Una donna dopo la nascita del secondo figlio aveva anche chiesto la chiusura delle tube affinché non potesse più rimanere incinta. Torna a casa sicura che l'ospedale locato in Sardegna abbia fatto tutto secondo quanto da lei richiesto e quindi riprende l'attività sessuale con suo marito senza però in questo caso ricorrere più ad alcun uso di contraccettivo.
Con grande sorpresa dopo un anno scopre di essere nuovamente incinta. Con suo stupore viene a sapere che l'ospedale sardo un anno prima non aveva proceduto alla chiusura delle tube. La donna intanto abortisce ma decide anche di far causa a quell'ospedale che non aveva rispettato la sua volontà.
Ora a distanza di anni il Tribunale di Cagliari, una volta smantellata la puerile difesa di una volontà non chiara della donna che peraltro aveva firmato all'epoca il consenso informato per quell'operazione, ha deciso di riconoscere alla ricorrente "«il danno non patrimoniale» per «anche la sola violazione del diritto all’autodeterminazione, pur senza correlativa lesione del diritto alla salute ricollegabile a quella violazione: infatti — scrive — il diritto alla procreazione cosciente e responsabile è certamente un diritto, normativamente riconosciuto, che trova riscontri costituzionali sia nell’art. 2 sia nell’art. 13 della Costituzione». In assenza di parametri, il giudice è ricorso a una valutazione «in via equitativa» del danno alla «delicata sfera della persona pregiudicata dall’illecito», condannando l’Azienda ospedaliera a pagare alla signora, assistita dall’avvocato Mauro Intagliata, un risarcimento di 20.000 euro."
Incredibile, non bastano i ginecologi obiettori di coscienza ora abbiamo anche dei pazzi che mentono sull'esito di un'operazione pur di impedirti di smettere di avere figli. Follia!
Ma l'Italia non è solo questa. E' anche quella di promesse vane come al solito. Parliamo della ricostruzione nelle aree terremotate (Amatrice e gli altri Paesi per capirci) che va a rilento. Potremmo affermare che il Governo sia un fan sfegatato di Tullio De Piscopo ed abbia sposato la filosofia di un andamento lento che però credo non faccia piacere né agli abitanti di quei luoghi né a noi, se ci è rimasta qualche goccia di senso civico e sensibilità nelle vene.
Casette in ritardo di mesi, macerie ancora ovunque. Insomma se, unica nota positiva, si è deciso di ricostruire dove si è perso tutto non seguendo il disastro del progetto di una New Town che gli Aquilani ben conoscono, dall'altra parte assistiamo ad un arrancare anche per problemi di burocrazia, che è a dir poco scandaloso.
E mi fermo qui per non fare un post - fiume (a proposito, anche dei fiumi e delle aree ad esse vicine e da mettere in sicurezza ci sarebbe da scrivere parecchio).
Cmq come avrete ormai capito
Ladies & Gentleman This is Italy!
23 commenti:
l'incredibile è la norma :)
buon giorno
PER ANTONYPOE: Purtroppo sembra essere sempre più così.
Mi piacerebbe che la ricostruzione andasse molto più velocemente, per rispetto verso coloro che hanno perso tutto. Un saluto
PER MIRTILLO14: è doveroso che sia così, è gente che non sa dove stare ed aspetta di tornare ad una vita dignitosa come merita.
Io incolperei quei medici, di contro, anche per omicidio (visto che sicuramente saranno contro l'aborto e lo hanno causato).
Moz-
PER MOZ: io intanto mi auguro siano radiati e che non esercitino più cosa che non ho compreso se accadrà o meno.
Poi parlano di liberìo arbitrio.... la donna avevo fatto la sua scelta. Firmto un consenso senza il quale il medico non ti opera perchè deve pararsi il didietro.
A quanto pare però il libero arbitrio è da una parte sola anche se io lo chiamerei truffa, frode o altro simile, vedi tu che sei laureato in giurisprudenza quale termine è più esatto.
Andamento lento? No, "andamento" statico.... come le pietre. Tutti fermi lì che a far qualcosa c'è tempo domani
I diritti e le volontà delle persone sono diventate un optional in Italia.
Saluti a presto.
PER PATRICIA MOLL: concordo con te sembra che il diritto di decidere sia solo da una parte e questo è scandaloso. La giurisprudenza civile si è già espressa, certo che io credo che per quei medici come minimo ci deve essere la radiazione.
Ma quei delinquenti incoscienti dei medici, sono ancora al loro posto? Questo fatto andrebbe denunciato al ministero della sanità e, se mi autorizzi,vorrei farlo.
Cri
PER CAVALIERE OSCURO: vero, non si rispetta più la volontà delle persone ed ancor meno i diritti delle stesse.
PER CRISTIANA: autorizzata, ma non hai bisogno di me per avere l'ok non sono un Re :-))) Jo mi auguro che la Lorenzin o chi di dovere li abbia non solo sospesi e licenziati ma proprio radiati!
