martedì 9 settembre 2008

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Gli Equivoci...

A volte si usa una parola che ha un significato e questo viene traslato, mutato e di fatto con quella parola in realtà si indica tutt'altro, a volte perfino un concetto opposto. Questo va ammesso lo sosteneva giustamente già anni fa anche Beppe Grillo e ripeto con ragione.

Questo è molto negativo perchè fa nascere discussioni che sono minate alla base da un punto di partenza errato; di fatto cioè da equivoci. Ossia l'uso di un termine che nel contesto è sbagliato.

Libero mercato: dopo l'intervento di Bush per salvare quelle due società dal crack, tutti hanno scritto che finalmente il libero mercato segnava il passo.

In realtà, a mio parere se diamo un senso preciso alle parole, il gesto di Bush riapre finalmente ad un vero libero mercato.

Sorpresi? Non vi aspettavate questa affermazione forse.... Ma prima che vi prenda un coccolone a tutti quanti vedo di spiegare il mio punto di vista :-)))

Libertà, l'abbiamo detto tante volte, significa agire come si desidera senza ledere altri e nel rispetto quindi di leggi, regole, norme, che sono tese proprio a garantire la libertà di ognuno.

Ergo, libero mercato dovrebbe significare concorrenza reciproca (non monopolio, e non concorrenza sleale) sano desiderio di crescita economica ed espansione attraverso i profitti offrendo servizi o beni di qualità.

Il tutto nel rispetto di regole che permettano di esercitare al meglio questa attività.

Nel momento in cui, tutti fanno quello che vogliono (soprattutto in Italia ma non solo da noi), nel momento in cui avere appoggi politici ti favorisce per un appalto anche se il servizio che offri (per es mensa scolastica) è inferiore anzi perfino scadente rispetto a quello degli altri concorrenti, quando la mafia fa mercato, quando la politica ed i politici decidono come e se salvare un'impresa piuttosto che un'altra, e quando di fatto lasciano per anni "precipitare" Alitalia salvo poi svenderla quando il giocattolo si è rotto, ebbene, in questi casi non esiste libero mercato. Se la legge del più forte domina dentro un caos assoluto senza rispetto per gli altri soggetti economici e per il consumatore, siamo in un regime di "Anarchico Mercato" e non libero.

Ecco perchè l'intervento di Bush rientra in quest'ambito.

Libero mercato vuol dire anche salvare quando è il caso società la cui crisi devasterebbe l'economia ed i redditi di intere famiglie.

Il libero mercato deve e dovrebbe avere dei paletti: Acqua, luce, gas, trasporti, non dovrebbero essere privati ma pubblici pur se gesititi senza sprechi e con piglio da soggetto economico privato.

Libero mercato dovrebbe voler significare correttezza nelle gare, rispetto dei tempi e scegliere anche la qualità a discapito di qualche euro in più di spesa, e non la bassa qualità con risparmio fittizio di spesa (dato che la differenza spesso se la intascano magari amministratori locali non proprio limpidi)

Libero mercato dovrebbe signficare il non fare affari con la criminalità organizzata.

Libero mercato è oggigiorno qualunque cosa voi pensiate tranne quello che di fatto vedete.

44 commenti:

Lucia Cirillo ha detto...

Totalmente daccordo Daniele. Il vero libero mercato è quello "regolamentato". Tranne un piccolissimo dettaglio: l'America (che con l'Inghilterra è la patria del liberimo economico. Seconda metà del 1800) questo lo ha sempre saputo...perchè soltanto oggi si ricorda di applicare un principio così "fondamentale" ma in fondo abbastanza ovvio per loro che hanno costruito i fondamenti del capitalismo moderno?

Pellescura ha detto...

Se togli gli affari con la criminalità e la vendita di armi, questo capitalismo affonda. Questo è un libero mercato che si fonda in parte sulla morte e sull'illegalità.

lucagel1 ha detto...

Fondamentalmente ci tengono nell'ignoranza perchè il sapere,l'informazione è la base della libertà...quanto al libero mercato hai ragione,forse l'intervento di Giorgino W.ha un suo Puro fine ma non mi fido...e come dici tu qua da noi basta girare la testa ovunque...il paese dei furbetti e delle lobbies...ma secondo te cosa succede nel'ambito sanitario?

Sergio ha detto...

"Libero mercato dovrebbe voler significare ..." .
Appunto, usi il condizionale: da noi è tutt'altra cosa!

Anonimo ha detto...

Ciao Daniele, e' sempre un piacere per me leggerti anche perche' non guardando la tv e leggendo i giornali solamente per eventi qualcosa mi sfugge... a dire il vero volutamente! :-)
Un caro saluto
Dona

Mamma Simona ha detto...

