensi
Anche se immagino il tuo pensiero
Ma il vuoto dettato dall'assenza
Delle tue parole
Mi lascia orfano di quella luce
E del tuo sia pur raro ottimismo
Raro ma in realtà copioso
Se paragonato al mio.
E mi manca la tua voce
Che forse
Nonostante questo buio persistente
Questa oscurità imperante
Uscirebbe fuori stentorea
A dirmi che vinceremo noi
Contro tutto e tutti
Che è solo questione di (poco) tempo
E riavremo la vita di prima
Quella da cui ripartire
Per cambiare comunque
Tutto quello che già prima della pandemia
Non funzionava.
O forse
Avresti condiviso il mio pessimismo
Ma anche la mia voglia di lottare
Per riavere le libertà perdute
Ed il mio fermo rifiuto ad arrendermi.
Ma il punto essenziale della questione
È uno soltanto e cioè che
Qualunque cosa tu avessi detto e scritto
Io mi sarei sentito semplicemente meno solo.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
23 commenti:
Chi non c'è più, ci sarà sempre; solo che noi lo vogliamo.
PER FEANCO ed io lo voglio. Grazie 💚
Un senso di presente mancanza che accomuna anche me. Grazie.
Mio padre era molto ipocondriaco e credo che avrebbe vissuto malissimo questa pandemia.
Già il solo fatto di averlo ancora accanto, però, avrebbe aiutato me a non perdere la speranza.
Buio. Questo rimane quando chi ami vola via. È proprio vero.
Auguri a lui, a Vincenzo, e a tutti i papà speciali che non ci sono più.
PER GRAZIANA Grazie a te per le tue parole
PER CLAUDIA Vincenzo era un guerriero dal cuore immenso e avrebbe lottato contro i nemici e cioè sia la malattia che i tanti burattini incapaci di risolverla o forse non intenzionati a farlo. Mi unisco ai tuoi auguri. Buio, hai detto bene...
Qualche volta Vincenzo mi ha dato consigli.
Ora non c'è più sul blog, ma la sua memoria non è destinata a morire.
PER GUS: no assolutamente noi lo ricorderemo sempre.
PER VALERIA: sei una bellissima persona, davvero. Grazie.
Lo scoramento è comune, siamo tutti stanchi dopo un anno. La sola cosa che mi sostiene è vedere i miei famigliari più anziani che reggono la situazione meglio di me - loro che da bambini hanno vissuto la guerra e il dopoguerra, da adulti l'austerity e gli anni di piombo - e allora provo a dire a me stesso: "Dai, questa è poca cosa rispetto a quello che hanno sopportato loro". Non funziona del tutto, i momenti di sconforto ce li ho, pure tanti. Però provo a tenere botta.
PER ARIANO: vero, ma anche noi viviamo come in guerra se non fosse che per un solo elemento: l'incertezza temporale della fine. E questo ci massacra come niente mai prima d'ora.
Ottimo modo per ricordare Vincenzo.
Saluti a presto.
PER CAVALIERE grazie di cuore
Hai ragione, ci manca tanto la sua voce, il piglio e la schiettezza. Ci manca quel suo modo di riempire le nostre case con la sua presenza. Mi aveva commosso la tua poesia quando l'avevo letta di là. E come te, penso che tutto questo buio lui lo avrebbe combattuto a viso aperto, come ha sempre fatto lui, il nostro Vincenzo.
Ti abbraccio amico mio.
PER MARIELLA hai detto bene ci manca tantissimo. Vero penso anch'io che avrebbe combattuto questa oscurità. Contraccambio di cuore l'abbraccio
Il buio mi piace solo di notte, quando chiudo gli occhi e non penso più a nulla.
Ma il giorno voglio la luce del sole, la luce dei miei pensieri e della mia anima.
Non mi posso abituare - né voglio farlo - alla mancanza di buio, all'oscurità.
Mi rifiuto categoricamente.
Buongiorno Daniele, ci sono mancanze cosi importanti che segnano tutta la nostra vita, si fanno sentire fortemente nei momenti in cui attraversiamo momenti difficili..per me questo periodo è molto complesso, sposo il tuo ultimo pensiero:"Io mi sarei sentito semplicemente meno solo".
Buona giornata
Bellissimi versi, davvero.
Un bell'omaggio a chi non c'è più..e una riflessione che ho fatto anche io: c'è chi ci ha lasciato, poco prima che arrivasse il mostro, ignorando il dolore, il patimento, la sofferenza, l'ansia che questa situazione ha generato in tutti noi...
E sarò retorico, ma proprio per questo dobbiamo riconquistarci pezzettino per pezzettino la nostra vita, che è un dono prezioso: la pandemia non ci ha reso migliori, anzi ha peggiorato sentimenti di pancia, da parte di tutti.
Ma abbiamo tempo per fare tesoro di tutto e ripartire, migliori.
Facendo un passo indietro, Vincenzo deve essere orgoglioso.
Ha lasciato tanto, con le sue parole e la sua presenza, e il suo ricordo in voi è forte, e se lo ricorda anche chi, come me, lo ha incrociato a volte, sulla rete.
Tutti noi possiamo e anzi dobbiamo lasciare la nostra impronta, su questo vecchio pazzo mondo.
PER LA DAMA BIANCA il tuo rifiuto verso certe realtà consolidate lo condivido in toto.
PER NESS1dpisa il mio ultimo verso e riparti verso un nuovo futuro
PER RICKY parole sentite e profonde le tue. Ti ringrazio. Sì Vincenzo sarà sicuramente orgoglioso ovunque sia.
Scusa Dani ma sai chi ho immaginato dietro le tue parole? Il nostro grande Vincenzo che ne avrebbe avute tante da dire e smoccalare in questa occasione.
Ci saremmo sentiti tutti meno soli
PER PATRICIA: infatti è dedicata a Iacoponi:-)))
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