Se questo Disegno di Legge (DDL) passasse in maniera definitiva noi non avremmo di fatto più capacità di autodeterminazione su noi stessi visto "che disciplina le modalità da seguire se si vogliono dare "indicazioni" per il tempo della fine della vita," Si tratta di un progetto di legge "... ispirato non al principio di libertà, ma a quello di autorità" nei casi di indicazioni per il momento finale della propria esistenza legato a situazioni come quelle "vissute" da Eluana Englaro, tanto per fare un nome...
Questo progetto di legge lo chiamano "Agenda Etica".... Un suono minaccioso si avverte in queste parole: un'agenda non é etica, é solo un freddo elenco di appuntamenti e date che possono anche riguardare questioni che di etico non hanno proprio nulla.
Vi riporto un passo di questo articolo che vi consiglio di leggere integralmente e con attenzione "perdendo" un attimo del vostro tempo, perché spiega, con chiarezza e onestà intelluttuale che a Rodotà non si può certo non riconoscere, le ragioni per le qualiquesto DDL é da considerarsi una "legge truffa".
In sostanza non esiste un vero testamento biologico ma solo una "finzione" di autodeterminazione.
Infatti. "...il Presidente del Consiglio dichiara che "su temi etici e scuole cattoliche terrà conto delle indicazioni della gerarchia ecclesiastica", trasformando in offerta sacrificale i diritti dei cittadini, incurante di quel che dice la Costituzione. Dichiarazione ancor più inquietante perché seguita dall'intenzione di riformare la Corte costituzionale, che di quei diritti è custode. "La biopolitica è oggettivamente all'ordine del giorno" aveva detto un ministro tra i più impegnati su questo fronte, usando un termine, biopolitica, che descrive proprio il modo in cui il potere si fa governo dell'esistenza delle persone, sottomettendole, espropriandole della loro libertà. Un progetto autoritario, destinato a creare scontri su un terreno dove il rispetto delle scelte della persona dovrebbe essere massimo, dove la regola giuridica dovrebbe essere libera da ipoteche ideologiche.
Già l'aver usato una espressione come "agenda etica" è inquietante, perché rivela la volontà di imporre un'etica di Stato"
Ed ancora Rodotà scrive "La riconsegna della persona e del suo corpo al potere politico e al potere medico, che sarebbe l'esito vero dell'approvazione del progetto di legge, è fondata su due affermazioni ideologiche. La prima: l'essere la vita "indisponibile", mentre è vero l'opposto, come dimostra l'ormai consolidato diritto al rifiuto e alla sospensione delle cure, che da tempo le persone già esercitano anche quando sono ben consapevoli che ciò può determinare la loro morte. La seconda: il divieto di rinunciare all'alimentazione e all'idratazione forzata, che le società scientifiche di tutto il mondo considerano trattamenti sanitari, ai quali dunque devono essere applicate le stesse regole generali. Proprio il voler trasformare queste affermazioni ideologiche e antiscientifiche in norme vincolanti tradisce l'intento autoritario della legge, l'inammissibile imposizione di un "obbligo di vivere".
Come poi anche lo stesso Rodotà ricorda, ".. . Nella sentenza n. 438 del 2008 la Corte costituzionale ha detto esplicitamente che esiste un diritto fondamentale all'autodeterminazione, congiunto all'altrettanto fondamentale diritto alla salute. Inoltre, nel 2002 e nel 2009 la Corte, come essa stessa scrive, "ha ripetutamente posto l'accento sui limiti che alla discrezionalità legislativa pongono le acquisizioni scientifiche e sperimentali, che sono in continua evoluzione e sulle quali si fonda l'arte medica; sicché, in materia di pratica terapeutica, la regola di fondo deve essere l'autonomia e la responsabilità del medico che, con il consenso del paziente, opera le necessarie scelte professionali". Le pretese del legislatore-scienziato, che vuol definire che cosa sia un trattamento terapeutico, e del legislatore-medico, che vuol stabilire se e come curare, vengono esplicitamente dichiarate illegittime. Più in generale, la Corte con la sentenza n. 471 del 1990 ha ribadito "il valore costituzionale dell'inviolabilità della persona costruito come libertà", che comprende "il potere della persona di disporre del proprio corpo".
