Certo fa male leggere che non erano in tanti ieri a Palermo.... Ma cmq la lotta alla criminalità organizzata va portata avanti lo stesso.
Stragi di Stato vengono definite giustamente: perché lo Stato, o parte di esso, é il mandante di queste come di altre stragi (pensiamo ad Ilaria Alpi per es...).
Oggi, peraltro, lo Stato si é evoluto: controlla meglio i media, impedisce che certi uomini raggiungano postazioni di potere tale da mettere in imbarazzo le organizzazioni criminali e non fa più stragi ma isola spazi, territori come ha fatto a L'Aquila; e quando a distanza di tempo tutti si rendono conto di come in realtà quel progetto di utile e altruistico non aveva nulla, e vanno a protestare come hanno fatto il 7 luglio di quest'anno a Roma ecco che vengono caricati come criminali, come soggetti pericolosi dediti ad azioni paramilitari.... Erano solo cittadini stanchi. Su facebook molti ne hanno parlato ed anche molti blog tra cui quello di Miss Kappa e di Alessandro Tauro.
Io ne ho riaccennato qui, oggi, solo per osservare come oramai ci si trovi sempre più di fronte ad uno Stato di Polizia dove però, paradossalmente, il potere é in mano alla criminalità organizzata o, quantomeno, vediamo come essa sia ben mischiata ed inserita dentro il Parlamento oltre che altrove.
Quello che scoraggia é che per sconfiggerli davvero bisognerebbe arrivare dentro le stanze del potere politico, ed invece si continua ad arrestare solo la manovalanza sia pure anche di spessore e di rivelanza concreta e fattiva.
Ma se non si arresero all'epoca Falcone e Borsellino, neanche noi dobbiamo farlo ma anzi, nel nostro piccolo, dobbiamo seguire il loro esempio di coraggio e virtù.
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17 commenti:
evitando la marea nera della corruzione dell'animo.
Loro non si arrenderebbero neanche adesso... e noi che possiamo abbiamo il dovere di continuare a credere in ciò per cui sono stati uccisi insieme a quelli che gli erano accanto!
Ciao Daniele
presente...
http://gliamorididida.blogspot.com/2010/07/ricordiamoli-oggi-anniversario-della.html
non dimentichiamo, anche se io sono pessimista e credo davvero, come disse Caponnetto a via d'Amelio, che è tutto quel 19 luglio 1992..
Sono d'accordo con Rita Borsellino: la scarsa partecipazione al corteo (con temperature ben superori ai 30 gradi) non significa che la gente abbia dimenticato. Secondo me, Falcone e Borsellino non saranno mai dimenticati, sono ormai parte della cultura profonda della parte sana di questo paese.
(quasi un off topic) sai Dichter, ogni tanto ci penso a Falcone, non nel solito, rituale, senso del "martire", del santino da sventolare in ogni occasione per far vedere agli altri che siamo liberi dalle mafie (salvo poi tenere comportamenti semi mafiosi nel privato, tipo accettare compromessi col potere e/o fregarsene bellamente delle leggi...) ma in un altro modo.
Mi ricordo (e anche tu dovresti ricordarlo, mio contemporaneo) di quando si scontrò con Orlando (che oggi odora quasi di santità, ma che negli anni 80 era decisamente sospetto di vicinanze con la mafia a Palermo..)e del suio "spostamento"a Roma, con la chiusura de facto del pool con Caponnetto, Ayala e Borsellino. Mi ricordo degli scontri con Caludio Martelli (oggi suo incensatore) e della sentenza della Cassazione che smontò il lavoro del pool e le accuse di Meli che lo costrinsero ad andare via da palermo per occuparsi di non meglio identificati progetti di lotta alla mafia..
In poco più di un anno era diventato un appestato, e nemmeno un cazzo di politico dell'epoca (tangentopoli bussava già) spese una parola per lui.
Poi Capaci. E la coscienza sporca degli italiani andò a lavarsi i panni nel sangue suo e della scorta...
Chi se lo ricorda questo?
ciao e scusa la prolissità, ma non ne posso più di sentire beatificazioni a posteri da parte di chi a quel tempo stava con i Corleonesi...
@Fabio
E fai male, significa che almeno vogliono nascondere le loro frequentazioni. Secondo te, sarebbe meglio che cominciassero a fare a Falcone e Borsellino quello che stanno facendo a Saviano?