Tutto ciò che è libero veramente non è di questo mondo, almeno non da noi.

Pino Amoruso ha detto...

"regime di "Anarchico Mercato" e non libero"...
Pienamente d'accordo con te...
e poi la mafia non solo gestisce, ma ha il controllo di una grossa fetta di mercato (e non solo quella italiana, vedi l'espansione cinese in Italia)

Anonimo ha detto...

PER PINO: concordo. Parlando di mafia ecc... ho sentito alcuni stralci dell'ìntervento di Saviano a Mantova.... da brividi, senza parole!

Anonimo ha detto...

daniele ti quoto in tutto e per tutto.. sei il mio rock poeta preferto

Andrea De Luca ha detto...

d'accordo in tutto daniele

buonanotte

Anonimo ha detto...

E non lo vedo nemmeno realizzabile tanto presto, dalle nostre parti...

sunflower ha detto...

ciao caro...il futuro....è bello costruirlo è vero...ma alla fine basta poco per vederlo andare via...e intanto ci siamo persi tante cose che davamo per scontate...neanche le vedevamo...ci passavano accanto...
buona giornata e a presto...

Lindylinda ha detto...

... credo che il concetto di libertà sia utopico, in questo mondo..

.. in ogni cosa facciamo, creiamo dei compromessi dati dal fatto che la nostra esistenza è fatta di interazione con gli altri..
..si tratta solo di cercare di farli in modo onesto, o quanto meno il meno disonesto possibile..

.. cosa assai ardua per il mercato e le transazioni..

Anonimo ha detto...

>Il libero mercato deve e dovrebbe avere dei paletti: Acqua, luce, gas, trasporti, non dovrebbero essere privati ma pubblici<

Bel articolo Daniele, sono daccordo, daccordissimo !
Ciao,
aria

Anonimo ha detto...

Carissimo, hai ragione: in Italia il guadagno non gurda in faccia a nessuno ma è un guadagno sterile senza evoluzione.
Quello che non capiscono TUTTI gli italiani è che la circolazione del denaro attraverso il libero mercato arricchisce e non fa perdere il "gruzzoletto", mentre qui si accumula capitale e si manda all'estero ( ah, se le banche parlassero...!!!)perchè manca una cosa essenziale: la solidarietà politica e anche umana.
Ti abbraccio e rifletto con le tue parole

Dyo ha detto...

Sui principi di quello che dovrebbe essere il libero mercato non posso che essere d'accordo con te.
Però, scusa, perchè qualcuno crede che che ad applicare queste regola debba e possa essere solo la sinistra, statalista da sempre?
C'è qualcosa che non mi quadra.

il Russo ha detto...

Concordo Daniele, soprattutto su beni che non dovrebbero assolutamente commercializzati (vedi alla voce acqua).
Qua ce la menano da secoli con il libero mercato, ma l'unica cosa libera che vogliono avere sono le mani, per arraffare quello che gli conviene...

Maximilian Hunt ha detto...

Bellissima analisi, gli strumenti per "regolare" il libero mercato esistono ed ogni tanto vanno anche usati.

Buona Giornata

Pipoca ha detto...

Ciao.
Ti ho fatto un post con i link!

Buona lettura (si fa per dire).

Franca ha detto...

Tu hai sicuramente ragione.
Il problema è il significato che gli americani attribuiscono alla parola "libertà"...

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo.
Ottima considerazione.
s.

Anonimo ha detto...

Complimenti Daniele!
caro saluto
angela

enzorasi ha detto...

Guarda Daniele, il fatto che tu, prima di esprimerti completamente, senta l'esigenza di premettere una breve spiegazione sul concetto di "equivoco e contesto" e, subito dopo di anticipare qualche strale per aver difeso un atto politico di Bush, Tutto questo mi dà il senso della mediocrità e della rigidità assoluta dentro cui avvengono i dibattiti anche sui blog. E' sempre la solita solfa: tutto il bene da una parte e tutto il male dall'altra: ne parlavamo tempo fa a proposito di "MENU' A PREZZO FISSO" ricordi?
Ma non se ne può più, io non sono sorpreso sono avvilito da questi obblighi ideologici per evitare di star fuori dai recinti. Torno a mare.

Nicolanondoc ha detto...

A volte si usa una parola che ha un significato e questo viene traslato, mutato e di fatto con quella parola in realtà si indica tutt'altro, a volte perfino un concetto opposto. Questo va ammesso lo sosteneva giustamente già anni fa anche Beppe Grillo e ripeto con ragione.

