Ci ho pensato molto se scrivere del terremoto in Giappone o meno. Sul momento ho pensato di non farlo sia perchè i media erano cmq già molto sulla notizia sia perchè in questi casi la velocità di comunicazione che ha facebook è superiore a quella di un blog che è secondo me più mezzo di riflessione attraverso editoriali che strumento di informazione in tempo reale, sia perchè si trattava di fatto una tragedia, una disgrazia terribile ma al contrario del terremoto avvenuto a L'Aquila dove la nostra Protezione Civile ha mostrato i propri limiti ed anche....qualcosa di peggio, in Giappone cmq la macchina ha retto. E' vero i morti sono molti, i dispersi anche, ma un terremoto avvenuto in mare di 8,9 gradi della scala Richter pragonabile ad una sisma di proporzioni 20.000 volte superiori a L'Aquila, se fosse disgraziatamente avvenuto in Italia avrebbe di fatto cancellato la nostra Penisola. Lo Tsunami poi ha messo molto in ginocchio il Giapppone perchè a parte l'evacuazione, contro questo fenomeno marino non si hanno difese concrete.
E' sempre un grande dolore vedere una popolazione in ginocchio ed in sofferenza, di qualunque nazionalitè si tratti ed ancora adesso la situazione è critica.
Ho però deciso di scrivere ora un post per sottolineare un aspetto preoccupante ed inquietante: il rischio di contaminazione radioattiva per molti giapponesi a causa di problemi ad alcune centrali nucleari del loro Paese.
A parte tutte le discussioni sul nucleare e sul perchè io poi sia contrario, resta il fatto che se in un Paese serio ed all'avanuguardia come il loro esiste un rischio del genere, figuriamoci, problema delle scorie a parte, come in Italia potremmo stare tranquilli con la "serietà" che contraddisitngue tutti coloro che si trovano in ambiti di potere e dove circolano anche molti soldi....
Il Giappone, nonostante la sua forza e tecnologia, vive in un incubo. Un incubo sul quale si innesta lo spettro di un nuova paura radioattiva.
Carbone, Petrolio, Nucleare: sarebbe ora di provare lentamente ma anche progressivamente a mandare in pensione queste fonti di energia e, nel caso del nucleare, lasciarla proprio stare visti i rischi altissimi di una tecnologia per nulla sicura.
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12 commenti:
Ricordiamoci di tutto questo, quando il 12 giugno saremo chiamati a votare il referendum.
L'Italia è un paese ad alta densità demografica e, quindi, le centrali nucleari che vogliono costruire saranno vicinissime ai centri abitati. Anche il nostro territorio è a rischio sismico e, anche se l'intensità non sarà quella della scosse in Giappone di questi giorni, tuttavia il pericolo è evidente.
Hai fatto bene a parlarne Daniele, condivido le tue preoccupazioni, che è giusto segnalare. Ricordiamoci del referendum, come ha correttamente segnalato Ross e Sergio ha completato il tutto.
Caro Daniele,
perdonami ma questo paragone tra la tanto diffamata organizzazione italiana e la tanto declamata organizzazione nipponica che continuo a sentire in questi giorni su tutti i media suscita in me un moto di ribellione.
Se guardi i precedenti di quella zona del globo, ti accorgi che questo disastro era un disastro annunciato. Terremoti e maremoti di questa intensità non solo sono già accaduti in passato provocando dei disastri incommensurabili ma erano prevedibili. Non capisco in che modo un disastro annunciato come questo, verificatosi come previsto, possa farci applaudire il Giappone per la sua organizzazione. L'unica cosa in cui sono stati molto bravi, mi sembra, è nel fatto di aver assicurato beni e persone, causando in questo modo un disastro di dimensioni bibliche a livello finanziario internazionale...
Per quanto riguarda il nucleare, tendo a concordare sul fatto che esistono altre fonti di energia alternativa che potrebbero essere sfruttate in alternativa al petrolio ed al nucleare. Ma qui torniamo di nuovo a parlare di finanza internazionale e di interessi privati che tutti conoscono ma che nessuno osa toccare...
PER ENRICA: ci sono gradi di potenza della natura dai quali non siamo ancora in grado di difenderci veramente. Tutti, anche molti italiani che vivono in Giappone, hanno affermato che in altre circostanze con scosse anche molto violente, scosse che qui da noi hanno provocato e provocherebbero danni seri e vittima, in quei luoghi invece non avevano causato praticamente nessun problema. Scusa ma quanto successo all'Aquila é sotto gli occhi di tutti; la felicità di chi non vede l'ora di speculare su quel disastro (c'é un'ntercettazione telefonica che lo prova) il fatto che ancora adesso ci siano macerie ovunque, ed il fatto che un terremoto molto più basso di intensità abbia portato ad un numero molto elevato di vittime. Tu pensa che solo a Tokio vivono 30 milioni di persone; questo ti fa capire come abbiano cmq agito al meglio. E' chiaro che con scosse di quella potenza non puoi che ci siano delle risultanti drammatiche. Disastro annunciato, tu dici; é vero nella misura in cui vivendo e convivendo in quei luoghi con il sisma quasi ogni giorno, questo era possibile. Meno vero, a mio avviso, se si afferma ciò per dire che avrebbero dovuto essere in grado di avere un numero di vittime praticamente nullo. Quasi nove gradi della Richter, Tsunami, scosse ripetute. Qui in Italia non esisteremmo più e la protezione civile del nostro Paese in mano a Bertolaso ha, secondo me, toccato il fondo in ogni senso.
Un abbraccio
Daniele
Ma non avevamo già fatto un referendum contro il nucleare dove avevamo detto un bel NO?
Gli eventi in Giappone sono veramente tragici, però devo ammettere che l'esplosione della centrale nucleare da un certo punto di vista potrebbe avere una ricaduta positiva sull'opinione pubblica italiana. Sappiamo come il popolo del bel paese sia facilmente manipolabile dai media, che pian pianino stavano riuscendo a convincere tutti che in fondo il nucleare non è poi così brutto e cattivo. La catastrofe in Giappone potrà salvarci da quest'ennesimo tentativo di truffa da parte della nostra classe politica
PER ACETO DI MELE PER DIMAGRIRE: hai ragione ma fa male pensare che altri devono subire una disgrazia per capire i rischi di una certa realtà.
Giusto! Almeno in questo caso le persone possono esprimersi con il voto su una parte decisiva del loro fututo.
Il nucleare non è MAI sicuro, speriamo che in Italia lo si capisca prima che sia veramente troppo tardi, perchè con le radiazioni c'è poco da scherzare.
Le fonti alternative di energia esistono ma sono ancora poco sfruttate e molto meno pericolose, senza contare della fusione a freddo che esiste ma viene tenuta ben nascosta da chi specula sull'energia, insomma si può fare di più, il fatto è che non si VUOLE fare di più.
Confido nel buon senso degli italiani al referendum bis, che già nell'87 era stato chiaro.
Bravo sempre tu a mettere il dito nella piaga di questa nostra pseudo umanità.
ciao Daniele
quoto Ross, immagini davvero terribili.
Non resta che sperare ed augurarsi che il quadro non sia così terribile come tante notizie fanno ahinoi pensare e temere... :-/
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