E ricordiamo soprattutto le parole che chiudono l'art. 32 sul diritto alla salute: "La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana". È una delle dichiarazioni più forti della nostra Costituzione, una sorta di nuovo habeas corpus, con il quale il moderno sovrano, l'Assemblea costituente, promette ai cittadini che non "metterà la mano" su di loro, sulla loro vita. Nessuna volontà esterna, fosse pure quella coralmente espressa da tutti i cittadini o da un Parlamento unanime, può prendere il posto di quella dell'interessato. Il testo in discussione, dunque, è destinato ad essere dichiarato incostituzionale nei suoi punti essenziali, com'è già è accaduto all'altrettanto ideologica legge sulla procreazione assistita."
A queste parole dell'articolo, di per sé già molto chiare, aggiungerei umilmente solo l'indignazione per un ulteriore tentativo di penetrare nell'intimo della sfera personale di ciascuno di noi impedendoci una libera scelta. Qui, come anche su altre tematiche, la sfera politico-ecclesiastica che domina il Parlamento trasversalmente, non desidera lasciare democraticamente a noi la possibilità di decidere in modo autonomo ma vuole imporre la propria "visione...etica" contro ogni logica e libertà
Un'altra ulteriore minaccia incombe. Non più liberi di scegliere come vivere ora ci viene impedito anche di decidere di morire, per circostanze nelle quali, per molti di noi, la scelta di morire é solo una constatazione di una vita di fatto conclusa e che si vuole dignitosamente far cessare del tutto.
PS: Cliccando sull'articolo linkatovi è possibile poi arrivare a poter firmare un appello contro questa proposta di legge scellerata
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Già l'aver usato una espressione come "agenda etica" è inquietante, perché rivela la volontà di imporre un'etica di Stato"
Ed ancora Rodotà scrive "La riconsegna della persona e del suo corpo al potere politico e al potere medico, che sarebbe l'esito vero dell'approvazione del progetto di legge, è fondata su due affermazioni ideologiche. La prima: l'essere la vita "indisponibile", mentre è vero l'opposto, come dimostra l'ormai consolidato diritto al rifiuto e alla sospensione delle cure, che da tempo le persone già esercitano anche quando sono ben consapevoli che ciò può determinare la loro morte. La seconda: il divieto di rinunciare all'alimentazione e all'idratazione forzata, che le società scientifiche di tutto il mondo considerano trattamenti sanitari, ai quali dunque devono essere applicate le stesse regole generali. Proprio il voler trasformare queste affermazioni ideologiche e antiscientifiche in norme vincolanti tradisce l'intento autoritario della legge, l'inammissibile imposizione di un "obbligo di vivere".
Come poi anche lo stesso Rodotà ricorda, ".. . Nella sentenza n. 438 del 2008 la Corte costituzionale ha detto esplicitamente che esiste un diritto fondamentale all'autodeterminazione, congiunto all'altrettanto fondamentale diritto alla salute. Inoltre, nel 2002 e nel 2009 la Corte, come essa stessa scrive, "ha ripetutamente posto l'accento sui limiti che alla discrezionalità legislativa pongono le acquisizioni scientifiche e sperimentali, che sono in continua evoluzione e sulle quali si fonda l'arte medica; sicché, in materia di pratica terapeutica, la regola di fondo deve essere l'autonomia e la responsabilità del medico che, con il consenso del paziente, opera le necessarie scelte professionali". Le pretese del legislatore-scienziato, che vuol definire che cosa sia un trattamento terapeutico, e del legislatore-medico, che vuol stabilire se e come curare, vengono esplicitamente dichiarate illegittime. Più in generale, la Corte con la sentenza n. 471 del 1990 ha ribadito "il valore costituzionale dell'inviolabilità della persona costruito come libertà", che comprende "il potere della persona di disporre del proprio corpo".