Proprio per questo motivo,bisognebbe che qualcuno desse delle giustificazione ai fatti:
ormai del libero mercato tutti i piccoli risparmiatori hanno pagato vedi: parmalat,cirio,argentina ecc.ecc.poi per
l'alitalia, compagnia di stato,(non c'è da meravigliarsi,il premier oltre a tantissime mansioni si è aggiunta quella di statalista),con questo mi vorresti mica dire che in borsa sono stati bruciati una quantità elevatissima di euro?Perchè qualcuno potrebbe pensare che siano stati ridotti così in un qualsiasi altoforno di una fonderia,invece al contrario questi euro,i furbacchioni che sono usciti al momento giusto dalla borsa, li hanno investiti in titoli di stato,che in questo momento rendono molto,visto l'inflazione.
Per quanto mi riguarda per gli usa, non sono ancora riuscito a capire se nell'ultimo conflitto mondiale,siano stati nostri liberatori o occupanti.

Ps il grillo che tu intendevi non mi sembra che in questo momento vivi in povertà, anzi : quando ci faranno pagare, anche l'aria che respiriamo ,lui diventerà più ricco.

Anonimo ha detto...

PER NICOLA:"Per quanto mi riguarda per gli usa, non sono ancora riuscito a capire se nell'ultimo conflitto mondiale,siano stati nostri liberatori o occupanti."

Bell'affermazione.... diciamo che ci hanno liberato ed ora ne paghiamo "il prezzo"....

ENZO: quando scrivo i post in "prosa" alterno passi più diretti ed immediati con altri più lunghi e che hanno più passaggi. E' nato così senza riflessioni ed elucubrazioni sterili. Tutto qui :-)))

Richie ha detto...

"Libero mercato vuol dire anche salvare quando è il caso società la cui crisi devasterebbe l'economia ed i redditi di intere famiglie."

sono daccordo con te. a patto che poi non diventi un spada di damocle sulle teste dei contribuenti: vogliam parlare dello sconsiderato uso degli ammortizzatori sociali in fiat (dirigenti con case sempre più grandi, barche lunghissime e macchine veloci ma gli operai in cassa integrazione) e peggio ancora alitalia?

Anonimo ha detto...

Ahi!, quanto sono d'accordo.
Comunque resto a favore dei capitalismi scandinavi: forte imposizione fiscale, forti servizi pubblici.
E, soprattutto, forte onestà, ma credo che quella non ce l'avremo mai.

Anonimo ha detto...

RICHIE: concordo con la tua riflessione. Ma questo fa parte del rispetto delle regole in un libero mercato senza volerne abusare...(ed in quegli anni la FIAT dettava legge su tutto...)

Annarita ha detto...

Ciao, Dani! Concordo! E,in particolare, quoto le considerazion di richie e il dettaglio di lucia cirillo:)

Un abbraccio
annarita

DS ha detto...

Mah, non lo so... d'accordo con tutta la spiegazione, ma io anziché definirlo LIBERO MERCATO, lo definirei STATO SOCIALE. Il fatto è che i cultori veri del LIBERO MERCATO non vogliono interferenze dello STATO, anzi lo temono. Ma ora l'economia viaggia grazie a questo intervento... Forse l'America sta riscoprendo lo STATO SOCIALE. Speriamo che lo scopra anche nel settore sanitario.
tommi

Anonimo ha detto...

:"Per quanto mi riguarda per gli usa, non sono ancora riuscito a capire se nell'ultimo conflitto mondiale,siano stati nostri liberatori o occupanti."

Forse occorre un chiarimento...ci hanno liberato con l'intento di.... occuparci!....
l'hanno fatto in tutto il mondo attraverso quel potentissimo organismo che è l'ONU!che una volta piazzate quelle FORZE restano in loco in eterno a fare?
o come da noi con l'installazione di basi NATO(leggi USA)
Nulla hanno dato gli USA per generosità d'animo,ci mancherebbe altro!ultimo esempio? IRAQ E AFGHANISTAN......TI LIBERO DA SADDAM e da TALEBANI PER PRENDERMI GAS E PETROLIO......
L'Italia perchè non avendo petrolio?l'Italia è una portaerei naturale,una base di lancio missilistica verso l'oriente e il medioriente di primaria importanza!ecco perchè!quante basi usa abbiamo?oltre 100!e perchè? se la nostra costituzione ripudia la guerra?
ciao Dani
angela

riccardo gavioso ha detto...

non credo che abbiamo mai conosciuto il libero mercato: abbiamo conosciuto l'arroganza di mercato, il malaffare di mercato, le connivenze di mercato. E non è neppure che manchino le regole, è solo che le regole sono occulte e flessibili.
Non posso quindi che applaudire alla tua conclusione...

