IL PELLEGRINO STANCO
Un Pellegrino stanco
Un porto lontano
Banchina solitaria
Nessun attracco.
Tornare a casa
impossibile
Radici estirpate
Le sue parole ed i suoi
respiri
Il solo bagaglio
I suoi ricordi
La più pesante
zavorra.
Attraversa paesi
abbandonati
Diaspore ed esodi
incessanti
Solitudini vuote
Occhi inespressivi
figli di una speranza violata
Luoghi dove il bello
è morto,
Proliferazione di
virtù codarde.
Il Pellegrino percorre
questi scenari di dolore
E canta la sua rabbia
Disgustato da
corbellerie irrituali
Non meno bugiarde di
retorica spicciola
Ed informazione
manipolata.
Il Pellegrino lotta
Lotta contro la sua
fatica
L'ignavia della gente
L'apatia perversa di
ipocriti
Dalla falsa faccina
pulita.
Il Pellegrino urla al
mondo
Ogni fatto
che sia verità
Ogni cuore che sia
sofferenza
Ogni respiro che sia
amore.
Il Pellegrino stanco
Si accascia
Ma non muore
Fa un respiro profondo
Come una rincorsa verso
la vittoria
E riprende il suo
cammino
Cantando rabbia e
speranza,
Augurandosi di non
crollare mai.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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Questo post partecipa ad un gioco di scrittura a tema con parole fornite via via dai partecipanti. Questa volta le parole sono state scelte da MANUELA EDERLEZI e sono le seguenti:
Bello
Fatto
Fatto
Virtù
Corbellerie
Corbellerie
Casa
L'Elenco dei partecipanti lo trovate sul blog Verba Ludica (I Carbonari della Parola)
13 commenti:
per uno come me poco abituato alla poesia viene spontaneo ricorrere ai ricordi lontani del liceo come quelli del pastore errante dell'Asia. Con una non piccola differenza, che il tuo pellegrino dovrà forse faticare e soffrire di più ma non dovrà mai rinunciare alla speranza del cambiamento e della possibilità di raggiungere un modo più giusto di vita e speranza e che quindi vale la pena vivere e, soprattutto, continuare a combattere e non solo a sperare.
PER KREBEN: un pellegrino quindi che può farcela e che pertanto non deve abbandonare la speranza e non deve demordere continuando a lottare. Grazie KREBEN, è un bell'augurio.
Cantando "rabbia e speranza"
una è la benzina dell'altra. Nello spirito dei migranti la rabbia c'è, per cosa hanno lasciato, per le proprie condizioni di vita, per quello che sarà, per l'atteggiamento generale dei benpensanti che il fine settimana raccolgono fondi per i diseredati ma durante la settimana li sfruttano.
PER BARDANERI: una rabbia che è figlia anche di quello che si vede raggiungendo alti luoghi, vedendo la speranza frustrata, vedendo ovunque la sofferenza, e scatenando una rabbia che alimenta a sua volta la speranza e la voglia di rinascita ma che alla lunga potrebbe anche trasformarsi in rassegnazione che spegne la speranza stessa. Ecco perché è importante che il pellegrino sia pure stanco canti anche la speranza per alimentarla insieme alla rabbia nei cuori di tutti noi.
meno male che c'è il canto con la sua universalità capace di unire sentimenti nelle sponde opposte avvicinando le sensibilità
Auguriamoci ance noi, come il pellegrino, di non crollare mai davanti a questo scempio generale.
Al3ph
PER AL3PH: forse uniti insieme possiamo farci forza e non smettere di lottare
Fai rattrapire il cuore con cuesti versi,e fai anche vergognare, tanto sono veri e sentiti.
Cristiana
PER CRISTIANA: Grazie, le tue parole mi toccano sempre il cuore.
Vien voglia di invidiare sia il pellegrino che ha la consapevolezza del suo ruolo, e ancora la capacità di reagire alla bisogna, che chi lo racconta nel cammino facendolo diventare una sorta di "eroe" .. anche se non è forse la parola adeguata.
Raymond - le favole
PER RAY: forse non un eroe ma un lottatore. Grazie Ray, hai sempre delle belle parole per i miei lavori.
molto bella.. il pellegrino.. ha sempre nel cuore la speranza non potrebbe affrontare queste vicissitudine se non credesse in u futuro migliore.. forse non lo troverà , ma deve crdere per poter proseguire il cammino
PER TINATI: per una volta voglio essere ottimista e sperare che lo trovi :-)))
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