IL SEGMENTO
Ho dodici anni
La strada come palestra di vita
Vivo a Scampia
E così sia.
Sono come una penna
Unisco il punto A col punto B
Li collego
Li faccio comunicare
Scambiare
Commerciare.
Ho già una pistola
Mi pagano abbastanza bene
Soldi
Soldi veri
Con me non possono fare i furbi
Io non sono come altri miei coetanei
Pagati con una parte della merda che trasportano.
Oramai lo avrete capito
Sono quello che chiamate un corriere della droga;
Voi sarete scandalizzati ma in fondo è un lavoro come un altro
Solo meglio pagato.
Scuola? E chi ci va!
Abbandonata
Tanto se nasci qui da qui vivo non te ne vai.
Ora sono manovalanza
Ma imparo presto
Farò strada
Ed arriverò in alto.
Ieri Salvatore è stato freddato
Aveva 11 anni.
Sono i rischi del mestiere
È il prezzo di non saperti fare i cazzi tuoi
Io mi giro dall'altra parte e tiro dritto.
Qui da noi non esiste l'infanzia
Si cresce in fretta
Si diventa adulti in tenera età
È così che si sopravvive
E voi non fate i moralisti dalla faccia pulita
Voi vi commuovete
Vomitando lacrime da coccodrillo
Ma poi vorrei vedervi adottare o solo aiutare uno di noi
Scappereste tutti alla velocità della luce
Questo quando non siete i primi acquirenti di questo schifo
Che io mi limito a consegnare.
Ed allora state nei vostri quartieri dorati
E non mi scassate il cazzo
Ho da fare
Il lavoro mi aspetta
Dal punto A al punto B
E dal punto B di ritorno al punto A
E poi la ricompensa.
Poi la sera ritorno a casa
In quel tugurio con ratti e scarafaggi
E mia mamma
Sola
Con altri tre miei fratelli più piccoli da crescere
Tutti quanti segnati da uno stesso futuro.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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20 commenti:
La droga è una grande emergenza. Tu ti sei soffermato nello specifico su una (grande) parte del problema, ma la manovalanza è massiccia in ogni parte d'Italia. Le periferie sono in mano agli spacciatori (che spesso fanno le guerre e i regolamenti di conti, sommando degrado a violenza).
Ma è lapalissiano dire che c'è tanta offerta, quando c'è tanta domanda...
PER RICCARDO certo la droga si vende in ogni periferia italiana e purtroppo hai ragione, esiste tanta offerta perché c'è tanta domanda.
E pensare che poi c'è chi tende ad idolatrare questi ragazzi. Forse in parte è colpa della tv e dei messaggi sbagliati che lascia trapelare.
Dovrebbe, infatti, puntare l'obiettivo sul degrado, sui topi, sulle morti premature, proprio come hai fatto tu.
A proposito, la poesia che ti ho "rubato" sarà online domani.
Grazie ancora e buon inizio di settimana.
PER CLAUDIA In parte è colpa della TV ma questa non fa altro che riportare questa situazione nella quale questi ragazzi si sentono forti. Certo se poi tutte queste serie TV mettessero l'accento anche sul ddegrado forse darebbero un messaggio diverso. Ma sai com'è si deve fare audience...
Domani passerò da te con grande emozione.
In Africa i bambini muoiono di fame e non sono vaccinati, qui la nostra piaga è lo spaccio della droga e la mafia usa i bambini.
Due piaghe da cui mi sembra improbabile poter guarire.
Cri
PER CRSTIANA: se ne può uscire se lo Stato mostra concretamente la sua presenza in quei territori ed offre a quei ragazzi opportunità di studio e lavoro.
Il problema è la mentalità. Questi bambini (certi bambini, per citare il titolo di un film che parla di questa piaga) sono fieri di far parte di questo sistema.
Non credere che siano disillusi o arresi, del tipo: tanto muori presto, non serve studiare. Loro sono marci già da subito, irrecuperabili.
Moz-
PER MOZ: penso però che quel loro essere "irrecuperabili" sia figlio dell'ambiente, della sensazione che solo con quella strada ci si fa… strada e di un'aria che si respira in quei luoghi, marcia e criminale.
Spesso le periferie sono dimenticate, nei tuoi versi hai citato Scampia, sono sorti gruppi di volontari e centri sociali in questi anni, che lottano per recuperare i ragazzi dalla strada.
Sereno pomeriggio.
PER CAVALIERE: lo so, avevo visto un servizio in tv, per fortuna qualcosa si muove ma lo Stato è sempre assente.
Grave e grande problema, quello della droga.
Portato da cosa? Miseria? Certo! Mancata presenza dello STato? Certo! Modellii negativi idealizzati fino a farli diventare eroi? Senz'altro.
La mafiua offre lavoro e paga e protegge. Se muore uno dei suoi aiuta i familiari.
Lo stato non lo fa ma nemmeno offre possibilità pper uscire da questo girone infernale. E se le offre, le voglioo accettare?
PER PATRICIA: Hai detto bene la mafia offre lavoro, paga e protegge. È una organizzazione infida che per avere quello che vuole dà anche qualcosa in cambio. Lo Stato è assente e non aiuta quelle famiglie.
Una poesia di quelle durissime che è un accusa alla società, dove un ragazzino dentro di se sente il cuore sanguinargli perchè mai potrà avere la fortuna di vivere una fanciullezza normale perché quelli nati all'inferno devono crepare nella disperazione e la miseria. H la pistola fumante come documento di riconoscimento ha l'obbigo di ammazzare o di essere ammazzato altro non può che quello, non ha tempo di crescere, deve morire ammazzato in un vicolo fetuso, niente altro.
PER VINCENZO: una disamina emotivamente lucidissima che ancora una volta fa centro e mi tocca nel profondo. Hai perfettamente sentito le emozioni di quel ragazzino e la triste realtà dell'ambiente in cui vive.
Poche parole , Daniele , la tua poesia così cruda e veritiera mi ha fatto molto male "dentro".
Sì , sapevo di quel che succede a Scampia e altrove ma le tue parole sono sconvolgenti.
Buona giornata . Laura
PER LAURA: grazie Laura, le tue parole mi onorano moltissimo e significano che hai sentito e compreso il loro forte messaggio.
Complimenti Daniele! Drammatica ma sempre molto reale.
PER MARCAVAL:ti ringrazio
E pensa che con Gomorra (parlo della serie tv che è alla 4 stagione) quasi quasi le figure di questi ragazzetti e i camorristi stessi sono diventati degli eroi! Che vergogna, che manipolazione e solo per far soldi... Soldi chiamano soldi che chiamano soldi e la merda del mondo aumenta.
PER IRENE: non ho mai voluto vedere quella serie forse anche per questa ragione.
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