mercoledì 28 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: La Paura Della Solitudine

Invecchiare può far paura. Ma essere soli e abbandonati come accade a molti anziani credo sia la cosa che più terrorizzi chiunque.Io stesso mi auguro di arrivare ad un'età avanzata solo se autosufficiente e con il cervello che funzioni altrimenti sinceramente preferirei avere una vita anche più breve ma senza un finale umiliante e sofferente.

La solitudine é cmq la "malattia" più brutta per l'anziano. Soprattutto se non si ha qualcuno accanto perché deceduto prima o perché semplicemente non si ha nessuno in quel momento finale della vita.

In realtà poi ciascuno reagisce a modo suo soprattutto se testa e (discretamente) fisico rispondono.

Spesso si é detto che avere un animale domestico (cane su tutti ma anche gatto) aiuta gli anziani a sentire meno il peso della solitudine ed a non abbacinarsi davanti alla televisione tutto il giorno.

A tutto però ci deve essere un limite. Ed allora sapere che i giapponesi hanno inventato un "orsetto-robot" capace di modellare le sue espressioni facciali in oltre 300 modi diversi a seconda dello stato d'animo percepito dalla persona fisica che lo detiene l'ho trovato sconvolgente.

Di fatto, tecnicamente, non parla ma grazie ad una telecamera installata nel naso dell'orsetto - cito testualmente dal link - "permette di intercettare le variazioni dell'umore di chi lo possiede attraverso uno studio computerizzato delle espressioni del viso e dei movimenti del corpo. Se l'orsetto riconosce un comportamento anomalo una faccia un po' triste alza la zampa per salutare; ride, russa..." E pensate che se il proprietario dell'orsetto piangesse, questo robottino sarebbe perfino in grado di porgere un fazzoletto.

In Giappone vogliono "testarlo" all'interno di case di cura per anziani. Io li immagino tutti a guardarsi tra loro per confrontare le reazioni del reciproco orsetto in base alle loro emozioni.

Quindi sempre meno contatto umano, sempre meno contatto cmq vero e vitale (un cane o un gatto ti danno cmq una compagnia vera anche se non parlano, e affetto reale mentre l'orsetto di fatto reagisce meccanicamente e quindi simula un'emozione che non prova minimamente).

Onestamente sento questa innovazione come qualcosa di terribile. Ho sentito un morso allo stomaco ed un groppo in gola nel leggere questa notizia e non ho potuto fare a meno di parlarvene. Soli da piccoli se li si lascia troppo attaccati a computer ma soprattutto playstation (salvo non giochino con altri amichetti ovviamente, cosa più salutare in tal caso), ed in compagnia di un robot da vecchi. Agghiacciante.

Scusate, forse oggi si poteva scrivere d'altro, di notizie anche di respiro più internazionale, come per es. "la spazzatura di Stato greca"; ma francamente sentirmi dire da Standard & Poors che i titoli greci sono carta straccia dopo lo scandalo della Goldman Sachs mi infastidisce. E poi queste notizie mi sanno tanto di manovre ad hoc: é roba da pazzi, come se non si fosse mai saputo che acquistare un titolo di stato greco fosse più rischioso che comprarne uno tedesco o francese. Ma secondo voi perché spesso si investe in obbligazioni di Paesi Emergenti (leggasi titoli di stato di paesi in via di sviluppo come India, Ecuador, Argentina, Russia, Cina, Brasile, ecc..)? Semplice perché essendo maggiore il rischio di non vedersi rimborsata l'obbligazione da parte di quei Paesi che l'hanno emessa a causa del loro forte debito con l'estero nonché a volte anche per la scarsa stabilità governativa e politica che vivono al loro interno, ci sono, per invogliare gli investitori, tassi di interesse sensibilmente più elevati. Ed allora adesso vengono a dirmi che i titoli di stato della Grecia (Grecia che non sarà la Turchia o l'Argentina ma insomma neanche la Francia o la Spagna...) sono spazzatura???? Ed il mondo intero di fronte a questo annuncio (parliamo di Borse non di gente inesperta) cosa fa? Cade dalle nuvole e si straccia le vesta facendo precipitare in picchiata i listini europei! Trovo il tutto patetico ed anche un po' subdolo!

Ecco perché oggi ho voluto soffermarmi su una notizia diversa, più piccola, più intimista, più legata al quotidiano ma terribilmente più vera e dolorosa.
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19 commenti:

Alessandro Tauro ha detto...

E devo dire che hai fatto più che bene!
Notizie come queste hanno la straordinaria capacità di mostrarsi come notizie di colore, di costume. Ed è molto facile perdere di vista l'aspetto sociale che vi si nasconde dietro.

Progetti come questo (che, seppure con qualche differenza, non leggo per la prima volta) non sono certo la causa dell'incapacità sempre crescente dell'uomo di avversare normalmente la paura della solitudine. Ma ne sono il sintomo avanzato.

