mercoledì 6 agosto 2008

L'Angolo del Rockpoeta: "Paradiso Nucleare"

PARADISO NUCLEARE

Paradiso Nucleare
Pochi individui
Problema della sovrapopolazione superato.

Paradiso Nucleare
Ed il problema del diverso è stato risolto!

Sopravvissuti pochissimi
Tutti diversi l'uno dall'altro
Ciascuno dal viso sfigurato
E dal sorriso orripilante.

Immigrati scomparsi
E noi
Cercatori di Funghi
Finalmente accontentati.

Un giorno ne avvistammo uno
Enorme
Impressionante
Ma fatto di fumo.

E molti di noi
Sono morti felici....

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA

PS: Hiroschima: per non dimenticare avendo anche uno sguardo sul futuro...

47 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella poesia. E bravo che non dimentichi.

Gianna ha detto...

Ricordo questa tragica data che non ci ha insegnato proprio niente...
Poesia ad hoc!

libera ha detto...

non è solo voler ricordare un giorno spaventosamente triste e assurdo ma, a mio parere, premi con questa poesia il tasto della indifferenza diffusa, del non voler vedere quel che succede intorno a noi, ed è terribilmente vero purtroppo il finale "E MOLTI DI NOI SONO MORTI FELICI".

salvo ha detto...

Ciao Daniele, oggi che ricorre il 63 anniversario della prima bomba atomica lanciata su due citta del Giappone, la tua poesia è molto apropriata, e non va mai scordato lo sterminio che fece e le conseguenze che subirono anche i sopravissuti con la nascita di bambini malformati.
La tua poesia deve fare riflettere.
Ciao Salvo

Olivier Franconetti Benamor ha detto...

O wild west wind, thou breath of Autumn's being...solo para ti...Rock'n' Roll...poet...

e la nave va...(elanavev)

Anonimo ha detto...

Scenario post-apocalittico? Ah, per quanti anni si è temuto, e in certi momenti (vedi Cuba e "La Baia dei Porci"), sembrava quasi divenire una realtà. Poi per fortuna non è accaduto nulla. Il solo pensiero che si possa usare una bomba H in una città mi fa letteralmente gelare il sangue, dato avrebbe una potenza migliaia di volte più grande di quella di Hiroshima.

Lucia Cirillo ha detto...

Caro Daniele io non dimentico...ma in questo momento preferirei sinceramente astenermi dall'avere uno sguardo sul futuro. Comincio a credere che sia meglio non vedere niente...
bellissima la poesia

Silvia ha detto...

E' una bellissima poesia! Una poesia, un ricordo che dovrebbe insegnare la Storia e ciò che il genere umano non dovrebbe mai essere...

Ma che sarà e sarà e sarà ancora.

Temo, talvolta, che Hiroshima e Nagasaki, non abbiano insegnato nulla, se non la via principale per la distruzione totale di tutto. Talvolta temo che rivedremo quel fungo di fumo molto presto...

E moriremo, sì, infelici...

stellastale ha detto...

a me i funghi sono sempre stati indigesti!!!!

Anonimo ha detto...

Ci voleva la tua poesia: questa è una data feroce per l'umanità. Pensa che un mio amico pittore data i suoi quadri con il numero degli anni dopo Hiroshima (d.H.)
Oggi, perciò, sono 63 d. H.
Non so se l'umanità ha imparato da quella tremenda lezione

Anonimo ha detto...

Bellissima poesia,Daniele.
Hai fatto bene a publicarla oggi,per non dimenticare quel terribile 6 Agosto del 1945,che sganciarono la bomba atomica......circa 1000furono i morti più decessi e malattie varie......
aria

Anonimo ha detto...

Ciao rockpoeta,riesci sempre a cogliere nel segno!
Per non dimenticare!!!
Cristiana

Lliri blanc ha detto...

Volevo complimentarmi con te Rockpoeta per il tuo blog e soprattutto per le tue poesie.
Sono ligure come te ,ma da molti anni vivo ad Alghero perciò non sorprenderti (nel caso dovessi entrare nel mio blog)di trovare tutti i miei testi scritti in catalano.
Ciao
Cinzia

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Benvenuta Cinzia :-))))

Grazie per le tue parole!!!!
Daniele

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

E come al solito lo racconti a modo tuo: in maniera delicata e sublime.
Uno sguardo al passato con un occhio al futuro, per fare in modo che non succeda mai più.
Grazie anche a te per averne parlato.
Con grande affetto e amicizia,
Marco.

enzorasi ha detto...

Daniele, il paradiso nucleare è solo uno dei sistemi per realizzare "la soluzione finale".
Ma tu ti chiedi mai cosa ci dà fastidio negli altri, cosa può farci pensare di essere più furbi degli altri? Perchè dovremmo salvarci da tutti gli olocausti sociali, umani, politici? La poesia mi è piaciuta: il parallelo tra il canale di Sicilia e il Giappone è degno di te. Buona serata

Anna ha detto...

se passi da me Dani, clicca sul link di Asterix (lo trovi tra i miei blog preferiti!) troverai qualcosa che ti interesserà molto! Ciao bellissimo! :)

Gianna ha detto...

Dani, almeno il mio pezzetto di vita lo prendi?

fabio r. ha detto...

un saluto ed un "BRAVO!" serale rockdicher, te lo meriti, vecchio grillo parlante delle nostre coscienze anestetizzate!!

il Russo ha detto...

