Non so come definirla, come chiamarla. Non so neanche se definirla minoranza, perché quando la guardiamo in Tv sembra invece una profonda e massiccia moltitudine di individui che vuole la libertà di agire e pensare.
Poi però arrivano le elezioni e questa massa perde sempre. Tranquilli, non sto parlando dell'Italia dove in realtà tanti si lamentano ma poi coesione e compattezza sono due concetti astratti e concettualmente difficili da apprendere per il popolo italico ma, nel caso di specie, della Turchia.
Erdogan sembra aver dominato le elezioni. Eppure è un uomo che ha tarpato le ali ai social network, soffoca la rete ed ogni forma di libero pensiero, manda in piazza l'esercito per reprimere le manifestazioni di protesta. Insomma non è proprio un santarellino…
Eppure vince. Ok, potremmo avere anche il forte sospetto di brogli e pressioni, ma questa potrebbe essere l'unica vera spiegazione che potrebbe far venir meno questa mia analisi.
In caso contrario, ci sono persone che votano scientemente per quella dittatura ed una minoranza corposa, rumorosa e mediaticamente più visibile che è contraria ma, sia pure nutrita, minoranza resta. Il che non significa che sia nel torto (anzi, casomai possiamo dire che spesso la maggioranza ignorante è nel torto e le minoranze sono quelle più attente alla realtà…) ma solo che la sensazione che i media ci forniscono è errata. Il pensare che solo perché manifestano sono prevalenti non è scontato e non è neanche sempre veritiero. Basta vedere anche l'Italia. Da noi il voto è spaccato più o meno in tre parti più una quarta frastagliata e suddivisa tra piccoli partitini.
Ed allora va benissimo se in Turchia ed in altri Paesi del mondo questa moltitudine cmq importante si manifesta ed ottiene anche spazio nei media, ma al contempo informare sulla realtà di luoghi dove ancora forse una cultura retrograda, la paura e la convenienza personale sono dominanti rispetto a quella minoranza corposa, rumorosa ma come minoranza, perdente, credo sia importante. Importante non per sminuirla ma per avvisare tutti che non può essere lasciata sola, che non è sufficiente che ha bisogno su piazza ed anche al di fuori dei confini territoriali nei quali si esplica, aiuto e voce, che ha bisogno di sensibilizzare per crescere ancora.
E magari, sarebbe anche carino, lo dico qui per inciso, dare voce a quelle realtà di protesta europee che vogliono cambiare l'Europa e le democrazie dei loro Paesi, sempre più globalizzate e tese a schiacciare i popoli perseguendo un profilo di dominio assoluto della mente delle masse e dell'economia mondiale. Chissà quanti sanno che il 22 marzo di quest'anno, in Spagna, si è levata a Madrid una manifestazione degli indignados di nuovo per protestare contro le condizioni di vita peggiori a causa delle solite politiche di austerità volute dall'Europa.
Cmq forse un passo avanti è stato fatto: queste corpose minoranze finalmente iniziano a non essere più silenziose, sia perché manifestano anche nelle piazze, sia perché i media le iniziano a seguire con più interesse ed attenzione. Speriamo che a questo passo ne seguano altri che portino ad un significativo cambiamento. Speriamo…
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4 commenti:
E in Venzuela allora? Stessa cosa! Quando c'era Chavez tutti si lamentavano, eppure l'hanno eletto due volte! E adesso è peggio ancora...
E qui, il Berl, che continua ad avere un sacco di estimatori nonostante tutto quel che ha sempre combinato? Vuoi vedere che sarà eletto di nuovo? Mi sa che la gente sia proprio masochista...
PER KATHERINE: masochista e/o ignorante molto probabilmente...
Io non ho fiducia nelle masse, né in Italia né ovunque. In Italia la massa ha creduto in Mussolini, in certi personaggi delle DC, in Berlusconi, tutt'ora il cavaliere imbroglione-pregiudicato ha una discreto seguito. Il mio non è un discorso a favore dell'elite ma di sfiducia nella maggioranza che non ha alcun spirito critico. Se poi "leggi la gente legge" pochissimo o nulla allora forse capisci, ed i conti tornano.
Al3ph
PER AL3PH: concordo, le masse spesso sono pericolose perché sono formate da una moltitudine indistinta di soggetti invece che essere in concreto gruppi di individui pensanti che sposano un'idea, un pensiero, un ideale non ( o almeno non solo) di pancia ma anche con la testa.
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