martedì 2 novembre 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Inciviltà

In questo post, mi spiace comunicarvelo, non si parlerà di Bunga Bunga anche perché il sottoscritto preferisce molto di più, da sempre, l'urlo divertente di "guerra" di Capitan Kevin "Munga Munga Capitan Kevin!"

Sparatoria a Torino in Corso Moncalieri il 13 ottobre scorso. Un fatto di cronaca del quale non mi occupai e sul quale non sarei entrato nel merito oggi, se non fosse che su facebook si trova la sequenza montata con ironia ed autocompiacimento dai due agenti i quali si beano di quanti colpi hanno sparato (soprattutto uno di loro). Fu una sparatoria a senso unico, un autentico sciame di colpi esplosi verso le auto dei rapinatori che però con loro avevano anche un ostaggio dentro uno dei due veicoli.

Una tenuta comportamentale da boss più che da agente di polizia. Dei veri e propri pistoleros senza legge se non la loro. Peccato che qui in Italia, sia pure bistrattate e spesso ahimé disattese, le leggi e certe regole ci sono eccome!

Nonostante tutto, dai piani alti della questura torinese, ancora nessuna dichiarazione né presa di posizione. Va tutto bene, tutto regolare...

A proposito di inciviltà, il solito stupro del branco.... il fatto "curioso" é che uno dei due fermati era già "noto agli inquirenti". Già, noto e libero...

Chiudo con quello che forse, alla fine di tutto, é il cuore, il fulcro di questo post.
Sembra assai probabile che Sakineh venga giustiziata domani.

A questo punto, sperando di non dover documentare ed assistere ad un'altra sconfitta dell'umanità intera, io a gran voce qui, in questo spazio, scrivo e rivendico semplicemente, a prescindere da quale Nazione sia responsabile di volta in volta di tale barbarie:

BASTA ESECUZIONI DI STATO!

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4 commenti:

Ernest ha detto...

Grande la citazione su capitan Kevin!
come ho già detto il bunga bunga ce lo stanno facendo da anni

Mr.Tambourine ha detto...

La prima riflessione mi riporta alle parole di un (altro) grande poeta: "La divisa non si processa".

Alberto ha detto...

Il dubbio è che forse finiremo davvero per morire berlusconiani. La certezza è che, prima, e durante, e dopo, e ora, e sempre, ci sarà per tutti noi un po' di Bunga Bunga. Ahimè! E la sparatoria di tal fatta fa parte appunto del Bunga Bunga.

maria rosaria ha detto...

da noi vige la pena di morte dell'animo lenta.
un bacio