Forse ora sull'argomento sarete interessati perché fa più notizia, ma davvero ve ne frega qualcosa?
Vediamo...
Parliamo della Siria.
Io fin dall' inizio del conflitto segnalai l'importanza di agire nel piccolo e soprattutto a livello di ONU e non solo per fermare Assad perché, avevo fin da subito capito, che questa rivoluzione sarebbe stata lunga e devastante.
Ma all'inizio, ai potenti non interessa mai ed alla gente normale se non c'é abbastanza sangue, nemmeno.
Ora, massacri e violenze di ogni tipo sono la realtà quotidiana ad Aleppo e quasi ovunque in Siria.
Qualche tempo fa Rainews 24 mise in onda un reportage di Save The Children dove drammaticamente si denunciavano ad Aleppo torture, violenze (anche sessuali) e sevizie verso donne e bambini.
E' un conflitto infinito che non si riesce neanche a documentare dato che nessuno ha il coraggio di avventurarsi in quei luoghi tranne pochi temerari freelance.
Questo post cosa vuol essere? Forse un appello nel vuoto ma una mia amica blogger Sabrina Ancarola mi ha ricordato l'importanza della rete , cosa in cui anch'io in passato credevo - forse più di ora - , e della possibilità del tam tam della rete,della piccola possibilità di essere anche una sola goccia nell'oceano ma talvolta in grado di smuovere qualcosa.
Ci proviamo. Sperando che dall'indifferenza generale ora non si sia tristemente passati all'eccessivo senso di impressionabilità di queste "povere anime italiche" tali da voltarsi dall'altra parte per non voler vedere. Sapete com'é, alle 13.00 ed alle 20.00 si cena e certe immagini, certe notizie....
Cmq, In Siria al giorno i morti sono molti di più di quelli che ci raccontano certi media non realmente documentati.
QUESTO POST SARA RIPOSTATO ANCHE IN DATA 11 NOVEMBRE IN OCCASIONE DELL'EVENTO "SIRIA I CARE BLOGGING DAY"
In quell'occasione assisteremo, mi auguro, ad una mobilitazione generale della rete nella speranza che si registri davvero un reale tam tam mediatico per ricordare tutto questo.
Un appello: facciamo girare queste notizie, questa nostra voglia di fermare questo scempio di vite umane che lottano per una sacrosanta libertà.
Almeno proviamoci.
Daniele il Rockpoeta
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3 commenti:
Io credo che l'indifferenza oggi più che in passato assurta a qualità umana sopratutto in Italia é però incoraggiata dalla violenza dell'informazione telecomandata la verità é negata in definitiva come
in Libia Siria Palestina Irak siamo
vittime subiamo la violenza della
disinformazione- Chi non può non ha tempo per ricercare più verità sui fatti sorbisce i TG nazionali-
Eg
Infatti, concordo. Oggi abbiamo più che mai un finta pluralità nella verità ma tutti i media più importanti poi in sostanza raccontano le stesse cose quasi sempre nello stesso modo.
Ed altri fatti invece scompaiono.
Io non so che cosa possa fare la rete in simili frangenti oltre a scrivere un meritevole post come il tuo che non può essere se non condiviso in toto. Si dovrebbero muovere le organizzazioni apposite, che però sembrano avere molle diverse dalla umana pietà. A noi non resta che piangere.
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