Daniele, in tempo di riarmo nucleare celebrare questa data sembra parlare di qualcosa tipo la spedizione dei mille... Perchè l'uomo non riesce MAI imparare dai propri errori?

Leonardo ha detto...

Ciao Daniele,con la tua solita sensibilità hai riportato una pagina molto triste della nostra storia.
Sto pensando cosa sarebbe potuto accadere in Europa,in Italia...se l'atomica fosse stata in mano tedesca!!
Ciao,buona serata!

jasna ha detto...

Si pensa a questa splendida metafora...come al presente in cui viviamo... e se non fosse per i tuoi versi che rendono la pillola meno amara in questo momento piangerei le mie lacrime fumose..... ciao Daniele

oscar ferrari ha detto...

anche il più bel fungo del mondo non vale niente, se non si è stati i primi a vederlo...

Anonimo ha detto...

Preferisco i porcini. Forever.

Pellescura ha detto...

Bella

Dyo ha detto...

Per non dimenticare, hai ragione.
Io, invece, per dimenticare altro prendo un po' il largo: solo con la testa, ma va bene così.
Un abbraccio.

Raggio di sole ha detto...

Una poesia dura, ma dritta al cuore...........per non dimenticare.

Buona giornata Daniele !

Anonimo ha detto...

bella, bella, bella. Fa pensare quelli che possono ancora permettersi di farlo, avendo qualche cellula grigia d'avanzo! Ti ringrazio, daniele.
ciao, l'angela.

intrigantipassioni ha detto...

... vorrei che la morte non diventasse mai poesia, perche' vorrei che essa non esistesse...
... vorrei smettere di vedere persone sfigurate, mutilate, uccise... vorrei tirare un sospiro di sollievo e non passare giorni pieni di tortura mentale...
.. vorrei che i tuoi versi possano arrivare alle orecchie di quelli che tacciono per ipocrisia, per omerta'.... vorrei ringraziarti per il tuo ricordo.... ma, forse, basterebbe che io guardassi il cielo....

riccardo gavioso ha detto...

"mio Dio! ...cosa stiamo ancora facendo..."

bellissimi versi!

`°*ஜღ Moka ♥ღஜ*°´ ha detto...

ciao! grazie per gli auguri..... è sempre un piacere averti nel blog! a presto

Gianna ha detto...

Complimenti per l'originalità dei versi!

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Bella poesia mi piace l'idea del cercatre di fungo fatto di fumo.... le prove tecniche di un disastro nucleare non si devono ripetere piu'.... utopia? speriamo di no.

Mat ha detto...

carissimo daniele, io stacco per un po...necessità di relax e riposo!
ci si sente dopo le ferie, un abbraccio e a presto!!

Anonimo ha detto...

Bella Daniele, come sempre. La memoria è fondamentale per costruire un futuro migliore.
In questi giorni è venuta da me un amico della repubblica ceca e, senza sapere dell'esercito, mi ha chiesto quante polizie avevamo, perchè vedeva sempre divise diverse. Sono rimasto agghiacciato e o fatto un post sull'argomento. In questi giorni faccio un po' di mare, visto che ce l'ho vicino. Un caro saluto

Arthur ha detto...

La tua poesia mi ha fatto venire in mente un film che ho visto alla televisione mentre ero in viaggio: l'altra faccia del pianeta delle scimmie.
Immaginerai già quale è il finale. Per fortuna è solo un film

Anonimo ha detto...

Un bel modo per non dimenticare il male che siamo capaci di farci l'un l'altro.
Ciao.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Ot: ciao caro amico, passo per salutarti.Domani sarà il mio ultimo post prima delle ferie e non potevo non passare di qui.
Ci vediamo prossimamente.
Con infinito affetto e amicizia.
Marco.

Pino Amoruso ha detto...

Bellissima poesia... per non dimenticare!!!

Anonimo ha detto...

Questa poesia mette i brividi, caro Daniele. E' bene non dimenticare mai gli orrori che l'uomo è in grado di commettere affinché non si ripetano nel futuro.
Un saluto affettuoso.

Chit ha detto...

Quante altre Hiroshima dimenticate o mai citate...

buon weekend

Anonimo ha detto...

Carissimo Daniele, sempre centrati i tuoi versi. Bellissimi e suggestivi.
Sul mio blog di matematica, in giugno, ho scritto un post "Il Gran Sole di Hiroshima...e l'origami", in cui si fa riferimento alla storia di Sadako, una bambina giapponese sopravvissuta all'esplosione nucleare di Hiroshima.

Mi farebbe piacere che tu la leggessi. Il link è questo:

http://lanostramatematica.splinder.com/post/17343290/Il+Gran+Sole+Di+Hiroshima+...E

Un abbraccio, con immensa stima:)
annarita

Anonimo ha detto...

e pensare che stiamo ancora sotto l'effetto di quella radiottività!
e la cosa più triste è questa!
purtroppo anche la più ignorata!
cordiale saluto
angela

Bionicole ha detto...

ah noi cercatori di funghi!
bellissima!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Bentornata NICOLE :-))) ma i tuoi bellissimii blog che fine hanno fatto?

Ciao
Daniele

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Daniele vedi che Nicole e' rimasta impressionata come me dai cercatori di funghi, ma perche' si è venduta ai sfoglia profili?.....

utilizerapagain ha detto...

Bravo.
Complimenti.
Non si deve dimenticare.
Vale
PL