Postata nel 2008 ma ancora attuale oggi. Buona lettura.
LA FILA
Si accalcano
Agli angoli delle strade
In cerca di un tozzo di speranza
Sfidando cecchini
Autobombe
La guerra civile.
La fame li rende coraggiosi
O forse solo esausti.
La fame e la disillusione.
Morire per mano di un colpo di mortaio
È perfino meglio
Che soffrire l’agonia della fame
E la disperata e lucida amarezza
Di una vita senza via d’uscita.
E si accalcano
Nella speranza di vivere o morire
Cercano di alleviare le loro sofferenze
Fisiche e psicologiche.
E salta un’altra moschea
We can be heroes… just for one day…
E allora forza
Kamikaze per un giorno!
Si smette di soffrire
Si pone fine alle proprie pene
E si muore da eroi….
A Quindici anni…..
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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18 commenti:
Hai toccato due temi che fanno molto male al cuore: la fame e i baby kamikaze.
I tuoi versi fanno riflettere chi si lamenta del nulla, ma vive libero, con oltretutto il lusso di buttare gli avanzi di cibo.
Che amarezza..
PER CLAUDIA molti oggi non si rendono conto di quanto siano fortunati rispetto ad altri esseri umani nel mondo.
Vite sprecate, morte anche da vive, il loro sacrificio usato non per costruire pace... un atto inutile per via degli sguardi del mondo... abituati, distratti o stornati da nuove tragedie.
Dobbiamo a tutti i costi avere cura della mostra democrazia, questo possiamo e dovremo fare, anche a favore delle piccole vite di cui parli.
Grazie.
PER SARI vite spezzate per falsi valori. Hai ragione è fondamentale proteggere la democrazia e la libertà.
Due grandissimi problemi di oggi, DAniele.
Vite che valgono nulla e la fame.
Dare a queti bambini la possibilità di un domani migliore dopo aver riempito loro lo stomaco.
Dare loro un'immagine chiara di cosa è buono e cosa no.
Spiegare che uccidere non è giusto nè buono e chi lo fa è un assassino e non un martire. Al di là di ogni religione.
Sei un grande!
PER PATRICIA concordo con te in pieno e sarebbe giusto che questo accadesse anche con l'aiuto dei governi occidentali invece questi ultimi hanno scatenato il fanatismo islamico che già covava in quei popoli.
Non ho mai pensato che fosse la fame a spingere uno a diventare kamikaze.
Ho imparato qualcosa di nuovo .
Arrivare ad uccidersi ed uccidere piuttosto che soffrire la fame.....non è proprio da eroi.
Pensavo che il fanatismo islamico fosse inculcato in altra maniera ..con l’utilizzo di droghe ad esempio , ne ho sentito parlare molto.
O chi usa con vigliaccheria i bambini imbottiti di esplosivo e lanciati contro il diavolo occidentale .
PER MAX per l'inculcare certe idee fin da piccoli ci sono varie tecniche ma è chiaro che se cadi in quelle tentazioni è perché la fame porta alla disperazione
"We can be heroes... just for one day" Non si accorgono che la vera epicità consiste a vivere ogni giorno?
PODI-.
Ci devono essere complesse e maligne manipolazioni mentali.
Non credo che muiono sentendosi eroi, almeno non tutti.
Pongono sempicemente fine alle loro sofferenza immolandosi per la loro famiglia che viene pagata e forse anche per Un senso religioso.
PER PODI purtroppo no ma non hanno tutti i torti quando la vita è un inferno.
PER NEUTRINA Vero molti lo fanno perché poi la loro famiglia sarà ben ricompensata ma a quale prezzo...
Certo che nelle operazioni di "pacificazione" fatte dall'occidente in Iraq, Libia e Afghanistan qualcosa non ha funzionato di brutto... Mi spiace doverlo dire, ma non sono per niente sicuro che la Siria, col riconfermato Hassad al potere grazie a Putin, sia messa peggio...
Questi versi fanno tanto riflettere, non si può morire per fame, figuriamoci per falsi ideali.
Sereno pomeriggio.
PER ARIANO vero le operazioni occidentali in quelle aree hanno fatto solo danni.
PER CAVALIERE Verissimo e fa male vedere che a volte le due cause si uniscono provocando ancora più danni.
Si puo' discutere ore sulle motivazioni dei kamikaze, resta il fatto che le assurde e drammatiche condizioni di vita imposte da un oppressore sono un terreno molto fertile e giustificato per l'odio.
PER MARCAVAL Concordo anche se la presenza di un oppressore stimola un odio già latente
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