I rapporti umani, quelli ricchi di gioia e di angoscia, quelli che fanno stare bene e fanno stare male sembrano non convenire più.
Sono tanti gli esempi che mostrano come le soluzioni "artificiali", a tutela della "natura sociale" dell'uomo, stiano ormai rimpiazzando quelle "naturali".

Anonimo ha detto...

Quando parli con le persone anziane è molto forte il loro risentimento nei confronti dei giovani che li abbandonano. Le case di riposo sono un business non indifferente. Molto più semplice parcheggiare un anziano lì che doversene occupare. Purtroppo sono questioni delicate e difficili e solo chi le vive può capirle fino in fondo.

Jane (Pancrazia) Cole ha detto...

Solo una società profondamente malata può sentire il bisogno di progettare un abominio del genere O_o

Albert Lázaro-Tinaut ha detto...

Quando la società non è più in grado di capire che le persone anziane con una salute mentale accettabile sono la voce dell'esperienza e, quindi, più capaci dei giovani per trovare soluzioni ai grossi problemi, è chiaro che questa società ha fatto tanti passi indietro. Basti pensare il ruolo degli anziani nelle società cosidette "primitive" e anche, fino a pochi decenni fa, il rispetto che meritavano queste persona proprio nel Giappone (che cos'erano i senatori, duemila anni fa, sennò dei "senili", degli anziani?).
Apparteniamo ad una società sempre più disumanizzata, che pensa di essere "moderna" e di aver superato tanti ostacoli; invece è una società gravemente ammalata.
Per quanto riguarda l'ecomomia, sono convinto che dietro a questa "crisi" vi sono dei grandi interessi dei lobby: i soldi ci sono, ma vengono usati vergognosamente per la ricerca militare, per provare le nuove armi in guerre "create" ad hoc. Il resto è sempre speculazione, quindi inganno che, però, lascia tantissime persone senza lavoro e allarga sempre di più la differenza fra ricchi e poveri. Le grandi rivoluzioni sociali sono ormai lontane e ora i mezzi per dissuaderle sono più efficenti: ci hanno ingannati tutti distribuendo le carte di credito, un pezzettino di plastica che permette di spendere al di là delle possibilità di ciascuno.
Riassumendo: stiamo lasciando un brutto mondo ai nostri figli. Forse saranno loro a fare di nuovo la rivoluzione?
Grazie per invitarci a riflettere.

Anonimo ha detto...

Conosco il soggetto molto bene, caro Daniele. Ho lasciato il mio lavoro e la città dove abitavo all'estero quando mio padre, un giorno, mi ha confessato che quando andava negli uffici pubblici gli chiedevano di tornare con "qualcun altro". Come se lui non fosse in grado di prendere decisioni.
Mio padre ad 87 anni era molto più lucido di tanti giovani che cominciano oggi la loro carriera e vederlo trattato come un demente solo a causa dell'età anagrafica mi ha veramente resa feroce.
Penso che la poca considerazione che viene data loro è un sintomo grave di dove siamo arrivati.
Per via della sua malattia ho girato gli ospedali in lungo ed in largo per un anno ed ho visto cose che avrei preferito non aver mai visto. Le persone anziane diventano un peso, vengono scaricate in primo luogo dalle famiglie e poi dal resto della società. La dignità umana è più importante di qualsiasi altra cosa e penso che sia pensiero comune l'augurio di non trovarsi mai in una condizione di completa dipendenza dagli altri ma l'augurio più importante che dovremmo farci è di non trovarci mai a dover affrontare uno di questi ciechi, sordi e muti che fanno finta che la vecchiaia non esista e che i vecchi non sono davvero persone, quando sarà il nostro momento.
La verità è che per quanto la scienza tenti, non è possibile rimpiazzare gli uomini, non quando quello che conta di più, e te ne accorgi alla fine della tua vita o di chi ti è più caro, è l'amore.

Ross ha detto...

Quello che penso è riassunto benissimo dalle parole di Alessandro. Per una volta mi limito a sottoscrivere quanto già detto, e non aggiungo altro.

Matteo ha detto...

Certo, quella di un robot (almeno finché non diventano degli esseri pensanti come nei romanzi di fantascienza) non mi sembra granché come compagnia.
Io penso che la condizione in cui si trovano a vivere molti anziani sia dovuta alla crisi della famiglia e al suo sgretolamento, un tempo era la famiglia e che tutelava i propri membri, e i figli più grandi si occupavano degli anziani.
Oggi questo viene meno, quindi dovrebbe essere lo stato ad occuparsene, offrendo dei servizi idonei, ad esempio si potrebbe pensare a delle persone che aiutano gli anziani nelle mansioni quotidiane (come fare la spesa o le faccende di casa) e danno loro anche quella compagnia che altrimenti non avrebbero. Però ovviamente questo implicherebbe uno stato e una società attenti verso le esigenze dei più deboli, cosa che adesso non esiste purtroppo.

upupa ha detto...