E ricordiamo soprattutto le parole che chiudono l'art. 32 sul diritto alla salute: "La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana". È una delle dichiarazioni più forti della nostra Costituzione, una sorta di nuovo habeas corpus, con il quale il moderno sovrano, l'Assemblea costituente, promette ai cittadini che non "metterà la mano" su di loro, sulla loro vita. Nessuna volontà esterna, fosse pure quella coralmente espressa da tutti i cittadini o da un Parlamento unanime, può prendere il posto di quella dell'interessato. Il testo in discussione, dunque, è destinato ad essere dichiarato incostituzionale nei suoi punti essenziali, com'è già è accaduto all'altrettanto ideologica legge sulla procreazione assistita."
A queste parole dell'articolo, di per sé già molto chiare, aggiungerei umilmente solo l'indignazione per un ulteriore tentativo di penetrare nell'intimo della sfera personale di ciascuno di noi impedendoci una libera scelta. Qui, come anche su altre tematiche, la sfera politico-ecclesiastica che domina il Parlamento trasversalmente, non desidera lasciare democraticamente a noi la possibilità di decidere in modo autonomo ma vuole imporre la propria "visione...etica" contro ogni logica e libertà
Un'altra ulteriore minaccia incombe. Non più liberi di scegliere come vivere ora ci viene impedito anche di decidere di morire, per circostanze nelle quali, per molti di noi, la scelta di morire é solo una constatazione di una vita di fatto conclusa e che si vuole dignitosamente far cessare del tutto.
PS: Cliccando sull'articolo linkatovi è possibile poi arrivare a poter firmare un appello contro questa proposta di legge scellerata
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6 commenti:
Il Presidente del Consiglio dichiara che "su temi etici e scuole cattoliche terrà conto delle indicazioni della gerarchia ecclesiastica".
Battutona!
Il califfo ci sta vendendo a uno stato straniero...comunque, sarà bocciata, passerà al senato, passerà alla camera, ma se anche Napolitano la firma...sarà bocciata.
Daniele sii serio: quello che davvero "penetra nell'intimo della sfera personale di ciascuno di noi impedendoci una libera scelta" non è mica un sondino infilato in corpo a forza contro la nostra volontà, ma sono le intercettazioni dei magistrati che ci spiano. E' o non è quello per il nostro coerente e infallibile governo il primo punto all'ordine del giorno nell'agenda Italia?
(Appello e documento correlato letti e diffusi. Ancora una volta tocca a noi informare).
la tristezza continua!
O.T. mi dispiace ma come prevedevo il calcio mi ha impedito di venire a sentirti spero sia andato tutto bene...
alla prossima!
Arriverà presto il momento in cui quello che dice 'berlu' sarà aria fritta.
Ciao caro, contento dei tuoi exploits?
Cristiana
Sai già come la penso, e alla questione ho dedicato alcuni post due anni fa.
Il punto fondamentale mi pare la questione della definizione di cosa sia intervento terapeutico. Insomma, sono io che rifiuto il sondino ad interferire eventualmente con la volontà divina, a cui peraltro non credo, o chi lo utilizza? E' il sondino un mezzo tecnologico? Ed allora non è lo sviluppo tecnologico ad opera dell'uomo che altera un quadro presistente, non è così l'uomo che si vuole fare Dio?
A me può anche andare bene che chi vuole usi il sondino, ma se autorizzazione dev'esserci riguarda l'uso, non il rifiuto del sondino, questo rifiuto coincide con la situazione di pochi decenni fa, quando questo ausilio tecnologico non esisteva. Obbligato a restare in coma dal calendario allora?
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