mercoledì 6 aprile 2011

06/04/2011: L'Aquila Due Anni Dopo...

La foto che vedete qui sotto e che mi é stato cortesemente permesso di prendere dal blog di Anna Miss Kappa é del febbraio di quest'anno.

Da allora poco, anzi nulla, é cambiato.

Ecco come si presenta L'Aquila oggi, a due anni esatti dal sisma....



.....GIUDICATE VOI.....

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

scioccante..

Debora ha detto...

Ne ero certa, anzi stra sicura che sarebbe stato così, a distanza di due anni..
Ho scritto anche io un mio pensiero, e se vorrai passare ne sarò onorata, per dire il mio sdegno, e quante parole, a caldo sono state spese e che a distanza di due anni sono state rimangiate.
Quanta pubblicità agli aiuti, ai soccorsi agli impegni di ricostruzione fu fatta, a quante prese in giro per gli aquilani e per il popolo italiano tutto, sono state perpetrate, e quanto c'è ancora da fare.
Ho portato un piccolo e parziale esempio di una delegazione di Viareggio che andò all'Aquila a portare la nostra solidarietà, e che al suo ritorno raccontò una situazione spaventosa che giornali e televisioni non si sognavano minimamente di dire, per ovvi interessi di parte..
E' così sconcertante lucrare e mangiare sulle disgrazie altrui..
Che popolo strano che siamo..
Io non mi riconosco in nulla di tutto questo, e mi dispiace, perché 150 anni fa ragazzi come me hanno dato la vita per questo paese, per unirlo e per dargli un unico volto, e oggi, son convinta che nessuno di noi vorrebbe versare un sola goccia del proprio sangue per un paese allo sbando, senza un'identità comune, con interessi personali e poco volti al bene collettivo..
E pensare invece come basterebbe poco, davvero poco, per essere veramente solidali, prima tra noi, e poi con gli altri popoli che spesso non hanno meno bisogno di un gesto di umanità come ne abbiamo bisogno noi..
Auspico a un paese solidale ma nel profondo che riconosca in questo, l'identità nazionale che ci deve rendere orgogliosi di ciò che siamo, per noi e per tutti i nostri fratelli italiani che sono stati colpiti da tragedie immani come questo terribile terremoto che ha spazzato via vite, sogni e sacrifici di persone nelle cui vene scorreva e scorre il nostro stesso sangue.

Ernest ha detto...

solo tanta rabbia Daniele tanta tanta rabbia!

egill-larosabianca. ha detto...

Che l'Aquila spieghi le sue ali-
Si può fare-
Egill

Adriano Maini ha detto...

Le strumentalizzazioni del Cainano!

giorgio ha detto...

mi ricordo la scena del caimano col casco in testa a far bella mostar di sè. caspita non è caduto niente in testa a lui

Aries 51 ha detto...

L'Aquila, ferita dalla natura e uccisa dalla becera ignoranza.Meraviglie storiche e vite umane, civiltà e legami di vita, che sono anche e sopratutto nostri,calpestati e cancellati da parassiti indegni.Mi fermo qui. Mi fermo perchè ho un groppo in gola.Mi fermo qui perchè non ho protestato con la nostra gente dell'Aquila, non ho urlato la mia rabbia e non ho preso manganellate con loro.Mi fermo qui perchè ho tanta rabbia in corpo e nella mente, come Ernest, ma non so che cosa fare.E mi vergogno.

luce ha detto...

E di che ti meravigli? A Catania ci sono due generazioni di persone che vivono nei container. In Irpinia le persone si sono arrangiate da sole e di gente ne è morta 10 volte tanto.
Questa è l'Italia...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LUCE: anche gli Aquilano lottano da soli e si sono rimboccati le maniche ma purtroppo a loro é perfino impedito di provare a ricostruire nel centro storico diventata zona rossa e quindi impenetrabile. La differenza tra Irpinia e Abruzzo é che nel primo caso non ci sono stati aiuti e quelli arrivati se li é mangiati la criminalità organizzata e qui invece sono stati dati, quei pochi, per far speculare imprese ben note e anche qui mafie varie per un progetto che di C.A. S. E vere costruite nel cuore della città vecchia non ne voleva sentire parlare.

Io purtroppo quasi non mi stupisco più di nulla, ho solo ancora la forza di indignarmi e denunciare quello che vedo. Questa forza spero proprio di non perderla mai.