L'eco dei fatti in Cataluña sui social sembra essersi spenta ma la questione va avanti. Ora nonostante il tentativo di Puigdemont di aprire un dialogo, Madrid, o meglio Rajoi, è intransigente e sembra che sia intenzionato a commissariare l'aspirante Stato Catalano.
Io sono per un dialogo che accolga anche delle richieste importanti catalane, trovo assurdo andare ad un traumatico braccio di ferro, ma se il governo Spagnolo fosse intenzionato a proseguire su questo percorso, usasse la forza o cmq mantenessse il polso fermo e rigido io so già da che parte starò.
E voi che opinione avete?
Questa, in caso Rajoi si ostinasse a negare un dialogo tra le parti, sarebbe la mia…
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34 commenti:
I catalani hanno sbagliato ad andare a muso duro contro la stessa Costituzione spagnola, e vabbe'; però da lì a classificarlo come "colpo di stato" e reprimerlo con la forza bruta ce ne passa! Un primo ministro(*) un po' più ragionevole avrebbe cercato di mettersi intorno a un tavolo coi catalani, che sono dispostissimi a farlo; quel franchista fatto e rifinito invece cerca solo la scusa per usare la violenza. Mi sa che lì si arriverà alla guerra civile.
(*)no, premierrrrrrrr non esiste in nessuna lingua; perfino gli inglesi hanno il "prime minister", mentre i francesi hanno il "premier ministre" con le parole, appunto, pronunciate alla francese, non all'itanglese/farlocchese usato dai nostri politicanti da strapazzo.
PER DUM: hai centrato il punto, dal governo centrale spagnolo, segnatamente da Rajoi, si mostra un comportamento rigido e violento che non ha scusanti. Il dialogo permetterebbe di arrivare facilmente ad una soluzione che accontenterebbe entrambe le parti.
Io spero fortemente che il governo spagnolo non voglia andare ad una deriva così feroce, per non dire franchista.
Hanno violato la costituzione entrambi ma il colpo di stato lo farebbe Rajoi se applicasse l'articolo 155. Perchè l'articolo 155 non dice di sciogliere un parlamento DEMOCRATICAMENTE eletto come quello della Catalogna, defenestrare tutti i capi del gabinetto ed indire nuove elezioni, ma solo dice di aiutare a mettere le cose in ordine in caso di disordine dovuto a varie circostanze. E non parla di esercito da inviare o di feroci membri della in Spagna temutisima Guardia Civil. Sciogliere parlamenti e buttare gente in galera lo ha fatto il Franchismo, e qui cade il somaro. Che cosa fa il re? Cosa avrebbe fatto suo padre, che -non lo dimentichiamo- fu chiamato al regno da Franco in persona? Io penso che avrebbe fatto da paciere e non si sarebbe schierato a favore di Rajoi.
Ho paura che il Parlamento catalano dichiari in settimana l'indipendenza e che Rajoi faccia immediatamente arrestare il Presidente catalano ed il suo governo. Potrebbe finire male.
PER SABINA: lo spero anch'io ma la situazione non è delle migliori.
PER VINCENZO: temo anch'io che se Rajoi non mette giudizio e non si siede ad un tavolo per trattare, la situazione possa seriamente degenerare. Diciamo che l'indifferenza e la quasi assenza di condanna dell'UE non aiuta i Catalani a poter ottenere di poter imbastire una trattativa e quindi aprire un dialogo.
Sarei per il dialogo. Al di là del muso duro catalano e della repressione spagnola.
Non so perché si è arrivati a questo.
Moz-
PER MOZ: perché entrambe le parti non hanno pensato di trattare prima. Ora lo strappo c'à stato ma si deve cmq dialogare per evitare il peggio. Speriamo che Rajoi lo capisca e soprattutto abbia intenzione di farlo.
Sicuramente auspico che vi possa essere il dialogo. Ho un'amica che abita a Barcellona e lei è molto scettica su questo...pensa di abbandonare la città.
Mi sembra assurdo che si sia arrivati a questa situazione. Io sono per il dialogo, sempre !!!Un saluto
La Catalogna gode già di una grande autonomia, tra l'altro è dotata anche di una propria polizia e di una propria lingua.
Non ho mai amato i movimenti separatisti, specie quelli basati soprattutto su ragioni economiche e trovo egoistico rinnegare l'appartenenza ad uno Stato dopo più di 500 anni.
Trovo giusto che Madrid applichi la Costituzione. Certamente è necessario un canale diplomatico che possa vedere un'indipendenza anche più allargata , ma sempre in maniera nazionalistica.Lo spaurracchio di una guerra civile è inimmaginabile.
PER NOU: spero che la tua amica possa non dover abbandonare la sua terra.
PER MIRTILLO\4; anch'io ma la vedo dura.
PER CRISTIANA: in realtà negli ultimi anni questa autonomia è sempre più stata soffocata e questo spiega come mai i Catalani hanno voluto questo referendum.
Non conosco a fondo il motivo del costante desiderio della Catalogna di indipendenza - (non ho mai studiato a fondo la questione) ma in un modo o nell'altro non si sono mai sentiti pienamente spagnoli quindi credo che la Spagna non abbia molta scelta. Il modo più indolore di procedere probabilmente sarebbe quello che hai detto tu Daniele il dialogo in questi casi ceedo sia fondamentale. Bisogna solo vedere fino a quanto i Catalani siano disposi al dialogo.In ogni caso la vedo una situazione aruda
PER ARWEN ELFA: loro sono disposti al dialogo lo hanno anche dichiarato, è Rajoi che mantiene un atteggiamento rigido ed inflessibile.