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Daniele, innanzi tutto grazie per questo tuo post che è spunto di tante riflessioni. Scusa il mio pessimismo, ma il libero mercato etico nel recinto della legge del più forte non esiste. Ho letto qualche libro riguardo gli albori del liberismo, e le persone del tempo dicevano che quest'ultimo ha reso l'uomo come un lupo carnefice dei suoi simili. Perchè il denaro e la ricchezza sono mostri che rendono l'individuo a sua volta bestia alienata all'infinito accumulo di essi. il salvataggio dei due colossi americani, per me è stato un errore e ti spiego il perchè: con questa azione, il governo è come se avesse detto agli speculatori, causa principale di questo buco che tramite i derivati raggiunge anche i 49 miliardi di dollari, fate quello che volete tanto qualcuno si assumerà il carico delle spese. Perchè invece non aiutare gli inadempienti, che ricordo se le case dovessero scendere del 30 % potrebbero essere circa 20 milioni di famiglie? Questo è socialismo dei ricchi: profitti privati e perdite collettive. Quando sentiamo i vari presidenti di confidustria affermare di non volere lo stato nell'economia, secondo te lo fanno per rispettare le regole? Il libero mercato è questo: concorrenza, legge del più forte e nessuna regola che non sia quella del mercato nell'economia. E poi, io per crescita non intendo crescita dei profitti ma della qualità di vita degli esseri umani. Qui invece tutto cresce ma abbiamo sempre meno tempo da dedicare a quelle cose che rendono la vita piacevole: amore , amicizia, studio ecc. Sono d'accordo con te che i beni di prima necessità dovrebbero essere pubblici, ma questo sistema è come uno squalo che tutto divora: mi stupisco come non abbiano ancora fatto a privatizzare l'aria. La libertà, è cercare di raggiungere assieme quello che è utile per la collettività.Qui invece... quando l'economia gira lo stato deve rimanenrne fuori, nel caso contrario deve assumersene i rischi. Troppo comodo. Quei due colossi, hanno buchi per 5 mila miliardi di dollari 1/3 del pil statunitense, e questo tentativo disperato equivale ad iniettare morfina a un malato terminale.
Mi scuso per la lunghezza, ma penso tu abbia capito quanto mi piacia confrontarmi nel rispetto delle idee. cosa che qui sono sicuro di trovare.
Un caro saluto.
Marco.

utilizerapagain ha detto...

I media italiani hanno dato grande risalto al cosiddetto salvataggio delle due finanziarie americane. Nessuno ha evidenziato che la legge Usa prevede per le banche e societa' simili un fondo speciale per salvaguardare gli INVESTITORI, solo gli INVESTITORI, da eventuali crak. Il Governo Usa non ha fatto altro che applicare le norme federali. Niente di piu'.
Per il resto il tuo parere e' in linea di principio condivisibile. Non dimenticare che il liberismo sfrenato, teorizzato dal Nobel per l' Economia Milton Friedmann, ormai la fa da padrone in tutto il mondo, approfittando soprattutto dei disastri naturali e non, come le guerre, per costruire una economia nuova, ma talora provocando anche shock economici per favorire il business delle multinazionali, soprattutto Usa. Ti posso assicurare che gli Usa, i loro governanti, i presidenti delle multinazionali, si auguravano con gli uragani in arrivo un nuovo episodio Katrina, per poter mettere le mani nelle opere di ricostruzione applicare ancora una volta le teorie di Friedman. Questo pero' e' un discorso che ci porta molto lontano. Non e' detto che non lo riprenda nel mio blog.
Vale

Anna ha detto...

Questo post mi è piaciuto tantissimo, sei un giornalista nato Daniele, bravo bravo bravo. :)

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Mi correggo e mi scuso: sono 49 mila miliardi di dollari il buco causato da derivati.
un saluto

Leonardo ha detto...

Dici bene daniele,ma da noi non è così.
E' stata tentata la carta delle liberalizzazioni,con quale risultato?
La concorrenza "leale" che avrebbe dovuto esserci non c'è stata,perchè le grandi lobby (compagnie petrolifere,assicurative,ecc.ecc.)
si sono accordate sottobanco con il risultato che i prezzi non sono assolutamente calati,e lo viviamo sulla nostra pelle tutti i giorni.
Bella roba!
Ciao,buona serata.

Anonimo ha detto...

Daniele passo per darti un saluto e un abbraccio! Fa caldo e non riesco a connettere!!!

Carmine ha detto...

