Premesso che l'arte non ha confini e che quindi per me non esistono preferenze di bandiera né in un senso (quello dell'esterofilia a tutti i costi) né in quello opposto, trovo questo decreto di Franceschini patetico e se vogliamo visto l'obbligo che sancisce, anche un po' censorio e fascista.
Cmq detto questo, spingere il Cinema Italiano con l'obbligo di trasmetterlo di più in prima serata per tutti (per maggiori dettagli andate QUI) è assurdo.
E poi quale cinema italiano? Quello di Vanzina o di Pieraccioni (che tra l'altro ahimè problemi di incasso non ne hanno purtroppo?) o invece quello di Genovese o di registi italiani anche più impegnati?
Questo lo dico anche perché a tal riguardo poi si dovrebbe aprire il vaso di Pandora sui contributi ai film per motivi legati all'aspetto culturale del film stesso… Report tempo fa aveva mostrato, ma me ne ero accorto anch'io, come certi film anche dei Vanzina godessero e godano ancora adesso di questa marea di denaro per motivi culturali.
Cmq tornando al tema del post ed abbandonando questa piccola digressione, devo in conclusione rilevare che il cinema Italiano se non è all'altezza allora lo si spinge per decreto...
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14 commenti:
Non ho nulla contro i film dei Vanzina (in molti associano i vari Natale a/sul/nel a loro, ma non sono loro), premesso che alcuni sono effettivamente brutti, altri sono buoni film di commedia all'italiana (penso a Vacanze di Natale, che è anche molto importante nella cinematografia italica).
Bisognerebbe tornare alla concezione anni '70 del cinema italiano: i film nazionalpopolari servono, e servono soprattutto a incassare: con quei soldi si possono produrre film molto più alti e culturalmente validi.
Cinema in tv? Perché no? Manca da troppo tempo e forse potrebbe essere la rinascita di un qualcosa in cui eravamo maestri (specie nei sottogeneri!) e che ora langue.
Pieraccioni mai piaciuto XD
Moz-
PER MOZ: per commedie all'italiana io sono più per quelle di Genovese come "Perfetti Sconosciuti". Il cinema già c'è anche quello italiano, forse non fa audience ma non è uniformando i palinsesti che otterranno risultati migliori.
Forse i Vanzina e i loro simili sono entrati nel Gotha del cinema italiano di livello (e finanziato) in ossequio a quel principio tossico che circola da qualche decennio, per il quale tutto è barattabile, vendibile e soprattutto ricollocabile in alto, in tema di cultura.
L'imperativo è di recuperare tutto, anche la monnezza, e dargli posto, possibilmente in prima fila.
E se tu non sei convinto è un problema tuo.
PRE SABINA K: è questo il punto non deve restare un problema mio o tuo ma di tutti. Ma forse non esiste più neanche un filo di speranza che le cose cambino...
Il film italiano deve essere promosso attraverso la qualità, in passato ci sono stati grandi film nati in Italia e conosciuti a livello mondiale, quindi non è impossibile ritornare ai fasti di un tempo.
Saluti a presto.
PER CAVALIERE: giustissimo.
Questa volta passo per un saluto soltanto Daniele.
Sinceramente non guardiamo mai la tivù. Fa da soprammobile il televisore.
Posso solo dire che per me i film si dovrebbero dividere in belli o brutti. Che poi siano italiani americani o vietnamiti non importa.
Finchè si parla dei film di Rossellini e simili parliamo di un tipo di cinema ma se parliamo dei vari cinepanettoni non so ma forse è meglio nemmeno trasmetterli. Poi possono esserci registi e attori validissimi ma in materia sono decisamente ignorante
Le solite leggi fascistoidi dici tu. Io le definirei alla cazzo di cane.
Con la parabola prendo tutti i canali italiani, rai, mediaset, la sette e perfino San Marino.
Ho un perfetto e modernissimo receiver con cui mi è stato consegnato un meraviglioso comando a distanza. È il mio dio. Lo uso con estrema frequenza in questi ultimi tempi durante le solite melense serate dei "Porca a Porca" e dei programmi deficienti dei vari fazio, bonolis e compagni, soprattutto quelli in cui compaiono il faccione già inflaccidito del matteo cazzaro d'Italia e della sua sirena elena maria frattaglie senza sale.
I film italiani di un certo impegno sociale e culturale mi risulta che non approdino mai o quasi mai sul piccolo schermo TV, ma solo quelle stupidissime commediole alla nostrana che fanno solo il solletico alle vecchiette sdentate.
Ottimi alcuni films su SKY e quando arrivano me li vedo tutti. D'altra parte se l'esimio ministro franceschini capisse realmente qualcosa lo farebbe vedere a Pompei, tanto per dirne una.
Avrai notato che certi nomi propri non ho degnato della maiuscola. Non sono errori di battuta, perché se veramente potessi "battere" qualcosa sopra batterei sulle loro capocce con una mazza da baseball.
Ciao Daniele.
PER PATRICIA: infatti il punto è proprio quello, imporre film di bandiera e tra l'altro molto probabilmente che neanche meritano tutta questa attenzione
PER VINCENZO: infatti su Sky arriva tutto e spesso ci sono film interessanti che se non ho già visto al cinema vedo volentieri anch'io in tv. Per il resto hai detto bene tu, Fransceschini avrebbe da fare di meglio per salvaguardare altro: Pompei, come hai scritti tu giustamente, docet.
A me, più che maggior cinema italiano in televisione, piacerebbe vedere cinema italiano più variegato al cinema.
Non se ne può più, sempre commedie, commedie, commedie, commedie... e per staccare qualche intellettualissimo e pesantissimo film per cinefili snob.
L'ultimo film non-commedia e non-"quanto-sono-bravo-ad-annoiare-la-massa" che ho visto è stato "Lo chiamavano Jeeg Robot", prima ancora "A.C.A.B".
Vedo dai trailer che qualcosa si sta muovendo, provano con un thriller, vedremo se il cinema nazionale riuscirà a uscire dal circolo chiuso della commedia per la massa e del mattone per l'elite.
PER ARIANO: condivido il tuo punto di vista. PS: se per thriller intendi "Monllith" l'ho visto in anteprima è una boiata pazzesca!
Mi riferivo più a "La ragazza nella nebbia" che deve ancora uscire. Magari sarà una boiata pure questa, ma almeno apprezzo il tentativo di non girare la "solita" commedia.
PER ARIANO non lo conosco quindi auspico sia invece interessante
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