AMARGURA
Para besar tu voz
Encatenado entre tus sienes
Y tu luz.
Note di migranti
Ricordi che volteggiano
Al ritmo di percussioni di sangue
Mani martoriate, callose e stanche
Lacrimano illusioni senza terra
Dentro i solchi ribelli dei loro palmi
Ed occhi chiusi, a soffiare su spartiti recalcitranti
Nel voler dimenticare le loro origini.
Empieza a beber tu alma
Esparce el llanto de un corazon herido
Y canta la amargura de nuestro destierro.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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La poesia l'ho ovviamente scritta interamente io, ma il merito va "diviso" con gli Aires Tango, un gruppo composto da argentini ed italiani che ho ascoltato ieri sera all'Arena del Mare al Porto Antico e la cui musica mi ha ispirato questi versi che avete appena letto.
Michele Rabbia alla batteria ed alle percussioni é stato un amante meraviglioso per il suo strumento; lo ha accarezzato, toccato con bacchette, mani nude, ed ogni oggetto più strano che si possa pensare compreso un tamburello usato anch'esso come bacchetta. Ma tutti meriterebbero veramente una citazione per la loro eccezionale bravura tecnica unita ad una intensità emotiva davvero mirabile.
Musica che non ha risvolti sociali ma un suono che cmq (anche se possiamo considerarli jazzisti che fanno fusion ossia mischiano sonorità argentine al jazz) ti riporta veramente indietro a quel tempo in cui noi Italiani (tra cui molti genovesi) si cercava fortuna in Argentina.
Vi lascio con i loro nomi:
Aires Tango son:
Javier Girotto: sax soprano e sax baritono
Alessandro Gwis: pianoforte e tastiere
Marco Siniscalco: basso elettrico
Michele Rabbia: batteria e percussioni.
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32 commenti:
Amarezza, nostalgia, ricordo, sensualità, eros, fatica, sradicamento e... molto ancora, mio caro Rockpoeta avverto in questa poesia e in questo post.
Leggo e quasi mi sembra di sentire la musica di una Milonga ed affini note mi portano al ricordo di altre recenti note, anch'esse argentine.
Sonorità strappate ad una terra staniera, da popoli semplicemente di "passaggio", ma con la capacità di farle propire!
Mi sarebbe piaciuto poterli ascoltare!
Un abbraccio.
Carissimo, questo tuo mischiare nella poesia amarezza e desiderio,triste realtà e sogno accarezzato, immagini lontane di speranze e di progetti che hanno un prezzo e la passione nell'affronatere il destino, scrivere e sentire la poesia in lingue diverse ( ma quante lingue conosci , mannaggia a te! :-)) in un amalgamare fluido e deciso le sensazioni, è un tuo talento.
Brvo come al solito, sensibile come sempre.
E poi spesso la musica è veicolo potente ed ispiratore di quello che l'uomo ha dentro e che le note esprimono meglio di mille parole.
Grazie del concerto che ci hai fatto ascoltare.
Un abbraccio
Wow! Dovresti farti ispirare più spesso dalla Musica! Mi è piaciuta tantissimo!!!
PER YUKI: capita spesso, o meglio forse più in passato, che scriva o abbia scritto sulle emozioni di una musica. Raro che metta questo genere di poesie sul blog dove privilegio in modo assoluto le poesie esclusivamente sociali. Di fatto qui sul blog conoscete la parte di produzione poetica preponderante ma non unica.
Sono contento che ti sia piaciuta moltissimo prenderò in esame l'ipotesi di postare ancora poesie ispirate da tutto quello che mi circonda, comrpesi quindi suoni, musiche, opere visive ecc...
Come sempre un grande plauso a te che con la tua sensibilità infinita continui a farci sognare!
un abbraccio
Caro Daniele, finora ho tenuto per me i complimenti che meriti per i tuoi versi. E credo proprio che dovrei fare ammenda.
Questa volta, però, non posso sottrarmi. Bellissimi, bellissimi versi.
Questi tre, poi:
"Mani martoriate, callose e stanche
Lacrimano illusioni senza terra
Dentro i solchi ribelli dei loro palmi"
mi hanno fatto venire i brividi.
PER CROCCO1830: ti ringrazio é sempre un'emozione per me sentire che i versi che scrivo arrivano al cuore ed alla testa di qualcuno anche perché le poesie sono la mia anima e la mia vita.
Grazie ancora
Daniele
Al cuore. Arrivano sempre al cuore i tuoi versi. Basta lasciar la porta aperta e si rimane stupiti da quel che ci regali con tanta generosità. A presto, libera.
Si, li conosco e mi piacciono moltissimo... e li ho ascoltati per caso.
Atmosfere bellissime...
Bellissimi e malinconici questi tuoi versi, una lirica suggestiva che ibrida al punto giusto sofferenza e nostalgia, amarezza e speranza...su musiche che arrivano nei meandri più profondi del nostro animo.
Un abbraccio e tantissimi complimenti!
Gli Aires Tango li conosco parzialmente su disco. Dal vivo non ho mai avuto occasione di vederli. Lascia che ti faccia un complimento pieno d'ammirazione per questa frase "Michele Rabbia alla batteria ed alle percussioni é stato un amante meraviglioso per il suo strumento; lo ha accarezzato, toccato con bacchette, mani nude, ed ogni oggetto più strano che si possa pensare compreso un tamburello usato anch'esso come bacchetta."
Veramente poetico il descrivere la musica così, musica che poi in fondo è poesia.
Non li conosco ma mi fido. :-)
E quoto Yuki, visto che in questo periodo, probabilmente a causa del caldo, non faccio che quotare e aggregarmi ai commenti che condivido.