PER FABIO R: ricordo. Oggi noi però dobbiamo ricordarlo a prescindere da certi soggetti.... Va detto infatti che nel nostro caso, (tuo, mio e di tanti altri che scrivono anch'essi su certe tematiche o cmq leggono e si documentano nella rete) non si può parlare di processo postumo di beatificazion ma di desiderio di non far dimenticare ed infangare il ricordo. E' facile già calunniare un vivo, figurati poi chi da morto non può più dire nulla.
PER VINCENZO: capisco il tuo punto di vista nella risposta a Fabio. E' vero, oggi quasi non si vergognano più di dimostrare certe "appartenenze". Dall'altro lato il nasconderle rendeva il tutto più ipocrita e meno evidente. Ora almeno, anche se molti sono ciechi e non riescono a vedere, molti soggetti li si può riconoscere al volo. Non tutti ovviamente, molti più "insospettabili" sono certamente più accorti. Per certi aspetti Saviano fa più paura di Falcone e Borsellino; E' vero loro indagavano, arrestavano e davano duri colpi alla criminalità organizzata, ma lui cerca di far capire alla gente che ognuno di noi può davvero o (se lo Stato non abbandonasse chi tenta di combatterli) potrebbe realmente minare fin dalle fondamenta la mafia, la camorra, ecc....
Ha ragione cmq l'Incarcerato: é la classe politica e di riflesso come tu stesso dici, quella dirigente, che sono il vero problema di questo marciume sociale.
@vincenzo e daniele: una piccola precisazione - ho premesso che l mio 2sfogo" era un OT, in quanto non posso che condividere il pensiero del poeta in pieno! la mia "ira funesta" la faccio passare dal setaccio dell'ironia, come sempre, e quindi non vorrei essere mal interpretato.
Ben venga la memoria "buona", ci mancherebbe altro, ed anche una piccola riflessione in un post può valere come piccola una freccia scagliata nel buoi dell'oblio...
quello che mi ha fatto leggermente perdere le staffe (ossimoro voluto9 in questi giorni sono stati i troppi ricordi ad orologeria da parte di personaggi quanto meno inopportuni oggi. Gente che prima lo ha "esiliato" salvo poi stracciarsi le vesti al suo funerale.
E -scusate l'ovvietà - ma quando leggo le parole del nano che si paragona a lui ("..gettano fango su di me come fecero con lui..." e via dicendo) e ne esalta il valore civile, dimenticandosi per un po' dell'altro suo eroe personale: Mangano...
ed ora me ne vado sennò mi sale la pressione (ancora di più..)
p.s. scusate i refusi (è l'ira) ;-)
PER FABIO R: capisco la tua ira, ed é proprio in questi casi che noi dobbiamo mostrare chi davvero aveva a cuore Falcone e Borsellino e chi no ma al contempo ricordare
Ciao Fabio! :-)))
Daniele il Rockdichter :-)))
grande Paolo Borsellino persone cosi non muoiono mai
Stra-sottoscrivo l'intero tuo post. In particolar modo i passaggi sullo "stato di polizia governato dalla criminalità organizzata" e sulla distinzione della lotta militare alla mafia e quella economica... li ho trovati lucidissimi e illuminanti.
E grazie mille per la citazione!!
Falcone e Borsellino sono parte di quella Italia di cui si può andare fieri, questo contae non dimentichiamo quanti hanno seguito il loro esempio.
Gli ipocriti che citava Fabio ( anche io mi risordo un Costanzo Show con Falcone alla berilina...scandaloso!!) prima o poi cadranno, uno ad uno, sorro il perso della responsabilità di essere ancora vivi, loro, e non servire a niente.
hai ragione daniele
non arrendiamoci
neanche quando siamo stanchi, siamo sfiniti
dobbiamo continuare a lottare
Ho letto una frase,non ricordo di chi, che approvo totalmente:
" L'uccisione dei Giudici Falcone e Borsellino è stata il nostro 11 settembre.
Ciao daniele
Cristiana
PER CRISTIANA; per molti aspetti in effetti condivido anch'io questa forte affermazione. E' stato l'inizio di un declino inarrestabile di quello che era un eroico tentativo di fermare lo sfascio di questo Paese.
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