Guerre etniche in Congo ma in realtà sono guerre per conquistare per conto di multinazionali cinesi, malesi e thailandesi, miniere di cobalto col quale si fanno le batterie al litio per i nostri smartphone.
Ora non accetto sentire dire che chi ha uno smartphone debba sentirsi colpevole, ma invece si deve denunciare questo stato di cose affinchè si possa sperare che certi interessi squallidi vengano contrastati e che bambini di sei anni non debbano scendere in profondità o setacciare la ghiaia per trovare il cobalto a mani nude, o per essere più chiari per fare in modo che questi bambini vadano a scuola e si divertano, vivendo un'infanzia come si deve.
Per fare questo si dovrebbe far cessare anche la guerra civile in Congo che già dura da undici anni, e magari vietare la vendita di armi in quei paesi...
Magari quando si parla di ridurre l'immigrazione clandestina, sarebbe davvero il caso di farli stare meglio a casa loro, a cominciare dai bambini, e combattendo questo sfruttamento senza regole che multinazionali mondiali continuano a perseguire nel disinteresse generale o forse è più corretto dire nell'interesse di tutti coloro i quali fanno del principio "comprare materie prime a prezzi più bassi, abbassando il costo del lavoro" un mantra economico indissolubile.
E l'ONU sta a guardare, as usual.
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24 commenti:
Finché continueremo ad essere burattini in mano alle multinazionali il mondo continuerà a girare capovolto, con noi sempre più sul fondo melmoso. Se ho letto bene il 7% di questa nostra società (minusolo obbligatorio) possiede il 94% dei capitali globali.
Di cosa vogliamo parlare? L'andazzo è ridurre il 7 al 5% portando quel 94 al 97%, se basterà.
Allora dovremmo io e te Daniele mettere su una manifattura di pezze da mettere sulle chiappe per rabberciare e coprire almeno il lato B, molto sensibile al caldo e al freddo. Chissà, dato il fabbisogno mondiale, che non si riesca ad agganciarci a quel 5%?
PER VINCENZO: la tua proposta commerciale è allettante anche perché temo davvero che presto ci sarà richiesta di quella merce sul mercato ed allora anticipiamoli. Sarcasmo a parte, è vero, sembra proprio che vogliano sempre più creare altri poveri a loro esclusivo profitto e vantaggio. Mi chiedo solo quando saremo il 99% di poveri loro come riusciranno ad arricchirsi ulteriormente? A meno che il progetto sia più ampio.
La denuncia ci sta tutta, però purtroppo quella dell'Africa è una questioner lunghissima e non penso si risolverà mai finché le multinazionali e ricchi africani (e ce ne sono) faranno ciò che vogliono senza che nessuno li fermi.
Un abbraccio!
PER FRANCESCA: hai ragione purtroppo, la speranza è che certi organismi (ed anche noi nel piccolo) possano fare pressioni per cercare di cambiare questo stato di cose.
Troppo sfruttamento in questo mondo.
Saluti a presto.
PER CAVALIERE: è troppo e non risparmia nessuno neanche i bambini.
Ecco secondo me il paradosso è proprio questo: chi dovrebbe fare qualcosa se ne sta con le mani in mano e poi mandano in onda pubblicità piene di ansia con bambini che stanno male come se noi "gente normale che vive in paesi più ricchi" potesse fare qualcosa.
Premetto col dire che la ricchezza non è uguale per tutti nemmeno qui, dunque?
Bello anche questo post, come tutti i tuoi post :-)
Kiss kiss kiss
PER LUCREZIA Grazie Per i complimenti ne sono onorato. Venendo al tuo commento hai messo l'indice sulla piaga. Chi potrebbe fermare tutto questo è proprio chi non ne ha intenzione ma noi nel nostra piccolo nom dobbiamo accettare queste cose in silenzio.
Baci :-))))
Son pienamente d'accordo caro Daniele... bisogna combattere lo sfruttamento della mano d'opera minorile, fare politiche di tutela della salute e della persona. La Pplitica italiana, quella europea e le organizzazioni internazionali latitano ed è loro la responsabilità di tutto quanto.
PER SERGENTE ELIAS concordo con te pienamente
Nulla da aggiungere a quanto hai scrittotu. Chapeau!
PER PATRICIA Ti ringrazio
PER SERGENTE ELIAS concordo con te in toto
PER PATRICIA Ti ringrazio
Credo che abbiamo ben poca roba indosso, o sulla scrivania, di uso quotidiano, che non incida negativamente su una grossa fetta di pianeta.
Soluzioni, oltre la ferma denuncia? Ne vedo poche. Pochissime.
Noi ci indigniamo, e non contiamo nulla. Il preoccupante è che anche chi conterebbe qualcosa non fa nulla di concreto. Di trascinante. Di coinvolgente.
(si.. ce l'ho con papa Francesco...)
PER FRANCO non posso che darti ragione purtroppo. Noi possiamo solo denunciare
L'estrazione del cobalto è un’industria concentrata sullo sfruttamento del lavoro minorile perché nel processo lavorativo i bambini possono intrufolarsi in cunicoli minuscoli scavati nei letti fluviali. Un’elite ristretta ha fatto una fortuna, mentre chi raschia il minerale da miniere improvvisate vive nella disperazione. C’è una manciata di persone molto ricche, e il resto non ha nulla. E' il capitalismo e lo sfruttamento del lavoro minorile è una condizione del capitalismo. Un report di Amnesty Intenational, già nel 2016, aveva dimostrato che i colossi della tecnologia non eseguono i dovuti controlli sullo sfruttamento del lavoro minorile. Ma sembra che certe denunce non abbiano seguito. Noi da parte nostra possiamo solo parlarne e sperare in una massima diffusione, ma l'impotenza che ne deriva è frustrante.
PER GIANNA Un commento che condivido. Hai fatto una ottima analisi ma credo sia necessario che Amnesty e chiunque possa debba mettere pressione per cambiare questa vergogna.
E' una vera grande vergogna che al giorno d'oggi esistano ancora certi tipi di sfruttamento che oltre ad essere illegali potrebbero essere definiti come sette/ottocenteschi . . . . .
Bisogna sicuramente denunciare ad alta voce la cosa sperando che si possa bloccare questo orribile modo di fare soldi
Condivido la tua visione della situazione buona domenica
PER ARWEN ELFA: Ti ringrazio, condivido con te che non si possa stare in silenzio, se lo si fa è come essere complici in modo omertoso di questa schifosa realtà. Buona domenica anche a te :-)))
Cobalto o non cobalto (ho letto che dovrebbe essere per le auto elettriche, non c'entra niente con le batterie dello smartphone), sono d'accordo con te quando dici che la situazione in paesi come il Congo deve cambiare.
Il modo migliore per aiutarli è però in casa loro e questo non significa che devono restare passivi aspettandosi continuamente aiuto da parte degli altri paesi.
Se non fanno loro il primo passo, gli aiuti che ricevono sono del tutto inutili.
Un saluto!
PER OFELIA: il servizio di sky tg 24 ed anche il mio link hanno chiaramente detto che il cobalto serve per le batterie al litio di cellulari, portatili ecc… Cmq il problema è anche che ci sono governi comprati dai soldi di queste multinazionali.
L'Africa continua ad essere solo sfruttata e mai niente viene veramente fatto per aiutare un vero sviluppo.
PER MARCAVAL; verissimo, ed anche a molte persone sembra andare bene così perché intanto non si tratta dei loro figli.
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