Le parti scritte in spagnolo le ho intuite, più che tradotte, ma penso anch'io che dovresti farti ispirare di più dalla musica.
ps. ma uno che si chiama Rabbia che tipo sarà mai? Nomen omen?
:p
Ciao Daniele...scusa se ritardo o addirittura latito...ma qui è un inferno di caldo e stare al pc è come stare davanti ad una stufa ad agosto....
Io devo assolutamente dirti che il tuo modo di scrivere scava l'anima...in qualsiasi modo tu lo faccia, segni comunque dei solchi profondi....Sicuramente rock....ma più di ogni altra cosa...."poeta"..
un caro abbraccio.
Altro aspetto positivo dell'estate, si esce e si fanno a volte delle belle scoperte musicali, cosa che a me ieri sera non è capitato, ho ascoltato un band dove l'amore per gli strumenti non era ancora iniziato, quindi sarà meglio che non ti lascio i nomi. ;)
ps, come sempre bella poesia.
Scrivi davvero bene!
Mi viene in mente il detto di Paolo Conte, e cioè che la rumba non è solo un'allegria del tango. Javier Girotto cavolo...mi dici niente, mi dici. E' un graaande.
caro daniele hai molto tempo libero come sempre visto che NON lavori MAI e ti fai mantenere c e con le tue belle parole riesci a incantare tutti quelli che ti circondano convincendoli di essere una persona unica e nata per un preciso scopo...certo intelligente lo sei, preparato anche ma certo un po' di sano lavoro ti farebbe bene...sai pagare le bollette e cc ecc...cose di cui nn sai nulla
caro anonimo, mi permetto di dirti il mio parere anche se il Rockpoeta sa certo difendersi da solo. Ammesso che sia vero quanto affermi, è sempre successo che gli artisti ricevessero aiuti e sovvenzioni per potersi dedicare alla loro arte. Se ha ottenuto davvero degli aiuti questo è solo grazie alle sue indubbie capacità, che tu stesso-a riconosci. Poi scusami ma lui, nel suo blog, ha sempre messo nome e cognome mentre tu ti rifugi nell'anonimato. Ciao.
Caro-a Anonimo-a, in primis non chiamarmi "caro Daniele": finché non ti firmi e non dimostri chi sei io non ti conosco affatto, e sono sicuro che nemmeno tu conosci me. Detto questo, sappi che ho preso tutti i tuoi dati relativi all'indirizzo IP e a quant'altro. Questo perché, dato che non ci conosciamo e anche se ci conoscessimo il tuo è un atteggiamento offensivo, le tue affermazioni sul mio conto sono gravemente diffamatorie. Io non rubo, non mi nascondo, e da questo si deduce che non sono una persona CODARDA e VILE come te.
Non è peraltro un mistero che io stia cercando di fare delle mie poesie un lavoro in via definitiva.
Evidentemente certi miei post sono davvero molto scomodi, se si comincia con gli attacchi personali di dubbio gusto come questo.
Sono fiero, pertanto, di avere il tempo a disposizione, qualunque esso sia, per scrivere post come quelli e scrivere come faccio sul mio blog, alla faccia tua! Daniele Verzetti, Rockpoeta - perché io, al contrario di te, mi firmo.
Ecco, lo sapevo che qualcosa in te non andava. Tu, a differenza dell'anonimo, hai utilizzato il tuo tempo per studiare la lingua italiana, non in fila alle poste per pagare le bollette. ;)
mi pare a posto la cronologia delle poesie. Un saluto .-)
Uff!! Che bella!! Veramente mi fa pensare negli immigranti e in quello che sentivano lontani della sua terra.
Un abbraccio.
Ah, gli anonimi...
Anch'io, per dire, ho avuto delle difficoltà, quando mi sono separata. Senza lavoro, senza marito, senza molti soldi...
Per dire.
Accettare l'aiuto di qualcuno, ammesso che sia così, non è un reato, nè un'azione riprovevole.
Nascondersi dietro l'anonimato, invece, è da vigliacchi.
Un vero poeta è quello che compone versi, ispirandosi anche alle gesta degli altri.
Grande Daniele!
ps secondo me non dovevi sprecare tempo nel rispondergli ;)
concordo pienamente con l'Incarcerato. Certe code di paglia! che tristezza!
caro RockPoeta non mi par proprio che sei in giro a chieder l'obolo, quel che apprezzo è leggere quel che scrivi sui tuoi post. con stima.
libera ma non anomima ^__=
vado cercare qualcosa degli aires tango in rete.. grazie.
...e complimenti!
ciao!!!
Ciao Daniele...bello tornare e trovare una magnifica poesia come la tua!!!!musica e poesia...un magnifico connubio...che si può chiedere di più? un abbraccio Claudia
Caro Daniele anche scrivere versi che provengono da ciò che ci circonda è socialmente utile, fa bene al cuore.
Un abbraccio eclettico per te mio poliglotta di mente e cuore :)
Vedo se trovo qualcosa sugli Aires Tango.
Non concordo con Incarcerato ^_^
hai fatto bene a rispondere...che a volte il silenzio viene scambiato per dis-armante quiete ahahahah.
Gli anonimi a me fanno pena Daniele, non hanno le bolas (mi sembra si dica così...tanto per restare in lingua spagnola...)
Vai col tango!!
^_^
Daniele@ Mani martoriate, callose e stanche
Lacrimano illusioni senza terra
Dentro i solchi ribelli dei loro palmi
Rende benissimo l'idea di una certa condizione umana. Peccato che i media, almeno in generale, ne parlino poco.
Bacioni :)
Aires tango, già sentiti nominare, adesso vado a cercare qualcosa di loro. Poesia bella, non mi aspettavo diversamente :)
Ciao
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