De Luca è un femminicida: prima vuole morta Rosy Bindi e poi per ragioni venali, la Costituzione Italiana, donna bellissima e speciale che protegge il nostro vituperato Paese da invertebrati maiali che lo vogliono divorare come un cancro.
Ovviamente questa affermazione di De Luca (alludo a quella sulla Bindi) è da condannare, ma parlando di uccisioni e quindi di morte non posso non collegarmi ad una proposta del Governo, proprio sulla morte, che trovo disgustosa.
Se questa proposta passasse, come viene ben spiegato nell'articolo qui linkato, ad ogni funerale di un nostro caro, oltre a scomparire l'esenzione IVA, ci sarebbero da pagare 30 euro in più "per ogni funerale celebrato e per ogni operazione cimiteriale a pagamento che verrà utilizzato per coprire gli oneri per la vigilanza e il controllo delle norme per le attività funebri nel territorio comunale."
Inoltre questa vera e propria, come già è stata soprannominata, "tassa sulla morte", prevede, come viene sempre spiegato nel succitato articolo, "il superamento dell'attuale esenzione fiscale per alcuni servizi, ad esempio le spese funebri, e il loro assoggettamento all'Iva ad aliquota ridotta del 10% e di pari passo un aumento della soglia di detrazione Irpef, compensata dalla previsione di forme assicurative specifiche riguardanti l'ambito funebre e dall'estensione della cifra detraibile sulle spese funebri per il 50%."
Che dire, ritorneremo presto alle fosse comuni per chi non avrà i soldi per poter dare degna sepoltura ai suoi cari?
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