Io sono contraria ai movimenti separatisti che potrebbero affondare un'idea d'Europa che già barcolla.
Ho già detto sul tuo blog cosa penso di questa presa di posizione Catalana, antidemocratica oltre che incostituzionale.
Spero sinceramente che si arrivi ad una soluzione il più indolore possibile.
Poi, lasciamo stare il fantasma di Franco e i franchisti che con tutta questa storia c'entrano poco.
PER MARIELLA: Diventare Catalogna non vorrebbe dire non essere disposti ad essere parte dell'UE per quanto poi l'UE così come è ora non è certo rispettosa di quella che nacque a Roma con l'intenzione di un'Europa dei popoli. Spero anch'io che si arrivi ad una soluzione attraverso il dialogo.
Da Genova 2001 in poi, sappiamo che lo stato centrale, se vede toccati i propri interessi, interviene in modo duro. Qui la destra al governo, con il sostegno anche dei socialisti sempre più vergognosi, sta andando allo scontro duro. Non è detto riesca a vincere, anzi, potrebbe ottenere il contrario di quello che desidera ...
PER ALLIGATORE: vero, l'esito di uno scontro potrebbe anche non vedere la vittoria scontata del più forte ma a quale altissimo prezzo di vite umane...
Sicuramente il dialogo viene prima di tutto, ma il governo centrale ha preso posizioni degne del peggior franchismo.
Saluti a presto.
PER CAVLIERE: concordo con te ed è proprio questa presa di posizione così intransigente che mi preoccupa.
Quella della Cataluna (mi si perdoni la tilde che non c'è per ragioni di tastiera) è una storia lunga, pre franchista e pre costituzionale là dove bisogna ricordare che la Costituzione spagnola non si è mai ripulita dell'influenza del Generalissimo e di una famiglia reale spinta sul trono proprio dal dittatore.
A parte questo, che la Spagna pensi alla Spagna, noi italiani dovremmo preoccuparci del nostro paese che facciamo sempre andare a rotoli.
Un abbraccio.
PERE FRANCESCA: Credo che questa sia una situazione di rilevanza globale e che osservare questo perpetrarsi di una linea intransigente invece di un'apertura al dialogo è preoccupante. Il nostro Paese è allo sbando da tempo e precipita sempre di più ma questa è un'altra triste storia.
Contraccambio l'abbraccio.
Prima di tutto credo che l'indipendenza della Catalogna comporterebbe per la stessa gravi problemi economici e politici. STato indipendente? Ok ma sarà riconosciuto dall'Europa automaticamente o dovrà far domanda per entrare? E in tal caso, secondo voi la Spagna direbbe ma sì, accettiamola? Ho i mmiei dubbi
Poi, Ambasciate e ambasciatori, nuova Costituzione, nuovo governo, nuovi politici (che litigheranno come non hanno mai fatto prima)... insomma. Per la CAtalogna la vedrei veramente dura.
Un dialogo, una tavola rotonda alla re Artù sarebbe stata la cosa migliore. Ma si sa che al giorno d'oggi son tutti per parlare e nessuno per ascoltare. RAjoi poi, mi pare un delfino del caudillo...
Guerra civile? Sì, probabilmente e mi dispiace tanto! Per tutti e soprattutto per i catalani che ne pagheranno le conseguenze peggiori
PER PATRICIA: è da anni che il Governo centrale Spagnolo tira la corda e per questo si è arrivati a tanto. Dura o no cmq l'autodeterminazione dei popoli dovrà pur ancora valere qualcosa. Certo la soluzione migliore sarebbe trovare un accordo seduti intorno ad un tavolo ma Rajoi sembra non sentirci molto da questo punto di vista.
Una situazione che non comprendo da entrambi le parti ci vuole secondo me un negoziatore, fare finta che non è successo nulla è la cosa peggiore per entrambi
PER CARMINE: concordo con te in toto.
Io credo che quando l'identità culturale è troppo forte, si arriva sempre alla separazione. Speriamo non sfoci in guerra civile!
Non dimentichiamo che la Catalogna ha una lingua propria e una propria polizia, e una pressione fiscale che la penalizza.
PER ROSANNA; speriamo proprio per le ragioni che hai anche espresso tu che si possa evitare il peggio.
Io sono sempre per l'autodeterminazione, fermo restando che certe scelte devono essere condivise da una maggioranza qualificata (ergo: deve essere un voto in cui serve più del 50% calcolato non sui votanti ma sul totale degli elettori) e che ovviamente si hanno anche degli obblighi verso il paese di cui si fa parte (non ci può essere uno "strappo", deve esserci una trattativa che deve soddisfare entrambe le parti).
PER ARIANO: condivido che ci debba essere una trattativa ma il punto sembra che Rajoi non sia intenzionato, almeno al momento, a considerare tale ipotesi. Anche io sono per l'autodeterminazione dei popoli.
Daniele caro, non sai una cippa della Catalogna, io vivo in Spagna da anni, leggo, parlo con le persone tu ti limiti a declamare.... e trasudi metastasi ideologiche...amico caro di blog vetusti mi ha fatto piacere passare per un saluto, mi permetto semplicemente di consigliarti una certa modestia, come si puo avere opione su tutto... comprendo anche che la ginnastica grammaticale dei blog impone immettere sempre contenuti. un abbraccio
PER ANONIMO: non accetto lezioni da chi codardamente non si firma ed il prossimo commento anonimo sarà ovviamente cancellato. Peraltro credo di saperne qualcosa anch'io pur non vivendo in Spagna sempre che lei davvero viva in Spagna. Cmq è giè tanto che le abbia risposto dato che commenti anonimi ed ancor meno offensivi non sono in questo spazio accettati e lasciati.
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