Caro Rock...non mi dilungo sul problema degli anziani....ci sarebbero tantissime cose da dire,diciamo che sono in linea con il tuo pensiero...anche se non totalmente...forse la mia esperienza mi porta in luoghi diversi!!!!!!!!!!!!

Gians ha detto...

Se devo dirlo hai fatto bene a toccare l'argomento solitudine piuttosto che altri. Del resto della crisi economica ne abbiamo le tasche piene, e tutto sommato non ci cambia la vita. Sconvolgente della notizia che riporti è il fatto che decine forse centinaia di persone "intelligenti" ricercatori o latro hanno perso del tempo a congegnare un simile e inutile mostro, chissà quante ore hanno sottratto ai loro anziani genitori che si son magari fatti in quattro per mandarli a studiare.

Anonimo ha detto...

Tempo fa scrissi anche io della condizione degli anziani e delle strutture italiane...confrontandole con quelle di alcuni Paesi del nord Europa.Era un discorso piuttosto lungo, ricordo.

L'idea di quell'argomento era nata dopo esser stata in una casa di cura in zona per volontariato e poi per raccogliere i voti per le elezioni...(si perchè in quei casi resuscitano pure i morti per votare!)...ogni volta me ne sono andata a casa con una tristezza davvero molto grande.
E la riflessione mi porta poi a fare un volo pindarico tra quelli che sono stati i miei impegni ultimamente..
Penso che buona parte dei cittadini sia buona ad etichettare la cultura Rom come retrograda. Per molte cose probabilmente sono meno progressisti di noi, ma almeno hanno mantenuto il rispetto dell'anziano in famiglia.Inteso non come peso, ma come ricchezza.

Ora mi verrebbe da postare una foto di mio nonno, con cui ho avuto un legame speciale sempre (e mi manca sempre e tanto)...ma vedi, il blog è in pausa.

Ciao Dany!

Alligatore ha detto...

La solitudine dell'uomo moderno e le speculazioni finanziarie... mh, sembra che siamo ancora immersi nel romanzo novecentesco. C'è molta relazione tra queste "notizie".

Marcello ha detto...

E' un problema che ci tocca da vicino molto più di quanto a prima vista appaia.
Il Giappone ha la popolazione più anziana del mondo: il 29,7% di abitanti oltre i 60 anni e il 6,1% di abitanti oltre gli 80 anni. Se sembra poco, sappiate che ciò significa che in Giappone ci sono 201 abitanti oltre i 60 anni ogni 100 persone sotto i 15 anni e, altro dato, che nascono 9 bambini ogni 1000 abitanti ecc.
Tutto ciò ci riguarda anche perchè al secondo posto ci siamo noi!!!
L'Italia ha la seconda popolazione più anziana del mondo...189 abitanti oltre i 60 anni ogni 100 persone sotto i 15 anni.

Damiano Aliprandi ha detto...

Hai toccato un argomento davvero delicato Daniele. La solitudine spaventa e di anziani soli e abbandonati ne conosco...e ricordiamoci che toccherà a molti di noi...

Carmine ha detto...

si sono daccrodo con te la notizia animale robot è di una tristezza, ma in un mondo alla ricerca della perfezione, anche l'animale deve essere perfetto, meglio un cane reale per quanto brutta può essere la comunicazione deve essere reale, dovremmo essere più solidali con le persone anziane e sole

Chit ha detto...

Torniamo sempre lì; non siamo utenti di una vera informazione ma di quello che "loro" (i media ed i loro padroni) vogliono spacciarci per tale ;-)

Ernest ha detto...

sottoscrivo le parole dell'incarcerato, io quella solitudine la vedo tutti i giorno al lavoro...

il mio nome è mai più ha detto...

Ci penso spesso, alla solitudine.
Scherzando, ma non troppo, dico sempre che finirò in una casa di riposo. E, per come sono, non mi darò certo da fare ad organizzare canaste di comitiva o tornei di birilli.
Se devo invecchiare male spero di andarmene presto.

Romina ha detto...

Mi ero persa la novità dell'orsetto-robot. Allora è meglio quello di peluche, se non altro perché è morbido.

In una società in cui contano soltanto produrre ed essere perfetti consumatori, opportunamente sobillati dai media, la solitudine degli anziani e non solo di essi è destinata purtroppo ad aumentare.

luce ha detto...

Io sono per il cimitero degli elefanti, quando sarò "vecchia" me ne amdrò tra i vecchi e lascio ricordi e cuore e spero soldi ai miei giovani.
La vita è un cammino solitario, sempre, con qualche bell'incontro fortuito e generoso e magico strada facendo( figli compresi) , il cui ricordo ti scalderà nelle giornate buie, quindi superata una certa età iò andrò incontro al mio destino anche sa da sola, è il corso naturale delle cose, magari anche con un orsacchiotto parlante che nel frattempo la tecnologia potrà creare come un robot con il viso , la voce e il ricordo di chi ho amato tanto nella mia vita.
E va bene così.
Un abbraccio e grazie della tua attenzione alle cose del mondo anche bianche.