Difficile dare una definizione oggi di libero mercato è una teoria come la concorrenza perfetta, più che volontà da parte di Bush è stata una scelta obliggata fatta all'annuncio del candito delle elezioni, meglio farla sicuramente si, sono daccordo con te! poteva anche muoversi come dire con un po più di velocità, ma sai come è fatto!

Andrea De Luca ha detto...

passo per augurarti buonanotte :)

elena ha detto...

Sono d'accordo con riserva.
Innanzitutto, nonostante abbia capito cosa intendi, mi ribello (WOW! almeno un posto dove ancora si può fare senza essere subito schedati...!) all'associazione che fai tra "anarchico mercato" ed il mercato attuale. Se partiamo dal concetto kropotkiniano che l'anarchia si basa sul "fai agli altri quello che, in analoghe condizioni, vorresti fosse fatto a te", direi che hai creato un ossimoro. O che siamo tutti più masochisti di quello che pensavo.... E poi quoto "Liberotutto" (che sarebbe Schiavioliberi, ma lui con gli schiavi - quantomeno mentali - ha poco a che vedere... secondo me): "...io per crescita non intendo crescita dei profitti ma della qualità di vita degli esseri umani." E dirò di più: io non penso proprio che la crescita - massì, quell'accidente di PIL - sia fondamentale. Anzi. Penso che dovremmo smetterla di ricercare la produttività a tutti i costi e riappropriarci del nostro tempo e della nostra vita. L'otium latino. Perché, oltre ad essere opinabile, la produzione forzosa e forzata è anche un sistema per sfiancarci. Si arriva a sera così stanchi che chi ha più voglia di usare il cervello? Ti piazzi davanti alla TV - magari a Miss Italia, SIC! - e ti anestetizzi in attesa del giorno dopo... niente di più utile al potere, anzi ai poteri.
Per il resto, acqua luce gas etc compresi, ok.
Che dite?
Suerte.

Unknown ha detto...

Libero mercato, libertà di parola, liberi di pensare e di agire…conosci un luogo dove concretamente si realizzando questi concetti?

Anonimo ha detto...

PER MARCO: tranquillo, non c'è un limite alla lunghezza del commento :-))) Mi piace leggere e confrontarmi con le vostre idee.

PER ELENA: beh scopro che Gesù era un anarchico ante litteram ("non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" è di fatto lo steso concetto su cui hai scritto si basa l'anarchia).

Resta il fatto che spesso l'anarchia forse nelle forme più deviate porta al caos. Se anarchia vuole dire nessuna regola, porta al caos. Nel momento in cui stabilisce quel principio anche l'anarchia ha una regola, una sola ma l'ha e quindi chiede rispetto della stessa.

A parte questo il mio concetto era che appunto oggi il libero mercato non esiste se manca il rispetto di regole che lo disciplinino veramente.

Poi.... tu scrivi "i ribello (WOW! almeno un posto dove ancora si può fare senza essere subito schedati...!)

Dunque.... (LOL):

SCHEDA N. 45968

ELENA

BLOG SOLLEVIAMOCI

OGGETTO. RIBELLE RIOTTOSA

LOL!!!!! SCHERZO!!!!!! :-))))))))

E' UN PIACERE LEGGER PARERI E CONFRONTARSI CON OPINIONI DIVERSE!!!!!!! :-)))))

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Un GRAZIE anche a tutti VOI che avete commentato questo post portando contributi ed idee di grande spessore ed interesse.

elena ha detto...

Sissì... tu scherzi, ma se non riesco a postare neanche questo commento potrebbero venirmi dei seri dubbi...
Essì che nel precedente avevo scritto che il numero mi aggradava e che essere schedati da te + più motivo di orgoglio che di preoccupazione...
E ALLORA DILLO, CHE MI HAI BANNATO!!! Così cambio nick e torno, cosa credevi??? :)

Scherzo anch'io, sia chiaro.
Poi, onestamente non so se è Gesù che ha scopiazzato gli anarchici o il contrario - temo il contrario: probabilmente Gesù si sarebbe limitato a ripetere quanto già detto, mentre gli anarchici, che appunto non ne vogliono sapere di prendere lezioni da altri (io lo posso dire a causa del mio cuore pazzerello...!), hanno pensato bene di girarla.
Quello che mi preoccupa, mi angoscia e mi schifa anche un po' (si può dire?) è che, stando al significato corrente che anche tu hai usato per la parola "anarchia", si potrebbe dire che l'Italia attualmente è un'oligarchia plutocratica e anarchica... Orrore e raccapriccio!!!
Ciao Daniele, è sempre piacevole passare di qua. :)