venerdì 6 maggio 2011

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Il Pastore E L'Evasore

Mentre come una telenovela americana, una vera e propria soap opera, continuano a giungerci rivelazioni sia sulla cattura di Bin Laden che sui suoi piani futuri (avrebbe, il condizionale é d'obbligo viste le fonti, colpito ancora l'11 settembre 2011, nel decennale tanto per intenderci...) facciamo attenzione a non distrarci da alcuni fatti importanti.

Il Governo sta tentando in tutti i modi di depotenziare se non perfino far annullare i referendum. E' una vera e propria offensiva scatenata prima sul nucleare (ma in effetti con una pallottola spuntata dato che sono sicuro che di fronte di una moratoria la Cassazione capirà che l'abrogazione é tutt'altro...) ed ora sull'acqua per poi arrivare poi, dulcis in fundo, al legittimo impedimento. Vogliono di fatto istituire una Authority per l'acqua che sarebbe "indipendente" dai gestori privati.... Anche qui penso che sia difficile che il referendum muoia.

La logica anche giuridica a mio avviso, mi sembra andare in tal senso. D'altronde, un conto é abrogare una norma e dire che si vuole l'acqua di tutti e non in mano ai privati in alcun modo e che non si vuole in nessun modo il nucleare, un altro é dire che diamo l'acqua ai privati ma ci sono molti paletti e che si "sospende" il nucleare (non lo si cancella) dall'agenda del Governo.

Siamo sempre più di fronte ad un Governo non solo autoritario e che fa gli interessi del Premier e dei suoi sottoposti lacché, ma perfino di un Governo nemico della gente e del popolo.

La crisi é alta, commercianti, piccoli imprenditori anche agricoli non ce la fanno più. E cosa succede? Succede che grazie anche a studi di settore (inventati peraltro dal Centrosinistra) a norme più aggressive volute dal centrodestra ed appoggiate dall'opposizione ottusa e disattenta per il modo in cui venivano applicate, assistiamo al paradosso di un pastore sardo, un piccolo commerciante, che non ce la fanno a pagare le tasse perché strozzati da debiti e dalla crisi, e si vedono rovinati da Equitalia e dal Fisco, e dall'altra parte invece abbiamo assitito al rientro dall'estero di capitali che erano fuggiti via facendo pagare ai loro proprietari appena il 4% e "condonando" anche il reato penale di cui questi grandi evasori avrebbero dovuto rispondere.

Non fraintendetemi, é giusto e sacrosanto combattere la vera evasione di tutti anche del bottegaio sotto casa, ma é giusto anche essere attenti a chi si colpisce non mettendo tutti nello stesso calderone.

Siamo sempre più alla disperazione e la gente inizia ad organizzarsi e ad essere più aggressiva perché scavalca le istituzioni a cui non crede più e che, di fatto, non la difendono.

Chiudo solo dicendo che invece articoli come questo di cui vi sto per parlare fanno a mio avviso il male delle opposizioni. Una scolaresca di Cassino (alcuni ragazzi immagino) sembra abbiano visto Bossi e figlio mangiare un gelato ed abbiano, avvicinandosi, cantato l'inno di Mameli.

Nulla quaestio sulla loro iniziativa spontanea anche se definirla "...una vera lezione a Berlusconi ed alla Gelmini" mi pare eccessivo. Resta un articolo che fa di questo gesto un atto da homepage di Repubblica e un tono del giornalista aggressivo e un po' eccessivo nei modi e nei termini che mi pare possa solo fare gioco al centrodestra nel difendersi da certe forme di veemenza fuori luogo. Vi lascio giudicare non solo lasciandovi il link all'articolo ma anche citandovi un passaggio dell'articolo in questione: "...Ed è sicuro che Riccardo Muti avrebbe fatto carte false per dirigere quel coro stonato che ha addomesticato il bestione della Lega. Umberto Bossi ha sentito che la forza improvvisata di quel canto era più efficace dell'alzabandiera e non ha ruttato, non ha esibito la proverbiale durezza padana. Ha invece mostrato una compostezza che sarebbe piaciuta a Ciampi ed è bello pensare che "la cerimonia del gelato" sia stata la sua prima prova di maturità democratica."

Abbraccio invece con forza e sincerità l'urlo di dolore di chi lavora la terra, o é un pastore e vuole vivere onestamente del suo lavoro.

E dobbiamo capire tutti che le sue difficoltà sono, sia pure in modo diverso, anche le nostre

Ed il suo orgoglio, l'orgoglio pulito di quel pastore ad Annozero lo sento molto mio. E dovrebbe essere anche nostro. Vostro.
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11 commenti:

Luigina ha detto...

Lo è Daniele. Per quanto riguarda i referendum ho raccolto anch'io questa testimonianza che conferma i tuoi sospetti e che riporto nel mio ultimo post . Non lasciamoci imbavagliare!

egill-larosabianca. ha detto...

Chiunque avvezzo alle orrende farse
conosce bene il valore dell'attenzione-Bin laden non deve
distrarre è necessario far luce per
almeno tentare di sbugiardare i soliti noti-Non nutro speranze ma tu
sai che conta non arrendersi anche
se vincere contro un oceano di bugie
è quasi da perdenti-
Combattere lascia un segno un esempio
Non dimentichiamo i referendum-
Egill

Adriano Maini ha detto...

Il regime opera una selezione chirurgica dei suoi obiettivi!

giorgio ha detto...

solo a titolo di cronaca,alle una di notte ho visto uno spot sul referendum : incomprensibile. e poi a quell'ora quante persone lo vedono? rai 1

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO: la tua testimonianza é l'ulteriore dimostrazione di quanto tutti pensiamo e cioì che vogliono boicottare questa prova referendaria in ogni modo.

Itsas ha detto...

andrò a votare, anche se ho dubi che si raggiunga il quorum
e comunque a quei maledetti non importerà molto
troveranno il modo di fare i loro interessi e di quelli che li foraggiano

egill-larosabianca. ha detto...

La vita è Bin Laden gli USA e il
nostro referendum-La vita ha bisogno
di eroi e questi sono gli artisti-
Non è l'elezione di un presidente di colore che mostra l'evoluzione del
popolo Americano-E' un inganno-
Ma quali artisti questo mondo può
ancora regalarci-L'arte in tutte le
sue espressioni ha bisogno d'amore
di amore per tutto-Abbiamo solo odio-
Cosa può nascere dall' odio-
Egill

Anonimo ha detto...

Forse il pastore sardo non conosce l'inno di Mameli. Per questo non fa notizia.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER EGILL: in effetti dall'odio e dall' amarezza nasce poco o nulla anzi si spegne ogni cosa;

E per gli artisti respirare oggi é sempre più difficile.

Sergio ha detto...

Mi sarebbe piaciuto molto essere presente al canto dell'Inno di Mameli (Il canto degli Italiani)davanti a Bossi & figlio!!!
Mi immagino la scena!

calendula ha detto...

ho visto la puntata di annozero di cui parli, noi sardi non abbiamo voce, siamo pochi i nostri voti non valgono nulla, sino ad un paio di anni fa al parlamento europeo eravamo rappresentati da un tizio eletto in Sicilia... come se siccome siamo 2 isole problemi e soluzioni da trovare fossero gli stessi, non so se sia ancora così, ma questo dà la misura della considerazione che ha il nostro "stato" per noi.... e da un paio d'anni a questa parte per noi e per il resto d'Italia ( villa certosa e Arcore a parte)