IL CIRCO DEGLI ORRORI
Brevetti di vita
Ortaggi ostaggi
Multinazionali rapiscono il nostro cibo
Sequestrano la nostra vita
Recintano le nostre fonti di sostentamento
Dentro mura fatte di contratti e cemento.
Ma lo spettacolo non é finito
Continua ininterrotto
Senza soste
"Prego Signori, accomodatevi!"
Qualunque cosa accada
Il Baraccone non si ferma
Il Circo degli Orrori non dà tregua
E come un autobus impazzito, non arresta la sua corsa.
Due occhi soli
Cercano luce di salvezza
Mad dreams
Infect lonely hearts
Addicted Dreams
Kill loveless and affected souls
E su quella pedana
Di sabbia e di sangue
Tuba, pantaloni grassi, baffi finti ed unti
Presentano la prossima attrazione
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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30 commenti:
Il baraccone non si ferma ma sta andando verso una graduale degenerazione, in continuo fermento entropico.
PER GIANNA: purtroppo i segnali sembrano convergere tutti in quella direzione.
Nel mio piccolo spazio di persona comune, resisto. Compero da chi mi offre cibo a km zero e adotto piccoli artigiani snobbando le catene che offrono merce a meno prezzo, sì, ma di meno valore.
Sempre attento e vigile: grazie.
PER SARI: giusto comportamento il tuo, da seguire.
Ho la fortuna di poter mangiare la frutta e la verdura dell'orto di mia nonna, ma tutto il resto, no comment.
Ci tocca avvelenarci per sopravvivere.
PER CLAUDIA: non sappiamo mai veramente cosa mangiamo
Sì, il mondo è un gioco multinazionale ed è sempre peggio.
Ma possiamo anche sempre avere qualcosa di sano, in piccolo.
Moz-
PER MOZ; concordo con te anche se questa ricerca è sempre molto difficile, difficile non vuol dire però arrendersi e desistere dal farla.
Diceva mia nonna: moriremo avvelenati!
PER PINO: lungimirante tua nonna...
Una triste realtà dei nostri giorni.
Saluti a presto.
PER CAVALIERE; purtroppo hai ragione
La tua è sempre un'attenta e lucida analisi della nostra realtà dove le grandi catene la fanno da padrone. A causa di problemi di salute, cerco di stare più attenta di prima a ciò che mangio, leggo sempre le etichette e cerco di comprare prodotti bio, preferisco cibi il meno elaborati possibili, cibi che posso cucinare io, in modo molto semplice e spero di fare bene.
Nella mia zona ci sono molte piccole imprese artigiane che vendono prodotti loro, anche questo è un modo per star più sicuri. Saluti.
PER MIRTILLO: ti faccio i miei complimenti per essere molto attenta e preparata su questa tematica.
Noi condiamo pasta e minestroni col PARMESAN. Credo che lascino essiccare la crosta di chissà quale formaggio. Una volta grattuggiata puzza come i calzettoni degli alpini dopo una marcia in montagna. Ci siamo, devono pensare, e in fin dei conti il sapore stomachevole di quella roba si perde tra tutte le puzze che ci rifilano. Siamo diventati come maiali: mangiamo tutto riempiendo la panza ma senza gustare più niente. E va sempre peggio. E non parliamo dei vini per carità di patria.
PER VINCENZO: vero, siamo sempre più circondati da alimenti di "plastica"ma forse sta nascendo anche una cultura più attenta al cosa si mangia e dove lo si acquista.
Schiavi del profitto, di in mondo affarista senza scrupoli che opera indisturbato senza autentiche opposizioni. Sono demoralizzato
PER SERGENTE ELIAS: comprendo bene il tuo stato d'animo.
Mia figlia che vive all'estero , mangia solo prodotti Bio , pochissima carne e bianca .
Con il suo compagno , hanno affittato un orticello e , a fine settimana coltivano Bio.
Qui i negozi Bio sono rari . A mio parere , troppo costosi e...non ti danno nessuna
garanzia che siano davvero Bio . Come rimpiango i negozi famigliari del mio paese che
dall'orto andavano direttamente al negozio , compresi carni e salumi dei contadini .
PER LAURA: le difficoltà sono tante ma credo che amache da noi i prodotti bio stiano prendendo piede anche se è vero sono ancora un po' troppo cari.
Quando torno a casa dai miei genitori, ho ancora la possibilità di mangiare cose naturali e sane.
Hanno un sapore che riconosco, lo stesso di quando ero bambina.
Ma tutto questo sta sparendo perché siamo in balia di esseri spregevoli che ci stanno ammazzando.
Silenziosamente e noi a capo chino.
Io cerco di stare attenta a quel che compro, ma nella grande distribuzione è tutto molto difficile.
Un abbraccio caro Daniele.
PERE MARIELLA: quel sapore lo stiamo perdendo purtroppo ma dobbiamo continuare a cercarlo ed a pretenderlo.
Ho ricevuto in regalo una piantina di pomodoro da seme autoctono siciliano. E sopravvissuta dandomi tre pomodori speciali di sapore e consistenza. Un assaggio e soprattutto i semi che conservo per il prossimo anno. Come me altre persone l'hanno ricevuta e quindi dei pomodori siciliani che nulla hanno a che fare con la monsanto si stanno diffondendo. È una lotta impari, però si lotta! Non vedo l'ora di arrivare al prossimo anno per vedere lo sviluppo dei semi preziosi. Non voglio accennare ai veleni che vedo irrorare nei vigneti e che il vento porta dentro le case, per cui devo vigilare se voglio tenere le finestre aperte...ora vendemmiano
Un coltivatore, mi ha riferito dell'abbondanza dei raccolti e siccome l'EU ha stabilito le quote, molti quintali di uva in esubero verranno seppelliti nei vigneti...quanto antiparassitario sprecato!!!
Viviamo nei veleni e nella follia di scelte politiche scellerate.
Nonostante tutto ciò auguro una buona giornata.
Un abbraccio
Nou
Quello alimentare è un baraccone che fa paura anche a me. A cominciare dalle coltivazioni massive per poi passare agli allevamenti che se ci entri dentro ti spaventi.
Vien voglia di mangiare e comprare il meno possibile.
PER NOU : bellissima questa idea, bellissima e salutare. Purtroppo non posso che condividere la tua disamina soprattutto in relazione a certi ordini imposti dall'UE. E' una lotta impari ma va continuata.
PER LA DAMA BIANCA: vero, soprattutto preoccupa quello che sulle coltivazioni spruzzano oltre al rischio ogm magari non dichiarato.
Come conservare la speranza in un mondo così eterodiretto, schiavo del profitto, incurante del benessere vero di tutte le creature? Grazie sempre delle tue riflessioni poetiche.
PER MARIA: in effetti è dura, ma si deve tentare di non perderla per avere la forza di lottare ancora.
Cantava Renato Zero "il baraccone prosegue la via, facce truccate di malinconia"..
Una volta era malinconia Ora è anche rabbia, disgusto, irritazione.
Soldi.. argent. money.. ecco cosa muove le persone ormai e degli altri chissene...
PER PATRICIA: hai ragione, anzi è peggio non solo esiste indifferenza verso il prossimo ma per il denaro ed il potere si è pronti anche a schiacciarlo senza pietà e non sempre solo in senso metaforico.
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