Credo che denunciare alla Lorenzin sia anche peggio, è la stessa del fertility day mi pare... Purtroppo l'unica soluzione sarebbe parlarne e smuovere un'opinione pubblica che purtroppo, essendo costituita per la maggior parte da analfabeti di ritorno figli di patriarcato/paternalismo, non farebbe altro che fregarsene altamente. Alla faccia dell'autodeterminazione e dei sentimenti delle persone costruite intorno ad un utero.
Grazie per aver sollevato il tema!
Micaela
PER MICAELA: certe regole però bisogna provare a farle rispettare anche se poi sembra che ogni sforzo sia sempre inutile.
Assolutamente si! Sono d'accordissimo. E infatti, seppur con un risarcimento minimo, vista la gravità dell'atto, questi giudici hanno per fortuna riconosciuto un danno causato da medici irrispettosi. Il mio commento era più legato al fatto che sperare di aver soddisfazione da una ministra del "calibro" e dello spessore morale della nostra mi pare quanto meno azzardato. Far rispettare questo tipo di regole morali presuppone, a mio parere, un livello di onestà ed integrità morale ed intellettuale che l'italiano medio non ha. Far conoscere le tematiche legate al sessismo delle istituzioni quando si tratta di procreazione è difficoltoso, ancora di più quando le istituzioni stesse remano contro per permettere alle persone di dar figli alla patria... Aggiungo, poi smetto che vien lunga, che dal mio punto di vista il risarcimento avrebbero dovuto darlo anche al padre, perché è ora di smetterla di considerare gli uomini degli esseri insensibili che si occupano di figli solo in termini di mantenimento monetario. Deve essere stato faticoso per entrambi, come coppi prima e genitori poi, portare a termine una battaglia legale su questi temi.
Grazie ancora
Micaela
Daniele, l'hai scritto tu: questa è l'Italia, dove finalmente un masso precipitato dall'alto viene tolto...due anni dopo; dove il 92% delle macerie dell'ultimo terremoto negli Abruzzi e nelle Marche dopo mesi deve essere ancora spostato di un solo metro, mentre due governi se la spassano e pretendono il nuovo voto per continuare a fare il loro porco comodo.
Questa è l'Italia, paese merdoso comandato da uomini di merda.
PER VINCENZO: purtroppo l'Italia nei centri di potere è quella ma non dispero se esiste ancora gente che come te, e molti di voi qui, ha un animo differente e sente che questa Italia deve essere cambiata.
Daniele, ma se siamo in un paese dove nemmeno l'eutanasia è permessa e ci sono persone di Serie A e persone di Serie B (omosessuali, invalidi, pensionati, cassa integrati...) di che ci stupiamo?
Io sono dell'idea che questo Stato deve uscire dal Medioevo in cui versa ancora, ma con questi politicanti e Vaticanity Fair...
Un abbraccio, Franny.
PER FRANCESCA: tocchi una nota dolente, è vero l'influenza cattolica è ancora molto forte e forse stiamo assistendo ad una sua recrudescenza di questo fenomeno.
Faccio l'avvocato del diavolo e so già che mi tirerò addosso parecchi strali.
La chiusura delle tube si tende a non farla (anche se richiesta) in donne in età fertile perché è un intervento irreversibile ed è capitato che alcune donne a distanza di tempo abbiano avuto dei ripensamenti e abbiano fatto causa agli ospedali per ottenere un risarcimento.
Inoltre è un intervento non privo di rischi, possono subentrare infezioni, danni alla vescica, dolori pelvici permanenti, gravidanze extrauterine (se l'intervento non è eseguito correttamente)...
Non è meglio ricorrere agli abituali metodi anticoncezionali come la pillola, il preservativo, la spirale?
Questo è il mio pensiero.
PER OFELIA: nessun tipo di strali ma il punto qui è che si tratta di una decisione del tutto personale. Nel caso in esame poi aver firmato il consenso informato metteva legalmente l'ospedale al riparo da ogni ricorso della donna in caso di suo pentimento. Io non entro nel merito di cosa sia meglio, credo solo che se una donna fa una scelta non solo deve essere rispettata ma anche eseguita. Qui poi abbiamo l'inganno, cosa gravissima per cui la donna non ha più usato alcun mezzo contraccettivo proprio perché convinta di non averne bisogno e così si è vista costretta ad affrontare le difficoltà anche psicologiche di un aborto che la donna proprio non prevedeva.
Un piacere ritrovarti, caro Daniele. Certo che siamo in Italia...io non mi meraviglio più. Mio figlio è in Germania (emigrato per studio e per lavoro) e mi racconta cose ben diverse di come vanno le cose lì rispetto a noi.
Verrò a leggere quello che mi sono persa in questo periodo...ci metterò un po': tu sei molto più prolifico di me :) A presto!
PER RYUEREN: piacere mio. Anche Vincenzo Iacoponi mi dice lo stesso da queste pagine, purtroppo l'Italia è sempre più allo sfacelo
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